1 Il Knowledge Management nell’attività dell’Ufficio Stages e Tirocinii Didattici di Andrea Poli Università degli Studi di Pavia Corso Interfacoltà in.

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1 Il Knowledge Management nell’attività dell’Ufficio Stages e Tirocinii Didattici di Andrea Poli Università degli Studi di Pavia Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale Relatore: chiar.mo Prof. Leonardo Parri a.a / 04

2 La definizione di Knowledge Management “un processo di recupero, organizzazione e sistematizzazione di tutto ciò che, indicato genericamente come conoscenza, si traduce in azienda in quel vasto insieme di competenze, esperienze, informazioni che costituiscono l’anima del vantaggio competitivo”. (Massa, Merlino, Puliafito, Knowledge Management e vantaggio competitivo, 1999, p. 93) Il Knowledge Management nell’attività dell’Ufficio Stages e Tirocinii Didattici Andrea Poli a.a. 2003/04

3 Le caratteristiche della conoscenza fondamentali per la sua gestione La conoscenza dev’essere facilmente trasferibile La conoscenza deve presentare un potenziale di aggregazione elevato La conoscenza dev’essere mantenuta costantemente aggiornata Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale Andrea Poli a.a. 2003/04

4 Gli obiettivi della gestione della conoscenza nell’ambito organizzativo Massimizzare i ritorni ottenibili tramite il proprio patrimonio conoscitivo Rendere sagge le azioni dell’organizzazione Migliorare il prodotto/servizio offerto Soddisfare i propri bacini d’utenza Andrea Poli a.a. 2003/04 Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale

5 I principali benefici derivanti dal Knowledge Management Reagire efficacemente ai cambiamenti organizzativi Usare le corrette competenze ed informazioni al momento opportuno Prendere le decisioni in modo rapido ed efficace Non ripetere errori già commessi Approntare nuova conoscenza Facilitare il trasferimento della conoscenza posseduta tra individui diversi Diminuire i costi ed i tempi per i processi di apprendimento, i quali vengono anche migliorati Andrea Poli a.a. 2003/04 Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale

6 Il knowledge manager all’interno di numerose grandi aziende ed organizzazioni è la figura cui compete l’amministrazione della conoscenza. Tale figura necessita di molteplici competenze. Essa deve, principalmente, conoscere la tecnologia adoperata e controllare i contenuti gestiti. L’Ustd non presenta un vero e proprio knowledge manager, ma gli addetti che vi lavorano possiedono comunque delle conoscenze simili a quelle maggiormente rilevanti per svolgere tale incarico. Andrea Poli a.a. 2003/04 Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale

7 La tecnologia informatica e non di carattere informatico è di primaria importanza nell’economia dell’Ufficio stages e tirocinii didattici al fine della gestione della conoscenza. Essa, infatti, permette di effettuare determinate operazioni risparmiando sia sul tempo, sia sul personale necessario. Andrea Poli a.a. 2003/04 Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale

8 Il computer ha permesso agli addetti dell’Ustd di creare dei database i quali raccolgono, ordinatamente immagazzinato, un elevato numero d’informazioni sugli attori principali con i quali l’Ufficio entra in contatto: gli studenti del Corso di CIM ed i partners dell’Ateneo. Andrea Poli a.a. 2003/04 Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale

9 Le tecnologie informatiche svolgono una funzione assai rilevante anche per quanto concerne la comunicazione. Per questo scopo, gli addetti dell’Ustd fanno uso di due delle principali funzioni consentite dalla rete Internet: la posta elettronica ed il Web. Andrea Poli a.a. 2003/04 Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale

10 L’Ustd fa uso anche di tecnologie e strumenti di carattere non informatico Il telefono Il fax L’archivio cartaceo La posta ordinaria Andrea Poli a.a. 2003/04 Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale

11 Perché è importante gestire la conoscenza? Perché la conoscenza cresce quando viene condivisa ed utilizzata. Il sapere va, quindi, sfruttato, esaminato e rielaborato. Andrea Poli a.a. 2003/04 Corso Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale