Urbino, 23 maggio 2006.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Advertisements

LA QUALITA’ DEI PRODOTTI ALIMENTARI
TESTO UNICO DELLE NORME IN MATERIA INDUSTRIALE, ARTIGIANA E DEI SERVIZI ALLA PRODUZIONE L.R. 28 ottobre 2003, n. 20.
PARMA E IL BIOLOGICO SEMINARIO Formazione ed informazione sulle certezze e problematiche del Biologico a Parma Corte di Giarola 26 gennaio 2005.
WORKSHOP: LA NUOVA NORMATIVA EUROPEA PER LAGRICOLTURA BIOLOGICA Cosa cambia e quali prospettive per gli operatori italiani: il campo di applicazione R.
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Educazione Agroalimentare ed informazione ai consumatori
Campagna promozionale sull’agricoltura biologica.
per un’agricoltura sostenibile
Informazione ambientale e territoriale Sommario : Rilevanza dellinformazione ambientale e territoriale (qualificazione in termini di funzione amministrativa.
La PAC del nuovo millennio luglio 2002: Comunicazione sulla revisione intermedia della PAC: verso una Politica Agricola Sostenibile 21 gennaio 2003: viene.
UNA GIORNATA ALLA COOP: DIVENTARE UN CONSUMATORE CONSAPEVOLE Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci Plesso Bernardo Chiara Torino 1.
Obbligo formativo Regolamento per lattuazione dellart. 68 della legge 17 maggio 1999 n.144 sullobbligo di frequenza di attività formative.
AZIENDA AGRARIA UNIVERSITARIA "A. SERVADEI"1 Innovazione in agricoltura per le Università, lERSA e altri soggetti pubblici L.R. 10 novembre 2005, n. 26,
La cooperazione territoriale vicentina SBPV : Servizio Bibliotecario Provinciale di Vicenza.
Convegno Internazionale – La gestione dei rifiuti nelle strategie di mitigazione del climate change. Progetti europei ed esperienze nellarea del mediterraneo.
Comma All'articolo 1 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, recante istituzione di una addizionale comunale all'IRPEF, a norma dell'articolo.
CONTRAFFAZIONE E SICUREZZA PRODOTTI.
LE NUOVE SFIDE PER LE IMPRESE ELETTROTECNICHE ED ELETTRONICHE Ing. R. Corridori Servizio Centrale Ambiente ANIE.
CONFERENZA SERVIZIO DIRIGENTI SCOLASTICI INFANZIA E PRIMO CICLO ROMA 25 SETTEMBRE 2007.
FORUM PROVINCIALE DEL TERZO SETTORE Le funzioni dellEnte Provincia Prato 24 maggio 2011.
Il ruolo degli Uffici Regionali dellIstat e iniziative sperimentali Incontro sul tema LOSSERVATORIO COMUNALE PREZZI: il punto di vista degli statistici.
AIC Emilia Romagna Onlus
Futuro Cereali nelle Marche
LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA AGRICOLE NELLALTA PIANURA LOMBARDA - Venerdì 20 novembre Dott. Giorgio Bonalume.
Iniziativa realizzata nellambito delle attività di promozione del CSV Irpinia Solidale Progetto: Consumatori Informati – cod. 310/ giugno 2009 ore.
Politica agricola nazionale
1 LE LINEE STRATEGICHE DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLE MARCHE Lorenzo Bisogni Ancona, 2 marzo 2007 SERVIZIO AGRICOLTURA FORESTAZIONE E.
DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013
Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche
Laboratorio acquisti verdi e consumi responsabili Ufficio Agenda 21 e Sviluppo Sostenibile.
Contributi di ARPA Emilia-Romagna verso il Biologico Con quali mezzi ARPA contribuisce alla promozione del Sistema Agricoltura Biologica 2092/91 Per quale.
Certificazioni e marchi BIO
LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI:
SISTEMA CUP: situazione attuale e sviluppo dei rapporti con i principali sistemi di monitoraggio PARTE A SISTEMA CUP G17H MILANO, 3 MAGGIO 2006.
Preparazione alimentare Novità introdotte dal Reg. 834/2007/CE
E’ un progetto pluriennale della REGIONE LAZIO
RIFERIMENTI NORMATIVI : Il 15° Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni è disciplinato da fonti normative comunitarie e nazionali: - Normative.
Dott.ssa Antonella Covatta
Azienda Molino Pastificio Panificio
Le opportunità e gli obblighi per l’agricoltura biologica
ITALIA GRECIABELGIO POLONIA QUALITA TOTALE Nella produzione agro-alimentare Aspetti economico-produttivi Aspetti legislativi Aspetti tecnico-scientifici.
I PRODOTTI BIOLOGICI Frutti naturali, prodotti alimentari e prodotti biologici.
Il marchio AGRIQUALITA’
RUOLO ARPA PIEMONTE Finalità:
cliccare o premere un tasto per far scorrere il testo
1 Irene Annunzi - Dipartimento di Produzioni Animali Seminario 18 maggio 2006 LINDUSTRIA ALIMENTARE La regolamentazione volontaria a supporto della qualità
FONDAZIONE MINOPRIO Identification Card 22 Maggio 2009
ACQUACOLTURA IN ORBETELLO
Il Biologico In queste pagine vi spiegheremo tutto ciò che riguarda i prodotti,il mercato,lagricoltura e letichetta biologici.
IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire IMPRESA E DIRITTO: Licenze e Autorizzazioni per aprire Licenze e Autorizzazioni per aprire:ATTIVITA.
ASSESSORATO ALLA MOBILITÀ E ALLE INFRASTRUTTURE ASSESSORATO ALLA MOBILITA’ E ALLE INFRASTRUTTURE Piano Generale del Traffico Urbano Piano Particolareggiato.
Nucleo Ispettivo Tecnici della Prevenzione AUSL di Parma
I prodotti food & beverage
Relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e all’indicazione di tale metodo sui prodotti e sulle derrate alimentari Dai “considerando”:
Verso l’Intesa Programmatica d’Area Comelico-Sappada Linee-guida del documento programmatico d’area
Le misure per la competitività della filiera agroalimentare Farra di Soligo 16 ottobre 2014.
SCUOLE, GIOVANI E SICUREZZA Indirizzi normativi e pratiche di eccellenza Torino, 15 Ottobre 2012.
AGRICOLTURA BIOLOGICA
Fattorie didattiche della Liguria Le fattorie didattiche sono aziende agricole che aprono le porte alle scuole e ai cittadini Nelle fattorie didattiche.
WorkshopBIOTEC Workshop BIOTEC La qualità alimentare La qualità alimentare La relazione tra alimentazione salute e ambiente 13 Maggio 2004 S. Canese BIOTEC-AGRO.
Competenze di base: Progetto “Rete Legnanese”
Agricoltura biologica
Proposta di progetto congiunto sul tema della “SCUOLA – SALUTE – LAVORO”
Giornate di informazione sull’offerta di istruzione del II ciclo PROVINCIA DI RAVENNA Ufficio X - Ambito Territoriale di Ravenna Il percorso di istruzione.
AGRICOLTURA ESTENSIVA
10 Aprile 2014 Ore Auditorium Scuola Secondaria di I grado “D. Chelini” Presentazione menu primaverile Intervengono: Ilaria Vietina Assessora alle.
“Lo sviluppo dell’agricoltura biologica in Campania” CLASSE V SEZ. C F.LLI MERCOGLIANO CIMITILE (NA)
1 La valorizzazione della carne del Montefeltro Allevatori Marchigiani Soc. Coop. Consortile Agricola 18 ottobre 2007 Istituto Statale Arte – Urbino (PU)
Uso sostenibile dei fumiganti per il contenimento dei patogeni terricoli in orticoltura (SUSTUSE) Un progetto LIFE+ Paola Colla Centro di Competenza per.
Transcript della presentazione:

Urbino, 23 maggio 2006

Agricoltura biologica Alimentazione biologica Comune di Urbino Assessorato Agricoltura Agricoltura biologica Alimentazione biologica Progetti di promozione dell’agricoltura biologica

Che cos’è l’agricoltura biologica Il termine "agricoltura biologica", si riferisce a quelle pratiche agricole che ammettono solo l'impiego di sostanze naturali, escludendo l'utilizzo di sostanze chimiche di sintesi Per rendere fertile il terreno si ricorre alla rotazione delle colture (pratiche agricole tradizionali) e si utilizzano concimi organici e minerali naturali, mentre per difendere le coltivazioni dai parassiti si adottano prodotti o tecniche che non hanno impatto sull’ambiente si fa anche largo uso di nuovi prodotti e innovazioni che la ricerca scientifica mette a nostra disposizione.

Cenni normativi Con l'entrata in vigore della Reg. CEE n. 2092/91, delle leggi nazionali e anche di alcune leggi regionali, l'agricoltura biologica si è trasformata non solo in un'attività ufficialmente riconosciuta, ma addirittura in un'attività meritevole di essere premiata ed incentivata con fondi pubblici (Reg. CEE n. 2078/92).

A livello nazionale Decreto Legislativo n. 220/95 Attuazione degli articoli 8 e 9 del regolamento CEE n. 2092/91 in materia di produzione agricola ed agro-alimentare con metodo biologico;

L.R. n. 76 del 29/12/1997 Disciplina dell'agricoltura biologica; A livello regionale L.R. n. 76 del 29/12/1997 Disciplina dell'agricoltura biologica; L.R. n. 4 del 3/04/02 Modificazioni della legge regionale 29 dicembre 1997, n. 76 Disciplina dell'agricoltura biologica;

I vantaggi del consumo dei prodotti bio sono controllati e garantiti in ogni fase produttiva. Il consumatore può così essere certo che il prodotto acquistato è un prodotto sicuro. sono ricchi di sapore, vitamine, sali minerali, evitando la monotonia del gusto cui oggi si tende. sono consigliati a tutti: ai bambini, soprattutto perché l’organismo in formazione è più esposto di un adulto ai rischi derivanti dall’ingestione di sostanze dannose, ma anche a coloro che soffrono di allergie o intolleranze

Non contengono organismi geneticamente modificati (OGM). … Provengono da terreni che vengono mantenuti fertili per esempio grazie alle rotazioni, a lavorazioni non troppo profonde, all’uso delle leguminose. Gli animali degli allevamenti biologici si nutrono di foraggi e cereali di origine biologica e sono allevati in condizioni che ne rispettano le esigenze di vita. Non contengono organismi geneticamente modificati (OGM). Scegliendo i prodotti biologici si contribuisce a mantenere sano l’ambiente, assicurando la protezione del suolo, delle falde acquifere, della vegetazione e dell’aria.

Garanzia e riconoscibilità “bio” Le aziende e gli agricoltori che producono (e/o trasformano) biologico, aderiscono obbigatoriamente ad un programma di controllo effettuato da organismi di certificazione autorizzati dal MIPAF (Ministero Politiche Agricole e Forestali) Il controllo è esteso a tutte le fasi del processo produttivo, dal seme al prodotto finale, compresi l’immagazzinamento, la trasformazione ed il confezionamento. Gli enti accreditati dal Ministero (attualmente sono 16) certificano e garantiscono il pieno rispetto delle normative e dei disciplinari di produzione.

L’etichetta dei prodotti biologici Prodotti biologici al 95/100% Le regole per l'etichettatura sono definite dal Reg. CEE n. 2092/91 Prodotti biologici al 95/100% I prodotti che contengono dal 95 al 100% ingredienti di origine biologica Prodotti biologici al 70/95% I prodotti che contengono dal 70% al 95% ingredienti di origine biologica possono farne riferimento solo nell'elenco degli ingredienti (solitamente contrassegnati da asterisco) e con la scritta ..% degli ingredienti è stato ottenuto conformemente alle norme della produzione biologica. Prodotti in conversione il regolamento europeo prevede infatti un periodo di almeno due anni. Questa categoria può utilizzare la dicitura “prodotto in conversione all’agricoltura biologica”.

In etichetta compare inoltre: il nome dell’organismo di controllo, l’autorizzazione ministeriale una serie di lettere e cifre che sono la carta d’identità del prodotto e del produttore: IT Italia, Xyz, sigla dell’organismo di controllo, 1234 (codice dell’azienda), F (Prodotto fresco), o T (Prodotto trasformato), 000000 (Codice di autorizzazione) CE, indica il Regime di controllo CEE

Dati 5° Censimento Generale Agricoltura ISTAT – anno 2000 Un po’ di dati…   Italia Marche Urbino Aziende Agricole 2.500.000 66.563 998 Az biologiche 50.000 2.187 97 % Az bio sul totale Az Agricole 2 % 3,3 % 9,7 % Dati 5° Censimento Generale Agricoltura ISTAT – anno 2000

dati ASSAM (Agenzia per i Servizi Settore Agroalimentare Marche) A livello provinciale il 27 % delle aziende bio marchigiane (590 tra Aziende biologiche, aziende miste, aziende in conversione e aziende di preparazione) si trovano nella provincia di Pesaro-Urbino. dati ASSAM (Agenzia per i Servizi Settore Agroalimentare Marche)

dati ASSAM (Agenzia per i Servizi Settore Agroalimentare Marche) A livello comunale dati ASSAM (Agenzia per i Servizi Settore Agroalimentare Marche)

Elaborazione Centro di competenza progetto SIMOCA su dati[1] SDAF (Servizio Decentrato Agricoltura e Foreste) Pesaro. [1] Dati di richiesta di ammissione al finanziamento della Misura F2 del Piano di Sviluppo Rurale Regione Marche anno 2004 derivati dall’insieme dei PAP (Programmi Annuali di Produzione).

  Protocollo d’intesa Regione Marche Comune di Urbino per la sperimentazione sul distretto rurale “biologico” – il dlgs 228/2001 delega la Regione all’individuazione dei distretti rurali Prossima programmazione del PSR 2007 - 2013(Piano Sviluppo Rurale Regionale)

Obiettivi emersi dal Piano d’Azione Locale Gruppo Agricoltura biologica e prodotti tipici Obiettivi specifici Costituzione paniere di prodotti tipici locali Costituzione di un gruppo di acquisto locale Operatività della D. C.C. n. 37 del 23.03.99 sulla campagna OGM FREE Informazione su corretta alimentazione all’interno delle scuole materne e elementari Inserimento del Comune di Urbino all’interno del Progetto SIMOCA – Interreg III B CADSES

  Inserimento del Comune di Urbino all’interno del Progetto SIMOCA – Interreg III B CADSES Istituzione del Centro di competenza/documentale in agricoltura biologica multifunzionale e sviluppo rurale sostenibile dell’area pilota Marche presso la Sede dell’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Urbino Organizzazione di convegni/seminari su: Gruppi d’acquisto Solidali Fattorie Didattiche Biologiche Protezione della biodiversità LR12 Workshop “La ristorazione scolastica – orientamenti e sviluppi” (Coinvolgimento delle mense comunali dei 6 comuni dell’area pilota del progetto per l’inserimento di prodotti biologici locali (pasta, carne, legumi, farro)

Ristorazione biologica: difficoltà Scarsa richiesta prodotti locali Bassa % di prodotti biologici Mancanza di certificazione Scarso collegamento mensa/territorio Difficoltà nella stesura dei capitolati d’appalto

  Informazione su corretta alimentazione all’interno delle scuole materne e elementari L.R. 76/97 DGR 1267/04 - Aiuti per la diffusione dei prodotti biologici nelle mense scolastiche - finanziamento € 18.300,00 (realizzato in collaborazione con Servizio Pubblica Istruzione) Attività prevista - Tavolo di lavoro con Servizio Pubblica Istruzione - coinvolgimento della popolazione attraverso incontri pubblici di sensibilizzazione al biologico realizzazione di materiale informativo cartacei e informatici sui prodotti biologici

Calendario incontri CANAVACCIO – Centro di aggregazione giovanile Mercoledì 24 maggio – ore 18.00 MAZZAFERRO – Sala parrocchiale Venerdi 26 maggio – ore 18.00 GADANA – Scuola elementare Martedi 30 maggio 2006 – ore 18.00 TRASANNI – Scuola elementare Mercoledi 31 maggio 2006 – ore 18.00 CENTRO STORICO – SALA SERPIERI Sabato 10 giugno ore 11.00

Costituzione paniere di prodotti tipici locali Qualificazione della manifestazione Voglie d’Autunno Urbino terra di Biodiversità edizioni 2002 2003 e 2004 e 2005 – mostra mercato dei prodotti agroalimentari biologici e di qualità Organizzazione di un mercatino biologico periodico (ci stiamo lavorando…)

Operatività della D. C.C. n. 37 del 23.03.99 sulla campagna OGM FREE Proposta di deliberazione di Consiglio Comunale per rendere Urbino libera da coltivazioni con OGM – approvazione con D.C.C. n. 48 del 21.04.2004 Realizzazione e installazione dei cartelli con la dicitura URBINO Comune libero da coltivazioni con Organismi Geneticamente Modificati

Progetto “LIFE SAPID” Obiettivo principale: analisi delle migliori tecniche per garantire l’identità dei prodotti di qualità e non OGM e per prevenirne la contaminazione accidentale Partner di progetto: Comune di Urbino Associazione Terre dell’Adriatico Regione Marche Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche Consorzio Terra Bio Istituto Zooprofilattico Umbria Marche