GIORNATE INSUBRICHE DEL VERDE PULITO

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Transcript della presentazione:

GIORNATE INSUBRICHE DEL VERDE PULITO Illustrazione del progetto per le scuole “Adotta un’area verde” promosso dal Gruppo di lavoro della Regio Insubrica composto dal Cantone Ticino per il tramite dell'Azienda cantonale dei rifiuti di Giubiasco, le Province di Como, Lecco, Novara, Varese  e del Verbano Cusio Ossola, i Comuni di Chiasso, Ronago e Valmorea, il C.R.E.A. di Como.

Adotta un’area verde

La Regio Insubrica La Comunità di lavoro Regio Insubrica è un’associazione che esiste dal 1995 e comprende il Cantone Ticino, le Province di Como, di Varese, del Verbano-Cusio-Ossola, di Novara e di Lecco. Conta circa 160 membri. Tra di essi, figurano numerosi comuni della regione, associazioni economiche e culturali, istituti a livello universitario e singole persone fisiche e giuridiche. La Regio Insubrica promuove, attraverso appositi gruppi di lavoro, la cooperazione transfrontaliera nella regione italo-svizzera dei Tre Laghi Prealpini.

Un confine che unisce È sufficiente osservare la mappa geografica e politica della regione insubrica per capire cosa unisce questo territorio: la geografia, la storia, la cultura e la lingua (il dialetto insubre è censito dal 1981, insieme al ramo orientale del dialetto lombardo, come "lingua minoritaria" europea). All’interno della Regio Insubrica operano alcuni gruppi di lavoro che promuovono le diverse tematiche di interesse comune.

Il progetto Adotta un’area verde, nasce nell’ambito delle Giornate Insubriche del Verde Pulito, tre giornate di pulizia del verde pubblico coordinate da un gruppo di lavoro nato per promuovere a livello transfrontaliero un’azione comune dedicata alla cura del territorio. Le Giornate Insubriche del Verde Pulito vedono la partecipazione degli enti pubblici, delle associazioni e dei singoli cittadini animati dalla volontà di prendersi cura del territorio e dalla consapevolezza che la natura non ha confini.

Cos’è adotta un’area verde Adotta un’area verde è un’azione di sensibilizzazione delle singole classi che si sviluppa nel corso dell’anno scolastico e può essere protratta negli anni successivi. Questo progetto nasce con l’intento di motivare i giovani insubrici alla cura e al rispetto del territorio attraverso l’adozione simbolica di un’area verde del proprio comune o della scuola.

Finalità Sensibilizzare i ragazzi facendo loro comprendere che la natura non si ferma alla frontiera e di conseguenza nemmeno l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, l’abbandono dei rifiuti e tutte le altre problematiche ambientali; Educarli a rispettare l’ambiente naturale e gli spazi di verde pubblico; Mettere in relazione la scuola con il proprio comune;

Evidenziare l’importanza della cooperazione transfrontaliera agendo in prima persona e verificandone i risultati; Coinvolgere le classi in un progetto dal quale si possano produrre spontaneamente ulteriori azioni (ad esempio gemellaggi volontari tra scuole delle due nazioni); Stimolare la conoscenza reciproca.

Come sviluppare il progetto È importante che la classe comprenda di far parte, insieme a tante altre, di un progetto “transfrontaliero” le cui finalità dovranno essere spiegate ai ragazzi in termini comprensibili. Non si tratta infatti solo di prendersi cura della propria aiuola, ma di essere consapevoli che si sta lavorando insieme ad altre scuole, sia in Canton Ticino che in Italia. Occorrerà spiegare con parole semplici che l’Italia e la Svizzera sono due diverse nazioni, divise da un confine, ma che dal punto di vista della natura questo confine non esiste, perché i corsi d’acqua non si fermano alla frontiera e così nemmeno l’aria, la terra ecc. Questo significa che anche i problemi ambientali vanno risolti insieme, altrimenti i nostri sforzi rischiano di essere vanificati.

I problemi e le responsabilità Un esempio di facile comprensione è proprio quello dei rifiuti: i sacchetti abbandonati in un bosco, passando da un corso d’acqua all’altro, prima o poi finiranno in mare, dove metteranno in grave pericolo la vita di balene, tartarughe e delfini… Lasciate che siano i bambini a spiegarvi come e perché.

Il rispetto per le aree pubbliche e l’ambiente in genere è un segno tangibile di civiltà. Disperdere i rifiuti è un atto irresponsabile, che compromette la bellezza e la salute del territorio. Ancora oggi, nonostante il diffondersi di una maggiore sensibilità, sono ancora in troppi a liberarsi dei propri rifiuti (imballaggi vuoti di alimentari e bevande, gomme da masticare, mozziconi o pacchetti di sigarette, giornali, borse di plastica, ecc.) lasciandoli sul posto o addirittura gettandoli dall’auto in corsa. La presenza della spazzatura negli spazi pubblici, oltre ad essere dannosa, provoca un senso di disagio e di insicurezza, sia per gli abituali frequentatori – famiglie con bambini, anziani – sia per i turisti, con grave danno per l’immagine del proprio comune e della propria nazione.

Inoltre questi abbandoni riguardano spesso risorse che non devono essere sprecate, come il vetro, la carta, le lattine di alluminio e le bottiglie di PET. È importante che i bambini capiscano questi concetti perché a loro volta si facciano promotori di atteggiamenti più civili e consapevoli. Lo scopo del progetto è anche questo: adottare un’aiuola significa comprendere che la cosa pubblica è la cosa di tutti, di cui ciascuno deve prendersi cura e sentirsi responsabile.

Le azioni L’insegnante, una volta individuata l’area in accordo con il comune, potrà scegliere in quale modo impegnarsi. L’azione più semplice prevista è quella di segnalare al Comune l’abbandono di rifiuti nell’area adottata attraverso l’invio di materiale adatto a documentare lo stato dei luoghi. Questo dovrà essere fatto a cura dei bambini che potranno prodursi in scritti, disegni, fotografie ecc. La classe dovrà invitare gli uffici comunali ad intervenire ripulendo l’area.

per chi vuole fare qualcosa in più… Le classi più virtuose potranno scegliere di fare qualcosa di più, ad esempio effettuare in prima persona la pulizia dell’area. Questo potrà avvenire una o più volte nel corso dell’anno, a seconda della disponibilità dell’insegnante.

Nulla vieta che ci si possa produrre in ulteriori azioni, realizzando, ad esempio: attività di compostaggio dei rifiuti prodotti dalla mensa scolastica (esclusivamente su area di pertinenza della scuola considerata le tipologia dell’intervento) messa a dimora di essenze arboree ed arbustive; allestimento di laboratori di botanica all’aria aperta realizzazione di piccoli “bancali” per la coltivazione di piante da orto di essenze arbustive, floreali, bulbose; realizzazione di piccole aiuole per conoscere e coltivare piante aromatiche, colorate, profumate, con frutti eduli, per costituire aree verdi con scopo didattico. realizzazione di piccole aiuole tipo “borders inglesi“

Gli insegnanti potranno inviare fotografie digitali dell’area adottata e altri materiali ritenuti utili ad illustrare il proprio lavoro, all’indirizzo: segreteria@regioinsubrica.org. Tra i materiali inviati verranno scelti quelli da pubblicare sulla mappa interattiva dedicata al progetto che sarà resa disponibile sul sito www.regioinsubrica.org

Questa presentazione è stata realizzata dal C.R.E.A. Riconoscimenti Ogni classe riceverà, entro la fine dell’anno scolastico, un “Certificato di Adozione” e una “targhetta” con l’intestazione e il logo delle Giornate Insubriche del Verde Pulito, che dovrà essere apposta nell’area adottata. La consegna avverrà a cura del gruppo di lavoro della Regio Insubrica. La mappa delle aree adottate (con i materiali che potranno essere inviati dalle scuole) e l’elenco delle adesioni saranno tenuti aggiornati a cura della Regio Insubrica. La mappatura faciliterà i contatti tra le scuole che aderiscono al progetto. Questa presentazione è stata realizzata dal C.R.E.A. Centro di Riferimento per l’Educazione Ambientale della Provincia di Como