Centro di Formazione Professionale

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ALIMENTAZIONE.
Advertisements

Istituto Comprensivo Montecorvino Pugliano classe 2A L’alimentazione.
Gli alimenti I PRINCIPI NUTRITIVI
L’importanza di un alimentazione sana
Alimenti – energia – dieta equilibrata.
L’ALIMENTAZIONE Alimenti e principi alimentari
ALIMENTAZIONE Alimenti Nutrizione
Quali dei seguenti alimenti sono ricchi di grassi?
LA NUTRIZIONE INDICE Perché ci nutriamo? Alimenti e cibi
I PRINCIPI NUTRITIVI .
MANGIARE BENE PER STARE BENE
Diario alimentare Nei giovani l’alimentazione deve essere molto varia e rispettare le esigenze di ognuno. Ricca di principi nutritivi come: proteine, lipidi,
OSReT OSSERVATORIO SOCIO-RELIGIOSO TRIVENETO Lalfabetizzazione religiosa degli studenti che si avvalgono dellInsegnamento della Religione Cattolica.
L’ IMPORTANZA DI UNA ALIMENTAZIONE SANA
LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
VIVERE SANO :3.
LALIMENTAZIONE Mangiare bene I principi alimentari Gli alimenti sono sostanze complesse, costituiti da uno o più elementi detti principi alimentari o.
NOI CUOCHI I PRINCIPI ALIMENTARI Classe IV Scuola Primaria
Cosa mangio? Cosa mangiano? Perché mangiamo?
L’ALIMENTAZIONE.
Da usare come informazione generale
Nutrirsi è rispettare se stessi
SILVIA CAREMOLI II B L'Apparato Digerente.
Educazione Alimentare
Anno scolastico ins. Marisa Talarico
EDUCAZIONE ALIMENTARE
L’ALIMENTAZIONE DELL’ARBITRO
L'alimentazione Scuola “Barzaghi” Lodi Classi IV B e V.
COMPOSIZIONE DEL CORPO UMANO
Mangiare bene per vivere bene
Dieta e Diabete.
Elementi di profilassi ed igiene alimentare
COME DEVE ESSERE L'ALIMENTAZIONE
LA PIRAMIDE ALIMENTARE
I PRODOTTI BIOLOGICI Frutti naturali, prodotti alimentari e prodotti biologici.
I gruppi alimentari Carne, pesce, uova, legumi secchi Latte e derivati
UOVA 60 % 30 % 10 % DEL PESO TOTALE ALBUME TUORLO GUSCIO
ALIMENTAZIONE PRESENTAZIONE DI GIULIA 2C ANNO SCOLASTICO 2006/2007.
? “ Il destino delle nazioni dipende dal modo in cui esse si cibano”
I carboidrati Carboidrati o zuccheri (o glucidi) sono composti di carbonio, idrogeno e ossigeno e rappresentano una base fondamentale della nostra alimentazione.
“I PRINCIPI NUTRITIVI”
Cibo e nutrienti.
La funzione degli alimenti
Le uova.
LE UOVA.
I PRINCIPI NUTRITIVI E LA DIETA!
LA FUNZIONE DEGLI ALIMENTI
Conoscere le uova.
Ciao, noi siamo i Rap Brothers! Il nostro viaggio non è finito!!!
I PRINCIPI NUTRITIVI e le loro funzioni
GLI ALIMENTI Delfino Enrico
I. C. “S. PELLICO” VEDANO OLONA SCUOLA PRIMARIA “E. DE AMICIS” A. S
I PRINCIPI NUTRITIVI.
Christian Rando & Moreno Vanzini
ISTITUTO COMPRENSIVO N
Principi alimentari e funzione degli alimenti
LA PIRAMIDE ALIMENTARE
L'ALIMENTAZIONE.
2.3 Le uova.
Istituto Comprensivo n. 7 “L. Orsini”
VADEMECUM PER UN CORRETTO REGIME ALIMENTARE
I PRINCIPI NUTRITIVI I principi nutritivi sono contenuti negli alimenti e sono sostanze chimiche necessarie al nostro organismo per svolgere le funzioni.
Alimentazione *.
I grassi (o lipidi) Come i carboidrati i grassi sono composti di carbonio, idrogeno e ossigeno ma in proporzioni diverse. Caratteristiche: Forma di riserva.
I NUTRIENTI.
GLI ALIMENTI.
Dopo l’acqua le proteine sono il principale componente del nostro organismo. Esse svolgono numerosissime funzioni. Si trovano in molti dei nostri tessuti:
INTERPRETAZIONE CTBN ART.62 OVVERO, COME SIAMO ARRIVATI A DEFINIRE CON CERTEZZA IL TERMINE CORRETTO DI PAGAMENTO BUDELLA NATURALI.
-Conoscere le sostanze nutritive per una corretta alimentazione; -Conoscere gli alimenti e saperli classificare; -Conoscere il fabbisogno energetico giornaliero.
ALIMENTAZIONE E LA DIETA MEDITERRANEA 1)CHE COS’E’? 2)LA PIRAMIDE ALIMENTARE MEDITERRANEA 3)DIETA?CIOE’? 4)DOVE? 5)FUNZIONE DEI PRINCIPI NUTRITIVI.
Transcript della presentazione:

Centro di Formazione Professionale Corso di Cucina Centro di Formazione Professionale Comune di Firenze Piazza Pier Vettori 7/d - 50143 Firenze - tel. 055229510 - 055229177 fax 055 2281147 - email: cfp.rt@comune.firenze.it

Corso di Cucina Definizione Reg 178/2002 art.2 Alimento: qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, completamente o no, destinato ad essere ingerito o di cui si prevede ragionevolmente che possa essere ingerito da esseri umani Sono comprese le gomme da masticare, le bevande compresa l’acqua incorporata nell’alimento durante il processo produttivo. Firenze li, 30 novembre 2010

Corso di Cucina Definizione di alimento Viene definito alimento qualsiasi sostanza che in varia misura sia in grado di : fornire materiale energetico fornire materiale plastico per la costruzione e la riparazione dei tessuti fungere da "catalizzatore", per facilitare alcune reazioni chimiche del nostro organismo Firenze li, 30 novembre 2010

Corso di Cucina Definizione di cibo L’alimento pronto per essere consumato Firenze li, 30 novembre 2010

Corso di Cucina Costituzione degli alimenti Gli alimenti che consumiamo quotidianamente sono materiali complessi costituiti da sostanze diverse, chiamate principi nutritivi e cioè: carboidrati (zuccheri), protidi (proteine)e lipidi (grassi): forniscono calorie e materiale plastico acqua, minerali e vitamine: non forniscono calorie ma intervengono nella costruzione dei tessuti e fungono da catalizzatori Firenze li, 30 novembre 2010

Corso di Cucina All'interno del nostro corpo queste sostanze vengono più volte "smontate" (catabolismo) e "rimontate" (anabolismo) a secondo delle esigenze dell'organismo. L'insieme di anabolismo e catabolismo costituisce il metabolismo. Firenze li, 30 novembre 2010

Gruppi di alimenti (prima parte) Corso di Cucina Gruppi di alimenti (prima parte) In base alla composizione nutritiva si dividono in 7 gruppi: gruppo 1: pesce, carne, uova con funzione prevalentemente plastica gruppo 2: latte, yogurt, formaggi con funzione prevalentemente plastica gruppo 3: cereali, patate con funzione prevalentemente energetica Firenze li, 30 novembre 2010

Gruppi di alimenti (seconda parte) Corso di Cucina Gruppi di alimenti (seconda parte) gruppo 4: legumi con funzione è prevalentemente plastica gruppo 5: grassi da condimento con funzione prevalentemente energetica gruppo 6: frutta e verdura (con maggior contenuto in vit. A) con funzione prevalentemente protettiva gruppo 7: frutta e verdura (con maggior contenuto in vit. C) con funzione prevalentemente protettiva Firenze li, 30 novembre 2010

Corso di Cucina Uovo di gallina Secondo la legge con la definizione "uovo" ci si deve riferire a quello di gallina, se si tratta di uova di altro tipo, deve essere specificato il nome della specie di appartenenza. Tra le Ovodeposizioni di specie animali le più consumate e commercializzate sono le uova di gallina Firenze li, 30 novembre 2010

Corso di Cucina T I P I di U O V A Firenze li, 30 novembre 2010

Struttura di un uovo Firenze li, 30 novembre 2010

Composizione chimica dell’uovo Composizione alimentare dell'uovo Componenti Albume Tuorlo Uovo Acqua 85-87% 49-51% 76.7% Proteine Circa 12% 16-18% 12.3% Grassi 0.2% 32-40% 9.2% Altro 1.2% 1% 1.8% Firenze li, 30 novembre 2010

Codice di tracciabilità Firenze li, 30 novembre 2010

Categorie delle uova Categorie di qualità per la freschezza Categorie di qualità per il peso Firenze li, 30 novembre 2010

Freschezza delle Uova Categorie di qualità Relativamente alla freschezza (fattore qualitativo primario), abbiamo 2 categorie, la “A” e la “B”. Le uova della Categoria “A” sono destinate al consumo diretto, e cioè ne è autorizzata la vendita ai consumatori se sono rispettati tutti i requisiti prescritti dalle norme vigenti relativamente a tale categoria. In base al Regolamento Europeo, è invece vietata la vendita diretta ai consumatori delle uova di categoria B, che possono essere vendute solo ad industrie alimentari di trasformazione (es. laboratori di dolciumi, paste fresche, ecc.), o ad industrie non alimentari. Firenze li, 30 novembre 2010

Categorie di qualità per la freschezza CATEGORIA "A", uova destinate al consumo alimentare diretto CATEGORIA "A Extra" uova "freschissime", non trattate e non refrigerate, con camera d’aria non superiore a 4 mm , e utilizzabili fino al 7° giorno dall'imballaggio o al 9° giorno dalla deposizione; trascorso tale periodo le uova possono essere commercializzate con il solo riferimento alla categoria A (avendo perduto la qualificazione di "extra"); CATEGORIA "A" uova fresche, non trattate e non refrigerate, con camera d’aria non superiore a 6 mm; "data di vendita raccomandata", o termine ultimo per la vendita delle uova al consumatore (facoltativa), calcolata in 21 giorni dalla data di deposizione ed ottenuta sottraendo 7 giorni dalla data di durata minima (28 giorni), considerati come un ulteriore periodo per il consumo da parte del consumatore; Firenze li, 30 novembre 2010

Categorie di qualità per la freschezza CATEGORIA "B", uova non destinate al consumo alimentare diretto Uova di seconda qualità o declassate Nella categoria B rientrano le uova che non rispondono ai requisiti previsti per le uova della Categoria A. Esse possono essere cedute soltanto alle imprese industriali del settore alimentare riconosciute a norma dell'Art. 6 della direttiva 89/437/CEE oppure all'industria non alimentare. Trattasi di uova di due-tre settimane (camera d’aria tra i 6 ed i 9 mm), non trattate e non refrigerate. Sono uova di seconda qualità o declassate, destinate alla trasformazione in ovoprodotti o all'industria non alimentare. I loro imballaggi recano una stampigliatura da cui risulti chiaramente la destinazione. Firenze li, 30 novembre 2010

Categorie di qualità per il peso XL grandissime, oltre i 73 g; L grandi, da 63 g a 73 g; M medie, da 53 g a 63 g; S piccole, meno di 53 g. Firenze li, 30 novembre 2010

Come si vede la freschezza Firenze li, 30 novembre 2010

Come si vede la freschezza Ponendo in un bicchiere di litro d'acqua e 25 grammi di sale, immergendo l'uovo: 1. Uovo freschissimo (da bere): l'uovo si deposita sul fondo 2. Uovo fresco (ha da 1 a 4 giorni): l'uovo galleggia sul fondo  3. Uovo non fresco (ha circa 20 giorni): l'uovo galleggia in sommità, ma senza affiorare in superficie  4. Uovo vecchio (non commestibile): l'uovo galleggia in superficie. Firenze li, 30 novembre 2010

La digeribilità in funzione del tipo di cottura - 1 ora e 45 minuti se preparate bollite alla "coque" (massimo - 2 minuti dall'inizio del bollore); - 2 ore e 15 minuti se ingerite crude - 2 ore e 30 minuti se cotte al burro - 3 ore per le uova sode o in frittata. Firenze li, 30 novembre 2010

Etichettatura e norme varie. Esempio: 1 IT 084 SA 123 Il codice ha un formato generico di questo tipo, x yy zzz ww jjj, dove: x individua il sistema di allevamento delle galline ovaiole. yy zzz ww individuano rispettivamente Stato di produzione, Codice Istat del Comune e sigla della Provincia di ubicazione del produttore. jjj è il codice identificativo del singolo allevamento di produzione. Firenze li, 30 novembre 2010

Etichettatura e norme varie. Esempio: 1 IT 084 SA 123 I sistemi di allevamento sono codificati come segue: 0 = biologico 1 = all'aperto 2 = a terra 3 = in gabbia Firenze li, 30 novembre 2010

Etichettatura e norme varie. Esempio: 1 IT 084 SA 123 1: individua il metodo di allevamento delle galline ovaiole (all'aperto); IT: Italia, ovvero nell'esempio, lo Stato di produzione; 084: Codice Istat del Comune di ubicazione del produttore (Cava de' Tirreni); SA: sigla della provincia di ubicazione del produttore; 123: codice identificativo del singolo allevamento di produzione. Firenze li, 30 novembre 2010