Dopo l’abdicazione di Cesari diventano Augusti: Costanzo Cloro in Occidente, Galerio in Oriente (305 d.C) Costanzo Cloro muore nel 306 d.C, emerge di nuovo.

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Transcript della presentazione:

Dopo l’abdicazione di Cesari diventano Augusti: Costanzo Cloro in Occidente, Galerio in Oriente (305 d.C) Costanzo Cloro muore nel 306 d.C, emerge di nuovo il PRINCIPIO DINASTICO

IN OCCIDENTE In Britannia l’esercito proclama imperatore Costantino ( d.C) figlio di Costanzo Cloro A Roma Massenzio, figlio di Massimiano, si autoproclama imperatore (sostenuto dai pretoriani e dalla plebe) La battaglia decisiva per l’Occidente è a Roma al PONTE MILVIO (312) che vide la vittoria di Costantino (pone il monogramma cristiano sulle insegne dell’esercito invece che il sol invictus, conversione di Costantino indirizzò la sua politica)

IN ORIENTE Galerio muore nel 311, dopo due anni di scontri il potere è preso da Licinio alleato di Costantino Regna in Oriente fino al 324 quando si scontra con Costantino e viene sconfitto. Tutto il potere imperiale si concentra nelle mani di Costantino che stabilì la capitale a Bisanzio e la rinominò Costantinopoli (posizione strategica per economia e politica)

Costantino e la riforma dell’Impero RIFORMA RELIGIOSA: nel 313 d.C emana l’EDITTO DI MILANO o di tolleranza: si pone fine a tutte le persecuzioni e si afferma la tolleranza verso tutte le religioni Premesse per un nuovo ruolo della Chiesa d.C

Tolleranza estesa a tutti, Costantino favorirà il cristianesimo (realismo politico e conversione alla fine della vita) Rapporto Stato-Chiesa: i vescovi assumono la funzioni giuridiche (i contendenti di un processo potevano chiedere il giudizio di un vescovo). Si costruiscono grandi basiliche (es.S.Giovanni in Laterano) Costantino interviene anche nelle questioni ecclesiastiche: convoca il concilio di Nicea per risolvere il conflitto tra cattolici e ariani

RIFORMA AMMINISTRATIVA E DELL’ESERCITO Viene migliorata l’amministrazione centrale con uffici che si occupano delle costituzioni imperiali La situazione dei confini era relativamente tranquilla: si concedono appezzamenti da coltivare all’esercito stanziato sul limes; arruola barbari.

RIFORMA MONETARIA E FISCALE Politica fiscale innovativa, ma grave per le fasce più deboli della popolazione Le riforme precedenti avevano fatto sparire le monete buone (venivano nascoste); Costantino non fissò il prezzo dell’oro, ma lo lasciò oscillare: questo favorì i ricchi, ma anche la ripresa dei commerci Coniò una nuova moneta d’ora, il solidus che rivitalizzò l’economia La pressione fiscale era molto alta per mantenere l’apparato militare e l’amministrazione