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I SIMBOLI DELLO STATO ITALIANO CLASSE 2°F INDIRIZZO SCIENTIFICO PROF

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Presentazione sul tema: "I SIMBOLI DELLO STATO ITALIANO CLASSE 2°F INDIRIZZO SCIENTIFICO PROF"— Transcript della presentazione:

1 I SIMBOLI DELLO STATO ITALIANO CLASSE 2°F INDIRIZZO SCIENTIFICO PROF
I SIMBOLI DELLO STATO ITALIANO CLASSE 2°F INDIRIZZO SCIENTIFICO PROF.SSA M.G. DE NISCO A.S. 2004/2005 LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO” DI BRESCIA

2 GLI AUTORI Andrea Andreoli, Roberto Benevenia, Francesco Binetti, Chiara Bolentini, Lorenzo Capuzzi, Simone Cinelli, Nicola Codini, Andrea Cominetti, Andrea Conti, Daniela Facondini, Adebayo Fapohunda, Arianna Longhini, Fabio Luise, Chiara Mazzoldi, Marco Micheletti, Beatrice Mor, Erica Napoli, Stefano Pardo, Stefania Pe, Manuela Pedersini, Silvia Targhettini, Luisa Turetti, Giulia Uggeri, Arcangela Volpe.

3 Inno Identità SIMBOLI DELLA NAZIONE Bandiera

4 TESTO INNO Mappa inno Indietro dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa.
Fratelli d’Italia l’Italia s’è desta dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa. Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma, ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a coorte siam pronti alla morte siam pronti alla morte l’Italia chiamò. Noi fummo da secoli calpestati, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. raccolgaci un’unica bandiera, una speme: di fonderci insieme già l’ora suonò. Rit. Uniamoci, amiamoci, l’Unione, e l’amore rivelano ai popoli le vie del Signore; Giuriamo far libero il suono natio: Uniti per Dio, chi vincer ci può? Rit. Dall’Alpi a Sicilia dovunque è Legnano ogn’uom di Ferruccio ha il core, ha la mano, I bimbi d’Italia si chiaman Balilla, Il suon d’ogni squilla, i vespri suonò. Son giunchi che piegan le spade vendute: già lìAquila d’Austria le penne ha perdute. il sangue d’Italia il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, ma il cor le bruciò Indietro

5 MAPPA INNO I° VERSO II° VERSO III° VERSO IV° VERSO V° VERSO Indietro

6 SCIPIO: La cultura di Mameli è classica ed è forte in lui il richiamo alla romanità.  L'Italia, ormai pronta alla guerra contro l'Austria, si cinge la testa, in senso figurato, (s'è cinta la testa) con l'elmo dell'eroico generale romano Publio Cornelio Scipione, detto poi l'Africano, (Scipio) che nel 202 a.C. sconfisse il generale cartaginese Annibale nella famosa battaglia di Zama (nella attuale Algeria), riscattando così la precedente sconfitta di Canne e concludendo la seconda guerra punica. Dopo la disfatta, Cartagine sottoscrisse il trattato di pace con Roma per evitare la totale distruzione LA VITTORIA: Qui l'autore si riferisce al fatto che la Dea Vittoria fu già schiava di Roma per volere divino, ed ora la invita ad inchinarsi alla nuova Italia ed a Roma (le porga la chioma). COORTE: La patria chiama alle armi. La coorte era la decima parte della Legione Romana. Indietro

7 BANDIERA: Mameli pone l’attenzione sull’Italia del 1848 ancora divisa in 7 paesi, e sulla necessità che l’Italia sia riunita sotto un’unica bandiera SPEME: Mameli manifesta la sua speranza (speme) che l'Italia si raccolga attorno ad una unica Bandiera perchè l'ora di fondersi assieme è già suonata. Indietro

8 UNITI PER DIO: ci si ispira agli ideali del fondatore della Giovine Europa. Il verso "Uniti per Dio" in alcune versioni appare come "Uniti con Dio", per non essere confusa con l'espressione popolare e quasi blasfema "per Dio"  ancora oggi in uso nel linguaggio popolare italiano.  Nel poema però il verso è derivato da un francesismo che significava "da Dio" o "attraverso Dio". Indietro

9 LEGNANO: In questa strofa, Mameli ripercorre sei secoli di lotta contro il dominio straniero. Anzitutto, la battaglia di Legnano del 1176, in cui la Lega Lombarda sconfisse Barbarossa. Poi, l'estrema difesa della Repubblica di Firenze, assediata dall'esercito imperiale di Carlo V nel 1530, di cui fu simbolo il capitano Francesco Ferrucci (ogn'uom di Ferruccio ha il cor e la mano). Dieci giorni prima della capitolazione di Firenze (2 agosto) egli aveva sconfitto le truppe nemiche a Gavinana. In Firenze fu ferito, catturato ed ucciso da Fabrizio Maramaldo, un italiano al soldo dello straniero, al quale rivolge le parole d'infamia divenute celebri "Tu uccidi un uomo morto". BALILLA: è il soprannome di Giambattista Perasso, sebbene non accertata storicamente, rappresenta il simbolo della rivolta popolare di Genova contro gli austro-piemontesi. Dopo cinque giorni di lotta, il 10 dicembre 1746 la città è finalmente libera dalle truppe austriache che l'avevano occupata e vessata per diversi mesi .  OGNI SQUILLA: si riferisce al fatto accaduto la sera del 30 marzo 1282, quando tutte le campane della città di Palermo chiamarono il popolo ad insorgere contro i Francesi di Carlo d'Angiò, e quelle giornate di lotta furono chiamate " I Vespri Siciliani. Indietro

10 SPADE VENDUTE: L'Austria era in declino e le truppe mercenarie apparivano deboli come giunchi (son giunchi che piegano). Con questa strofa Mameli lo sottolinea fortemente tanto che in origine fu censurata dal governo piemontese. AQUILA D’AUSTRIA: L'Austria, assieme alla Russia (il cosacco), aveva crudelmente smembrato la Polonia (bevè col cosacco), ma il sangue dei due popoli oppressi (il sangue d'Italia e il sangue Polacco) si fa veleno che dilania il cuore della nera aquila d'Asburgo. Indietro

11 LE TAPPE DEL TRICOLORE DAL 1861 A OGGI DAL 1794 AL 1849 Indietro

12 IDENTITA’ Indietro cittadinanza Vista come aspetto specifico
è implica ovvero appartenenza riconoscerci Un problema nella società moderna cittadinanza dove In un gruppo ovvero perchè Riconoscere come elemento irrinunciabile della definizione di se il riconoscimento delle istituzioni pubbliche e dei diritti e doveri che esse rappresentano - si moltiplicano le appartenenze Una difficoltà a crearsi una proprio identità Ne consegue - si pluralizzano i valori di gruppo ma Gli italiani sono orgogliosi di essere cittadini ? Indietro

13 Come la viviamo Indietro Uguaglianza Libertà Uguaglianza formale
perché Razzismo e nazionalismo Stessi diritti No personalità poiché Globalizzazione Uguaglianza Stessi doveri SE C’E’ Espressione Significa Libertà Stesse libertà -Pensiero -Parola -Opinione Indietro

14 BANDIERA Indietro Com’è stato lo sviluppo del tricolore ? prima adesso
Simbolo della Repubblica Italiana Simbolo di associazioni regionali La bandiera per gli italiani Gli italiani Non la considerano importante Spesso la espongono assieme alla bandiera della pace infatti Molti la espongono solo per legge o solidarietà verso La comunità quindi C’è un’associazione con il simbolo della nazione con quello della pace Indietro

15 LE PRIME COCCARDE Indietro
Appaiono le prime coccarde tricolori nella rivolta del 13 dicembre a Bologna Indietro

16 LA LEGIONE LOMBARDA Indietro
A Milano il tricolore diventa il vessillo dei Cacciatori a Cavallo quindi simbolo della legione lombarda; venivano usati il bianco e il rosso ovvero i colori di Milano sul modello francese del 1790 con il verde al posto del blu. Indietro

17 REPUBBLICA CISPADANA Indietro
La Repubblica Cispadana adotta il tricolore ma con strisce orizzontali dove in alto c’è il rosso, al centro il bianco e in basso il verde. Al centro appare una faretra con quattro frecce che simboleggia l’unione delle quattro popolazioni: Bologna, Ferrara, Modena e Reggio. Indietro

18 REPUBBLICA CISALPINA Indietro
L’11 maggio il Gran Consiglio della Repubblica Cisalpina decreta la bandiera ufficiale che è formata da tre bande parallele all’asta Indietro

19 LA GIOVINE ITALIA Indietro
Giuseppe Mazzini scelse il tricolore a fasce orizzontali per la Giovine Italia ad aggiunse da un lato le parole “libertà,uguaglianza,umanità”; da questo momento il tricolore divenne simbolo della riscossa nazionale. Indietro

20 IL MODELLO BIGOTTI Indietro
Durante le cinque giornate a Milano, sventola il tricolore sulla guglia più alta del Duomo. Il 23 marzo quando Carlo Alberto proclama guerra all’Austria afferma che vuole che le loro truppe portino il tricolore italiano con sovrapposto lo scudo dei Savoia. Da qui nasce la bandiera modello Bigotti che prende il nome dal ministro dell’Interno che la disegnò. Indietro

21 TAPPE DEL TRICOLORE DAL 1794 AL 1849
1797 1796 1831 1798 1849 1848 Indietro

22 REPUBBLICA ROMANA Indietro
Il 9 febbraio del 1849, viene proclamata la Repubblica Romana, il 12 febbraio dichiara il tricolore bandiera nazionale con al centro la scritta “Dio e Popolo”. Nello stesso anno la fame, il colera e i bombardamenti austriaci costrinsero la rese della Repubblica Veneta ed il tricolore venne animato con il Leone di S.Marco Indietro

23 Dati ricavati dal Corriere della Sera
L’ IDENTITA’ Dati ricavati dal Corriere della Sera Indietro

24 LE TAPPE DEL TRICOLORE DAL 1861 A OGGI
1941 1943 1946 Indietro

25 REGNO D’ITALIA Indietro
Il 14 marzo a Torino il primo Parlamento italiano proclama la costituzione del Regno d’Italia. Il nuovo Stato adotta la bandiera modello Bigotti ma ci aggiunge la corona reale sopra la scudo dei Savoia Indietro

26 PER LA MARINA Il 25 aprile Vittorio Emanuele III decreta un nuovo stemma per i vessilli della marina; questo era formato dalle bandiere delle quattro repubbliche marinare con al centro lo scudo e fasci ai lati Indietro

27 LA REPUBBLICA DI SALO’ La Repubblica Sociale Italiana adotta il tricolore con al centro l’aquila nera Indietro

28 LA REPUBBLICA ITALIANA
Il 24 marzo 1947 viene confermata dall’Assemblea Costituente la nuova bandiera Italiana; il tricolore italiano composto da bande verticali di uguali dimensioni di color verde,bianco e rosso Indietro

29 Dati ricavati dal Corriere della Sera
cosa pensano gli Italiani Dati ricavati dal Corriere della Sera Indietro


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