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Rappresentante provincia di Viterbo dei medici di Famiglia

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Presentazione sul tema: "Rappresentante provincia di Viterbo dei medici di Famiglia"— Transcript della presentazione:

1 Rappresentante provincia di Viterbo dei medici di Famiglia
Giuseppe Conti Rappresentante provincia di Viterbo dei medici di Famiglia COMMISSIONE FORMAZIONE CONTINUA Regione Lazio

2 V ° Congresso Regionale Scuola di Formazione in Medicina di Famiglia della Regione Lazio
LA FORMAZIONE NEL TERRITORIO ROMA marzo 2008

3 Giuseppe Conti LA FORMAZIONE NEL TERRITORIO
Fimmg Viterbo 2 Giuseppe Conti LA FORMAZIONE NEL TERRITORIO ROMA 30 marzo Hotel Sheraton Four

4 Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza

5 PREMESSA La realizzazione di una efficiente ed efficace medicina del territorio È la conditio sine qua non Per un ‘ottimizzazione universale Del diritto alla salute

6 Come è stato … fino a ieri
Servizi formativi e Strutture formative scollegate La promozione formativa rispondeva settorialmente in base alle esigenze particolari per cui era stata programmata In tutte ASL non è stato previsto un responsabile per la MG in termini formativi La formazione ASL risultava statica nei confronti della domanda: le risorse erano indirizzate a dare risposte solo di tipo opportunistico dei dipartimenti ospedalieri. La formazione proposta dalle aziende farmaceutiche ha optato sempre per la centralità ospedaliera ,sfruttando il bisogno dei crediti nel territorio nei confronti della MG Non c’era conoscenza della professionalità e potenzialità dei medici di famiglia L’utente medico MG se non trovava risposta “di competenza” bussava alla porta di altri servizi sino al possibile soddisfacimento dei bisogni formativi.

7 Oggi …..la riforma della formazione
UN PROGETTO DI QUALITA’ NEL TERRITORIO- UN SALTO DI QUALITA ’ NELLA CULTURA DELLA MEDICINA DI FAMIGLIA

8 3 direttive per realizzarla …..
Il livello culturale e tecnico in aggiornamento dinamico di tutti gli operatori sanitari del territorio La riorganizzazione profonda Sanitaria che soddisfi i bisogni-attese dei cittadini Equilibrio tra risorse reali e cure primarie erogabili

9 LA FORMAZIONE NEL TERRITORIO …..
MEDICA PARAMEDICA AMMINISTRATIVA D I SUPPORTO ESTERNO SIA DEL TERRITORIO ASL SIA NEI RISPETTIVI DISTRETTI

10 e’ la conditio sine qua non per
FACILITARE L’ACCESSO DEGLI OPERATORI NEL SISTEMA RIDURRE I RISCHI DÌ OPERATIVITA’ RELAZIONARE UNA UMANITA’ DELLE CURE AUMENTARE LA PROFESSIONALITA’ DELLE CURE PARTECIPARE ALLE SCELTE POLITICHE SANITARIE ECONOMIZZARE, PROGRAMMARE E DISTRIBUIRE LE RISORSE

11 I territori delle ASL del LAZIO

12 Problemi formativi legati alla libera circolazione dei medici di MG
La professione medica è estrinsecata in tutti i Paesi del mondo in modo più o meno analogo il riconoscimento dei titoli avviene, sul piano dell’organizzazione professionale (Ordini, Collegi, Associazioni professionali), con modalità molto diverse tra i vari Paesi membri della Comunità europea le stesse denominazioni della MG varia molto in relazione sia al percorso formativo di base che professionalizzante. I MMG europei possono stabilirsi ove desiderano, fatto salvo il reciproco riconoscimento dei titoli che abilitano all’esercizio della professione. E qui sta il problema: il riconoscimento reciproco dei titoli di studio sarebbe automatico ove il percorso formativo fosse identico o almeno analogo, in modo da rendere del tutto logico che un medico laureato in una università europea abbia competenze assimilabili a quelle del laureato in qualsiasi altra. A motivo della globalizzazione bisogna creare un futuro percorso formativo unico per tutti i MG

13 Il MMG insieme in un unico sistema formativo del territorio
Prevenzione – Diagnosi – Cura - • Ospedale – Territorio • Stili di vita – Assistenza – Ricerca • Servizio sanitario – Università Sistema Pubblico – Privato Privato convenzionato – Volontariato • Risposte di base – Innovazione – Alta specializzazione

14 GLI ATTORI E LE COMPETENZE
Ministero della Salute – Linee guida formative • Regione Lazio – Scuola di Formazione in Medicina Generale Indirizzi formativi: a) Universitaria b) Post Laurea c) Formazione continua - • ASL 1) Dipartimento Formazione - Prevenzione – Educazione alla salute 2) Rappresentante Provinciale MMG Formazione Continua a) Formazione Medici di Medicina Generale convenzionati 40 ore annue 70% = obbligatorie ASL 30% personalizzate • Comuni (Società della Salute)-Cooperative sociali Auto- Formazione dei cittadini Tribunale del malato

15 Sistemi Innovativi nel Territorio
RIORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLA FORMAZIONE ATTRAVERSO LA STRUTTURA CENTRALE ASL RIORGANIZZAZIONE TERRITORIALE DELLA FORMAZIONE PERIFERICA - DISTRETTUALE RIORGANIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE PRIVATA E SPECIALISTICA

16 un’ implicita nozione di qualità,
Governo FORMATIVO quale insieme di strumenti e metodologie per il perseguimento degli obiettivi della Medicina Generale un’ implicita nozione di qualità, dando origine all’idea che reclutamento di personale ben qualificato, buone opportunità e buoni strumenti Siano il sinonimo di elevati standard qualitativi

17 La formazione del MMG …. Non nasce spontaneamente
Non dipende esclusivamente dai singoli operatori È il risultato di specifiche scelte di politica sanitaria Necessita di una forte “governance” Non deve essere ostacolata da interessi molteplici

18 QUALITA’ della FORMAZIONE è risultato finale di un complesso intreccio di fattori che riassumono
le capacità di governo di un sistema sanitario il grado di razionalità nell’uso delle risorse disponibili le sue capacità di controllo delle innovazioni biomediche la sua capacità di indirizzare i comportamenti individuali verso scelte diagnostico- terapeutiche efficaci ed appropriate

19 I rischi del governo formativo sono:
che la motivazione interiore dei medici (che è la cosa più importante) venga intaccata e che si perda la volontà di rinnovamento culturale che il loro tempo venga speso in attività più burocratiche che non utili alla sua professione e che essi finiscano di convincersi opponendosi al sistema che la propria libertà operativa sia non a vantaggio ne’ dell’utente né di se stessi che il tutto sia un Grosso Businness pagato direttamente dal medico a favore di figure professionali che ben poco hanno a che fare con la medicina generale

20 Sinergismo degli attori
L’obiettivo è fare in modo che le persone che operano nel Sistema Formativo possano assicurare il massimo contributo come singoli e collettivamente, Pubblici e privati per il miglioramento continuo della qualità formativa

21 Bisogna avviare … un PROCESSO DI RIORDINO VOLTO A FAVORIRE L’INTEGRAZIONE tra le RISORSE Dei SERVIZI formativi Regionali - Aziendali - Sindacali sia in SENSO longitudinale che trasversale

22 Il Medico cerca una FORMAZIONE CONTINUA/GLOBALE/FLESSIBILE
In aggiunta alla preparazione tecnico-professionale, che rimane il cuore del proprio impegno e della propria identità inscindibilmente legata alla formazione permanente, Sono disponibili responsabilmente a: identificare ed esplicitare le attività coinvolte nei processi di erogazione delle prestazioni assistenziali, evidenziando i punti critici che li espongono maggiormente al rischio clinico fallimentare operare il monitoraggio delle performance delle proprie prestazioni sia in rapporto agli outcome clinici secondo principi di valutazione professionalmente condivisi (audit)

23 Il MMG Autoresponsabilizza la sua esigenza formativa ……
A : Revisionando e migliorando i - percorsi diagnostico- terapeutici assicurando che siano: realmente centrati sui bisogni dei pazienti aderenti ai principi della pratica multiprofessionale, basati sulle evidenze e gli sviluppi scientifici, attraverso la ricerca di trasferimento B- Condividere obiettivi e progetti aziendali in un clima di fiducia reciproca che declini all’interno degli obiettivi di budget gli indicatori negativi di buongoverno clinico.

24 Quale percorso nella formazione territoriale?
COMUNICARE CONOSCERE APPLICARE CAMBIARE

25 Comunicazione formativa
ASL e Centro Regionale ASL e Scuola Regionale ASL e Società Scientifiche ASL e Ordine dei Medici ASL e Sindacati Medici ASL e Medici del territorio

26 CONOSCERE … … Le disposizioni normative nazionali e regionali
I PIANI SANITARI nazionali ,regionali e aziendali Le direttive della scuola di formazione Conoscere gli attori della formazione nel territorio Conoscere i bisogni formativi del territorio

27 La regione Lazio e la formazione del MMG
Nel la Regione Lazio istituisce il Centro per la formazione In medicina Generale con tre indirizzi operativi: Formazione intrauniversitaria pre laurea Formazione post laurea MMG Formazione continua del MMG Tutte operanti con rappresentanti provinciali dei mmg ed esperti di formazione in commissioni specifiche

28 Le commissioni Formazione
La commissione universitaria: Si occupa della formazione del futuro medico nel corso dei sei anni di laurea con argomenti di medicina di famiglia La commissione Formazione Specifica Post Laurea : Si occupa ,a mo di specializzazione,del triennio formativo del futuro medico di famiglia

29 La Commissione Formazione Continua BURL del 09-07 -2007 ,supp.ord n.16
Determinazione n.1778 del 21 maggio 2007 Istituzione albo regionale degli animatori di Formazione per la MG Determina n del 21 maggio 2007 con riferimento alla determina del 29 novembre 2006 che fa seguito alla delibera G . R del 21 aprile 2006: Istituzione del Consiglio Direttivo art.20 accordo Collettivo Regionale della Medicina Generale Pubblicazione del Regolamenti e direttive operative

30 Compiti della Formazione Continua nel Territorio inteso come ASL e distretti
Definire indirizzi ed obiettivi didattici generali di interesse regionale delle attività di formazione continua con particolare riferimento alla individuazione delle tematiche oggetto di formazione obbligatoria Coordinare monitorare le attività a livello regionale Elaborare proposte in merito alla sperimentazione e all’adozione di specifici modelli organizzativo gestionali in ambito formativo

31 CFC : attività e compiti ….
Promuovere la ricerca clinico epidemiologica Definire i contenuti formativi dei corsi per Animatori di formazione,Docenti e Tutor Promuovere la valutazione dei processi formativi Valuta le proposte inoltrate dalle ASL,Società scientifiche e Scuole di Formazione

32 La CFC controlla ….. Che i percorsi formativi vengano attuati dalle ASL in locali adeguati e con ottimali criteri didattici .Qualora le ASL abbiano difficoltà a creare corsi organizza direttamente gli eventi formativi. Controlla che le ASL paghino con regolarità i discenti,gli animatori e i docenti che hanno partecipato all’evento formativo

33 Chi gestisce la formazione del MG ?
FFNNOOMM Ospedali, Privati Accreditati Soc .Scientifiche Case Farmaceutiche Azienda USL Distretti socio-sanitari ? MG ? ?

34 La formazione del MMG nel Territorio deve avere questi requisiti …..
ANALISI DEI BISOGNI La rilevazione dei bisogni deve essere basata su dati oggettivi e su indicazioni dei Piani Regionali e Nazionali purchè inerenti l’attività del MMG DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI La formazione deve tendere all’acquisizione di competenze e miglioramento delle performance,collegati a compiti e funzioni proprie del MMG PIANIFICARE LA VALUTAZIONE Individuando il livello ottimale della performance acquisita legata agli obiettivi prefissi

35 Caratteristiche di un pacchetto corso formativo
Non inferiore alle sei ore al netto pause Siano quanto più possibile interattivi Sia distinto il ruolo dei MGG degli animatori ,formatori ,docenti da quello dei discenti Sulla correzione dei pre e post test sia accuratamente valutabile il miglioramento delle performance sui temi proposti con un punteggio che permetta l’ottenimento dei crediti concessi. Che i discenti possano valutare sia sulla qualità dell’evento che sulla capacità didattica dei docenti e animatori Possono partecipare ad un evento al massimo trenta discenti

36 Potenzialità formative del territorio
Contribuire allo sviluppo delle potenzialità d’area e a favorire le condizioni per un equilibrato assetto del sistema, al riparo da crisi connesse alla flessione della domanda, consentendo di mantenere equilibrio nell’ambito del territorio. La costituzione di un distretto formativo, in cui si creino le migliori sinergie tra il sistema dell’istruzione – formazione, quello del lavoro e quello della ricerca, soddisferà le specifiche richieste della regione, corrispondendo contemporaneamente alle esigenze di ristrutturazione della medicina di famiglia verso settori a più alto tasso di innovazione tecnologica e organizzativa in grado di cogliere opportunità offerte dalla globalizzazione del mercato sanità,al quale sarà facilitato l’accesso ad un lavoro che richiede sempre maggiore flessibilità, competenze trasversali, capacità di autopromozione. Nell’ambito del distretto formativo, l’integrazione dei percorsi formativi potrà realizzare la massima sinergia possibile tra le opportunità offerte dal sistema sanitario eliminando i limiti connessi alle diverse vocazioni istituzionali del mondo sanitario

37 Distretto Formativo:Criticità
L’anello "debole" della catena è rappresentato dall’elemento umano occorre che i Tutors siano particolarmente attenti all’interazione con i colleghi , specificamente formati all’uso delle tecnologie di rete, dall’altra occorre che tale preparazione sia particolarmente volta a favorire la partecipazione attiva dei discenti ( che non è un fenomeno automatico) condizione essenziale perché il sistema garantisca una vera formazione professionale ad alto livello e non si riduca ad una semplice macchina emettitrice di crediti formativi. La qualità dei contenuti è un elemento fondamentale un ruolo decisivo e strategico delle Scuole di Formazione,della FFOOMM, e società scientifiche quali garanti e certificatrici della validità di ciò che viene proposto nei corsi di formazione permanente.

38 Tipologie formative Il criterio di scelta delle metodologie formative è riferito alla specificità degli obiettivi formativi, ma è anche condizionato dalle caratteristiche dei destinatari, dal percorso logico del progetto educativo, dalle condizioni organizzative ed economiche disponibili. Il sistema di formazione continua ECM prevede la distribuzione delle attività raggruppabili in tre tipologie diverse di attribuzione dei crediti quali : La formazione residenziale (FR) più nota ed usata La formazione sul campo (FSC) pragmatica La formazione a distanza (FAD) più comoda La classe virtuale L’apprendimento collaborativo in rete L’apprendimento integrato da sistemi di supporto

39 DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
A) Prevenzione Sanitaria e Comunicazione B) Medicina del territorio:Diagnosi ,Cura e riabilitaziopne C) Obiettivi di prevalente interesse delle Regioni D) Programmazione sanitaria, livelli essenziali di assistenza e principi etici di sistema E) Sanità Pubblica veterinaria, Nutrizione e Sicurezza Alimentare F) Farmaci e Dispositivi Medici G) Tutela dell’Ambiente e del Lavoro

40 ECM -i vari Passaggi obbligati
Riconoscimento dei provider accreditati Disciplina dei sistemi di finanziamento dell’ECM Definizione degli strumenti di incentivazione Superamento dei conflitti tra ECM e operatori sanitari Verifica dell’incidenza dell’ECM sull’efficacia delle cure e sulla qualità dei servizi sanitari

41 I crediti formativi ACCORDO Stato – Regioni “Riordino Sistema di formazione Continua in Medicina ogni operatore sanitario deve acquisire 150 crediti formativi nel triennio secondo la seguente ripartizione: 50 crediti/anno (minimo 30 e massimo 70 per anno) per un totale di 150 nel triennio In particolare, dei 150 crediti formativi del triennio , almeno 90 dovranno essere "nuovi" crediti, mentre fino a 60 potranno derivare dal riconoscimento di crediti formativi acquisiti negli anni della sperimentazione Per l'anno 2007 è confermato il debito formativo per gli operatori sanitari fissato in n. 30 crediti detraibili

42 Formazione e crediti: potenzialità e criticità
Qualità dei corsi di formazione Costruzione di corsi di studio che possono essere completati nei tempi previsti Maggiore attenzione per il processo di apprendimento Maggiore enfasi sui risultati di apprendimento e le competenze da acquisire Maggiore rilevanza per il mercato del lavoro

43 Crediti e criticità CRITICITA’ DEI CREDITI
Difficoltà nel definire gli obiettivi formativi in termini di risultati di apprendimento, intesi non solo come conoscenze ma anche abilità (capacità di svolgere determinate funzioni intellettuali ed operative). Tendenza a definire i contenuti disciplinari (input) piuttosto che i risultati di apprendimento previsti (output) Tendenza ad associare i crediti con l’importanza della disciplina o il prestigio del docente Tendenza a rapportare unicamente alle ore di insegnamento il numero di crediti da attribuire alle singole attività formative

44 Dall’ospedale … al territorio e da esecutori … a ricercatori
E’ indispensabile che si passi dalla cultura dell’ospedale ,confrontandosi e trovando comuni denominatori , alla cultura del territorio e viceversa 5) Bisogna ragionare per processi perché la logica dell’integrazione si affermi come metodo di lavoro quotidiano sul campo 6) La formazione efficiente ed efficace deve rafforzare il ruolo propositivo (da esecutore a organizzatore) della medicina generale nella ricerca progettuata nella ASL e nelle direzioni distrettuali sia dalle aziende farmaceutiche che dalla ASL stessa

45 Formazione Ospedale/territorio
Dipartimenti ospedalieri e distretti rappresentano livelli organizzativi funzionali all’integrazione clinico - gestionale e al coordinamento degli interventi atti a soddisfare i bisogni di salute che emergono dal territorio. Le due articolazioni organizzative rispondono entrambe all’esigenza di: agevolare il decentramento gestionale e di responsabilità consentire un’ampia flessibilità gestionale attraverso la definizione ex-ante di obiettivi da perseguire e risorse assegnate; ricercare economie di scala, di conoscenza ed eventualmente di raggio d’azione; garantire unitarietà e coordinamento della presa in carico del paziente nel percorso assistenziale, integrando le fasi di diagnosi, cura e riabilitazione; favorire l’integrazione tra strutture organizzative e professionisti diversi.

46 Formazione: ospedale territorio
Nella realtà esistono Unità Operative distrettuali con un’impronta specialistica (che quindi erogano singole prestazioni) o multidisciplinare (cioè in grado di gestire parti o interi processi assistenziali) In questa prospettiva può essere opportuno confrontarsi con diverse esperienze micro-organizzative che di fatto mostrano come la “periferia sia già in movimento”, ovvero alla ricerca di forme di integrazione assistenziale, per fornire risposte efficaci ed alternative ai bisogni, evitando possibilmente la tradizionale contrapposizione ospedalieri – medici di famiglia Indispensabile quindi una formazione sinergica

47 Formazione territoriale come ricerca

48 Criticità di ricerca nel territorio
criticità strutturali: individuate in base all’analisi delle coperture territoriali delle reti di monitoraggio e controllo esistenti sul territorio e della significatività e della rappresentatività dei dati raccolti, rispetto alla tipologia e dinamica del fenomeno da monitorare; criticità gestionali: in relazione alle procedure di acquisizione, trattamento ed elaborazione, condivisione dei dati raccolti. dati esistenti spesso risultano disomogenei e discontinui, rendendo difficile il confronto tra essi ed il loro utilizzo ai fini valutativi e pianificatori a livello di ASL e distretti

49 CRITICITA’ della Ricerca territoriale
criticità tecnico-scientifiche: rispetto ai fenomeni ambientali emergenti possono esistere carenze tecnico-scientifiche per la comprensione delle relazioni causa-effetto e del loro trend evolutivo (ad es. invecchiamento,immigrazione,patologie specifiche per alcuni ambiti territoriali )mancano metodi e riferimenti analitici standardizzati e adeguati alla raccolta di dati rappresentativi della loro specificità ambientale, di supporto per individuare le azioni più efficaci e/o l’utilizzo di modelli per la costruzione di scenari di intervento per le attività di pianificazione (ad es, Patologie infettive e tumorali, malattie professionali ed infortunistica .);

50 Criticità istituzionali
la mancanza di un coordinamento continuo ed efficace tra i diversi soggetti che si occupano della pianificazione, gestione e monitoraggio del territorio rappresenta un limite ad agire in modo efficiente. Mancano spesso strumenti e abitudini consolidate, di riferimento per valorizzare e utilizzare, a livello operativo e gestionale, il patrimonio di conoscenze mediche già prodotte sullo stesso territorio e per programmare la raccolta dei dati mancanti ottimizzando le risorse a disposizione

51 CRITICITA’ FORMATIVE gli indirizzi delle politiche SANITARIE non modificati conservazione della diversità PROFESSIONALi, NON valorizzazione delle risorse, sviluppo sostenibile, richiedono competenze multidisciplinari e capacità tecniche che non si trovano presso gli Enti finora deputati ai monitoraggi, controlli e gestione formative. Allo stato attuale le risorse a disposizione (personale tecnico-specializzato, strumenti e finanziamenti) sono insufficienti a far fronte in modo continuativo e qualificato alle nuove esigenze territoriali e alla necessità di operare in modo integrato per ottimizzare le risorse esistenti ed il nuovo concreto bisogno di formazione.

52 Progettualità e Capacità realizzativa
La complessità delle tematiche individuate mostra un obiettivo ambizioso di un Progetto per il quale è necessario procedere per fasi successive. E precisamente:· Fase 1 - Ricostruzione del quadro conoscitivo di riferimento, Analisi delle risorse centrali e territoriali Fase 2 - Implementazione e ottimizzazione delle conoscenze: sulla base dei risultati della fase precedente, questa fase si prefigge lo scopo di valutare e integrare le informazioni esistenti ai fini della pianificazione degli interventi formativi e finalizzati all’assistenza e ricerca Fase 3 - Realizzazione di una rete integrata e gestione dei sistemi informativi e di monitoraggio di riferimento per tutti i distretti e per l’intera ASL, in attuazione di quanto definito dalla fase precedente.

53 Dalla Teoria alla Realtà ASL VT: Risultati di indagine conoscitiva sui bisogni di formazione nel territorio popolazione medici di medicina generale n. 248 Rapporto medico paziente 1: Questionari Inviati 140 – Ritornati 65 n.1 medici n ,9% ,1% , % n.2 medici n ,3% ,9% ,1% n.3 medici n ,6% ,6% , % n.4 medici n ,9% ,3% ,2% n.5 medici n ,3% ,1% %

54 Questionario diretto ai medici del territorio : analizziamo le risposte
Medici di famiglia ASL VT n % Questionari inviati n ,4% questionari ritornati n = 31,6%del totale 46,4 % parziale Breve commento: Il questionario è stato inviato al medico come allegato ad una lettera e.mail ,nella quale si descriveva l’importanza della nuova formula formativa proposta dalla Regione Lazio. Per raggiungere tale numero di risposte è stato necessario sensibilizzare i colleghi con richiesta di compilazione almeno 5 volte per via nell’arco di 2 mesi. Molti l’hanno fatto per cortesia personale allo scrivente. Ciò sta a significare che i medici di MG del viterbese non sono disponibili a comunicare né ad esprimere opinioni sulla problematiche che interessano direttamente la loro professione

55 CARATTERISTICHE DEL MMG

56 Specializzazioni e n°.di assistiti

57 Specializzazioni = 30,7 % in:
Allergologia n.1 =1,5% Medicina del Lavoro n.1 Geriatria n.1 Oncologia n.1 Medicina aereonautica e spaziale n.1 Igiene e medicina preventiva n.4=6,5% Otorinolaringoiatria n.2 Ortopedia n.2= 3,0% Gastroenterologia n.2 Reumatologia n.2 Medicina interna n.3=4,5% Farmacologia clinica n.1 Tisiologia n.1 Medicina dello Sport n.2

58 Organizzazione del lavoro

59 1° domanda:Come MMG ritieni indispensabile una formazione periodica?

60 Le motivazioni: Positivi 15-Negativi 2
1-Serve a crescere culturalmente 2- La società è in continuo divenire ,la scienza pure ed il mmg non può arenarsi 3 -Per mantenere alto il livello professionale 4-Per rimanere aggiornato su contenuti specifici relativi al nostro lavoro 5-Stimolare ,dare idee nuove e prospettive nuove 6–Migliorare la qualità del lavoro e l’aggiornamento professionale 7- Perché altrimenti perdiamo ogni treno che passa 8- Valutare e confrontare il proprio livello di preparazione 9-Studiare e ripassare non fa mai male l0- Unici professionisti che si devono occupare della medicina in tutti i suoi aspetti essere sempre aggiornati e, all'altezza del compito che ritengo insostituibile 11- Per essere sempre aggiornato non sulla clinica, ma nelle nuove tecnologie 12- Indispensabile per la cura del pz e per la propria preparazione professionale 13-In quanto medici di MG siamo isolati nel territorio extraospedaliero 14..La nostra professione non ci consente di rimanere indietro e ritengo necessari stimoli sempre nuovi per non cadere nella routine 15-Spesso è l’unica opportunità che usiamo per aggiornarci 1-Non serve una formazione obbligatoria,ma più responsabilità 2-La formazione non può essere periodica ma continua e permanente

61 2°-domanda :Chi deve gestire la formazione ?

62 Le motivazioni:perché credo una e non le altre ?
1- perché il sindacato conosce i problemi medici e le esigenze formative 2-Credo che debba esserci un sinergismo di azione 3-No ASL: non hanno mai dato credito alla formazione del MMG 4- perché non credo nella loro capacità di intercettare i reali bisogni del MMG. 5-NO me stesso: , pur lavorando autonomamente, faccio parte di un “corpo sanitario 6- la crescita debba essere condivisa e comune e da solo rischierei di fossilizzarmi solo su alcune tematiche. 7- la Asl mi sembra estremamente ferraginosa 8- me stesso privo del tempo necessario 9 tutti gli organi preposti dovrebbero contribuire alla qualità del Medico.. l0-. la asl sono i nostri datori di lavoro ed è necessario che provvedano anche al nostro aggiornamento (tra l'altro pagano già delle persone per questo) coi nostri soldi trattenuti 10-..ritengo.la.ASL.responsabile.di.valutare.le.esigenze.formative.sulla....base … delle necessità territoriali 11- me stesso perché ritengo un dovere aggiornarmi per migliorare 12- la cosa migliore sarebbe quella per cui nella formazione possano intervenire diversi soggetti, in quando ognuno ha validi motivi 13- indispensabile una sinergia a livello organizzativo 14- Perché è nella ASL di appartenenza che lavoriamo e perché è ora che sappiano che ci siamo anche noi 15- che tutte e due le organizzazioni purché dotate di buona volontà, possano contribuire a migliorare la cultura professionale

63 Continua motivazioni 16- Ogni collega deve valutare quali sono le sue necessità e lacune professionali. 17- dovremmo essere noi stessi a capire..le lacune e le esigenze per la nostra preparazione 18- valorizzando professionisti e servizi ASL... 19-ha i mezzi per farlo 20- che la formazione venga da più enti e alcuni argomenti vengano suggeriti dai mmg 21-..Se dovessi gestire da solo la mia formazione non saprei da che parte iniziare e probabilmente non lo farei in maniera funzionale. 22- Il sindacato ha altri compiti . 23-La ASL dovrebbe pagare la mia formazione-aggiornamento, dovrebbe pagare il tempo che dedico a questo compito e dovrebbe studiare (con il contributo del sindacato e delle società scientifiche, comprese quelle della medicina generale) gli argomenti più necessari e funzionali allo svolgimento dei compiti che mi sono richiesti da lei stessa 24- Nessuna delle tre o tutte e tre . La formazione va gestita da chi ha le competenze. 25-Il sindacato siamo noi 26- Il Ruolo del Sindacato di stimolo alla sensibilizzazione degli iscritti e delle istituzioni. 27- le ASL operano in ottica molto distante dai medici di famiglia 28- Perché è l’Istituzione che vuole la formazione permanente del medico di famiglia e quindi deve provvedere ad essa

64 3° domanda-_La formazione del medico di famiglia deve interessare
3° domanda-_La formazione del medico di famiglia deve interessare A- Argomenti inerenti la sua particolare professione B-Una specifica area critica ,specialistica ,strategica

65 Le motivazioni: ….. 1- Le nuove acquisizione servono ogni giorno per il nostro lavoro 2- Generico o specifico l’aggiornamento arricchisce 3- entrambe le opzioni siano perseguibili dal MMG 4- tutto quello che riguarda il territorio è interesse del medico 5-per lavorare meglio sono necessarie 6- deve aiutare lo svolgimento della professione quanto più possibile1 7- formazione deve interessare vari settori sicuramente quello della medicina generale ma anche quei settori specialistici che il MMG nella sua carriera ha portato avanti 8- meglio affrontare i problemi contingenti che si presentano di volta in volta 9- è opportuno che le necessità formative del medico si integrino con gli obiettivi strategici dell'azienda 10 ambedue hanno come obiettivo quello di rispondere al meglio alla domanda di salute da parte degli utenti per cui necessita un lavoro in sinergia ed integrazione 11- che il proprio lavoro sia prioritario su altre tematiche 12- perché è inutile formarsi su una sola area quando la medicina di base spazia a 360° 13- Deve interessare tutti gli argomenti inerenti la salute E’ importante l’aspetto sociale, umano, politico che le patologie esprimono. 14-Il MMG dovrebbe esser considerato un superspecialista 15-rivolgere la propria attenzione,con sempre maggior frequenza, alle problematiche ambientali- 16- io medico di famiglia devo essere messo in grado di svolgere al meglio il mio lavoro e quindi più sono formato ed aggiornato e meglio è 17-E’ necessario individuare periodicamente gli argomenti che per motivi diversi debbono essere affrontati ed approfonditi 18-- deve servire per migliorare la qualità del nostro lavoro

66 4° domanda:La tua ASL ti ha mai consultato per organizzare la tua formazione ? 5a domanda:La tua ASL ti ha proposto di esercitare competenze specialistiche diverse dalla medicina di famiglia?

67 Se SI ,alla domanda 5 secondo te per quali motivi …?
A -per pura convenienza di burocrati ,primari o per dare fumo negli occhi all’utenza B- per diminuire le liste di attesa C-Formazione per realizzare progetti ASL in corso (elettrocardiografia - spirometria ) oberandoci di più. D- Per sfruttarci e caricare sulle nostre spalle le loro responsabilità E- per mancanza di veri interessi della MG F- non conosco i motivi reali,suppongo che siano progetti nei quali sia una qualche remunerazione

68 6° domanda: A. In base ai motivi la ASL ha mai creato corsi Formativi Ad Hoc? B. I corsi proposti dalla Asl e case farmaceutiche hanno arricchito e aiutato ad esercitare con buona pratica clinica la tua professione di medico di Famiglia ?

69 Ti hanno arricchito e aiutato? Si = 13 No=5
1- sono stati fatti per soddisfare altri interessi ed altre esigenze 2-Si sono trattati sempre argomenti che facevano comodo a loro ed è per questo che ho deciso di non partecipare più ad ogni loro iniziativa-anche se no hanno soddisfatto i personali bisogni formativi 3-Frequentati spesso solo per avere i crediti 4-Sono noiosi .Non stimolano l’attenzione e perché vengono fatti nei momenti in cui un medico vorrebbe godersi un po’ di riposo 5-Sono lontani dalla realtà clinica del MMG 1- I corsi consentono un confronto diretto con i colleghi per le problematiche in esame 2-- a volte si e a volte no;sono monotoni e ripetitivi 3- solo una o due volte (farmaco economia 4- non sempre i corsi sono stati di qualità 5- comunque ogni evento porta qualche nuovo spiraglio di conoscenza 6-mi hanno fornito informazioni utili per il mio lavoro 7-. No bisogna mai dire no ad un aggiornamento qualunque esso sia preconcettualmente 8- molto spesso riguardano argomenti inerenti la nostra professione 9-anche se talora hanno avuto un’impostazione “troppo teorica e/o troppo specialistica 10- In alcuni casi sono stati di stimolo 11- alcuni argomenti anche se sponsorizzati sono stati interessanti e utili 12- nonostante la loro specifica finalità a presentare un certo prodotto ed un certo marchio, vengono comunque proposte informazioni ed aggiornamenti su argomenti che fanno parte della nostra realtà basta saper scegliere e non partecipare tanto per fare I PUNTI ma anche per apprendere qualcosa. 13-in qualche caso hanno completato le mie acquisizioni

70 7a-domanda: ? Conosci i bisogni formativi del territorio

71 Se Si : Che cosa sono? 1- Approccio al malato
2- approccio alla diagnosi differenziale 3- approccio alla gestione del paziente 4-Sono i bisogni che ogni medico si trova ad affrontare nella sua quotidiana attività lavorativa(immigrati .patologie emergenti,nuove legislazioni in ambito lavorativo) 5-Non posso conoscere da solo i bisogni formativi di tutto il territorio 1 6-.Tutte le problematiche inerenti le patologie più diffuse della medicine generale e la loro prevenzione 7- un nuovo medico di Medicina generale competente nel suo settore che possa portare avanti una medicina di primo livello 8-operare con l’ausilio di tecniche con cui possa fare una vera prevenzione coadiuvato da figure specialistiche 9-.il problema della sicurezza sui posti di lavoro – il clima il microclima ed i problemi ad esso collegati, le allergie-le patologie respiratorie, gastro intestinali,e molti altri l0- l'approfondimento professionale mirato alle necessità particolari di una determinata realtà socio-sanitaria 11-aggiornamento professionale a tutto campo nella prospettiva della medicina territoriale, nonché quella di migliore conoscenza / approfondimento delle problematiche epidemiologiche, socio-sanitarie, logistico -sanitarie territoriali 12- Informazione circa i danni ambientali che diventano ed aumentano le patologie:l’80% delle patologie come dimostrato dalla letteratura scientifica deriva dall’interazione tra genetica e fattori inquinanti- 13- tutte le tematiche derivanti dalla presenza di patologie e di disagio sociale. 14- Problematiche medico Legali, sociali (tossicodipendenti, persone fragili, anziani) r- GESTIONE DEL PRIMO LIVELLO NELLE ACUZIE, INDIRIZZO NELLA GOVERNANCE DEI LIVELLI SUPERIORI E DELLE CRONICITA’

72 8°domanda: in base alla tua esperienza chi deve far formazione nel territorio ?
A- Colleghi MMG con capacità e titoli specifici rilasciata a tale funzione ? B-I Medici Ospedalieri e Specialisti di branche specifiche ? C-Chiunque sia proposto dalla ASL anche di professioni sanitarie diverse?

73 Chi deve far formazione nel territorio ?

74 Motivi alla domanda 8°. MMg …
a -il territorio è di competenza del mmg b- Conoscono le problematiche intrinseche alla professione di MMG c- Sono i migliori interpreti delle esigenze del MMG d- E’ necessario che siano prioritarie rispetto alle altre categorie e -Perché comprendono meglio le finalità e i limiti della formazione f- mi sembra la cosa più aderente alla nostra realtà g-sono specificatamente preparati a svolgere tali compiti e funzioni h- purchè abbiano conoscenze specifiche delle problematiche i- Conoscono meglio i bisogni formativi della medicina generale l- possono trasmettere contenuti, ad essa realmente utili, maniera più mirata ed efficace, m.- Utile l’apporto d figure qualificate e con esperienza a cominciare dai MMG n-in quanto pur essendo quotidianamente in contatto con malati portatori di patologie anche gravi devono dedicare la maggior parte del loro tempoe delle loro risorse mentali a soddisfare le esigenze di una clientela che è tutto tranne che malata o- Non porterebbe qualità all’evento formativo e non porterebbe esperienze diverse dalle mie essendo come me un medico di MG e quindi con un’ottica limitata dai numeri p-capiscono che bisogna migliorare il tutto in una visone olistica del paziente

75 Motivi domanda 8B-Med . Osped -- Spec
a-Si solo se vengono richiesti a supporto dei MMG formatori e tutor b- forniscono un’esperienza ed una conoscenza più approfondita e più aggiornata delle problematiche in esame. c- Sono un indispensabile completamento al MMG per affrontare i corsi d-perche hanno conoscenze specifiche e- per tutta la parte più avanzata della ricerca e della esperienza delle suddette patologie F-possono fornire un valore aggiunto alla formazione (rifuggendo da un eccesso di teoria ultraspecialistica che mal si coniuga con il lavoro prevalentemente pratico G-il loro supporto può essere utile ad approfondire determinati argomenti particolarmente complessi, e/o soggetti a frequenti revisioni h-solo se sono in grado di esercitare “vera comunicazione l- Per creare un dialogo tra le loro e noi, per vedere le patologie con un’ottica diversa dalla mia, per approfondire tematiche trattate al di fuori del nostro campo di azione. m- se le conoscenze specifiche sono di buon livello posso migliorare l’integrazione MMG /ospedalieri specialisti1 n-in quanto trovandosi in ambiente ospedaliero si aggiornano continuamente sulle nuove terapie e sui nuovi mezzi diagnostici ( almeno si spera) l- Basta! 2- troppo lontani dalle nostre problematiche 4-molti non sanno neppure parlare 1 4-Non conoscono le problematiche intrinseche del territorio1-2

76 Motivi 8° domanda: altre figure
a … Si solo se il loro intervento è motivato da un miglioramento delle performance b- Solo se hanno conoscenze specifiche e sanno aiutare il mmg c- perché può essere solo di tipo specialistico d-se sanno veramente comunicare le loro conoscenze e-molti non sanno neppure parlare f-e perché no ? g- sono avulsi dalla realtà del MMG h- La formazione è multidisciplinare e purchè sia valida non importa chi siano i relatori. i- non essendo noi “materiale amorfo e passivo”, chi deve contribuire alla nostra formazione, abbia il nostro gradimento e consenso. l- Non credo che un infermiere abbia nulla da insegnarmi ma probabilmente uno psicologo-psicoterapeuta o un odontoiatra o un tecnico esperto di economia sanitaria potrebbero darmi delle informazioni utili.

77 I corsi formativi debbono svolgersi prioritariamente nel tuo distretto ?

78 Domanda 9- motivi …. A -C’è bisogno di perdere meno tempo e risorse possibili B- I bisogni di un distretto possono essere diversi da altri distretti e poi sono limitate la perdita di ore C- Logisticamente più facile D-E’ utile però che siano più vicini possibile al medico e-va considerato l’interesse generale f- Certo sarebbe comodo potersi formare nella propria ASL l’importante è che i corsi formativi siano seri g- possiamo più facilmente conciliare esigenze di aggiornamento con la nostra attività h-non necessario ,sarebbe solo comodo i- ci sono i nostri problemi e le nostre esigenze h- Chi ha la disponibilità di tempo e denaro per frequentare corsi più decentrati? i- quando riguardano argomenti di carattere specifico, particolarmente attinenti ad aspetti legati al mio territorio l- NON necessariamente, quando riguardano argomenti di carattere più generale, che interessano una più ampia platea di MMG m-..Non che il problema siano i KM da percorrere. n- L’importante il corso sia di buona qualità, si svolga in orari compatibili con il nostro servizio e con il nostro legittimo diritto al riposo settimanale,che partecipi un congruo numero di colleghi per stimolare la discussione e l’interscambio di informazioni o- non ritengo determinante il luogo di svolgimento degli eventi a meno che non si tratti di temi organizzati del distretto p- Per favorire una maggiore partecipazione

79 10° Domanda: Sei favorevole alla formazione a distanza ? ( FAD)

80 Motivi 10 domanda A – Serve solo ai colleghi che non si sentono a posto con i crediti ECM B- Posso effettuarla in momenti liberi e non sono condizionati da orari e luoghi e giorni obbligati (vedi sabato) C-Logisticamente più facile D-è sempre più utile un confronto personale…chiaro e no via internet o - e- perché il MMG non ha molto tempo da dedicare all’aggiornamento f-non l’ho sperimentata e non posso giudicare g- Preferisco confrontarmi con i relatori con una partecipazione attiva h- risulta un mezzo comodo ed anche consono dal punto di vista qualitativo i- è un utile complemento l-Perché, a quale scopo! m-Non sono un esperto di computer n-Sono all’antica o- Impossibilità di approfondire gli argomenti e chiarire i dubbi p- facilità di esecuzione q- Pur avendo avuto parecchie possibilità n non ho mai partecipato. ( pigrizia ? r- Considerando il poco tempo disponibile la Fad può essere gestita con più elasticità anche in ore serali s-ho molti dubbi in proposito

81 11°-domanda: la tua formazione deve riguardare in modo prioritario gli aspetti :
A … Normativi -legali ,3 % .b … assistenziali % C … pratica clinica -36 = ,3% d … appropriatezza ,4% E … economia – farmaco economia ,7% .f … rapporti sociali ,1% G … politica sanitaria ,6% H … prevenzione ,6% I … gestione ,9% L … attualità terapeutiche ,6% m-conoscenza del territorio ,4% n-percorsi diagnostici % o-novità scientifiche ,5% p-facilità di comunicazione documentazione ,6% q-non so specificare ,6% r-strettamente medici ,6% s-burocratici ,6% t-organizzativi ,1% U - il “sapere” e al “saper fare” ,2% V- altre esperienze professionali ,6%

82 12° domanda: quali sono le criticità che ostacolano la realizzazione di una buona formazione nel territorio ad uso esclusivo della medicina di famiglia ? 1- Il non coinvolgimento diretto dei MMG ,6% 2- il mancato senso di responsabilità dei MMG – ,5% 3-Un sindacato debole ,9% 4-mancanza di strutture idonee ,2% 5-Interessi diversi tra categorie mediche ,8% 6-mancanza di fondi ,2% 7-menefreghismo dei dirigenti ASL – ,2% 8-Interessi economici personali di chi deve ,5% 9 - Interessi specifici delle case farmaceutiche ,6% 10- ignoranza e carenza dei formatori ,5% 11- autorizzazioni e burocrazia ,5% 12-mancanza di condivisione ,9% 13 -troppo impegno per il medico ,6% 14-punteggi troppo bassi o sconosciuti ,2% 15-cattiva gestione della formazione ,9%

83 Segue criticità … 16-mancanza di chiarezza organizzativa 7 10,5%
17-il sabato come giorno prevalente per gli eventi ,3% 18- Corsi ripetitivi che non migliorano la qualità professionale ,9% 19-Non gliene frega niente a nessuno ,0% 20-incompatibilità con l’orario di lavoro ,0% 21-assenza di sostituzioni ,9% 22-ostacoli politici ,9% 23-.Non essere dipendenti della ASL ,2% 24 Non tutti i MMG comprendono l’importanza della formazione ,3% 25-mancanza di tempo ,2% 26-poca coordinazione per recepire le richieste della base ,4% 27-la troppa ingerenza delle case farmaceutiche ,0%

84 PROPOSTE FORMATIVE TRIENNIO 2008-2010
1) L’alcoolismo ,aspetti medico –sociali Compiti del MMG Si , 7% NO ,3% 2) La comunicazione medico-paziente: aspetti metodologici e pratici Si ,3% NO ,7% 3) Il fenomeno immigrazione: Aspetti sociali e patologia da importazione Si ,7% NO ,3% 4) La sindrome vertiginosa .aspetti clinici e terapeutici compiti del MMG Si ,4% NO ,6% 5) Le nuove dipendenze: videogiochi,giochi d’azzardo ,shopping compulsivo Si ,1% NO ,9% 6)) Economia sanitaria e Appropriatezza nel distretto Si ,3% NO ,7% 7) Prestazioni d'impegno particolare nell'Assistenza Domiciliare Integrata. Si ,8% NO ,1% 8) Le malattie sessualmente trasmesse:compiti del medico di famiglia Si ,2% NO ,7% 9) L'educazione sanitaria negli studi del medico di famiglia Si ,3% No ,7% 10) Le urgenze mediche extraospedaliere:arresto cardiaco e la defibrillazione Si % NO % 11) la gestione del diabete nello studio del mmg. SI ,1% NO ,9% 12) Le demenze : aspetti clinici e sociali SI % NO ,1% 13) La medicina del turismo e dei viaggi .Nuovi bisogni nuove patologie SI % NO %

85 ALTRI ARGOMENTI FORMATIVI SECONDO PERSONALE PRIORITà
1-Il counseling medico come necessità di rapporto medico paziente. 7,6% 2-Il MMG -Le malattie professionali e gli infortuni: aspetti medici,sociali e legali ,6% 3-La gestione del dolore cronico da parte del MMG ,7% 4-Le vaccinazioni obbligatorie e no nello studio del MMG ,6% 5-Il paziente sano nello studio del mmG – aspetti sociali ,economici e clinici ,9% 6-Il laboratori nella pratica clinica quotidiana del MMG 7,6% 7-La gestione nello studio MMG della patologia rachidea ,6% 8-L’organizzazione del territorio ,realtà e proposte di miglioramento 12,3% 9- Il malato reumatico nello studio del MMG % 10-La Dermatologia per il medico pratico 13,8% 11-Le cardiopatie nell’anziano –Diagnosi - cura-riabilitazione degli scompensi e infarti 13,8% 12- La nutrizione enterale e parenterale- Problemi del territorio 1,5%

86 SEGUE altri argomenti 13-27
13-Principi di immunologia clinica malattia autoimmuni per il MMG % 14- MMG nel territorio: aspetti normativi ,legali ,economici e sociali % 15-ipertensione e suoi fattori di rischio ,0% 16-Disendocrinie ,6% 17-Diagnostica per immagini di primo livello – Ecografia per il MGG ,6% 18-L’inquinamento atmosferico e le patologie ad esso connesse ,3% 19- l’Ematologia nello studio del medico di famiglia ,6% 20-La sindrome ansia e depressione e altre patologie psichiatriche ,0% 21-La Cardiopatie di competenza ambulatoriale ,3% 22-L’insufficienza respiratoria cronica ,0% 23-le urgenze mediche extraospedaliere ,6% 24-Le urgenze chirurgiche extraospedaliere ,3% 25-gestione dello studio,organizzazione. contratti,,rapporto medico -paziente- ottimizzazione ,2% 26-il MMG nei reparti Ospedalieri ,0% 27-sindrome metabolica ,5%

87 SEGUE altri argomenti 28-38
28-la gestione del paziente in terapia anticoagulante ,5% 29-interpretazione sintomi e segni per una diagnosi corretta ,0% 30-L’oftalmoscopio uno strumento inesistente nello studio MMG 3,0% 31 le malattie infettive nello studio del MMG ,5% 32- Riabilitazione in dimissione da grandi interventi chirurgici 3,0% 33 Uso dell’ECG e della Spirometria nello studio medico MG ,6% 34-L’Ortopedia per il medico pratico ,5% 35- Problemi medico sociali dell’anziano fragile ,6% 36-Diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari nello studio del MMG ,0% 37-L’oncologia nello studio del MMG ,0% 38- Indagini Diagnostiche di 1° e 2° livello ,0%

88 Lavorare con impegno e … ATTENDERE!!! o …? …? … ..
CONCLUSIONI CONCLUSIONI Non ci resta che … Lavorare con impegno e … ATTENDERE!!! o …? …? … ..


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