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PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri

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Presentazione sul tema: "PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri"— Transcript della presentazione:

1 PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
Capitolo 7 La valutazione

2 La valutazione dell’intelligenza
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione La valutazione dell’intelligenza Inizi 1900: scolarizzazione di massa  necessità di identificare i soggetti “deboli” per offrire loro un insegnamento adeguato Binet e Simon (1905) Primo strumento di misura/valutazione dell’intelligenza Stern (1912) Quoziente intellettivo Terman (1925) e Wechsler (1939) Identificare “eccellenze”; Strumenti differenziati per età

3 Una definizione di intelligenza?
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione Una definizione di intelligenza? L’intelligenza è una caratteristica di ordine generale? Attraverso i test di intelligenza (compiti scolastici) si misura solo un aspetto dell’intelligenza, cioè quella valorizzata dalla scuola Intelligenza scolastica Esiste poi una intelligenza “pratica” che ha origine soprattutto nelle attività di vita quotidiane e che non è misurata attraverso i test di intelligenza Intelligenza pratica

4 Valutare l’intelligenza “scolastica” in contesti culturali differenti…
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione Valutare l’intelligenza “scolastica” in contesti culturali differenti… I diversi sistemi scolastici attribuiscono importanza diversa a fattori quali impegno, prestazione individuale, progresso… In altri termini, quando gli insegnanti di diversi paesi sono chiamati a valutare i propri alunni lo fanno seguendo criteri diversi! Scuole americane Scuole giapponesi

5 Valutazione formativa
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione Criteri di valutazione Valutazione sommativa bilancio delle conoscenze dell’alunno; spesso ha lo scopo di consentire una decisione (ad esempio, promozione/bocciatura) Valutazione formativa valutazione di processo finalizzata ad aiutare l’alunno nel raggiungimento dell’obiettivo di apprendimento prefissato

6 Caratteristiche dell'attività di valutazione
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione Caratteristiche dell'attività di valutazione Un dispositivo di ricerca sperimentale Differenze nelle valutazioni Lo stesso Compito Valutato da diversi insegnanti Lo stesso Compito Valutato dallo stesso insegnante a distanza di tempo

7 Giudizi sociali e giudizi sulle persone
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione Giudizi sociali e giudizi sulle persone Gli insegnanti in situazioni di produzione di giudizi utilizzano diversi tipi di informazione in loro possesso: informazioni circa l’oggetto della valutazione - le caratteristiche del contesto scolastico le caratteristiche sociologiche e psicologiche degli alunni

8 Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione
Determinanti socio-psicologiche delle immagini dell’alunno prodotte dagli insegnanti Gilly (1989) ipotizza che gli insegnanti producano giudizi sugli alunni in base a tre diversi livelli di informazione: Influenze sociali normative (valori morali, ideologie della società o comunità di appartenenza) Atteggiamenti verso la scuola Attività quotidiane reali FATTORE DI IMPRESSIONE GENERALE (caratteristiche dell’alunno, ad alto grado di desiderabilità sociale come impegno, aspetti cognitivi, perseveranza) FATTORE LEGATO ALLA GESTIONE DELLA CLASSE (caratteristiche dell’alunno circa il rispetto delle regole sociali e morali della classe scolastica)

9 Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione
Modelli di alunni nei giudizi degli insegnanti e in relazione alle materie scolastiche (Mugny, Carugati 1985) brillante in matematica alunno considerato attivo, con capacità di sintesi; alunno poco socievole ma che rispetta le regole brillante in lingua alunno considerato con capacità logiche ed espressive e con buone doti di socialità brillante in disegno alunno considerato indisciplinato e con risultati scolastici modesti

10 Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione
Anche l’esperienza professionale degli insegnanti produce differenze nella valutazione dell’intelligenza degli alunni Insegnanti di ruolo Più severi nel giudicare un alunno mediocre Futuri insegnanti Meno severi nel giudicare un alunno mediocre

11 Teoria della valutazione
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione Teoria della valutazione L’atto di valutare è dunque un’attività sociocognitiva, governata da ciò che il valutatore “ha già nella testa”; si tratta del risultato dovuto all’influenza reciproca di richieste istituzionali, di caratteristiche della situazione nella quale il valutatore produce la propria valutazione e di caratteristiche attribuite all’individuo da valutare

12 L’attribuzione causale Cerchiamo le possibili spiegazioni
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione Dalla valutazione dei compiti cognitivi alla valutazione dei comportamenti L’attribuzione causale di fronte a un comportamento Cerchiamo le possibili spiegazioni L’ambiente Il caso La personalità La situazione

13 L’attribuzione causale
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione L’attribuzione causale Costituisce uno degli strumenti cognitivi attraverso cui l’uomo dà significato all’ambiente che lo circonda, allo scopo di rendere prevedibile l’ambiente stesso Di fronte a un’azione prodotta da un soggetto, il primo interrogativo che ci poniamo è quello di stabilire se la causa del suo comportamento risieda nella persona (in termini di abilità, doti, motivazione), nell’ambiente (in termini di famiglia, classe sociale, tipo di compito, condizioni situazionali) o in entrambi

14 L’attività di valutazione a scuola:
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione L’attività di valutazione a scuola: dinamiche di attribuzione di causalità e responsabilità da parte degli insegnanti Un buon risultato scolastico Fattori ambientali Fattori personali è dovuto Ha copiato! Il compito era facile interesse impegno

15 Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione
Fattori che entrano in gioco nell’attribuzione causale dei comportamenti altrui La dottrina dell’individualismo Fenomeno generale per cui si preferisce attribuire una causalità interna (disposizioni personali) per spiegare il comportamento umano. Questo fenomeno è stato chiamato Errore fondamentale = sovrastima delle attribuzioni interne

16 La norma di internalità
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione Fattori che entrano in gioco nell’attribuzione causale di comportamenti propri La norma di internalità valorizzazione socialmente appresa delle spiegazioni degli eventi psicologici che accentuano il ruolo dell’attore come fattore causale (Beauvois 1984) sovrastima delle spiegazioni individuali Nella scuola gli alunni farebbero uso di spiegazioni interne, allo scopo di produrre impressioni favorevoli agli occhi dei insegnanti desiderabilità sociale delle risposte interne

17 Internalità e successo scolastico
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione Internalità e successo scolastico Alunni con punteggi alti di internalità Alunni con i risultati migliori Non è una questione di superiorità intellettiva! Il successo scolastico dei soggetti interni può essere compreso attraverso la nozione di norma di internalità; essa non è un tratto individuale che di per sé predispone al successo scolastico, ma piuttosto è il giudizio più favorevole accordato agli alunni che forniscono spiegazioni interne: se gli insegnanti sono convinti, inizialmente senza alcuna prova, che gli alunni interni siano più capaci degli esterni, questa convinzione può costituire una profezia che si autoavvera nel corso della vita scolastica

18 La consapevolezza normativa
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione La consapevolezza normativa E’ la consapevolezza che riguarda l’esistenza di processi di attribuzione causale. Parlare di risposte normative (o contro normative) significa essere consapevoli dell’esistenza di una norma e del fatto che se non la si mette in atto la si infrange!

19 La psicologizzazione (Mugny e Papastamou 1994)
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione La psicologizzazione (Mugny e Papastamou 1994) tendenza a prendere in considerazione e a privilegiare le caratteristiche individuali (intelligenza, personalità) per descrivere qualcuno, spiegare o prevedere il suo comportamento La psicologizzazione è da considerare come l’insieme dei fenomeni (e delle dinamiche sociopsicologiche) che caratterizzano il formarsi di un’impressione, di un giudizio o di una valutazione, utilizzando caratteristiche intraindividuali

20 La valutazione della qualità dei sistemi scolastici
Carugati, Selleri, Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 7. La valutazione La valutazione della qualità dei sistemi scolastici PISA (Programme for International Student Assesment) è un’indagine internazionale promossa dall’ OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo Economico) scopo accertare conoscenze e capacità giudicate essenziali per svolgere un ruolo consapevole e attivo nella società. Ha cadenza triennale e riguarda tre ambiti disciplinari: matematica, lettura, scienze


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