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Il coraggio di dire l’indicibile

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Presentazione sul tema: "Il coraggio di dire l’indicibile"— Transcript della presentazione:

1 Il coraggio di dire l’indicibile
6 febbraio 2012 Auditorium ESTAV Nord Ovest Via Cocchi, 7/9 località Ospedaletto (Pisa) ore 14 – 19

2 4. i pedofili sono criminali perfettamente lucidi.
“La pedofilia è una deviazione sessuale in cui si manifesta un interesse erotico per fanciulli impuberi maschi o femmine, talora limitato al desiderio o al tentativo di seduzione, oppure unito a esibizionismo, a sadismo, a feticismo”. il pedofilo ha interesse per bambini che non sono ancora arrivati alla pubertà; ciò non esclude, tuttavia, che, per esempio nella famiglia, il comportamento pervertito non continui nei confronti di bambini divenuti adolescenti. 1. la pedofilia è contemporaneamente una psicopatologia e un crimine. nel DSM-IV è inserita tra le parafilie, ossia tra le alterazioni a carico della sfera sessuale. 2. la pedofilia è vissuta quasi sempre in modalità egosintonica: i pedofili non chiedono di essere curati. 3. i pedofili attuano strategie per mantenere segreta la loro perversione. 4. i pedofili sono criminali perfettamente lucidi. 5. i pedofili hanno scarsa visibilità sociale

3 • pedofili preferenziali, ovvero individui che preferiscono avere rapporti sessuali con bambini e li mettono al centro delle proprie fantasie sessuali; • pedofili situazionali, ovvero individui che molestano un minore non perché sia la vittima ideale bensì quella più facile, a portata di mano al momento opportuno. In ambito clinico esistono poi molte classificazioni sulla pedofilia, soprattutto sui fattori causali che ne determinano l’origine e l’insorgenza

4 concetto di responsabilità
la pedofilia non è una malattia mentale che attenua la capacità di intendere e volere: la pedofilia, come modifica dell'oggetto sessuale in direzione dei minori, pur presentando ordinariamente carattere di abitualità, ai fini penali non esclude né attenua la capacità di intendere e volere e, di conseguenza, la responsabilità penale per abusi sessuali contro i minori. (Cassazione , sez. III penale, sentenza n° )

5 concetto di responsabilità
concetto di responsabilità. Il soggetto decide di diventare un predatore di bambini lucidamente dopo un complesso percorso di pensiero. Egli infatti potrebbe scegliere di interrompere tale circuito in qualsiasi momento. In altre parole, non ci troviamo davanti ad un soggetto che agisce in preda ad un raptus irrefrenabile, siamo bensì di fronte ad un soggetto che pensa, riflette lucidamente prendendo in considerazione i pro e i contro legati all’esecuzione del comportamento criminale ed alla soddisfazione della sua pulsione perversa

6 partiamo dalla pulsione sessuale parafilica.
Il soggetto diviene quindi consapevole della propria condizione, del proprio orientamento sessuale e, attraverso il processo di significazione (attribuzione di significato) descritto nello schema precedente, decide se e come soddisfare la sua pulsione sessuale. Giunto a questo punto il soggetto ha davanti a sé diverse opzioni

7 Il problema della pedofilia vede coinvolti diversi soggetti interagenti, con i loro comportamenti e le loro finalità: Essi sono anzitutto: 1. Il pedofilo. Il pedofilo desidera raggiungere la soddisfazione sessuale e ritrovare la fiducia nelle proprie capacità sessuali attraverso il rapporto con i bambini. Non si sente ‘malato’. E’ invece perfettamente consapevole di effettuare azioni illegali e pertanto si muove con circospezione per mantenere segreti i suoi comportamenti; 2. I familiari del pedofilo. Spesso questi soggetti (generalmente la moglie) sono a conoscenza del problema del loro congiunto, ma preferiscono tacere in quanto temono che questo possa compromettere l’accettazione sociale della famiglia; 3. I bambini: in assenza di azioni sessuali violente (e dolorose), tendono talvolta a percepire l’esperienza pedofila come piacevole (in termini di sensazioni fisiche e psicologiche) e non chiedono aiuto, nel senso che non capiscono di essere sfruttati, manipolati e violentati, nel corpo e nella psiche. In altri casi la situazione di abuso viene vissuta dal minore come estremamente vergognosa e foriera, se scoperta, di gravi sanzioni da parte dei familiari e del gruppo di riferimento. I pedofili conoscono bene questo sentimento di vergogna sociale del bambino e, con il loro comportamento, fanno di tutto per rinforzare questo sentimento con specifiche strategie.

8 ricerca pubblicata dalla Polizia Postale nel 2003 (Strano, 2003)
pedofilo on-line è nella maggior parte di sesso maschile (maschi 96%, femmine 4%) e più giovane rispetto all’età che ci si potrebbe immaginare. varie fasce di età e le relative percentuali: 10-20 anni: 3%; 21-30: 44%; 31-40: 27%; 41-50: 11%; 51-60: 14%, oltre i 60 anni: 1%). Naturalmente ci si riferisce ad un campione di pedofili che agiscono in Internet e dunque l’età giovane potrebbe essere correlata a questo fattore. titolo di studio: non vi sono soggetti con la sola licenza elementare, il 7% ha la licenza media, il 65% la scuola media superiore, il 5% è laureato. Non si è potuto rilevare questo dato nel 23% dei casi. sono soprattutto dei celibi (67%), non dei singles in generale, visto che tra i separati e divorziati si registrano solo l’1%, come tra i vedovi. Al secondo posto vi sono soggetti coniugati o conviventi (23%).

9 Secondo l'autorevole dossier "Child Maltreatment", pubblicato annualmente, nel 2009 negli Stati Uniti sono stati segnalati circa abusi sessuali. Molti studi, condotti nei decenni trascorsi, negli USA e in paesi dell’Europa occidentale, attraverso interviste a campioni di soggetti adulti, su eventuali violenze subite nell’infanzia e nell’adolescenza, hanno dimostrato che tali violenze hanno colpito percentuali molto consistenti d’individui prima dei 18 anni (in genere dal 10 al 35% della popolazione femminile, dall’8 al 15% della popolazione maschile). Da queste ricerche retrospettive emerge un fenomeno ampiamente diffuso, ampiamente sommerso (dal punto di vista della rilevazione sociale e giudiziaria), ampiamente inascoltato (da alcune ricerche si ricava che molti casi non sono mai stati comunicati ad alcuno). Per es. il 10,5% del campione di bambini intervistati in un ricerca di Filkenhor comunica di aver subito un abuso sessuale o un tentato abuso senza averlo mai riferito. D. Filkenhor, “Current information on the scope and nature of sexual abuse”, Future of Children, 4 (2), 1994, pp

10 In Italia, secondo l'ISTAT, solo 492 atti sessuali con minorenni sono stati segnalati nel 2009 dalle Forze di Polizia all'Autorità Giudiziaria. Negli anni 2008, 2009 e 2010 sono state riferite a Telefono Azzurro 570 situazioni di abuso sessuale (giunti alle linee di ascolto e al 114) , ovvero, in media, 191 casi all'anno le ricerche ci dicono chiaramente che si tratta di un fenomeno pervasivo, che purtroppo è presente in tutti i contesti nei quali siano presenti bambini.

11 L’età delle vittime è inferiore agli 11 anni (55,8%) e il numero delle vittime segnalate decresce all’aumentare dell’età. Sesso del minore (informazione rilevata su 354 casi periodo ) Maschi 31,6% Femmine 68,4% Età del minore (informazione rilevata su 342 casi periodo ) 0-10 anni 55,8 % 11-14 anni 25,8 % 15-18 anni 18,4 %

12 Chi sono gli abusanti? Presunto responsabile (informazione rilevata su 230 casi dati raccolti da Telefono Azzurro ) Valori percentuali PRESUNTO AUTORE % Padre 26,1 Altro parente 13,0 Amico/conoscente 10,9 Estraneo 9,6 Insegnante/educatore 9,1 Madre 7,4 Altro bambino 6,5 Convivente madre/padre 5,7 Nonni 5,2 Vicino di casa 4,8 Fratello/sorella 3,5 Categoria professionale 1,3 Prete/sacerdote 0,9 Altro Se solo il 9,6% riguarda soggetti estranei, negli altri casi si tratta di soggetti esterni alla famiglia ma comunque conosciuti: gli amici di famiglia (11% circa), gli insegnanti (9,1%) i vicini di casa (4,8%). L’1% figure religiose. ****

13 Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2010 Telefono Azzurro ha accolto complessivamente segnalazioni relative a contenuti illegali e dannosi per bambini ed adolescenti presenti in Internet.

14 Tipologia dei contenuti illegali segnalati a Telefono Azzurro
Valori percentuali Contenuti % Pedopornografia 25,8 Contenuti inadeguati 2,6 Pornografia 1,9 Apologia di pedofilia 1,3 Contenuti violenti e razzisti 1,0 Adescamento 0,6 Altro 2,5 Non specificato 64,3 Totale 100,0

15 Un dato interessante riguarda le donne autrici di abusi sessuali.
Il ruolo di queste donne va da un abuso attivo e cercato, per motivi di piacere o di denaro, a un abuso per così dire assistito, compiuto da altri che generalmente sono i compagni, e taciuto, nascosto, a volte addirittura facilitato. Non certo meno grave, almeno secondo il nostro codice penale, che all’articolo 40 secondo comma afferma: “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.”

16 Quando il lupo è la nonna Dal libro autobiografico di Regina Louf, una delle testimoni più rilevanti al processo al “mostro di Marcinelle” Marx Dutrox. “L’avversione di mia madre nei miei confronti cominciò al momento della nascita: per lei ero solo un impiccio. Per questo accettò il consiglio dei servizi sociali di affidarmi a mia nonna … che mi accolse “a braccia aperte”. Mia nonna viveva in una bella villa a Knokke (in Belgio) che aveva adibito ad hotel. Ma si trattava di un ritrovo per pedofili che potevano “affittare” da lei le loro vittime per usarle nelle varie feste che venivano organizzate nelle sale di questa residenza. Allora avevo solo due anni e la nonna decise di mettermi subito a disposizione di questi uomini: per loro più un bambino era piccolo più pagavano. I primi ricordi dei miei carnefici risalgono a quando avevo 5 anni. Rammento che provavo molta paura. Con il trascorrere degli anni cominciai a ribellarmi, ma mia nonna mi puniva e mi ingiungeva di tacere, altrimenti sarebbe finita in carcere ed avrei distrutto la famiglia (che viveva alla mia spalle, considerando che un bambino piccolo veniva pagato l’equivalente di 400 euro a prestazione)

17 La polizia postale di Salerno stronca un giro di pedofili
La polizia postale di Salerno stronca un giro di pedofili. Dopo essere riusciti a guadagnare l’accesso a un sito pedo-pornografico non indicizzato e al quale si accedeva solo conoscendo una password, gli agenti della postale hanno potuto mettere le mani su un archivio contenente oltre cinque milioni di file del genere. I FATTI  – Come sempre accade in questi casi, alcune immagini hanno offerto spunti per risalire agli autori delle violenze, tra i quali in questo caso è stata individuata e poi arrestata una madre che abusava del figlio. Non soddisfatta dell’abuso più semplice, la donna ricorreva a una tragica messinscena che la vedeva travestita da suora impegnata ad abusare del figlio usando delle croci sacre. LA COLPEVOLE – La donna, una casalinga di Catania, è stata arrestata dalla locale polizia, aveva già precedenti specifici, essendo stata arrestata proprio per violenze sul figlio. Tra i video, una vera e propria collezione d’orrori, gli inquirenti hanno rinvenuto anche riprese che sembrano testimoniare veri e propri omicidi, visto che alcune delle povere vittime nelle immagini sembrano non essere sopravvissuti alle violenze.

18 L’avrebbe vessata per anni, fino a condurla all’esaurimento psicologico, e poi al suicidio. Avance sessuali, atti persecutori, violenze, morbosità: una triste storia di pedofilia, maturata nel silenzio della più profonda provincia lombarda, fino al drammatico epilogo. Siamo a Busto Arsizio. Qui la vittima , una ragazzina all’epoca minorenne, con qualche problema relazionale, frequentava l’oratorio della parrocchia. Ed è lì che conosce la sua persecutrice: che altro non è che la suora che dell’oratorio si occupa, oggi cinquantaduenne, anche lei nativa di Busto Arsizio. LA PARROCCHIANA - Una storia iniziata nel lontano 1997, quando la giovanissima parrocchiana aveva solo 12 anni. Proprio in quel momento inizia il dramma. Da un’amicizia. Già perché le due, la giovane e la suora, erano molto amiche. La religiosa appare alla piccola come una figura salda, capace di darle sicurezza. Al contrario la giovane è una ragazza timida, introversa, come tutte le bambine di 11 anni si direbbe. Poi qualcosa da un certo momento in poi cambia. Il rapporto tra la religiosa e la ragazzina “assunse presto connotazioni sessuali – come si legge in una nota diramata ieri dai dirigenti della questura locale -, sino a trasmodare nel tempo in veri e propri atti persecutori e crescenti violenze fino a quando, nel giugno 2011, la ragazza, in preda ad una profonda crisi morale e psicologica, si tolse la vita all’età di ventisei anni”.

19 La pedofilia femminile: grande tabù socio-culturale.
La percezione sociale eleva le donne a soggetti “sessualmente inoffensive”,“dotate di un particolare ed innato istinto di protezione” che le fa apparire vittime di abusi anziché abusanti. la pedofilia femminile gode di una potente corazza protettiva che la allontana dal pericolo di essere riconosciuta e messa al bando. ruolo della donna di madre amorosa, e silenzio della vittima che non può certo capire l’aspetto malefico e perverso di ogni gesto d’affetto o d’amore che riceve La pedofilia femminile intrafamiliare, è prevalentemente incestuosa ed è difficile da individuare proprio perché celata dietro al ruolo della madre onnipresente nella vita dei propri figli, Esiste infatti la cosiddetta pedofilia femminile extrafamiliare, la motivazione che spinge la pedofila a procacciare vittime è uno sfrenato senso di potere e di piacere nell’esercitarlo su adolescenti e bambini. Si presuppone che sia una donna di un’età compresa tra i 25/50 anni, socialmente inserita, prevalentemente single e con una certa disponibilità economica, il che le permette di essere itinerante e avviarsi verso le diverse rotte del turismo sessuale***

20 23 giugno: la giornata dell'orgoglio pedofilo …….
e della vergogna globale !        1 ora di supervisione del web sono stati individuati: 486 bambini coinvolti, 26 segnalazioni, 315 link e siti di riferimento, 4 portali, 1 chat e 5 siti con riferimento alla celebrazione internazionale dell’"orgoglio pedofilo". “la legge Lanzarote chiarisce che l’istigazione alla pratica di pedofilia è un reato penale. Non può, considerarsi una manifestazione del libero pensiero”.

21 Ratificata in Italia la convenzione di Lanzarote che introduce la parola “pedofilia” nel codice penale. Punite le condotte on line. Legge n° 172 , G.U La novità principale riguarda l'introduzione di due nuovi reati, l'istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia (articolo 414 bis del codice penale) e l'adescamento di minorenni o grooming (articolo 609-undecies del codice penale). Il primo prevede la reclusione da un anno e sei mesi a 5 anni per chiunque, con qualsiasi mezzo, anche il web, istighi il bambino o ragazzo a commettere reati come la prostituzione minorile, la detenzione di materiale pedopornografico, la corruzione di minori o la violenza sui bambini. Stessa pena per chi faccia apologia di questi reati. Il secondo definisce l'adescamento di minore come “qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete Internet o di altre reti o mezzi di comunicazione”, prevedendo la reclusione da uno a 3 anni. La ratifica della convenzione comporta anche l'inasprimento delle pene per molti altri reati legati ai fenomeni dell'abuso sessuale.

22 1. I siti e le associazioni antipedofili in rete
Poliziadistato.it sito dedicato ai bambini scomparsi, costruito in collaborazione con Telefono Arcobaleno ; il sito il sito del Ministero dell'Interno in cui è presente un'intera sezione sui minori dove si possono ottenere utili informazioni sui pericoli riguardanti i minori quali la pedofilia, il rischio criminalità e la normativa vigente. Si possono inoltre trovare link a siti utili per i genitori e un piccolo glossario dei termini informatici che si devono conoscere. Abusi.it Abusi.it è un sito No Profit per la tutela dei diritti dei minori Alla base della costituzione del sito Abusi.it, c'è l'impegno ad essere luogo di incontro tra famiglia, scuola ed istituzioni, ponte che collega realtà diverse e le mette in comunicazione, per contrastare tutto ciò che rappresenta una minaccia per la difesa dei bambini. Per questo si è provveduto alla realizzazione di due Mailing-List, una dedicata ai minori che necessitano di consigli e aiuti inerenti alla sfera degli abusi e l'altra agli aspetti giuridico-legali dell'universo degli abusi sui minori. C'è inoltre una parte sull'educazione ad un uso corretto e sicuro di Internet e una sulla prevenzione all'interno della quale si definiscono gli indicatori comunemente interpretati dagli studiosi come caratteristici del bambino vittima di violenza (7) e si suggerisce cosa fare e non fare nel momento in cui si venga a sapere che il proprio figlio è stato abusato. Genitori.it Genitori.it è il sito del Moige (Movimento italiano genitori) dedicato a tutti i genitori impegnati nella tutela e crescita dei loro figli. Esso contiene infatti, al suo interno, varie rubriche che affrontano diverse tematiche utili per chiunque abbia a cuore la salute dei propri bambini Minori.it sito del Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza istituito con la legge 23 dicembre 1997 n. 451 al fine di svolgere funzioni di supporto all'Osservatorio nazionale per l'infanzia.

23 Cyberangels.org Chatdanger.com Nonvoglioletuecaramelle.it
è un'organizzazione composta esclusivamente di volontari e priva di confini geografici (si compone di più di 9000 volontari sparsi in più di 74 paesi nel mondo). Essa si è costituita nel 1995 con uno scopo fondamentale: aiutare tutte le persone che hanno bisogno di aiuto On-Line. Le aree maggiori in cui il suo intervento si realizza, sono le seguenti: aiuto nei confronti di vittime del Cybercrime e di molestie On Line; sostegno al rafforzamento della legislazione che si occupa di prevenzione e investigazione nell'ambito del Cybercrime; Per quanto riguarda la problematica della pedofilia On Line, il suo impegno è indirizzato verso diverse iniziative: progetto Net Patrol: esso consiste nella costituzione di un gruppo di investigatori altamente qualificati che scandagliano la rete alla ricerca di cyberpredatori e materiale pedopornografico e forniscono assistenza in casi di bambini spariti, di predatori di bambini On Line e di pornografia infantile; consulenza On Line No-Stop: i cittadini della rete possono inviare, in ogni momento, richieste di aiuto su tutto ciò che concerne la sicurezza nel cyberspazio; offerta di un'ampia varietà di servizi educativi e di consulenza: oltre ai servizi di sostegno On Line, vengono organizzati incontri nelle comunità locali o nelle scuole finalizzati ad insegnare la sicurezza in rete; indicazioni e consigli relativi ai siti Family-Friendly, adatti ai bambini, e ai Software di filtraggio disponibili. Chatdanger.com sito lanciato di recente dall'associazione Childnet International che opera dal 1995 per proteggere i bambini dai pericoli che possono nascondersi nel web. Nonvoglioletuecaramelle.it sito che contiene un vero e proprio manuale di autodifesa per bambini: attraverso una narrazione curata e non terrorizzante, esso provvede ad insegnare ai bambini come sbrigarsela in situazioni non piacevoli. È il sito web di Psicologia e Psichiatria forense interamente dedicato al maltrattamento dei minori e si rivolge a tutti coloro che sono coinvolti nella cura, nell'educazione e nella tutela dei bambini coinvolti in casi di maltrattamento.

24 I BAMBINI PERSI Nelle notti nei boschi i bambini persi chiamavano per essere trovati. Non c'erano le stelle? le stelle erano gli occhi dei lupi non c'era la luna? la luna era le fauci dei lupi i bambini persi erano spaventati? si, chiamavano tanto. Svegliavano gli animali addormentati. (V. Lamarque 1992) Grazie per l’attenzione.


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