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Il laboratorio di Psicologia Applicata all’Ecologia ed alla Cooperazione, e l’Associazione Internazionale GEA Onlus Vi danno il benvenuto.

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Presentazione sul tema: "Il laboratorio di Psicologia Applicata all’Ecologia ed alla Cooperazione, e l’Associazione Internazionale GEA Onlus Vi danno il benvenuto."— Transcript della presentazione:

1 Il laboratorio di Psicologia Applicata all’Ecologia ed alla Cooperazione, e l’Associazione Internazionale GEA Onlus Vi danno il benvenuto

2 LABORATORIO P.A.C.E. PSICOLOGIA APPLICATA ALL'ECOLOGIA E ALLA COOPERAZIONE (Responsabile: Prof A. Camperio Ciani) Laboratorio del dipartimento di Psicologia Generale, è composto da laureandi e tirocinanti dell’università di Padova. È suddiviso in due sezioni - La sezione di Psicologia Evoluzionistica: Si occupa dell’elaborazione e della verifica di modelli adattivi nello studio delle varie strategie riproduttive, delle differenze di orientamento e/o comportamento sessuale e/o parentale nella popolazione, Promuove la ricerca sul comportamento umano in chiave evoluzionistica, con particolare attenzione per le grandi problematiche ecologiche (sovrappopolazione, studi sulla fecondità, sfruttamento delle risorse, degrado ambientale e attività umana…) - La sezione di Eco-Etologia: si occupa dell’analisi e valutazione delle problematiche relazionali ambiente-uomo, definendo progetti di intervento eco-sostenibili. Intende offrire consulenze e prestazioni d’opera per le valutazioni di impatto ambientale Elabora i dati demografici, etologici ed ecologici raccolti nelle missioni sul campo Offre agli studenti universitari ed ai privati un’opportunità formativa sul campo di eco-etologia applicata (Scuola di Eco-etologia applicata)

3 E’ un’associazione scientifica di volontariato.
È costituita da un nucleo di docenti e ricercatori e da un’équipe di giovani laureati e studenti. Promuove progetti multidisciplinari di ricerca e di intervento, legati all’equilibrio tra ecosistema e componente umana

4 LA DESERTIFICAZIONE 1995 Dichiarazione ufficiale della Comunità Europea : “…il Marocco non ha alcun problema di Desertificazione… ”

5 Il deserto non avanza “fisicamente” ma si sviluppa dall’accellerazione dell’erosione dovuta alla deforestazione La perdita delle risorse idriche è uno degli effetti che si osservano con la perdita delle foreste. Uno di tanti ma sicuramente il più grave e pericoloso.

6 La deforestazione è causata principalmente dal sovrasfruttamento delle risorse forestali.
Taglio eccessivo non accompagnato da adeguate politiche di riforestazione Sovrapascolo di greggi misti di Capre e Pecore

7 Il Popolo Amazigh “…autori inconsapevoli e vittime dell’impoverimento della loro terra…”

8 Il DEBRANCHAGE, La povertà dei pascoli (sovrasfruttamento) da una parte e l’aumento del numero e della densità di greggi misti, spingono i pastori berberi ad portare al pascolo le greggi in foresta, dove tagliano i rami dei cedri e delle querce per alimentare gli animali.

9 Di chi sono i montoni? Di chi sono le capre?

10 Progetti di formazione, partecipati e condivisi.
“… autori inconsapevoli e vittime dell’impoverimento della loro terra …” “… autori obbligati, in quanto non conoscono alternative possibili alla loro economia, e vittime principali, visto che il territorio che stanno distruggendo è la loro unica risorsa e ricchezza …” Progetti di formazione, partecipati e condivisi.

11 Progetti di formazione, partecipati e condivisi.
Stakeholder Pastori: Formazione dedicata ai pastori berberi interessati a cambiare la propria economia in una direzione più sostenibile Livello gestionale: Formazione rivolta a studenti universitari e dell’ENFi Livello territoriale: Formazione rivolta ai rangers che lavorano sul campo ad esponenti di Ong locali e agli insegnati delle scuole locali

12 Livello gestionale e territoriale
Obiettivo principale Livello gestionale e territoriale Sviluppo di tecniche psicologiche e formative volte all’aumento delle capacità della futura e presente classe dirigenziale marocchina, delle istituzioni accademiche, e delle nuove generazioni nell’acquisire e nel sapere utilizzare strumenti e conoscenze specifici per la gestione e salvaguardia delle risorse ambientali. Nel caso specifico la lotta alla desertificazione e la conservazione di Macaca sylvanus come bioindicatore

13 Beneficiari e gruppi target
AWARENESS BUILDING CAPACITY Operatori di Associazioni locali ed ONG Insegnanti della scuola locale La popolazione dell’area (beneficiari indiretti) Un gruppo selezionato di Ranger del dipartimento locale delle acque e foreste Studenti della scuola di ingegneria forestale di Salè (ENFI) SCIENTIFIC PROGRESS Studenti Universitari del corso di Ecologia animale e gestione forestale Ricercatori dell’istituto scientifico di Rabat, Università Mohammed V

14 Pastori Amazigh Micro-Progetti Obiettivo principale
Sviluppo di corsi di formazione volti a fornire ai pastori specifiche competenze, che gli diano la possibilità di abbandonare un economia ad elevato impatto verso un economia sostenibile che gli garantisca almeno le stesse entrate. Micro-Progetti

15 La scuola di Eco-Etologia

16 LA SCUOLA DI ECO-ETOLOGIA APPLICATA
E’ organizzata da GEA, ogni anno, in collaborazione con l’Università di Padova, il Dipartimento di Psicologia Generale ed il L.I.R.I.P.A.C seminari teorici e in stages pratici sul campo gestiti da personale specializzato Obiettivo: Formare studenti e ricercatori sulle tematiche del degrado ambientale e sul valore della cooperazione allo sviluppo. 2) Acquisire, attraverso attività sul campo, competenze e conoscenze pratiche per svolgere progetti di monitoraggio ambientale e per realizzare progetti di cooperazione.

17 ???Sapete chi sono queste persone???

18 La missione, nel corso delle tre settimane, prevede:
Un modulo di scambi culturali sia sul campo sia alle Università di Rabat, con la popolazione araba e con quella berbera. Sessioni di formazione su varie tecniche di ricerca. Sessioni di attività sul campo, 75% del tempo. Viaggio formativo sull’evoluzione del deserto. Una discreta dose di avventura e divertimento. E tanta carne di montone e capra. La giornata tipo Ore 6: sveglia Ore 7: riunione per la definizione delle attività della giornata Ore 8: Inizio delle attività che si protrarranno fino a sera, siano esse formative o operative Ore 17: riunione di chiusura della giornata Ore 18: relax in hammam Ore 19: Cena e libertà fino al mattino seguente

19 L'attrezzatura: sarete sempre riconoscenti ad una buona bussola
L'attrezzatura: sarete sempre riconoscenti ad una buona bussola! l'abbigliamento deve essere di colore marrone o verde, per limitare al minimo l'impatto visivo con la fauna locale. Per comodita' e' meglio evitare capi troppo pesanti, meglio due di media pesantezza che consentono alternative. Molto efficace, ma non indispensabile, il tessuto antistrappo; nelle zone a fitta vegetazione i tessuti vengono messi a dura prova. Le calzature devono garantire buone condizioni a piedi e caviglie per almeno la durata del transect; si consiglia scarponcino da montagna o scarpe tipo palladium. Con l'augurio di non usarlo mai, e' pressoche' indispensabile avere sempre con se un impermeabile (un poncho lungo ma leggero e' perfetto); passare ore a camminare completamente bagnati potrebbe seriamente compromettere il lavoro e la salute. e' indispensabile avere un orologio in cui siano leggibili i minuti; l'unita' di misura del transect e' il tempo. Puo' diventare utile e gradevole avere un binocolo ed attrezzatura fotografica. Per trasportare il vario materiale puo' essere utilizzato un comune zainetto o in alternativa un giubbino senza maniche tipo centotasche (accertatevi pero' che abbia una capiente tasca posteriore, altrimenti e' inutile). In ultimo, non dimenticate che l'acqua pesa ma non e' mai troppa!

20

21 ... non vi resta che venire e provare di persona!
E per qualsiasi altro dubbio … ... non vi resta che venire e provare di persona!


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