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Progetto: quotidiani lucani in classe

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Presentazione sul tema: "Progetto: quotidiani lucani in classe"— Transcript della presentazione:

1 Progetto: quotidiani lucani in classe
Anno scolastico I P S I A “G. Giorgi” Potenza

2 Progetto: quotidiani lucani in classe
“… Il giornalismo è l’arte di raccogliere e presentare le notizie e i commenti relativi, informa, istruisce … . Il giornalista è raccoglitore, difensore, compratore e venditore di notizie, giudice, insegnante, interprete … . Nel suo più alto senso il giornalismo non è un commercio né un affare bensì una professione: la professione dell’interprete”. (Walter William - Frank Lee Martin)

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4 Il giornale: che cos’è? Il giornale è la pubblicazione, a mezzo di stampa, di notizie e fatti di cronaca, politici, economici, culturali, sportivi, avvenuti il giorno prima o nei giorni precedenti. Esistono vari tipi di giornali: ci sono i quotidiani che escono tutti i giorni e i periodici che possono essere settimanali, quindicinali, mensili, bimestrali, trimestrali, semestrali, … Le attività che si occupano della raccolta e del commento delle notizie costituiscono il giornalismo.

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I quotidiani sono prevalentemente di informazione e perciò devono essere imparziali, non parteggiare per alcuna parte politica o sociale. Per questo motivo i quotidiani sono detti indipendenti. I quotidiani indipendenti in Italia a maggior tiratura ( che stampano e vendono più copie) sono il “Corriere della sera”, “La Repubblica”, “La Stampa”, “Il Messaggero”.

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I titoli dei giornali si chiamano testate: sono posti in alto, sulla prima pagina e presentano caratteri tipografici marcati. Di solito accanto al nome della testata si trovano piccole pubblicità o brevi indicazioni di quanto si troverà all’interno del giornale che si chiamano manchette. Il menabò è lo schema grafico della pagina che si vuole realizzare, una sorta di progetto sulla base del quale si procede alla composizione della pagina in tipografia.

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La pagina dove è riportata la testata va sotto il nome di prima pagina. In essa si trovano i titoli degli avvenimenti ritenuti più importanti e gli articoli che informano su tali avvenimenti. Gli articoli non sono situati a caso nella pagina, ma vengono attribuiti ad essi degli spazi ben precisi. Secondo l’impostazione tradizionale, una prima pagina è divisa in tre sezioni: Taglio alto; taglio medio; taglio basso.

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Leggendo la prima pagina, dall’alto verso il basso, troviamo generalmente : L’articolo di apertura che tratta l’argomento del giorno, considerato il più importante; L’articolo di fondo o editoriale che esprime le idee di chi scrive rispetto ad un determinato argomento di grande importanza; L’articolo di spalla che è anche esso un articolo di opinione e talvolta può essere sostituto da una foto.

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Nei vari tagli possono essere presenti foto o vignette. In taglio basso si trovano i sommari, brevi indici degli argomenti presenti all’interno del quotidiano. Nel taglio medio e basso si possono trovare le civette, titoli di articoli che sono all’interno del giornale, racchiuse da una cornice. I contornati sono titoli seguiti da una breve sintesi (sono così chiamati perché contornati da una cornice).

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Il titolo, in un quotidiano, è quella frase che indica in modo sintetico, l’argomento dell’articolo. Ha il compito di attirare il lettore, di permettergli di capire se l’argomento è di loro interesse o meno. Il titolo deve essere efficace da un punto di vista comunicativo. I titoli sono di solito composti da tre elementi:il titolo, frase che sintetizza l’argomento dell’articolo; l’occhiello, frase lunga non più di una riga, che introduce l’argomento dell’articolo; è chiamato pure “sovratitolo” perché è posto sopra il titolo; sommario, brevissimo articolo del contenuto dell’articolo. Spesso nei titoli compare anche il catenaccio che contribuisce con nuovi particolari alla presentazione del pezzo.

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I titoli, proprio per la necessità di illustrare con poche parole il concetto chiave dell’argomento trattato nell’articolo, sono spesso costituiti da frasi nominali, frasi senza verbo. I titoli si distinguono in titoli caldi e titoli freddi. I primi sono titoli a sensazione, vogliono suscitare emozioni da parte del lettore e lasciano trapelare il punto di vista del giornalista; i secondi sono essenzialmente oggettivi, si limitano a dare delle informazioni.

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Le sezioni presenti nei quotidiani sono varie e generalmente sono le seguenti: Politica interna: notizie relative alla politica italiana, di interesse nazionale; Politica estera: notizie relative alla politica internazionale (corrispondenti, inviati e agenzie di stampa). Cronaca: interna; estera; cittadina. Economia e finanza: notizie relative alla Borsa, alle attività agricole, all’industria e al commercio. Sport: notizie relative a eventi sportivi nazionali e internazionali. Cultura e spettacoli: notizie relative alla pubblicazione di libri, a spettacoli (cinema, teatro, televisione, musica, mostre d’arte, dibattiti). Spesso si trovano recensioni di libri e degli spettacoli scritte da cosiddetti critici.

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L’articolo si compone di un’apertura, che gli anglosassoni chiamano lead, di un corpo centrale e di una conclusione. L’apertura può enunciare gli elementi essenziali del fatto che viene riferito; essere costituita da un episodio, da un aneddoto. Nel primo caso spesso si adotta la regola delle cinque W. L’apertura deve rispondere a cinque domande che in inglese iniziano con la W: Who, What, When, Where, Why, cioè Chi, Che cosa, Quando, Dove, Perché. La prima frase dovrebbe indicare chi è il soggetto dell’articolo, che cosa è successo, quando, dove e perché. Superato l’ostacolo dell’apertura, di solito, si scrive con rapidità crescente, facendo attenzione al fatto che un buon articolo si costruisce intorno ad una sola idea: un fatto se scriviamo una cronaca; una tesi se si tratta di un commento. La conclusione deve avere una frase ad effetto e il commiato migliore è quello di costringere il lettore a riflettere su quanto ha letto.

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Imparare a leggere il giornale non è semplice ed è un’abilità che si acquista con l’abitudine alla lettura. Innanzitutto si leggono i titoli per individuare gli argomenti che possono interessare. Bisogna prestare attenzione a tutto (occhiello, sommari, catenacci, etc.). Individuare le tre sezioni in cui è diviso l’articolo (apertura, parte centrale, conclusione). Bisogna distinguere le parti puramente informative da quelle di commento. Bisogna considerare che ogni articolo presenta sempre solo una parte di verità, quella che rispecchia il modo di vedere le cose del giornalista. Per quanto possa essere il più possibile obiettivo, un articolo non sarà mai completamente oggettivo. Piero Ottone infatti affermava:

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“Il giornalista onesto sa… che l’informazione che offre al pubblico non è la verità assoluta; non è o non può essere tutta la verità. È consapevole di conoscere soltanto una verità parziale, un po’ di verità, una certa verità, valida per certe persone e non per le altre…” Grazie

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