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COME ENTRARE NEL FLOW FLOW è il coinvolgimento necessario alla mente per lavorare al meglio come quando un bambino è ipnotizzato dalla playstation.

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Presentazione sul tema: "COME ENTRARE NEL FLOW FLOW è il coinvolgimento necessario alla mente per lavorare al meglio come quando un bambino è ipnotizzato dalla playstation."— Transcript della presentazione:

1 COME ENTRARE NEL FLOW FLOW è il coinvolgimento necessario alla mente per lavorare al meglio come quando un bambino è ipnotizzato dalla playstation

2 Gli elementi che determinano il FLOW
La durata della situazione L’interesse dell’argomento Il fatto di sentirsi importante Il fatto di dover esprimere il meglio di sé, il senso di sfida Un obiettivo chiaro e preciso.

3 La durata della situazione
Un ciclo di apprendimento deve durare circa 40’ minuti, perché studiando ininterrottamente l’attenzione diminuisce Prendere un timer anche da internet e metterlo sul computer in modo evidente o con un cell. In offline Non fare nulla di diverso ma rimanere concentrati per 40’ solo su quello che si sta facendo. Il tempo di recupero fa parte dell’allenamento.

4 Interesse verso l’argomento
Per rendere interessante qualsiasi argomento una fase importante è provare a mettere in pratica ciò che si sta studiando. Oppure creare delle mappe mentali con immagini per sintetizzare l’argomento.

5 Sentirsi parte importante
Essere coinvolti per sentirsi parte attiva dell’apprendimento Fare domande e sviluppare un discorso sull’argomento Preparare una presentazione su esso Spiegare una lezione in classe davanti ai propri compagni.

6 Esprimere il meglio di sé: il senso di sfida
Aumentare il livello di difficoltà Fare una gara e mettersi in gioco Cancellare la parola impossibile. La sfida migliora la concentrazione.

7 Un obiettivo chiaro e preciso
Avere un obiettivo preciso e non farsi distrarre da altre cose collaterali come internet, cellulari, tv, stereo.

8 CONO DELL’APPRENDIMENTO
Il cono della conoscenza di Edgar Dale dimostra che il nostro apprendimento ha bisogno di strategie diverse Non studiare per imparare ma studiare per insegnare è una delle strategie per rendere l’apprendimento attivo.

9 Il metodo di studio Organizzazione ambiente
È importante studiare in luoghi illuminati e poco disordinati perché la vista non sia distratta da altro. Scegliere sedia e tavolo comodo e ben illuminato Abbigliamento comodo per avere la massima concentrazione e non soffrire il caldo e il freddo. Il gusto non si può studiare e mangiare ma è consigliabile usare tisane ed evitare caffè e bibite gassate. Una stanza con il nostro profumo preferito La musica è fondamentale ma per concentrarsi bisogna scegliere una musica di sottofondo, come musica classica e solo strumentale. Per superare le difficoltà dell’apprendimento è necessario avere un buon metodo di studio. Cominciamo dall’ambiente come Vista Tatto Gusto Olfatto Udito

10 Organizzazione materiale
Zaino\cartella Astuccio Penne\matite Il materiale necessario allo studio deve essere efficiente e usato per migliorare la nostra concentrazione

11 PORSI IN MODO ATTIVO Una postura attiva non sdraiati
Dormire almeno 7\8 ore prima di iniziare una giornata e comunque riposare prima di intraprendere un lavoro di apprendimento. Provare a stare in piedi e spiegare immaginando di fare una conferenza o davanti ad una classe.

12 UNA MENTE ATTIVA Porsi con mente attiva davanti ad un argomento facendosi delle domande Che cosa conosco su questo argomento? Quali argomenti nuovi potrò incontrare in questa lettura? Aiutarsi con le 5 domande Chi Come Dove Quando Perché Quali sono le possibili risposte alle domande che ho formulato?

13 Capire la struttura di un libro
Come navigare su una mappa e partire dal punto in cui ci si trova è necessario lavorare con: Introduzione Prefazione Sommario e indice La guida al testo

14 Pianificare il tempo studio
15 minuti pausa 4 ‘ ripasso di ciò che ho studiato precedentemente I tempi di recupero sono fondamentali per assimilare ciò che hai studiato come per lo sport il recupero è parte fondamentale dell’allenamento. Nei 5 ‘ rivedere solo i concetti chiave della mappa.

15 Giocare d’anticipo Giocare d’anticipo nello studio è una strategia fondamentale Studiare nel pomeriggio le materie di cui si è presi gli appunti la mattina è fondamentale per riordinare la mappa mentale e concettuale e solo ripassare le materie del giorno successivo già studiate in precedenza.

16 Pianificare lo studio è una strategia vincente
Partire dalle materie più impegnative Superate queste abbiamo lo stimolo per fare le materie più semplici. Pianificare il lavoro è una strategia necessaria per avere più tempo libero da dedicare allo svago e ai miei hobby.

17 1° fase : La lettura generale
Una delle prime strategie è quella di leggere Il titolo Vedere se alla fine c’è un riassunto Vedere se c’è una mappa concettuale Leggere i titoli dei paragrafi Guardare le immagini e le didascalie, i grafici Guardare le parole in grassetto Guardare le parole chiave a bordo pagina se ci sono.

18 Aiutarsi con le nuove tecnologie
Cercare su internet o youtube se ci sono video o mappe interessanti sull’argomento. Un documentario di storia è più efficace di mille spiegazioni Prima di sottolineare con evidenziatore procedere ad una lettura esplorativa del testo da studiare, in questo modo capiremo i concetti principali che dobbiamo estrapolare per comprendere l’argomento. Sottolineare tutto non ha senso.

19 2° fase lettura critica Obiettivo è capire nel dettaglio i concetti
Studiare per spiegare è il nostro obiettivo non per imparare semplicemente. Individuare poche parole chiave Personalizzare il discorso ponendosi delle domande.

20 Le parole chiave Ma quali sono le parole chiave in un testo?
Verbo o sostantivo Eliminare aggettivi o avverbi Fase di verifica: tentare di ricordare il discorso usando il minor numero di parole possibile

21 3° fase di memorizzazione ed esposizione
Dopo la comprensione è necessario immagazzinare i concetti nella CPU del nostro cervello Lavorare su 2 aspetti Preparazione mentale Comunicazione

22 PREPARAZIONE MENTALE E GIUSTE EMOZIONI
Eliminare e attenuare tutte le emozioni negative e capire quando si dà il meglio di sé Una interrogazione come una partita di calcio Una partita al videogioco Quali emozioni provi quando il professore ti chiama? Quali emozioni vorresti provare?

23 La comunicazione Albert Mehrabian suddivide la comunicazione in tre componenti Le parole I toni Il linguaggio del corpo Le parole solo hanno una piccolissima percentuale nella comunicazione, mentre voce e linguaggio del corpo sono le parti prevalenti.

24 Per migliorarsi? Ciò non significa che le parole non servono ma diamo per scontato che le parole uno le abbia studiate Voglio sfatare un luogo comune Quando gli studenti dicono ho studiato tanto ma non ho avuto ciò che pensavo di meritare Spesso le sole parole non sono sufficienti ma il tono e il linguaggio del corpo ha una parte fondamentale perché tutto il corpo deve parlare la stessa lingua. Il modo per migliorarsi è filmarsi Immagina di essere davanti ad un professore che ti fa delle domande Noterai nella voce e nel modo di presentare l’argomento tanti atteggiamenti che devono essere modificati. Immaginate di dire “sono felice” ed avere lo sguardo basso, la voce incerta e un atteggiamento affranto. Nessuno vi crederà Per questo anche durante una verifica oltre i contenuti giusti dovete avere gli atteggiamenti giusti.


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