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Forum sulla Non autosufficienza La non autosufficienza vista da Sud L’ ANZIANO DEL FUTURO: SUL TERRITORIO CON…e PER… L’ ANZIANO FRAGILE. Bari 18-19.

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1 Forum sulla Non autosufficienza La non autosufficienza vista da Sud L’ ANZIANO DEL FUTURO: SUL TERRITORIO CON…e PER… L’ ANZIANO FRAGILE. Bari Aprile 2012 Centro Congressi Villa Romanazzi Maria Assunta Mancini

2 “ Con il passare degli anni,gli alberi diventano più forti ,i fiumi più larghi . Alla stessa maniera, con l’età gli esseri umani conquistano un’incommensurabile profondità ed una vasta esperienza e saggezza . E’ per questa ragione che le persone anziane non dovrebbero soltanto essere rispettate e riverite,ma dovrebbero essere impiegate per quella ricca risorsa per la società che essi rappresentano”. I Il Segretario Generale delle Nazioni Unite . Kofi Amman

3 “ Saper invecchiare è il capolavoro della saggezza e una delle cose più difficili dell’arte della vita”. F. AMIEL

4 L’assistenza alla popolazione over 65 ( o meglio over 85),la cosidetta “long term care”,assume una dimensione di grande rilievo sociale ed economico con impatti pesanti sui servizi sociali,ma soprattutto su quelli socio-sanitari . A livello regionale l’indice di dipendenza strutturale è più alto nella provincia di Foggia,52% ( rapporto percentuale tra la popolazione di età >65 anni e la popolazione in età attiva a.). Il progressivo cambiamento della domanda di salute caratterizzato dal progressivo invecchiamento ,all’allungamento della vita media ha prodotto “LA TRANSIZIONE EPIDEMIOLOGICA”..In Puglia ,insieme alla Calabria,Campania,Sicilia e Lazio si riscontra una sovra offerta di presidi ospedalieri e posti letto per acuti ,i servizi territoriali ,in primis quelli per anziani sono rimasti ANCHILOSATI e altresì con livello qualitativo basso.

5 Nella mia esperienza lavorativa è noto l’ipermedicalizzazione della problematica della vecchiaia, che provoca all’anziano preoccupazioni somatiche,ipocondriache in quanto si punta sull’aspetto biologico,unidimensionale .Bisogna tener conto delle dimensioni immaginarie e simboliche della persona,l’individuo che invecchia si identifica con il corpo . SI PARLA DI ANZIANI;MA NON SI PARLA CON LORO. Non ascoltarli significa mutilare loro e noi stessi e se la persona non potrà più esprimersi,ricordiamoci che il suo corpo rimane il simbolo della sua STORIA. Quando curiamo ,tocchiamo o abbracciamo un corpo anche colpito dalla malattia o in apparenza disfatto,noi testimoniamo a noi stessi ed agli altri che i corpi sono qualcosa di più che oltrepassa i corpi stessi . La maniera con cui rispondiamo all’invecchiamento degli altri,condiziona l’immagine che attribuiamo a noi stessi nella ricerca della nostra umanità.

6 L’INVECCHIAMENTO. La parola vecchio è sempre percepita in senso negativo,l’adattamento dell’invecchiamento è l’equilibrio psicologico degli anziani . La vecchiaia provoca una crisi dell’immagine di sé,d’identità e dell’ideale di sé. Nei degli anziani confronti sono sempre presenti le tentazioni di inutilità ,di riduzione di oggettivazione e di esclusione . I fattori di rischio sono : l’isolamento,la solitudine,( assistiamo la morte sistematica che precede la morte reale ),l’insicurezza materiale,l’inattività,le infermità sensoriali e le sindromi psichiatriche(fenomeni ansiosi il 20% e depressivi il 30% ).

7 ipermedicalizzazione
Cosa è la Vecchiaia? Si invecchia come si è vissuto ( personalità antecedente) Crisi d’identità Solitudine isolamento inutilità riduzione esclusione oggettivazione- inattività Corpo biologico ipermedicalizzazione

8 Chi sono gli anziani fragili
Chi sono gli anziani fragili? “ Quei soggetti di età avanzata o molto avanzata colpite da patologie multiple,con stato di salute instabile ,in cui gli effetti dell’invecchiamento e delle malattie sono spesso complicati da problematiche di tipo socio-economico . Sulla base di questa definizione ,la fragilità comporta un rischio elevato di rapido deterioramento della salute , dello stato funzionale e un elevato consumo di risorse.

9 decadimento cognitivo perdita di peso ridotta forza muscolare
Anziano Fragile Almeno una di queste caratteristiche: - > 80 anni - dipendenza fisica - incontinenza urinaria o doppia -instabilità posturale allettamento- sindrome depressiva decadimento cognitivo perdita di peso ridotta forza muscolare

10 Conseguenze della fragilità:
Cadute; Fratture vertebrali e o femorali: Ferite o piaghe; Ospedalizzazione, Disabilità, Dipendenza,; Morte

11 Anziano Fragile La fragilità non deve essere considerata sinonimo di disabilità o comorbilita’ .La comorbilita’ rappresenta un fattore di rischio per la fragilità , mentre la fragilità rappresenta un outcome.

12 IL TERRITORIO Secondo il Piano della Salute il baricentro del sistema sanitario si sposta dall’ospedale al territorio ,per la realizzazione di un modello organizzativo di distretto in grado di assicurare l’integrazione osp.e terr. ed il coordinamento della attività di assistenza primaria partendo dal suo nucleo fondamentale ,il medico di medicina generale . Ai sensi dell’art.3 quarter Dlgs 229/ 99,il distretto è contesto territoriale dove si realizza il programma delle Attività Territoriali Ed in esso sono assicurati i servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e socio-sanitarie,nonché il coordinamento delle proprie attività con quelle dei Dipartimenti e dei Servizi Aziendali,inserendole nel programma delle attività territoriali.

13 A.S.L. FG: QUALI SERVIZI TERRITORIALI ?
I servizi territoriali a favore degli anziani erogati su n.9 distretti della provincia di Foggia si muovono su cinque linee: 1-UFFICIO PROTESICA E RIABILITATIVA: il Servizio Sanitario Nazionale assicura agli aventi diritto,l’assistenza protesica ed integrativa ,con la fornitura di ausili e protesi secondo quanto previsto dal nomenclatore tariffario Nazionale e di prodotti dietetici e di materiale per medicazione” Decreto 27 Legge 199,n.332(Regolamento recante norme per le prestazioni di ass. protesica: modalità di erogazione e tariffe).Ogni dispositivo contenuto nel nomenclatore è individuato da uno specifico codice e da una

14 descrizione delle principali caratteristiche funzionali di utilizzo
descrizione delle principali caratteristiche funzionali di utilizzo . Gli ausili e le protesi sono diretti al recupero di soggetti con minorazioni fisiche ,psichiche e sensoriali ed in particolare vengono erogati: . Ortesi-protesi( corsetti,busti,collari); .presidi per la deambulazione( calzature,plantari,tutori,staffe,protesi d’arto); .ausili e presidi per la locomozione( stabilizzatori e carrozzelle); .protesi acustiche.fonetiche e presidi per la comunicazione; .protesi oculari e presidi per non vedenti ed ipovedenti; .protesi mammarie; .montascale e sollevatori; .ausili antidecubito e letti ortopedici.

15 Il Servizio Sociale Professionale all’Ufficio Protesica L’ Assistente Sociale , nel processo di aiuto inizia l’Assesment(Valutazione del bisogno individuale ) l’Analisi del contesto sociale attraverso colloqui con i familiari,badanti,o amministratori di sostegno,soprattutto visite domiciliari dove ricostruisce la storia dell’anziano,il quadro somatico e funzionale ,operando contestualmente verso il recupero dell’individuo al fine di stabilire l’equilibrio Relazionale Individuo –ambiente. Un evento traumatico può tradursi in un disequilibrio di questo rapporto e può inficiare la Reciprocità di Relazione Uno degli obiettivi primari è l’ottenimento della piena tutela dei diritti del disabile in quando cittadino in difficoltà ; il supporto sociale attraverso anche l’integrazione dei servizi per la risoluzione delle problematiche esistenziali e somatiche legate all’amputazione e protesizzazione.

16 2- I SERVIZI DOMICILIARI Nell’ ASL Fg i servizi domiciliari non sono attivati su tutto il territorio provinciale,lo stesso vale per la PUA e per l’UVM. Assistenza Domiciliare Integrata Composta dall’equipe sanitaria: medico,infermieri ,fisioterapisti,garantiscono a domicilio la cura dell’anziano.Si rileva una grande incidenza delle malattie vascolari . A Foggia essa è composta da 5 operatori,nel nel 2°distretto sono state fornite n.7662 prestazioni. La PUA, nonostante la delibera n.1176 del 26 luglio 2011 non è stata attivata.L’UVM da poco attivata,con delibera n.536 del 5 maggio del 2011 e con delibera n settembre 2010 è stato recepito l’accordo di programma con il Comune di Foggia per la realizzazione dei servizi socio-sanitari integrati del P.S .di zona.

17 3-ASSISTENZA FAMILIARE: assume un ruolo crescente ormai quasi strutturale che non si limita alle funzioni domestiche,ma integra il servizio pubblico sia sanitario che sociale,non sempre e con le stesse garanzie di qualità . Un ruolo importante viene svolto dal caregiver familiare,ovvero in genere le donne ( madri, mogli,nuore e figli ) che all’interno del nucleo si fanno carico.. Questo Welfare invisibile è costituito da una rete ormai sottile,n quanto risente della fragilità dell’attuale struttura familiare. 4.Il lavoro privato di cura: le cosi dette “BADANTI “ sono ormai un elemento strutturale dell’assistenza agli anziani.

18 5.STRUTTURE SOCIO-SANITARIE :
RSSA:eroga prevalentemente prestazioni assistenziali e di tipo socio-riabilitativo a elevata integrazione socio-sanitaria: n.1- Bovino; n.1 a Panni; n.1° Foggia; RSA: è una struttura socio-sanitaria a bassa intensità assistenziale sanitaria n.1 a Foggia Don Uva; n.1 a San Nicandro tipo Alzheimer; n.1 Alzheimer Don Uva Foggia. Hospice n.1 Foggia Don Uva. N.6 strutture riabilitative ex art.26 ( Foggia-Cerignola-Rodi Garganico-Macchia -n.2 San Giovanni Rotondo. Le prestazioni socio-sanitarie in regime dom..res.e semires. vengono indicate nell’Allegato1.C del DPCM del così come recepito nella L.R.n.23/2008.

19 I suddetti servizi accolgono persone anziane in condizione di dipendenza socio-sanitaria,per le quali è stata verificata l’impossibilità , temporanea o permanente ,di un’adeguata assistenza domiciliare . Qualora le condizioni sanitarie e familiari lo permettano,non si esclude tuttavia la possibilità che l’ospite ,dopo un periodo di degenza e riabilitazione presso una struttura residenziale ,possa rientrare al proprio domicilio dove potrà essere seguito dai servizi territoriali Importante è l’applicazione delle dimissioni Protette (DOP) Vedi linee guida regionali per l’accesso ai servizi sanitari territoriali ed alla rete integrata dei servizi socio sanitari .E’ necessario promuovere e preservare l’integrazione degli anziani attraverso l’incontro tra Strutture Protette e Comunità Locale.

20 PER UNA BUONA PRASSI …… OCCORRE…… Riconoscimento ai valori dell’umanizzazione; valorizzare la centralità della persona ,non la malattia; Promozione di una nuova cultura; puntare sul rapporto empatico con gli utenti Potenziare il territorio: risorse personali,strumenti operativi, Prevenzione e promozione degli stili di vita per un invecchiamento sano; Applicazione della L.R.25 e 26 Istituzione della Struttura del S.S.Prof. Predisposizione dei fascicoli elettronici sanitari e socio-sanitari per ciascuna persona ,utili ad accompagnarli nei complessi percorsi ,favorendo l’appropriatezza e la presa in carico; Maggiore ascolto,sviluppare la coesione istituzione e professione; Realizzare la rete e protocolli d’Intesa ,

21 Servizi di prossimità: offrire assistenza attraverso azioni e pratiche solidaristiche,di aiuto mutuo aiuto,sperimentando rapporti di buon vicinato nella comunità; tutor per Anziani ,l’intervento di tutoraggio è rivolto agli anziani a rischio di isolamento,ha lo scopo di rafforzare i legami dell’anziano nel sistema delle relazioni significative per la sua vita; Servizio Affidi è un servizio prestato da famiglie che assicura a persone anziane in difficoltà o prive di assistenza ,il sostegno alla vita quotidiana finalizzato ad escludere forme di assistenza al di fuori di un contesto relazionale familiare , Trasferimenti monetari: indennità di accompagnamento ed assegno di cura, Installazione a domicilio del dispositivo a “bracciale” multifunzione che permette di rilevare automaticamente alcuni eventi critici relativi allo stato della persone :cadute,periodi di attività,condizioni di ipo- e o ipertemia,tutto collegato con il 118,guardia medica,vigili del fuoco ecc…..

22 Il nostro obiettivo non è infatti che ad ogni utente siano offerti gli stessi interventi o le prestazioni,ma che ad ognuno ,in relazione al bisogno ed alla capacità di utilizzo delle risorse ,siano il più possibile proposti progetti assistenziali ed integrati e relativi interventi specifici e diversificati.Bisogna partire dalle loro differenze. Dobbiamo considerare gli anziani come risorse positive della società,ossia come persone in grado di trasmettere un valore aggiunto che deriva dal patrimonio di esperienze,di memoria e di saggezza di cui sono portatori. “ Chi ha scelto una professione di aiutare il prossimo ,deve essere professionista,avere disposizione alla gentilezza,grande pazienza e autocontrollo,essere libero di pregiudizi ,comprendere la natura umana amare profondamente il suo lavoro “ W.Griesinger


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