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Prima guerra mondiale.

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Presentazione sul tema: "Prima guerra mondiale."— Transcript della presentazione:

1 Prima guerra mondiale

2 LE ORIGINI DEL CONFLITTO

3 Tensioni e alleanze tra le potenze europee
1879: alleanza fra Germania e Impero austro-ungarico* Voluta da Bismarck in funzione antirussa (che stava cercando di espandersi nei balcani) * dal 1867 all’Ungheria vengono concessi ampi margini di autogoverno, per cui da allora in poi si parlerà di Impero austro- ungarico, e non più di Impero austriaco Cartolina tedesca di propaganda che affiancando i ritratti di Guglielmo II e di Francesco Giuseppe esalta la fedeltà tra Germania e Austria. Scritta: «In Treue fest!» (in tua fede)

4 L’Italia si avvicina agli Imperi centrali (nasce Triplice Alleanza)
Italia: mire in Nordafrica  cerca invano di ostacolare l’occupazione della Tunisia da parte della Francia (1881) Posizione di isolamento dell’Italia  avvicinamento all’impero tedesco, principale avversario della Francia 1882 (pres. Cons Depretis): nasce la Triplice Alleanza (con carattere difensivo): Italia, Impero austro-ungarico e Germania

5 Il sistema delle alleanze
L’alleanza con l’Austria significava l’accantonamento della questione delle terre irredente (Trento e Trieste): questione che appariva secondaria rispetto alla necessità di contenere l’imperialismo francese nel mediterraneo La Francia trovò un sostegno contro la Germania nella Russia, con cui stipulò un’alleanza difensiva nel 1892.

6 Il piano Schlieffen Per la Germania: prospettiva di una guerra su due fronti, a occidente con la Francia e a oriente con la Russia Il generale Alfred von Schlieffen elaborò un piano strategico: piccoli contingenti sul fronte russo e in Alsazia-Lorena, massa d’urto direttamente su Parigi da nord, dopo aver attraversato il Belgio, neutrale, sfruttando effetto sorpres guerra sul fronte occidentale: lampo efficientissimo sistema ferroviario del Reich tutto l’esercito germanico trasferito verso est, per sconfiggere i russi (3 minuti)

7 La flotta da guerra tedesca
Attraversamento del Belgio implicava buone relazione con Inghilterra… invece Guglielmo II condusse politica ostile ad essa per via della flotta di navi da guerra di cui la Germania cominciò a dotarsi, a partire dal 1898 l’Inghilterra rispose al riarmo tedesco nel con la costruzione dei Dreadnoughts (corazzate di nuovissima concezione)

8 Dreadnought La sesta HMS Dreadnought della Royal Navy britannica fu la prima corazzata monocalibro, cioè a essere armata con tutte le batterie principali di calibro uniforme, piuttosto che possedere una batteria secondaria di cannoni di calibro inferiore. Fu anche la prima azionata esclusivamente da turbine a vapore. Fu una nave così rivoluzionaria che il suo nome divenne un termine generico per le navi da battaglia moderne. La sua introduzione innescò una corsa agli armamenti tra la Gran Bretagna e le altre marine militari del mondo, in particolare quella della Germania imperiale che va citata come una delle cause della prima guerra mondiale.

9 La politica di potenza tedesca
Secondo il Ministro per la Marina tedesco, Alfred von Tirpitz, il vero artefice del programma di riarmo navale, bisognava dissuadere la Gran Bretagna dalla tentazione di intervenire contro l’Impero tedesco: la flotta doveva servire come arma di pressione per convincere l’Inghilterra a scendere a patti con la grande potenza tedesca (nazionalismo e violenza. 50 minuti)

10 La Triplice Intesa 1904 Francia e GB strinsero l’Intesa cordiale
1907 nasce la Triplice Intesa: Francia, Inghilterra e Russia Locandina russa del 1914. In alto è scritta la parola "accordo". Vengono mostrate le personificazioni femminili di Francia, Russia, e Gran Bretagna, potenze alleate nella "Triplice Intesa". Al centro, la Russia tiene in alto una croce ortodossa (simbolo di fede), la Gran Bretagna a destra tiene un’ancora (con riferimento alla Marina inglese, ma anche simbolo tradizionale di speranza), e la Marianne (la personificazione della Repubblica francese) a sinistra con un cuore (simbolo di carità e amore). Sullo sfondo si vede una scena di battaglia, con uomini armati in lotta. Sopra di loro un cielo infuocato, un aereo e un dirigibile.

11 La polveriera balcanica
Regno di Serbia ottenuto la definitiva indipendenza al Congresso di Berlino, desiderava allargare i propri confini: costruzione di un vasto stato nazionale che comprendesse tutti i popoli jugoslavi (slavi del Sud), compresi anche gli sloveni, i croati e i bosniaci, che si trovavano sotto dominazione dell’Austria-Ungheria.

12 La spartizione del Nordafrica
Nel 1902 Italia e Francia si accordarono per la spartizione del Nordafrica: in caso di occupazione francese del Marocco (che avvenne nel 1911), l’Italia avrebbe potuto conquistare la Libia ( )*. Ciò rendeva ormai superati i motivi antifrancesi che tenevano l’Italia nella Triplice Alleanza. *Pure se minore, questo evento bellico fu un importante precursore della prima guerra mondiale perché contribuì al risveglio del nazionalismo nei Balcani. Osservando la facilità con cui gli Italiani avevano sconfitto i disorganizzati Turchi ottomani, i membri della Lega Balcanica attaccarono l'impero prima del termine del conflitto con l'Italia.

13 Le guerre balcaniche Approfittando della guerra italo-turca nel 1912 la Serbia, alleatasi con Grecia, Montenegro e Bulgaria, intervenne contro l’Impero ottomano nella prima delle due guerre balcaniche, obbligandolo alla cessione di parte della Macedonia. Austria-Ungheria e Italia però negarono alla Serbia l’accesso al mare, e istituirono il piccolo stato dell’Albania. Nel 1913 i rapporti tra Serbia e Austria-Ungheria si fecero sempre più tesi: mentre Belgrado aspirava a cancellare lo stato albanese e a liberare i territori slavi sotto dominio austriaco, a Vienna si diffondeva l’idea di infliggere una dura lezione al regno di Serbia. Nella seconda guerra balcanica del 1913, la Bulgaria attaccò la Serbia, ma venne duramente sconfitta

14 Gli schieramenti e i motivi di contrasto all’inizio del Novecento
Impero tedesco Questione della flotta da guerra tedesca Impero britannico Occupazione tedesca della Alsazia-Lorena Francia Regno d’Italia Espansionismo francese in Nord Africa Impero austro-ungarico Controllo dell’Europa Sud-orientale Impero russo Aspirazioni indipendentistiche degli slavi del Sud Regno di Serbia

15 LA DINAMICA DEL CONFLITTO

16 L’attentato di Sarajevo
28 giugno a Sarajevo (capitale Bosnia- Erzegovina): un terrorista (studente) serbo- bosniaco di 19 anni, Gavrilo Princip, uccise a colpi di pistola l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono austro-ungarico Princip apparteneva ad un gruppo nazionalista, “Giovane Bosnia”, collegato all’associazione nazionalista serba “Unione o Morte”, fondata dal colonnello Dragutin Dimitrevic, capo dei servizi segreti dell’esercito serbo Il governo austriaco imputò la responsabilità dell’omicidio interamente allo stato serbo

17 Francesco Ferdinando e il progetto trialistico
Arciduca erede al trono Francesco Ferdinando sostiene l'idea di un progetto trialistico, con gli slavi del Sud (serbi e croati), staccati dall'Ungheria, a formare un terzo polo, ma si scontra contro gli ungheresi e contro i nazionalisti serbi e croati che vogliono con tutti i mezzi (anche terrorismo) la fondazione di un unico Stato slavo indipendente (sono appoggiati dalla Serbia, a sua volta protetti dalla Russia)

18 Achille Beltrame, L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando e della moglie. Illustrazione per la “Domenica del Corriere” del 5 luglio 1914

19 Corriere della Sera del 29 Giugno 1914
Dall’articolo della prima pagina del Corriere della Sera: “Verso le tre pomeridiane si diffuse a Vienna l’improvvisa notizia dell’assassinio dell’Arciduca Ereditario d’Austria e di sua moglie, avvenuto a Serajevo, in Bosnia. Oggi doveva aver luogo nel Municipio di Serajevo un ricevimento in onore dell’Arciduca. Sulle carrozze del suo seguito venne lanciata una bomba che ferì due ufficiali del seguito e cinque altre persone. La carrozza dell’Arciduca continuò tuttavia a dirigersi verso il Municipio dove l’Arciduca e la moglie assisterono al ricevimento. Più tardi, mentre si avviavano in automobile al Konak, uno studente serbo tirò delle rivoltellate contro l’Arciduca, che restò colpito alla testa e morì sul colpo. Subito dopo sua moglie, ferita al cuore, stramazzò al suolo rimanendo cadavere all’istante. L’autore dell’attentato è uno studente di nome Gavrilo Princip.”

20 Dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia
Il governo di Vienna consegnò ultimatum a Belgrado il 23 luglio, contenente pesanti richieste per la Serbia: vietare ogni forma di propaganda antiaustriaca, licenziare i funzionari e ufficiali che avessero manifestato posizioni nazionalistiche, istituire una commissione d’inchiesta sull’assassinio con la partecipazione di delegati austriaci La Serbia, forte dell'appoggio della Russia, non accolse in particolare quest’ultimo punto (pesante limitazione della sua sovranità nazionale) il 28 luglio l’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia. (attentato e scoppio della guerra 4:50)

21 Dichiarazione di guerra della Germania alla Russia e alla Francia
La Russia assicurando il proprio sostegno alla Serbia, sua principale alleata nei Balcani... ...schiera le proprie truppe non solo al confine con l’Austria-Ungheria, ma anche al confine con la Germania (per prevenire un eventuale attacco tedesco)  il 31 luglio il governo tedesco inviò un ultimatum a quello russo, intimando di sospendere le operazioni → di fronte al silenzio dei russi il 1° agosto l’Impero tedesco entrò ufficialmente in guerra con la Russia e conseguentemente (2 agosto) con la Francia, che era alleata della Russia

22 Dichiarazione di guerra dell’Inghilterra alla Germania
Il 2 agosto la Germania intimò al Belgio di lasciar passare le sue truppe sul suo territorio  reazione della Gran Bretagna  4 agosto, dopo che i primi reparti tedeschi avevano violato la frontiera del Belgio*, l’Inghilterra dichiarò guerra all’Impero germanico (dichiarazioni di guerra… 2:50) * L’invasione tedesca del Belgio fu brutale e spietata, con uccisioni di massa, rappresaglie e saccheggi. Ciò era dovuto, sia alla necessità di fornire risorse ai soldati tedeschi, sottraendole così alla popolazione locale, sia per scongiurare un'insurrezione belga contro l'occupazione militare belgi uccisi; abitazioni distrutti; belgi fuggirono. Il 25 agosto 1914, i tedeschi devastarono la città di Lovanio: deliberatamente, con la benzina, diedero fuoco alla biblioteca dell'Università Cattolica che conteneva circa libri e manoscritti medievali, uccisero 248 civili ed espulsero l'intera popolazione di abitanti. Abitazioni di civili furono incendiate e cittadini furono spesso fucilati nel luogo in cui si trovavano. Come il saccheggio e l'omicidio, lo stupro era diffuso

23 Profughi in fuga da Bruxelles

24 Gli schieramenti (1914) (Italia 1915)
+ USA (1917) e Giappone (1914) a fianco degli Alleati

25 Il conflitto diventa mondiale
A fianco dell'Intesa si schierano: Giappone (1914, per impadronirsi dei possedimenti tedeschi in Estremo Oriente) L'Italia (1915) Il Portogallo La Romania La Grecia Gli USA (1917, si trascinarono dietro numerosi paesi extra- europei, come Cina, Brasile e altre repubbliche latino- americane) A fianco degli Imperi centrali: Turchia Bulgaria

26 Nuovi eserciti e vecchie strategie
Pratica ormai generalizzata della coscrizione obbligatoria (unica eccezione GB, 1916) + Accresciute possibilità dei mezzi di trasporto → schierare eserciti di proporzioni mai viste prima e meglio armati (fucili a ripetizione, cannoni potentissimi, mitragliatrici automatiche) Ma le strategie restavano vecchie, basate sulla guerra di movimento → spostamento rapido di ingenti masse in vista di pochi e risolutivi scontri campali (piani di guerra basati sulla previsione di un conflitto di poche settimane o mesi)

27 Fallimento del piano Schlieffen
Piano Schlieffen prevedeva rapida vittoria tedesca sul fronte occidentale, ma le truppe germaniche dopo un mese erano stremate una parte dell’esercito dislocato in Belgio dovette essere spostato su altri fronti (in Alsazia contro i francesi e in Prussia Orientale contro i russi, dove i tedeschi ottennero una grande vittoria nelle battaglie di Tannenberg e dei Laghi Masuri, che provocarono ai russi perdite elevatissime) L’attacco decisivo a Parigi non riuscì a concretizzarsi: le armate tedesche si fermarono a 40 km da Parigi

28 Errori e illusioni Fra i politici dei paesi coinvolti era diffusa la convinzione che la guerra sarebbe stata breve e ognuno pensava che il proprio paese ne sarebbe uscito vincitore. In tutti gli Stati coinvolti l'opinione pubblica fu massicciamente mobilitata a sostegno della causa nazionale. Nemmeno i partiti socialisti, che avevano fatto del pacifismo e dell'internazionalismo la loro bandiera, vollero sottrarsi al clima generale di “unione sacra” e finirono per appoggiare i rispettivi governi nella decisione di entrare in guerra → questo segnò la fine della Seconda Internazionale (organizzazione fondata nel 1889 a Parigi per coordinare i partiti socialisti e laburisti europei e scioltasi nel 1916, ma di fatto il 4 agosto 1914.)

29 Reclute volontarie britanniche
a Londra, agosto 1914. Calca di persone pronte alla mobilitazione generale all'esterno della stazione parigina di Gare de l'Est, 2 agosto 1914.

30 Contrattacco francese e inglese
il 5 settembre nella regione del fiume Marna (attorno a Parigi) i francesi e gli inglesi passarono al contrattacco* e cancellarono per sempre le speranze di una rapida vittoria tedesca sul fronte occidentale * Si scontrarono più di un milione di tedeschi contro più di un milione di francesi e inglesi; tale mobilitazione di uomini fu possibile grazie alle moderne ferrovie

31 Fronte occidentale Giunte quasi alle porte di Parigi, alla fine di agosto, le truppe tedesche furono costrette a ripiegare più a nord nel settembre Da allora fino al 1918 la linea del fronte si mantenne sostanzialmente stabile. Fra la primavera e l'estate 1918 i tedeschi effettuarono un'ulteriore avanzata verso Parigi, ma a partire da luglio il contrattacco delle forze dell'Intesa portò alla sconfitta della Germania

32 Fronte orientale La guerra sul fronte orientale fu combattuta su una linea molto estesa (dal Baltico al Mar Nero). Le truppe tedesche (comandate da Hindenburg) fermarono i russi che tentavano di penetrare in Prussia orientale, sconfiggendoli, fra agosto e settembre 1914, nelle grandi battaglie di Tannenberg e dei Laghi Masuri

33 La guerra di posizione: le trincee
Nell’ottobre 1914 il conflitto si trasformò in guerra di posizione: I due eserciti lungo una linea che percorreva longitudinalmente l’intera Francia (fronte occidentale), composta di due file di trincee (di 765 km) parallele e separate da uno spazio detto “terra di nessuno” (dai 200 ai metri) (2 minuti) (la vita in trincea, Ulisse, 30 minuti)

34 La vita nelle trincee Concepite inizialmente come rifugi provvisori per le truppe in attesa del balzo decisivo, divennero la sede permanente dei reparti di prima linea. Col passare del tempo furono allargate, dotate di ripari, protette da reticolati di filo spinato e da nidi per le mitragliatrici. La vita nelle trincee, monotona e rischiosa al tempo stesso, logorava i combattenti nel morale oltre che nel fisico e li gettava in uno stato di apatia e torpore mentale. Soldati e ufficiali restavano in prima linea per intere settimane senza ricevere il cambio e vivevano in condizioni igieniche deplorevoli, esposti al caldo, al freddo, alle intemperie e ai bombardamenti. Non uscivano dai loro ricoveri se non quando scattava un'offensiva, per lanciarsi all'attacco delle trincee nemiche

35 La guerra di trincea Dall’autunno 1914 per quattro anni il fronte occidentale, nonostante le enormi perdite umane, non subì alcun cambiamento significativo: la capacità difensiva di ogni esercito era infinitamente superiore alla sua capacità di attacco (stallo) I soldati che prendevano d’assalto la trincea nemica venivano falcidiati dai colpi di mitragliatrice le trincee erano protette dal filo spinato che bloccava l’impeto dell’assalto Neanche l’utilizzo di nuove armi come il gas (impiegato per la prima volta dai tedeschi nei pressi della città belga di Ypres nel 1915) spezzò lo stallo

36 Nuove tecnologie militari
Le armi chimiche → morte per soffocamento. Utilizzate per la prima volta dai tedeschi nel 1915 (Ypres). L'impiego della maschera antigas rese le armi chimiche poco efficienti (erano inoltre rischiose anche per chi le impiegava, nel caso di cambio di vento). Telecomunicazioni → radiofonia. Aviazione → soprattutto per la ricognizione Mezzi motorizzati → per far affluire rapidamente enormi masse di soldati dalle retrovie al fronte. Carri armati → primi mezzi erano autoblindo, successivamente le ruote furono sostituite con i cingoli. Sperimentati per la prima volta dagli inglesi nel 1916. Sottomarini → impiegati dai tedeschi per affondare le navi mercantili che portavano rifornimento verso i porti dell'Intesa. La guerra sottomarina urtava particolarmente gli interessi commerciali degli USA (nel maggio 1915 un sottomarino tedesco affondò il transatlantico inglese Lusitania, che trasportava più di mille passeggeri, fra cui 140 americani)

37 Le battaglie di Verdun e della Somme del 1916
Quelle di Verdun (offensiva tedesca bloccata dai francesi) e della Somme (offensiva inglese bloccata dai tedeschi) nel 1916 furono le due battaglie più lunghe e sanguinose del conflitto A Verdun morirono circa soldati, sulla Somme , senza nessun mutamento della situazione strategica A Verdun fu sperimentato per la prima volta il lanciafiamme e sulla Somme furono impiegati i primi rudimentali carri armati (tanks) (Verdun. 2:40)

38 Primi rudimentali carri armati, poi perfezionati dagli inglesi nel corso della guerra con l’introduzione dei cingoli al posto delle ruote

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40 Una guerra di logoramento
Dopo fine prospettiva guerra lampo  la vittoria sarebbe stata ottenuta da chi fosse stato capace di resistere più a lungo  continuare a mettere in campo risorse umane e materiali per continuare a combattere  nuove strategie offensive: A partire dall’estate 1914, la marina britannica istituì un rigido blocco navale per impedire le importazioni tedesche di materie prime Per far fronte a tale situazione la Germania cercò di riorganizzare la propria economia con una rigorosa pianificazione (che decretò la fine del modello liberista), il cui principale fautore fu l’industriale Walther Rathenau.

41 Battaglia dello Jutland
I tedeschi giocarono la carta della guerra navale, scontrandosi con la flotta britannica al largo della costa dello Jutland, senza riuscire però a forzare il blocco Il SEYDLITZ a Wilhelmshaven dopo la battaglia dello Jutland del 31 maggio L' incrociatore tedesco aveva ricevuto 24 colpi di grosso calibro e un siluro

42 Lo Jutland è una penisola del nord Europa che comprende la parte continentale della Danimarca e la parte più settentrionale della Germania.

43 http://www.youtube.com/watch?v=LwdykX6b010 (nuove armi; 1:30)
Guerra sottomarina Preso atto dell’impossibilità di contrastare la marina inglese, la Germania intraprese la guerra sottomarina I sommergibili affondavano sistematicamente qualsiasi nave, civile e militare, che solcassero l’Atlantico e il Mare del Nord: l’obiettivo era quello di arrestare l’afflusso di materie prime e derrate alimentari dirette in Inghilterra (Affondamento Lusitania 1915 Racconto in Italiano; 1:30) (Lusitania 1915 ricostruzione filmica; 5:30) (nuove armi; 1:30)

44 Sistema dei convogli La macchina militare bellica inglese corse il rischio di incepparsi per mancanza di alimenti e materie prime, ma la situazione migliorò in seguito all’adozione del sistema dei convogli Il fallimento dell’offensiva sottomarina può essere considerato una delle principali cause della sconfitta tedesca

45 La guerra totale La guerra fu totale in quanto non faceva più differenza fra civili e militari, perché la distruzione dell’apparato produttivo del nemico è importante quanto una vittoria sul campo Questo aspetto sarà portato a livelli più drammatici durante la seconda guerra mondiale: è vero che nel Londra fu attaccata dai dirigibili Zeppelin e dagli aerei bimotori Gotha, però i danni non furono paragonabili a quelli dei massicci bombardamenti degli anni

46 Il crollo della Russia L’avanzata germanica sul fronte orientale, a differenza di quello occidentale, era inarrestabile (nell’agosto Varsavia era stata occupata) All’inizio del 1917 l’esercito zarista si era sgretolato e i disertori erano un milione e mezzo. Nelle città russe il costo della vita era cresciuto del 700%, mancavano i più elementari generi di prima necessità (pane, legna, carbone), per cui la gente soffriva pesantemente la fame e il freddo. Tale drammatica situazione provocò la caduta dello zar (15 marzo 1917) e poi (6 novembre) la rivoluzione dei comunisti guidati da Vladimir Lenin. Il 3 marzo 1918 il nuovo governo comunista firmò coi tedeschi la pace di Brest-Litovsk

47 Intervento americano Per la Germania la sconfitta della Russia significò la fine della guerra su due fronti Tale situazione favorevole per la Germania fu vanificata dall’entrata in guerra degli Stati Uniti contro l’Impero tedesco il 6 aprile 1917 I sottomarini tedeschi non riuscirono a bloccare l’afflusso di uomini e merci provenienti dalla gigantesca produttività dei cantieri americani I (2 minuti)

48 Significato storico dell’intervento americano
L’8 gennaio 1918 il presidente americano Thomas Woodrow Wilson in un messaggio al Congresso enunciò in 14 punti gli obiettivi politici che l’America si proponeva di ottenere dalla vittoria gli Stati Uniti come i garanti della libera navigazione sui mari (che la guerra sottomarina aveva reso impossibile… affondamento del transatlantico Lusitania comportò la morte di 1198 persone, 128 delle quali erano cittadini americani) il principio di nazionalità come criterio di soluzioni dei principali problemi europei (ciò avrebbe significato la restituzione dell’Alsazia-Lorena alla Francia, la nascita di uno stato polacco indipendente e la dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico) la Russia comunista dove essere lasciata ad essa l’opportunità di determinare in piena indipendenza le linee del proprio sviluppo politico e nazionale istituzione di una Società Generale delle Nazioni Ciò significava l’uscita tradizionale isolazionismo USA, anche se a dir il vero, negli anni successivi persero ben preso interesse per le vicende europee, tanto che nel 1919 gli USA non entrarono a far parte della Società delle Nazioni

49 La fine del conflitto Il 21 marzo 1918 l’esercito tedesco iniziò una grande offensiva per sfondare il fronte occidentale I tedeschi riuscirono effettivamente a sfondare il fronte in alcuni punti e a giungere nuovamente a minacciare Parigi, tuttavia dopo quattro mesi l’offensiva si concluse con un insuccesso Nel settembre 1918 la Germania era stremata: non era più in grado di opporre resistenza In novembre la situazione precipitò con una serie di ammutinamenti e proteste che provocarono l’abdicazione del Kaiser Guglielmo II (che fuggì in Olanda) e la proclamazione della Repubblica. L’11 novembre 1918 la Germania firmò l’armistizio con le potenze alleate.

50 I morti per la guerra e per la spagnola
La prima guerra mondiale era ufficialmente terminata dopo aver provocato la morte di almeno 10 milioni di soldati oltre a 4 milioni di civili morti per effetto diretto delle azioni belliche. A questo tragico bilancio si deve aggiungere la micidiale epidemia di influenza chiamata spagnola, che provocò la morte, in tutto il mondo, di oltre 20 milioni di persone (la sola l’India contò 12 milioni di morti).

51 La Grande Guerra 65 milioni i soldati che presero parte al conflitto
9 milioni i soldati morti 21 milioni i feriti 8 milioni i dispersi

52 LA GUERRA VISSUTA

53 L’euforia collettiva del 1914
Nell’estate del 1914 in tutti gli stati d’Europa lo scoppio delle ostilità venne accolto con euforia ed entusiasmo (inizio)

54 La comunità nazionale Il kaiser Guglielmo II coniò uno slogan: “Non vedo più partiti. Vedo solo tedeschi” Miracolo emotivo: rinnovato senso della comunità nazionale, intesa come una realtà omogenea chiamata ad un comune destino Entusiasmo patriottico e l’atmosfera di spiritualità nazionale confluirono successivamente nel modello nazista (liturgie di masse, fine del parlamentarismo, principio dell’obbedienza incondizionata al Führer).

55 La fuga dalla modernità
Società moderna, società di massa (massa, solitudine e angoscia): l’individuo immerso nella massa in realtà è solo e vive tale isolamento con angoscia e dolore L’entusiasmo del 1914 coinvolse un numero elevatissimo di tedeschi, alla ricerca di nuove forme di aggregazione capaci di sconfiggere l’isolamento urbano. Molte persone, aderendo alla guerra, si percepirono parte di una comunità, si identificarono con la nazione, vincendo l’angoscia dell’isolamento

56 La disillusione dei soldati
Ottantamila di questi volontari tedeschi caddero nella battaglia di Langemarck La stessa disillusione sopraggiunse per i volontari inglesi. Nel loro immaginario la morte per la patria era qualcosa di glorioso e eroico (vedi poesia Wilfred Owen), ma in realtà si trovarono di fronte ad una morte industriale, di massa (Tempi moderni 1:00) (Prima Guerra Mondiale-I Traumi Della Guerra)

57 Piegati in due, come vecchi straccioni, sacco in spalla, le ginocchia ricurve, tossendo come megere, imprecavamo nel fango, finché volgemmo le spalle all’ossessivo bagliore delle esplosioni e verso il nostro lontano riposo cominciammo ad arrancare. Gli uomini marciavano addormentati. Molti, persi gli stivali, procedevano claudicanti, calzati di sangue. Tutti finirono azzoppati;  tutti orbi; ubriachi di stanchezza; sordi persino al sibilo di stanche, lontane granate che cadevano alle spalle. Il GAS! IL GAS! Svelti ragazzi! – Come in estasi annasparono, infilandosi appena in tempo i goffi elmetti; ma qualcuno continuava a gridare e a inciampare dimenandosi come in mezzo alle fiamme o alla calce… Confusamente, attraverso l’oblò di vetro appannato e la densa luce verdastra come in un mare verde, lo vidi annegare. In tutti i miei sogni, davanti ai miei occhi smarriti, si tuffa verso di me, cola giù, soffoca, annega. Se in qualche orribile sogno anche tu potessi metterti al passo dietro il furgone in cui lo scaraventammo, e guardare i bianchi occhi contorcersi sul suo volto, il suo volto a penzoloni, come un demonio sazio di peccato; se solo potessi sentire il sangue, ad ogni sobbalzo, fuoriuscire gorgogliante dai polmoni guasti di bava, osceno come il cancro, amaro come il rigurgito di disgustose, incurabili piaghe su lingue innocenti - amico mio, non ripeteresti con tanto compiaciuto fervore a fanciulli ansiosi di gloria disperata, la vecchia Menzogna: è cosa dolce e onorevole  morire per la patria. Wilfred Owen(Oswestry, Shropshire, 1893 – Canale della Sambre, 1918)


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