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Come iniziare una ricerca?

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Presentazione sul tema: "Come iniziare una ricerca?"— Transcript della presentazione:

1 Come iniziare una ricerca?
Fonti di ispirazione: Libri o articoli osservazioni quotidiane insegnanti o tutor Evitare di iniziare un ricerca senza l’esame della letteratura Problema: data la gran mole di materiale bibliografico, come procedere? Utilizzo di programmi per le ricerca bibliografica. Psychinfo, Psycharticles, Psychlit

2 Esempio di ricerca bibliografica online tramite Psychinfo:

3 Ricerca bibliografica:
Ricerca per argomenti  per esempio, se voglio sapere quante ricerche sono state fatte sulla relazione tra estroversione e intelligenza, allora inserisco nei campi di ricerca i nomi Extraversion e Intelligence e vedo quanti articoli sono stati trovati dal motore di ricerca connettori logici “AND” , “OR” e “NOT” Extraversion AND Intelligence: trova gli articoli in cui compaiono entrambi i nomi Extraversion OR Intelligence: trova gli articoli in cui compare almeno uno dei due nomi Extraversion NOT Intelligence: trova gli articoli in cui compare Extraversion ma non Intelligence EI E I E EI I EI I E

4 Ricerca per autore: in questo caso se si conoscono i nomi degli autori degli articoli, basta inserire il nome e cognome dell’autore negli appositi campi di ricerca per trovare l’articolo. Procurarsi gli articoli La maggior parte degli articoli possono essere ottenuti, via posta o tramite Internet, se si possiede un abbonamento presso la rivista. Solitamente le università sono abbonate a molte riviste, per cui è possibile ottenere l’articolo facendo richiesta alla biblioteca universitaria. Esistono pubblicazioni “free” (gratis), scaricabili direttamente da Internet. Tuttavia, di solito, le pubblicazioni migliori richiedono l’abbonamento alla rivista.

5 Meta analisi La meta analisi è un insieme di metodi che consentono di combinare i risultati di studi con caratteristiche diverse tra loro per raggiungere una conclusione comune. Esempio: studio di Lee Smith e Gene Glass (1977) sull’efficacia della psicotrapia. I due autori hanno analizzato 400 articoli e tramite l’analisi della grandezza dell’effetto (effect size), hanno verificato che i soggetti sottoposti a psicoterapia ne traggono un effettivo giovamento rispetto ai soggetti non trattati (controllo).

6 Etica della ricerca 1993  Ordine professionale degli psicologi (regione) 1994  Ordine professionale degli psicologi (nazionale) 1995  Codice etico dell’AIP (Assoc. Nazionale Psicologi) 1998  Codice deontologico dell’ordine degli psicologi Il codice etico dell’AIP Principi generali norme etiche organismi di controllo

7 Principi generali Competenza chi svolge ricerca deve essere consapevole delle proprie competenze e deve possedere un’adeguata preparazione scientifica ed una corrispondente esperienza pratica Integrità  è necessario dimostrare di possedere i titoli che attestano le proprie competenze Responsabilità sociale  comprende tutte quelle forme di comportamento atte a favorire e a migliorare il benessere sociale e a rafforzare il ruolo della ricerca psicologica nel miglioramento della società Comitato etico d’ateneo  gruppo di persone con diverse competenze che valutano il valore etico dei progetti di ricerca

8 Norme etiche Consenso informato e libertà della persona di ritirarsi dalla ricerca. Bisogna fornire ai soggetti tutte le informazioni possibili e in modo chiaro e dare loro la possibilità di ritirarsi quando lo desiderano. Uso dell’inganno nella ricerca. Ci sono varie forme di inganno, tuttavia il motivo principale dell’inganno è evitare che il soggetto venga a conoscenza del vero scopo della ricerca che potrebbe alterare il comportamento del soggetto (esperimento di Solomon Asch del 1956 sull’effetto del conformismo di gruppo). Dopo l’esperimento si dovrebbe effettuare il “debriefing”, ossia rivelare al soggetto il vero scopo dell’esperimento. Rischi di danni permanenti o temporanei a chi partecipa alla ricerca. Si dovrebbe in tutti i modi evitare di danneggiare fisicamente e psicologicamente i soggetti. Nel caso la ricerca imponga somministrazioni di stimoli che possono creare disagi, è necessario mettere in pratica tutte le precauzioni possibili per evitare danni permanenti). Riservatezza. Occorre evitare di divulgare informazioni sui partecipanti senza il loro consenso. Protezione dei partecipanti. Occorre controllare che tutti i collaboratori di ricerca (tecnici, dottorandi, tirocinanti, ecc…) abbiano le necessarie competenze relazionali e scientifiche e che, qualore emergano problemi inaspettati, il partecipante venga debitamente informato.

9 Diffusione dei risultati delle ricerche
Diffusione dei risultati delle ricerche. Mai divulgare dati incompleti, incorrettamente analizzati o falsi. Nel caso della divulgazione tramite i media, occorre attenersi ai fatti accertati e alle teorie scientifiche comprovate. Evitare di dare giudizi su casi che non si conoscono. Insegnamento delle tecniche psicologiche. Occorre evitare di insegnare metodi e teorie psicologiche in sedi non adeguate. Sia in ambito di ricerca che clinico, lo studente di psicologia che non ha completato il suo percorso formativo deve sottostare alla supervisione di uno psicologo qualificato ed esperto. Ricerca con animali: anche nella ricerca che fa uso di animali esiste un codice etico, per evitare maltrattamenti e sofferenze inutili.

10 Esperimenti che hanno messo a dura prova il codice etico:
L’esperimento di Stanley Milgram dell’Università di Yale sull’obbedienza all’autorità (Milgram, 1963). Ai soggetti veniva dato il compito di somministrare uno shock elettrico a dei soggetti in un’altra stanza quando sbagliavano le risposte. In realtà, non c’era nessuna persona che riceveva la scossa elettrica, ma una voce registrata. Inoltre, ai soggetti venivano dati precisi ordini di continuare anche quando l’altra persona dichiarava di voler smettere di rispondere. Il 65% dei soggetti sono giunti a somministrare shock elettrici di 450 volt. L’esperimento della prigione di Stanford (Stanford University) di Philip Zimbardo del Zimbardo creò una specie di prigione in un piano sotterrano dell’istituti di Psicologia dell’Università di Stanford. Inoltre, suddivise 24 studenti in due gruppi, uno costituente il gruppo dei “poliziotti” e l’altro il gruppo dei “galeotti”. Nell’esperimento venivano riprodotte tutte le procedure messa in atto dalla vera polizia durante la cattura e l’incarceramento dei criminali. Zimbardo stesso recitava la parte del direttore del carcere. L’esperimento doveva durare due settimane ma al quinto giorno fu interrotto a causa dei numerosi episodi di violenza e aggressività manifestati dai “poliziotti” e dai “carcerati”. L’esperimento di Zimbardo viene citato come esempio dell’effetto dell’istituzione e dell’assunzione del ruolo istituzionale sul comportamento umano.

11 L’esperimento di Harry Frederick e Clara Mears Harlow sull’attaccamento familiare con le scimmie.
I coniugi Harlow condussero esperimenti con cuccioli di Macaco tra il 1958 e il I ricercatori separavano I cuccioli dalla vera madre e li ponevano in un ambiente in cui c’erano due sostituti materni, uno composto di morbida stoffa e l’altro di metallo. Il sostituto di metalli era provvisto di biberon con latte, l’altro no. Le scimmiette si attaccavano alo sostituto di stoffa e poi andavano dalla sagoma metallica solo per poppare. Tuttavia, quando le scimmie divennero grandi mostravano indifferenza verso i piccoli e non li allattavano. Tale esperimento, assieme alla ricerca della Spitz su bambini allevati in istituti, viene citato come dimostrazione della necessità delle manifestazioni affettive per garantire un equilibrato sviluppo psicologico.


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