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Centro Interdipartimentale di Studi Cognitivi sul Linguaggio

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Presentazione sul tema: "Centro Interdipartimentale di Studi Cognitivi sul Linguaggio"— Transcript della presentazione:

1 Centro Interdipartimentale di Studi Cognitivi sul Linguaggio
SSIS, 29 Settembre 2009 Alcune osservazioni sulle produzioni verbali non-standard dei bambini sordi Cristiano Chesi Linguistica Computazionale > studio sistematico di aspetti linguistici al fine di realizzare strumenti utili a manipolare la lingua (es. Correttore ortografico); Mito da sfatare: non sono sordo-muti son sordi, poi, visto che non hanno feedback uditivo non parlano o vocalizzano in modo sconclusionato; Sordità infantile: 1,5 per nati Solo il 5% dei sordi sono figli di genitori sordi Università di Siena Centro Interdipartimentale di Studi Cognitivi sul Linguaggio

2 I sordi spesso hanno problemi con il Linguaggio Verbale
Ho paura di morire Ho paura da morire Maria è molto bella Maria è troppo bella Marco ha promesso a Gianni di comprare il giornale Marco ha chiesto a Gianni di comprare il giornale Gianni lo ha visto uscire Gianni crede che Mario lo abbia visto uscire Quanto e quale italiano sanno i sordi? Come un bambino piccolo? Come uno straniero che apprende l’italiano come L2? Come uno bambino SLI? E’ facile farli apprendere “abilità comunicative”, elementi lessicali ecc… ma non il linguaggio

3 I sordi spesso hanno problemi con il Linguaggio Verbale
Mario ha visto Gianni Gianni ha visto Mario Naturalmente Maria si getterà dal centesimo piano e morirà Maria si getterà dal centesimo piano e morirà naturalmente Maria si getterà dal centesimo piano e naturalmente morirà Maria vuole una maglietta bianca e Paola vuole una rosa Maria vuole una maglietta bianca e Paola ne vuole una rosa Prendere una pastiglia dopo il pasto Prendere una pastiglia dopo ogni pasto

4 Facciamo un esempio concreto: gli articoli
il tavolo, la tavola, i tavoli, le tavole l'asino, l'asina, gli asini, le asine lo zaino, gli zaini la mano, la stazione, lo stratagemma, le ipotesi Cos’è la lingua? una lista di regole e di eccezioni?

5 Facciamo un esempio concreto: gli articoli
Sabato mangio una pizza. Il sabato mangio una pizza. Picchierò il proprietario e direttore della fabbrica. Picchierò il proprietario e il direttore della fabbrica. Ho bevuto due litri di aranciata. Ho bevuto i due litri di aranciata. L'acqua di lago e insipida. L'acqua del lago e insipida. Non proprio: una serie di proprietà e opposizioni - genericità - familiarità, specificità Bincaneve mangia una mela, ma non sa che è la mela avvelenata di cui si parlava nel libro!

6 Facciamo un esempio concreto: gli articoli
Ho rotto il bicchiere. *Ho rotto bicchiere. Ho preso paura. *Ho preso la paura. Le ho lette quasi tutte

7 Componente innata (LAD) Grammatica Universale
Acquisizione del linguaggio GU - Disabilità cognitiva - Disabilità sensoriale GU Componente innata (LAD) Grammatica Universale Componente appresa sapere una lingua non vuol dire sapere il significato delle parole (altrimenti TUTTI parlerebbero l’italiano); non vuol dire saperlo pronunciare (molti cantanti lirici lo saprebbero); - vuol dire riconoscere frasi grammaticali - assegnare a frasi ambigue i giusti significati (DISEGNARE ALBERO: “ho visto un uomo con il cannocchiale”) - Principi universali (es. dipendenza dalla struttura, categorizzazione e sottocategorizzazione degli elementi lessicali…) - Vincoli parametrizzati (sogg. nullo, posizione testa-complemento…)

8 Componente innata (LAD) Grammatica Universale
Acquisizione del linguaggio GU - Disabilità cognitiva - Disabilità sensoriale Afasia - SLI … Componente innata (LAD) Grammatica Universale Componente appresa - Uso anomalo di certi elementi funzionali - Forme non standard a livello strutturale - Varie difficoltà con elementi lessicali

9 Componente innata (LAD) Grammatica Universale
Acquisizione del linguaggio GU - Disabilità cognitiva - Disabilità sensoriale Componente innata (LAD) Grammatica Universale Componente appresa - Uso anomalo di certi elementi funzionali - Proprietà strutturali particolari - Normale acquisizione degli elementi lessicali Isolamento - Sordità …

10 Componente appresa Proprietà - Modalità - Sordità Modalità - Sordità
Elementi lessicali e funzionali (nomi comuni, verbi, modificatori nominali e verbali …) Proprietà di sottocategorizzazione e di selezione (correre <1> , dare <  1,  2 ,  3> , acqua massa , chiedere [*da / di] …) Settaggio parametrico (soggetto nullo, posizione testa complemento…) Componente innata (LAD) Grammatica Universale Componente appresa

11 Componente appresa Proprietà - Modalità - Sordità
Orale / gestuale Scrittura / lettura labiale - accesso naturale all’informazione linguistica - indici prosodici di segmentazione del continuum sonoro in parole e sintagmi - grande quantità di informazioni veicolate in tempi brevi - insegnamento esplicito - segmentazione non ambigua del parlato in fase di acquisizione - difficoltà nel recuperare indici “naturali” di segmentazione in sintagmi - tempi più lunghi in lettura Componente innata (LAD) Grammatica Universale Componente appresa

12 Componente appresa Proprietà - Modalità - Sordità
1) Tarda esposizione all’input linguistico (diagnosi, protesizzazione, logopedia …) 2) Input quantitativamente povero (limitazione della direzione dello sguardo, informazione linguistica solo visiva e quindi fortemente dipendente dal focus attenzionale, poche ore di esposizione alla settimana (logopedista)) 3) Input qualitativamente povero (difficoltà di comprensione, recupero di espressioni impoverite) il bambino è stanco e svogliato dal logopedista! Componente innata (LAD) Grammatica Universale Componente appresa

13 Elementi lessicali e funzionali
Complementatori Flessioni nominali Flessioni verbali Determinanti (articoli) Pronomi clitici Il bambino prende la mela per mangiarla *La Un *i *a *i *ere *a una *i *o *di *la *ava *io *lo *gli

14 Elementi lessicali e funzionali
bambin prend mel mang

15 Sviluppo linguistico standard
Le fasi - il tipo di produzioni 6°-9° mese - lallazione (vocale o manual babbling) 1°-2° anno - produzione parole singole (assenza di elementi funzionali, espressioni olofrastiche) 2°-5° anno - produzione di più parole (ordine posizionale per esprimere relazioni, omissione e uso non standard di elementi funzionali: omissione di determinanti, infiniti in frasi principali, omissione di ausiliari e modali…)

16 Sviluppo linguistico standard
Le fasi - il tipo di produzioni (Cipriani , Chilosi, Bottari e Pfanner 1993) determinanti > segnaposto monosillabici es. llocchi (gli occhi) Viola (25.17) i pannino asciutto (il pannolino asciutto) Diana (22.7) copule e ausiliari > omissione di ausiliari (ma anche di modali ecc.) es. lo m bella (io sono bella) Viola (25.17) flessioni verbali > flessioni errate, infiniti in frasi principali es. Zia c’è i giocattoli (ci sono) Diana (25.25) E’ quello Topolino. Lavare i piatti (Che lava i piatti) Diana (25.25) complementatori > MLU molto bassa -> raro uso di complementatori es. E’ quello Topolino. ø Lavare i piatti (Che lava i piatti) Diana (25.25)

17 continuità maturazione
completo sviluppo della struttura funzionale forme non standard determinate dalle non ancora acquisite proprietà degli elementi lessicali e funzionali (Hyams 1984, Pinker 1994) frase “accorciata” (Short Clause Hypothesis, Small Clause Hypothesis, troncamento…) forme non standard determinate dal non completo sviluppo delle proiezioni funzionali (Borer e Wexler 1984)

18 Studi “classici” sulle produzioni verbali non-standard dei sordi
(corpus scritto-orale, McCafee Kelly Samar 1990)

19 Studi “classici” sulle produzioni verbali non-standard dei sordi
(corpus scritto-orale, McCafee Kelly Samar 1990)

20 Studi “classici” sulle produzioni verbali non-standard dei sordi
(dati ricavati dall’analisi del TSA, Quigley e Paul 1984) open the window, will you? apri la finestra, lo fai? tag question: “pensavo fosse una buona idea, tu?”

21 Studi “classici” sulle produzioni verbali non-standard dei sordi
(dati ricavati dall’analisi del TSA, Quigley e Paul 1984) 1. A boy a girl went home. Check ONE box. The sentence is: RIGHT go to 2. WRONG Change the sentence to make RIGHT. Write the right sentence here: ________________________________ 2. The boy chased a ball. The girl chased the ball. Make ONE sentence from the two sentences. The boy _________________________________________________ open the window, will you? apri la finestra, lo fai?

22 Sordi = L2? (Z = sorda bilingue italiano/LIS
BC = udente inglese che apprende l’italiano come L2 Volterra, Bates 1989)

23 Lo studio I soggetti - la metodologia (Chesi 2000, 2006) Id Sesso, età
Istruzione Insorgenza Diagnosi Gravità LIS Protesi (guad.) P1 F, 17 3a ICP nascita 1° anno profonda sì (25%) P2 M, 11 5a elem. P3 M, 14 1a ragioneria P4 F, 7 2a elem. nascita ? 3° anno poco P5 M, 12 3a media P6 M, 8 sì (50%) T1 F, 9 3a elem. grave no T2 F, 8 2a elem.e 2° anno sì (30%) T3 F, 16 scuola spec. T4 M, 6 sì (40%) T5 M, 7 T6 T7 deficit acustico: profonda = >90 grave/severa = 70/90 moderata = 40/70 lieve = 25/40 normoacusico = 0/20 P = Istituto T. Pendola di Siena; T = Istituto per Sordomuti di Torino

24 Lo studio 1. Produzione spontanea I soggetti - la metodologia
(Chesi 2000, 2006) 1. Produzione spontanea Proiezione video di 5 min., 30 min. elicitazione breve riassunto (scritto e orale) Scopo: verifica presenza e distribuzione di forme non standard tipiche individuate in studi precedenti; valutazione della variabilità della competenza linguistica nei singoli soggetti analizzati; rilevazione di eventuali asimmetrie tra produzioni orali e scritte.

25 Lo studio 2. Test di ripetizione 3. Giudizi di grammaticalità
I soggetti - la metodologia (Chesi 2000, 2006) 2. Test di ripetizione Ripetizione di 32 frasi target con varia distribuzione di articoli mono/bi-sillabici Scopo: testare l’ipotesi della debolezza fonologica; 3. Giudizi di grammaticalità Giudizi richiesti su 16 tipologie di costruzioni (DP post-verbale e post-preposizionale, costruzioni con clitici) Scopo: testare particolari costruzioni non presenti nelle produzioni spontanee

26 Lo studio 4. Scelta multipla (context-matching task)
I soggetti - la metodologia (Chesi 2000, 2006) 4. Scelta multipla (context-matching task) Selezione della frase (di 5 presentate) che meglio descriveva un determinato contesto descritto Scopo: venivano testate posizioni argomentali pre/post-verbali e frasi in isolamento vs. coordinate vs. subordinate per verificare se l’omissione o la disposizione non standard dei determinanti e dei clitici all’interno dell’enunciato era dipendente da queste variabili.

27 Produzione libera (P2, 11 anni, produzione orale) [...] Il topo, prende, il formaggio e passa attraverso al tavolo... e... arriva il gatto e prende la roba e mette sopra... e mette sopra il topo... e poi il topo si aspetta [?] il gatto prende toast e costruisce come la scala e mette un bastone sotto [a]l topo. Il topo passa sopra toast... toast... e poi passa su al bastone e poi cade e rompe tutto. E poi scappa frigorifero col formaggio e poi il gatto prende il topo e lo blocca e poi [...] Il gatto rimette tutto a posto e poi nasconde. La donna vede il topo e ha paura mette sopra [?] e poi il topo scappa e arriva il gatto per acchiappare il topo che passa sotto la sedia e fa cadere la donna e poi scappa poi [...] il topo è tranquillo e prende la forchetta e torna al gatto e fa male al gatto e poi il gatto ha fatto male poi si scivola giù al frigorifero [...]

28 Produzione libera [...]<Cosa studi?>
(T3, 17 anni, produzione orale) [...]<Cosa studi?> quando ha preparato [-] ho studiato… poco però … <che scuola?> [-] insegnante [-] tutta la compagne tutta estate tutta… due anche udente, tre ragazze sorda però la professoressa parlante con segni, io un po’ capito ho, però un po’ capito la [persona] la professora quando parla a volte con me… e però l’ho capita… però studiare… è difficile… […] due ragazze udente e sorde… un po’ capisce. <ma cosa studi?> italiano, molti ga… molti ga… molti grammatica, italiano [...] <lavori anche? Che cosa fai?> a me piace computer… a lavoro computer [...]

29 Produzione libera [...] Io andava a scuola c’è compagna
(T3, 17 anni, produzione scritta) [...] Io andava a scuola c’è compagna due udente tre ragazze sorda ma c’è la professore c’è segni anche parlano tutte due io un poco non capito segni quando professore parlare si capito bene si. io ho campito [-] tutto materia.

30 Uso standard degli articoli
L’articolo definito si usa quando c’è una presupposizione di salienza: “la casa” è una casa nota dal contesto. QUANDO SI OMETTE IL DETERMINANTE (GRAMMATICALMENTE) 1. flessione plurale - i nomi contabili sono naturali al plurale contrariamente ai nomi massa: Ci sono gocce di sangue in questa stanza *Ci sono sangui in questa stanza 2. numerazione - i numerali occorrono solo con i nomi contabili tre gocce *tre sangui 3. quantificazione - per quantificare i nomi massa occorre utilizzare classificatori o sintagmi di misura tre gocce di sangue cinque litri d’acqua

31 Uso standard degli articoli
4. selezione dei determinanti - certi determinanti possono accompagnare solo nomi massa, altri solo nomi contabili, e altri ancora solo massa e plurali contabili qualche nuvola, ogni studente *qualche acqua, ogni pane molta acqua molte gocce *molta goccia 5. selezione degli articoli - l’articolo definito singolare occorre sia con i nomi massa che con i numerabili, quello indefinito singolare con i nomi contabili e con i massa quando sono accompagnati da un sintagma aggettivale in posizione oggetto o di predicato nominale la goccia l’acqua una goccia delle gocce *voglio un’acqua frizzante voglio dell’acqua frizzante *Questa è un’acqua Questa è un’acqua buonissima

32 Uso standard degli articoli
6. Interscambiabilità - per riferirsi ad una stessa cosa si possono utilizzare sia nomi massa che nomi contabili rifiuti / spazzatura vestito / vestiario 7. massificazione - è possibile utilizzare un nome contabile come un nome massa Oggi voglio mangiare del coniglio

33 Uso non-standard degli articoli
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Omissione art. definiti plurali (P4.3o) È mio ø carte ‘Sono mie le carte’ (P3.1s) Tom scivola e rompe ø piatti ‘Tom scivola e rompe i piatti’ (P2.1s) Il topo passa sopra ø toast ‘Il topo passa sopra ai toast’ IL DEFINITO SI USA QUANDO C’E’ UA PRESUPPOSIZIONE di SALIENZA QUANDO SI OMETTE IL DETERMINANTE (GRAMMATICALMENTE): 1. flessione plurale - i nomi contabili sono naturali al plurale contrariamente ai nomi massa Ci sono gocce di sangue in questa stanza *Ci sono sangui in questa stanza 2. numerazione - i numerali occorrono solo con i nomi contabili tre gocce *tre sangui 3. quantificazione - per quantificare i nomi massa occorre utilizzare classificatori o sintagmi di misura tre gocce di sangue cinque litri d’acqua 4. selezione dei determinanti - certi determinanti possono accompagnare solo nomi massa, altri solo nomi contabili, e altri ancora solo massa e plurali contabili qualche nuvola, ogni studente *qualche acqua, ogni pane (E18) molta acqua molte gocce *molta goccia 5. selezione degli articoli - l’articolo definito singolare occorre sia con i nomi massa che con i numerabili, quello indefinito singolare con i nomi contabili e con i massa quando sono accompagnati da un sintagma aggettivale in posizione oggetto o di predicato nominale (E19) la goccia l’acqua una goccia delle gocce *voglio un’acqua frizzante voglio dell’acqua frizzante *Questa è un’acqua Questa è un’acqua buonissima 6. Interscambiabilità - per riferirsi ad una stessa cosa si possono utilizzare sia nomi massa che nomi contabili (E20) rifiuti / spazzatura vestito / vestiario 7. massificazione - è possibile utilizzare un nome contabile come un nome massa (E21) Oggi voglio mangiare del coniglio

34 Uso non-standard degli articoli
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Omissione art. (in)definiti singolari (P5.1o) Scende con ø latte ‘Scende con il latte’ (P5.2o) colpisce ø forchetta nella schiena di... di J Tom ‘colpisce con una forchetta la schiena di Tom’

35 Uso non-standard degli articoli
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Uso non standard art. definiti (P2.2s) Il gatto prende il toast ‘Il gatto prende dei toast’ (P3.2o) (Tom) fa dei scherzetti ‘(Tom) fa degli scherzetti’ (P2.3s) Tom mangia i cibi ‘Tom mangia del/dei cibo/i’

36 Uso non-standard degli articoli
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Uso non standard art. indefiniti (P1.1o) da lì inizia una confusione ‘da lì inizia la confusione’ (P2.6s) un topo prende un formaggio ‘un topo prende del formaggio’

37 Uso non-standard degli articoli
Numero di forme non-standard - Gruppi (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto)

38 Uso non-standard degli articoli
Numero di forme non-standard - Gruppi (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) G2b G2a G1

39 Uso non-standard degli articoli
Numero di forme non-standard - Gruppi (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Intero campione analizzato MLU: Media = Deviazione standard = 5.6 Errore standard = 1.5 % forme definite omesse: Media = 19.1 Deviazione standard = 31.7 Errore standard = 11.2 % indefinite omesse: Media = 13.6 Deviazione standard = 23.7 Errore standard = 8.3 % definite sostituite: Media = 4 Deviazione standard = 6 Errore standard = 2.1 % indefinite sostituite: Media = 8 Deviazione standard = Errore standard = 4.2 Gruppo G1 (P4 e T3) MLU: Media = 4.6 Deviazione standard = 1.8 Errore standard = 0.9 % forme definite omesse: Media = 70 Deviazione standard = 11 Errore standard = 8 E’ possibile che la deviazione standard sia maggiore della media? Gruppo G2 (P1, P2, P3, T1) MLU: Media = 15.9 Deviazione standard = 1.3 Errore standard = 0.7 % forme definite omesse: Media = 2.6 Deviazione standard = 1.8 Errore standard = 0.8

40 Uso standard dei clitici
1. Distribuzione complementare clitici/DP lessicali Mario mangia la torta Mario la mangia *Mario la mangia la torta *Mario gli chiede a Gianni di partire 2. Impossibilità di coordinazione *Marco lo e la aspettava 3. Ordine imposto Me lo vuoi ridare? *Lo me vuoi ridare? 4. Assenza di accento Voglio parlare a LUI! *Voglio parlarGLI!

41 Uso standard dei clitici
5. Incorporazione a. tra clitico e verbo non può esserci materiale lessicale: Marco non vuole mangiare più la torta Marco non vuole mangiarla più *Marco non vuole mangiare più la Marco non la vuole mangiare più *Marco la non vuole mangiare più Marco non vuole incontrare più lei b. il clitico non può essere presente se non c’è anche un verbo Chi stai aspettando? Marco / lui / *lo c. il verbo si porta dietro il clitico quando si muove Piero lo porterà [a Maria]]] Quando [lo porterà [ _ [a Maria], Piero]]? 6. Sensibilità alla flessione verbale Mario dice di aspettarlo Mario dice che lo aspetta

42 Uso standard dei clitici
clitici ≈ articoli in termini di status fonologico ‘la casa’ vs. ‘la mangio’; ‘lo squalo’ vs. ‘lo voglio’; ‘le foglie’ vs. ‘le chiese di andarsene’). clitici ≈ articoli: entrambi, in certi contesti possono venire omessi Credo di amarla e odiarla contemporaneamente *Credo di amare e odiarla contemporaneamente La amo e ø odio contemporaneamente La amo e la odio contemporaneamente Scrivo e spedisco la lettera *Scrivo e la spedisco Scrivo la lettera e la spedisco *Scrivo la lettera e spedisco La scrivo e spedisco domani Scriverla e spedirla domani è possibile

43 Uso non-standard dei clitici
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Omissioni (P2.9s) Il topo torna al frigorifero con il formaggi e ø mette a posto ‘Il topo torna al frigorifero con il formaggio e lo mette a posto’ (P2.10s) Il gatto va al frigorifero e prende il topo, ø blocca, tom mangia i cibi ‘Il gatto va al frigorifero, prende il topo e lo blocca, poi tom mangia i cibi’ (P2.11o) Il gatto prende la roba e ø mette sopra il topo ‘Il gatto prende la roba e la mette sopra il topo’ (T1.7o) il gatto metteva per castigare ø lo metteva la coda dentro ‘il gatto metteva la coda (del topo sotto il ferro da stiro) per castigarlo’

44 Uso non-standard dei clitici
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Sostituzione ?(T1.6o) il gatto metteva per castigare, lo metteva la coda dentro ‘... gli metteva la coda dentro’ Doubling (T2.1s) il topo lo mette nel frigorifero il formaggio ‘il topo mette nel frigorifero il formaggio’ (T2.4s) poi il topo la metteva la coda del gatto sul buco ‘poi il topo metteva la coda del gatto sopra il buco’

45 Uso non-standard dei clitici
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Riflessivi (P2.7s) Il topo si scivola e rovina tutto ‘Il topo scivola e rovina tutto’ (P3.6s) Jerry si esulta ‘Jerry esulta’ (T2.5s) il gatto volava e si entrava nel frigorifero ‘il gatto volava e entrava nel frigorifero’ il si come marcatore di inaccusatività (Belletti P.C.)

46 Uso non-standard dei clitici
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Locativi(?) (P4.10o) [prrr]e carte ø sono numeri, il 9, i’ 3... ‘sulle carte ci sono i numeri, il 9, i’ 3...’ !(P3.4s) La padrona apre il frigo e ø trova Tom dentro il frigo e ø rimprovera Tom ‘La padrona apre il frigo, vi trova Tom dentro e lo rimprovera’

47 Uso non-standard dei clitici
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) G2b G2a G1

48 Uso standard di altri determinanti e aggettivi
*I tutti libri *Questi tutti libri *Rossi libri *Libri bei *Miei tutti libri Tutti questi miei bei libri rossi Ordinal > Cardinal > Subjective Comment > Evidential > Size > Length > Height > Speed > Depth > Width > Temperature > Wetness > Age > Shape > Color > Nationality/Origin > Material (Scott 1998)

49 Uso non-standard di altri determinanti
quantificatori, dimostrativi, possessivi, art+agg, accordo (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Possessivi (P4.15o) È mio ø carte ‘Sono mie le carte’

50 Uso non-standard di altri determinanti
quantificatori, dimostrativi, possessivi, art+agg, accordo (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Dimostrativi (P2.14s) mette la roba sopra il formaggio di quel topo ‘mette la roba sopra il formaggio del topo’

51 Uso non-standard di altri determinanti
quantificatori, dimostrativi, possessivi, art+agg, accordo (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Quantificatori (P5.3s) prendere qualche cibo nel frigorifero ‘prendere un po’ di /del cibo dal frigorifero’ (T3.13o) tutta la compagne tutta ø estate ‘(passo con) tutte le compagne tutta l’ estate’ (T3.15s) due udente tre ragazze sorda ‘(ci sono) due udenti e tre ragazze sorde’ qualche che quantificatore e’? non va con nomi massa...

52 Uso non-standard di altri determinanti
quantificatori, dimostrativi, possessivi, art+agg, accordo (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) G2b G2a G1

53 Uso non-standard delle flessioni verbali
Tempo finito - Tempo infinito (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) (P4.19o) Dove va tu? ‘Dove vai tu?’ (P4.20o) Tu ha vinto! ‘Tu hai vinto!’ (P4.21o) Come ti chiamo? ‘Come ti chiami?’ (T3.22s) c’è segni anche parlano ‘ci sono professori che parlano anche con i segni’

54 Uso non-standard delle flessioni verbali
Tempo finito - Tempo infinito (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) G2b G2a G1

55 Uso non-standard delle flessioni verbali
Tempo finito - Tempo infinito (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) Sostituzioni effettuate: I persona singolare al posto di II pers. sing. (2 occorrenze) III pers. sing. per I pers. sing. (3 occorrenze) III pers. sing. per II pers. sing. (2 occorrenze) III pers. sing. per III pers. plur. (3 occorrenze) infinito per I pers. sing. (2 occorrenze) infinito per III pers. sing. (2 occorrenze) infinito per III pers. plur. (4 occorrenze) non sono imperativi negativi

56 Uso non-standard di copule e ausiliari
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) (P4.29s) Sì ø mia scuola ‘Sì è la mia scuola’ (P3.9o) Tom ha scivolato rompendo i piatti ‘Tom è scivolato rompendo i piatti’ (T3.28o) quando ø finita la scuola… ‘quando è finita la scuola…’ ?(T3.34o) due ragazze ø udente e sorde ‘due ragazze sono udenti e (tre) sorde’ (P4.30o) Eh, questo è 10, ø più basso ‘Eh, questo è 10, è più basso’ Franchi 2006 tesi di dottorato

57 Uso non-standard di copule e ausiliari
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) G2b G2a G1

58 Uso non-standard delle flessioni verbali
Tempo finito - Tempo infinito (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) ?(P1.3s) Jerry, preso una forchetta, inquadra al gatto ‘Jerry, presa una forchetta, inquadra il gatto’ (P4.27o) Ah quetto è già fatta ‘Ah questo è già fatto’

59 Uso non-standard delle flessioni verbali
Tempo finito - Tempo infinito (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) (P4.24o) poi dopo mettere così ‘poi dopo si mettono così (le carte)’ (P4.25o) Dopo fare i compiti io! ‘Dopo faccio i compiti io!’ (P4.26o) Poi andare [a casa ...] ‘Poi vado a casa’ (T3.26s) quando professore parlare sì capito ‘quando professore parla lo capisco’ (T3.27o) la professora parlante con segni, io un po’ capito ho ‘la prof. che parla con i segni, io un po’ la capisco’

60 Uso non-standard delle flessioni verbali
Tempo finito - Tempo infinito (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) G2b G2a G1

61 Uso non-standard degli elementi per mettere in relazione le frasi
Rapporto coordinazione / complementazione (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) (P1.8o) Però Tom che lo ostacola, con l’intenzione di mangiarlo però alla fine... ‘però Tom lo ostacola, con l’intenzione di mangiarlo e alla fine...’ (P2.22s) invece ha fatto cadere la padrona, ø lei scappa ‘invece ha fatto cadere la padrona che scappa’ (P3.12s!) La padrona apre il frigo e trova Tom dentro il frigo e rimprovera Tom ‘La padrona apre il frigo, vi trova Tom dentro e lo rimprovera’ (P5.12s) (il formaggio) lo butta verso un vetro del comodino e si rompe ‘(il formaggio) lo butta verso un vetro del comodino che si rompe’ (P5.13s) Jerri colpisce con una forchetta [il]la schiena di Tom e finisce dentro il frigo (Tom) ‘Jerri colpisce con una forchetta la schiena di Tom che finisce dentro il frigo’ Anafora Cross-frasale: un autobus ha tamponato un camion e poi _ è ripartito un camion è stato tamponato da un camion e poi _ è ripartito Calabrese 1986 Calabrese, A. "Some Properties of the Italian Pronominal System: an analysis based on the notion of thema as subject of predication”

62 Uso non-standard degli elementi per mettere in relazione le frasi
Rapporto coordinazione / complementazione (dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto) G2b G2a Questa tabella mostra tutta l’ingenuità del tempo G1

63 Rapporto indiretto età - MLU
(dati ricavati dall’analisi del corpus raccolto)

64 Analisi qualitativa Omissione articoli - Flessione - Omissione clitici
Posizione post-verbale es. (P2.5o) Il gatto prende ø toast ‘Il gatto prende i / dei toast’ Posizione post-preposizionale es. (P5.1o) Scende con ø latte ‘Scende con il latte’ Posizione post-wh es. (T3.3s) quando ø professore parlare sì capito ‘quando il professore parla io lo capisco’ Specificità del nome es. (T3) segni, professore… (P4) carte… Interpretazione definita o esistenziale es. (T3.2s) un poco non capito ø segni ‘non ho capito molto i segni’ (P5.1o) Scende con ø latte ‘Scende con il / del latte’

65 Analisi qualitativa Omissione articoli - Flessione - Omissione clitici
Udenti: (Daniel 1;11) dormir petit bebé ‘dormire piccolo bambino’ Sordi: (T3.26s) quando professore parlare sì capito ‘quando professore parla lo capisco’ (P4.24o) poi dopo mettere così ‘poi dopo si mettono così (le carte)’ (P4.25o) Dopo fare i compiti io! ‘Dopo faccio i compiti io!’ Anche gli L2 usano verbi all’infinito in questo modo (Belletti P.C.)

66 Analisi qualitativa Omissione articoli - Flessione - Omissione clitici (T1.3o) prende un pezzo di formaggioi e øi porta via ‘prende un pezzo di formaggioi e loi porta via’ ‘prende un pezzo di formaggioi chei porta via’ (P2.10s) Il gatto va al frigorifero e prende il topoi, øi blocca ‘Il gatto va al frigorifero, prende il topoi e loi blocca’ ?‘Il gatto va al frigorifero e prende il topo che blocca’

67 Distinzione argomenti / predicati
(riflessioni tratte dai lavori di Chierchia 1998b, Chierchia, Guasti e Gualmini 2000) posizione argomentale [+arg] - i nomi possono occupare una posizione tematica (denotare cioè oggetti concreti) sotto certi presupposti: es. Marco corre (nomi propri) il bambino mangia quella mela (nomi comuni introdotti da determinanti) posizione predicativa [+pred] - i nomi comuni possono esprimere proprietà (quindi non denotare individui, ma attribuire caratteristiche agli individui): es. Marco è un uomo variazione parametrica interlinguistica - in certe lingue i nomi possono denotare inerentemente oggetti o esprimere proprietà sulla base del Nominal Mapping Parameter: [+arg -pred] [+arg +pred] [ -arg +pred] es. cinese es. lingue germaniche es. lingue romanze variazione parametrica in fase di acquisizione - le fasi che attraversano i bambini che apprendono una lingua sembrano riconducibili a certe possibilità di selezione dei parametri: [+arg -pred] [+arg +pred] [ -arg +pred] fase di omissione (default) fase di variazione libera fase di convergenza

68 Distinzione massa / contabili
(riflessioni tratte dai lavori di Chierchia 1995, 98a) flessione plurale - i nomi contabili sono naturali al plurale contrariamente ai nomi massa es. ci sono gocce di sangue in questa stanza vs *ci sono sangui in questa stanza numerazione - i numerali occorrono solo con i nomi contabili es. tre gocce vs *tre sangui quantificazione - per quantificare i nomi massa occorre utilizzare classificatori o sintagmi di misura es. tre gocce di sangue vs cinque litri d’acqua selezione dei determinanti - certi determinanti possono accompagnare solo nomi massa, altri solo nomi contabili, e altri ancora solo massa e plurali contabili es. qualche nuvola, ogni studente vs *qualche acqua, *ogni pane massificazione - è possibile utilizzare un nome contabile come un nome massa es. oggi voglio mangiare del coniglio

69 D° può essere “nullo” (Longobardi 1994) Posizione oggetto post-verbale
es. Uscendo, Gianni vide cani per strada Posizione di soggetto post-verbale con verbi inaccusativi es. Qui la notte arrivano cani Posizione post-preposizionale es. che vita da cani Con clitici dislocati a sinistra in posizione di oggetto pre-verbale es. Cani, ne ho visti spesso Nomi massa in posizione post-preposizionale e post-verbale es. voglio bere acqua; è un anello d’oro Nomi propri es. Marco è andato a Boston Anche i bambini normali omettono gli articoli dopo le preposizioni (Belletti P.C.)! Vedi childes

70 Ipotesi di struttura del DP
DP hypothesis e movimento - Layers semantici DP Spec D NP (Szabolcsi, 1983; Abney, 1987; Uriageraka, 1988) (1) (Serratrice, 1998) (3) (2) a. [DP [D° le [NP belle [N° case]]]] b. le case belle c. *le case tre

71 Ipotesi di struttura del DP
DP hypothesis e movimento - Layers semantici (4) a. [SDP Ogni / la] casa b. [PDP Qualche / una] casa c. Marco è [PDP un [KiP uomo]] d. [SDP La [KDP bella [NP casa ]]] (6) (5) “Strong” NP “Weak” NP - pronomi - NP senza D° - nomi propri - NP intodotti - NP introdotti da det. Deboli da det. forti (un, qualche…) (il, ogni, questo…) (Zamparelli, 1995)

72 Ipotesi di struttura del DP
DP hypothesis e movimento - Layers semantici (7) SDP - clitici oggetto accordati in numero e genere con il DP lessicale argomentale con cui sono coreferenti es. lo, la, li, le… Marco compra [i libri]i e Manola [*ne / *lo / li]i legge PDP - forme pronominali di DP predicativi es. lo non accordato, Il gatto e la volpe sono mammiferii ma [*ne / lo / *li]i ignorano KDP - forma pronominale di una parte del sintagma nominale che comprende alcuni modificatori aggettivali ma non i quantificatori es. ne… Manola non magia [tutta la torta]i, ma [ ne / *lo / *li]i vuole solo un pezzettino

73 Test specifici sul DP Ripetizione - Giudizi di grammaticalità - Scelta multipla a. prende la torta [F w] * [F w] 82% di omissioni b. fa la torta [F w][F w] 8% di omissioni P4 T3 La bambina mangia la mela % … 13% % … 50% Una bambina mangia una mela % … 25% % … 13% Le bambine mangiano le mele % … 50% % … 13% Delle bambine mangiano delle mele % … 25% % … 0%

74 Test specifici sul DP Ripetizione - Giudizi di grammaticalità - Scelta multipla 1) prep + D° + NP (assegnazione di caso, omissione di D° in contesti in cui il determinante deve essere presente) es. *Il cane rincorre al gatto *Questo fatto è accaduto a ø mio collega Ho fatto un regalo a mia moglie 2) VP + D° + NP (legittimazione di elementi nulli in D° in contesti esistenziali, legittimazione in dipendenza della posizione dell’aggettivo, pre-nominale o post-nominale) es. *È successa brutta cosa Il bambino ha ø idee interessanti 3) posizione del clitico e relazione a distanza con il referente (predisposizione al clitic-doubling, sensibilità alla flessione temporale) es. *La bambina lo sempre vuole il formaggio *Vi devo darvi una bella notizia *Devo vi dare una bella notizia

75 Test specifici sul DP Ripetizione - Giudizi di grammaticalità - Scelta multipla P2 P4 T1 T2 T3 iperregolarizzazione D°nullo + agg + N cl- doubling

76 Test specifici sul DP Ripetizione - Giudizi di grammaticalità - Scelta multipla posizione VP-esterna (specificatore di IP) vs. VP-interna (complemento o aggiunto del VP) 2) frasi in isolamento vs. coordinate vs. subordinate (verbi complessi e non) acc. numero-genere (nessun errore significativo salvo in P4, ma con nomi che presentano terminazioni anomale come can-e) b) definito/indefinito (la distinzione del tratto [S] sembra difficilmente indagabile attraverso la selezione del determinante partitivo) c) x + art + N (in T3 è ben radicato il pattern quant. + art. + nome) d) art + x + N e) cl ogg diretto (in T3 omesso o sostituito dal DP lessicale, T2 cl-doubling) f) cl dativo (difficoltà di accordo di genere) g) cl riflessivo (problemi con i causativi)

77 Test specifici sul DP Ripetizione - Giudizi di grammaticalità - Scelta multipla a. il topino prende il formaggio che era di gatto (morfologia prep+art) b. il topino prende il formaggio che era di il gatto (P4, T3) c. il topino prende il formaggio che era del gatto d. il topino prende il formaggio che era di un gatto e. il topino prende il formaggio che era il di gatto a. il topo prende il formaggio e mangia (T2, T3) (omissione cl-ogg) b. il topo prende il formaggio e la mangia c. il topo prende il formaggio e lo mangia d. il topo prende il formaggio e mangialo e. il topo prende il formaggio e lo mangia il formaggio a. Tom vede Jerry e inizia a corrergli dietro (strategia evitamento cl-ogg. ind.) b. Tom vede Jerry e inizia a lui correre dietro c. Tom vede Jerry e inizia a correre dietro a Jerry (T2, T3) d. Tom vede Jerry e inizia a correre dietro e. Tom vede Jerry e inizia a correrle dietro a. il topo cerca di non fare prendere dal gatto (T3) (posizione/uso rifl. verbi complessi) b. il topo cerca di non farsi prendersi dal gatto (T2) c. il topo cerca di non farsi prendere dal gatto d. il topo cerca di non fare prendersi dal gatto e. il topo cerca di non fare se stesso prendere dal gatto

78 La struttura del DP Particelle diverse - Prove di movimento - Accordo

79 La struttura del DP Particelle diverse - Prove di movimento - Accordo
(Leonard, Bortolini, Caselli, McGregor, Sabbadini dati corpus)

80 La struttura del DP Particelle diverse - Prove di movimento - Accordo
(test in francese: Jakubowicz, Tuller e Rigaut 2000)

81 La struttura del DP Particelle diverse - Prove di movimento - Accordo
(Dati ricavati dall’analisi di parte del corpus di Fabbretti, 1997)

82 La struttura del DP Particelle diverse - Prove di movimento - Accordo
(B.20.5) [SDP tre [PDP donnei [KIP anziana [kip° ti’ [NP ti ]]]]] ‘tre donne anziane’ (T3.11s) a scuola c’è compagna due udente, [SDP tre [PDP ragazzei [KIP sorda [kip° ti’ [NP ti ]]]]] a scuola ci sono delle mie compagne: due udenti, tre sorde

83 La struttura del DP Particelle diverse - Prove di movimento - Accordo
(B.20.5) *[SDP° tre [PDP° donnei [KIP-spec anziana [KIP ti]]] ‘tre donne anziane’ (T3.11s) a scuola c’è compagna due udente, tre ragazze sorda a scuola ci sono delle mie compagne: due udenti, tre sorde

84 Conclusioni sulle produzioni analizzate
le asimmetrie tra competenza linguistica mostrata nelle produzioni scritte rispetto a quella mostrata nelle produzioni orali non sembra significativa opposizioni strutturali che hanno individuato una sistematicità nelle produzioni non-standard analizzate: - omissione articoli in posizione post-V/P/wh- e clitici in posizione pre-verbale - presenza elementi intervenienti tra D0 e N0 (raro accordo); - forme infinitive in verbi principali (non root-infinitives) - flessioni verbale non accordate (III pers. sing e infin. sono default, accordi participi passati) - assenza di elementi di subordinazione e relativizzazione i fenomeni non-standard evidenziati nelle prime produzioni dei bambini udenti e degli SLI sembrano significativamente distinte da quelle dei sordi

85 Logogenia Cos’è Usare le coppie minime per distillare le informazioni sintattiche (contrasto tra due significati) e renderle il più evidenti possibile in modo da esporre il bambino a dati linguistici sufficientemente ricchi da far scattare il processo naturale di acquisizione del linguaggio Si usa solo la scrittura (carta e penna è tutto quello che serve), anche se la scrittura è più tardiva, lenta e meno naturale… Capire un messaggio in modo preciso, non ambiguo I sordi sono abilissimi ad utilizzare indizi extralinguistici, contestuali, conoscenza del mondo ecc. ma questo li porta ancora di più ad ignorare gli indizi sintattici

86 Logogenia Alcuni esempi – coppie minime
L 1. Da quanti anni hai cominciato a guidare? 2. A quanti anni hai cominciato a guidare? S Cosa devo fare? L Sono uguali o diverse? S Secondo me sono uguali. L Davvero?!? S Va bè, cambia solo “da” e “a”.

87 Logogenia Alcuni esempi
L Continua queste due frasi 1. La fine della scuola ... 2. Alla fine della scuola S 1. [La fine della scuola] andrò in Puglia con l’aereo da solo! 2. [Alla fine della scuola] urlerò per la libertà!

88 Logogenia Alcuni esempi – 1: dare ordini
chiudi la porta apri la porta metti le chiavi nell’armadio disegna una formica su un elefante toccami il naso toccati il naso - dare ordini e farli eseguire a qualcuno quando il sordo capisce farli eseguire a lui dare anche ordini irragionevoli, ma fattibili!!! obiettivo interpretazione frase, non esecuzione compito! (è un metodo utile perché permette di valutare quando ha capito! se non ha capito bisogna farglielo notare, anche se non riesce a capire, deve comunque sapere che non c’è arrivato, altrimenti si fa le sue teorie sbagliate del linguaggio) domande a caso, non sistematiche su uno stesso fenomeno, sennò impara una regola; - inizialmente usare parole di uso comune

89 Logogenia Alcuni esempi – 2: sfruttare le combinazioni
metti caffè lo il nel zucchero metti il caffè nello zucchero metti lo zucchero nel caffè Capire un messaggio in modo preciso, non ambiguo I sordi sono abilissimi ad utilizzare indizi extralinguistici, contestuali, conoscenza del mondo ecc. ma questo li porta ancora di più ad ignorare gli indizi sintattici

90 Logogenia Alcuni esempi – 3: far sapere che ci sono frasi grammaticali e frasi agrammaticali
Il bambino deve sapere che certe frasi sono grammaticali e altre no! Dammi il quaderno. Dammi un quaderno. Dammi i quaderno. Dammi quaderno. Il quaderno cade. Il quaderno cadono. solo fargli notare la frase e la giustapposizione delle parole, magari sottolineando cosa c’è che non va, senza tentare di spiegare l’errore

91 Logogenia Alcuni esempi – 4: far capire che le frasi possono essere ambigue
Dammi i libri e i quaderni rossi Paola ha visto Maria mentre usciva solo fargli notare la frase e la giustapposizione delle parole, magari sottolineando cosa c’è che non va, senza tentare di spiegare l’errore

92 Logogenia Alcuni esempi – 4: far capire che le frasi possono essere ambigue
La maestra ha visto il ragazzo mentre attraversava la strada. La maestra ha visto i ragazzi mentre attraversavano la strada. La maestra ha visto i ragazzi mentre attraversava la strada. Le maestre hanno visto il ragazzo mentre attraversavano la strada. Le maestre hanno visto il ragazzo mentre attraversava la strada. solo fargli notare la frase e la giustapposizione delle parole, magari sottolineando cosa c’è che non va, senza tentare di spiegare l’errore

93 Logogenia Alcuni esempi – 5: stimolare uso creativo della lingua
“indovina che cosa è” “in che cosa si assomigliano?” “che cosa hanno in comune?” “in che cosa sono differenti?” “Ha due ruote, due pedali, una sella e un manubrio. Che cosa è?” solo fargli notare la frase e la giustapposizione delle parole, magari sottolineando cosa c’è che non va, senza tentare di spiegare l’errore

94 Logogenia Alcuni esempi – 6: inventare storie
BRUNA Un bambino camminava in un campo e ha trovato ANITA (10 ANNI) monete d'oro e degli animali. B Gli animali erano pecore e stavano mangiando le monete! A Alle pecore faceva male la pancia per le monete. B Il bambino voleva tirarle fuori. A Le porta dal dottore e faranno una operazione. B Il dottore apre la pancia di una pecora e tira fuori una moneta. A Il bambino prende la moneta che era sporca di sangue. B Va a lavarla e la moneta cade nel lavabo. A Il bambino non può tirare fuori la moneta. B Allora si mette a piangere. solo fargli notare la frase e la giustapposizione delle parole, magari sottolineando cosa c’è che non va, senza tentare di spiegare l’errore

95 Logogenia Alcuni risultati

96 Logogenia Alcuni risultati

97 Riferimenti Steven Pinker L’istinto del Linguaggio Bruna Radelli
come la mente crea il linguaggio Bruna Radelli Nicola vuole le virgole dialoghi con sordi (Intro alla Logogenia) Capire un messaggio in modo preciso, non ambiguo I sordi sono abilissimi ad utilizzare indizi extralinguistici, contestuali, conoscenza del mondo ecc. ma questo li porta ancora di più ad ignorare gli indizi sintattici Chesi Cristiano Il linguaggio verbale non standard dei bambini sordi


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