La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Corso di Analisi dei mercati artistici II

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Corso di Analisi dei mercati artistici II"— Transcript della presentazione:

1 Corso di Analisi dei mercati artistici II
a.a Prof. Stefania Funari Parte I Meccanismi d’asta

2 Perché può essere interessante studiare i meccanismi d’asta
Ragioni pratiche Un grande volume di transazioni economiche è condotto tramite asta: Es. titoli di stato, case, macchine, prodotti agricoli, prodotti artistici; un esempio storico è la vendita degli schiavi Perché l’asta e non un prezzo fisso? molti prodotti non hanno un valore standard asimmetria informativa circa il valore del bene

3 Ragioni teoriche La teoria delle aste serve per capire meglio il funzionamento di diversi meccanismi economici, ad esempio il formarsi dei prezzi. La teoria economica recente si sta occupando di studiare modelli di comportamenti economici in presenza di asimmetrie di informazione. Una parte di questo programma di ricerca riguarda appunto lo studio dei meccanismi d’asta.

4 Che cos’è un’asta? L’asta è un’istituzione di mercato caratterizzata da un’insieme esplicito di regole che determinano l’allocazione delle risorse ed i prezzi sulla base delle offerte da parte dei partecipanti al mercato. Caratteristiche: velocità ed efficienza Asta per la vendita: c’è un unico venditore e diversi acquirenti tra loro in competizione. Asta per l’acquisto: c’è un unico acquirente e diversi venditori tra loro in competizione. Nota: nel corso non sono trattate le aste per l’acquisto.

5 Un po’di storia I primi ad organizzare vendite pubbliche sembra siano stati i babilonesi nel 500 a.c. Tali aste avevano ad oggetto la compravendita delle ragazze da marito. Nell’antica Roma le aste erano utilizzate per distribuire i bottini di guerra, disponendo sub hasta i beni offerti (da cui il termine italiano asta). Le aste ottennero una grande diffusione a partire dal sec. XVIII° Nel 1744 fu fondata Sotheby’s Nel 1766 fu fondata Christie’s Nel 1886 fu istituito l’Istituto dei banditori d’asta e degli agenti immobiliari.

6 Elementi costitutivi di un’asta
Oggetto di scambio Agenti economici Modalità di ammissione Modalità di presentazione delle offerte Regola di aggiudicazione Regola di pagamento Venditore (seller) Agenti economici Mediatore - banditore (auctioneer) Acquirenti (bidder)

7 Tipologie tradizionali d’asta
Vengono tradizionalmente ampiamente analizzate ed utilizzate quattro tipologie d’asta (distinte in base alle regole di conduzione): Asta inglese Asta olandese Asta al primo prezzo con offerte segrete Asta al secondo prezzo con offerte segrete

8 (open, ascending-bid auction)
Asta inglese (open, ascending-bid auction) Si parte da un prezzo base. Si accettano le offerte da parte del pubblico. Il prezzo viene successivamente aumentato fino a che rimane solamente un offerente. Quell’offerente si aggiudica il bene al prezzo finale. Caratteristiche: * Il venditore preferisce avere il maggior numero di bidder attivi * Nel corso dell’asta si trasferiscono informazioni * L’asta è soggetta a fenomeni di collusione

9 (descending-bid auction)
Asta olandese (descending-bid auction) Si parte da un prezzo elevato (superiore a quello che un qualsiasi offerente sarebbe disposto a pagare) Si diminuisce il prezzo sino a quando un qualche offerente decide di accettarlo. Il primo offerente che afferma di voler accettare la merce al prezzo corrente si assicura la merce a quel prezzo. Caratteristiche: * Alta competitività tra i bidder * Velocità nel processo di aggiudicazione * Nel corso dell’asta non si trasferiscono nuove informazioni

10 Asta al primo prezzo con offerte segrete
(first price sealed-bid auction ) 1. Periodo di offerta: si chiedono offerte scritte. 2. Fase conclusiva: si assegna il bene a chi ha effettuato l’offerta più alta. 3. Il vincitore acquista la merce pagandola ad un prezzo pari alla propria offerta (quindi il prezzo è il più alto).

11 Asta al secondo prezzo con offerte segrete
(second price sealed-bid auction o Vickrey auction ) Fasi 1 e 2 come nell’asta precedente. L’offerente acquista la merce ad un prezzo pari all’offerta immediatamente precedente la propria (il “secondo” prezzo più alto).

12 Dove sono usati i diversi meccanismi d’asta
Asta all’inglese: molti beni (fra cui le opere d’arte). Asta olandese: vendita dei fiori in Olanda. Asta first price sealed-bid: vendita di beni immobili e di titoli.  Asta alla Vickrey: nel mercato dei francobolli il meccanismo d’asta usato anticipa l’asta di Vickrey.

13 Altre forme d’asta Asta giapponese Asta muta Asta a stretta di mano
Asta sussurrata Asta a intervallo di tempo asta burning candle – candela che brucia – …..

14 Aste single-unit e aste multiple-unit
In base alla natura dell’oggetto scambiato si distingue fra: Aste single-unit: hanno per oggetto di aggiudicazione un solo prodotto (o un lotto indivisibile di beni) Aste multiple-unit: Riguardano una molteplicità di oggetti * Sono molto comuni, consentono di ridurre i costi fissi e attirare molti offerenti. * gli oggetti trattati possono essere uguali o meno * gli oggetti possono essere venduti simultaneamente o in sequenza.

15 e le aste di dipinti? si presentano come una successione di oggetti singoli, per la non fungibilità degli oggetti, assomigliano ad un’asta a single-unit, per l’interdipendenza esistente fra i dipinti banditi nella stessa seduta, esse assomigliano ad un’asta multipla.

16 Aste a valore privato, comune e affiliato
Siano: Vi = il valore di mercato che il bidder i assegna al bene vi = la valutazione soggettiva del bene, da parte dell’i-esimo bidder In un’asta a valore privato, ogni offerente conosce la propria valutazione dell’oggetto (valutazione privata). Il generico i-esimo bidder ricava dal possesso del bene un’utilità strettamente personale Vi=vi. In generale, la conoscenza delle valutazioni degli altri bidder non modifica vi.

17 In un’asta a valore comune, il bene ha un valore oggettivo (Z), non osservabile dai partecipanti all’asta, anche se ogni bidder tenta di stimarlo (diversi offerenti possono avere accesso a diverse informazioni riguardo a quale sia questo valore) Se un bidder viene a conoscere la valutazione di un altro bidder, acquisisce informazioni che modificano la sua valutazione iniziale. Un’asta a valore affiliato, è intermedia rispetto alle due tipologie precedenti, il valore del bene non è né totalmente soggettivo, né totalmente oggettivo.

18 Il valore del bene per ciascun bidder Vi dipende:
* dalla sua valutazione personale vi * dalle valutazioni degli altri bidder vj (j diverso da i ) * da un vettore di variabili addizionali che rappresentano le caratteristiche dell’oggetto non direttamente osservabili dai bidder. Casi estremi: aste a valori privati: Vi=V(vi): la valutazione del bidder i è funzione della sua sola valutazione soggettiva vi - aste a valori comuni: Vi=V(Z1).

19 La strategia ottima dei bidder
Il comportamento dei bidder dipende da diversi elementi, ad esempio: regole di svolgimento dell’asta informazioni in possesso dei bidder atteggiamento dei bidder nei confronti del rischio Solitamente si assume che: ogni bidder sia razionale e voglia massimizzare il proprio guadagno, ci sia neutralità al rischio, ogni bidder conosca la propria valutazione del bene ma non quella degli altri e attribuisca un’uguale probabilità alle stime degli altri partecipanti.

20 In un’asta inglese a valori privati indipendenti, la strategia ottimale, che permette un eventuale acquisto al minimo prezzo, è quello di fare un’offerta appena superiore alla precedente e rilanciare finché non si raggiunga il proprio prezzo di riserva. In un’asta al secondo prezzo con offerte segrete la strategia dominante consiste nel fare un’offerta uguale al proprio prezzo di riserva. L’asta inglese e l’asta al secondo prezzo con offerte segrete sono strategicamente equivalenti. L’asta olandese e l’asta al primo prezzo con offerte segrete sono strategicamente equivalenti.

21 In un’asta a valore comune il bene ha un certo valore (non noto ai bidder) e viene aggiudicato all’offerente che stima di più il bene, quindi vince il bidder che più sopravvaluta il bene. Tale risultato è chiamato “winner’s curse”, la maledizione del vincitore; Occorre ottenere maggiori informazioni sulle valutazioni degli altri bidder ed eventualmente rivedere la propria stima verso il basso, in modo da cercare di evitare la maledizione del vincitore.

22 La strategia ottima del seller
Il venditore dovrà decidere quale tipologia d’asta adottare (in termini di regole d’offerta, prezzo di riserva, diffusione dell’informazione…). La strategia è quella di creare informazione (un’informazione carente potrebbe infatti ridurre le offerte, quindi il profitto atteso del venditore). In ipotesi particolari si può dimostrare (teorema di Vickrey) che i modelli d’asta tradizionali (inglese, olandese, con offerte segrete al primo e al secondo prezzo) conducono in media allo stesso prezzo di aggiudicazione e questo implica che la tipologia di asta adottata è indifferente per il venditore.

23 COLLUSIONE IN ASTA Collusione tra acquirenti: il ring
Collusione tra banditore e venditore Collusione tra banditore e acquirente

24 collusione tra acquirenti: il ring
ring: accordo di non competizione tra un gruppo di acquirenti (quelli con le massime valutazioni). Successivamente all’asta il bene viene posto nuovamente all’asta all’interno del ring e vengono distribuiti i profitti fra gli appartenenti al ring (a danno del venditore e della casa d’asta). Come difendersi dal ring? Ad esempio aumentando il prezzo di riserva posto dal venditore, oppure aumentando il numero degli offerenti, cercando di individuare il ring con offerte a rilento,…

25 collusione tra banditore e venditore
Aumento del prezzo di riserva nel corso dell’asta Offerte fantasma Uso disonesto delle offerte di banco Lo scopo è quello di massimizzare il profitto della casa d’asta e del venditore a danno dei compratori collusione tra banditore e acquirente es. linguaggio (gesti, espressioni) concordato fra banditore ed alcuni bidder

26 LE ASTE D’ARTE Le aste costituiscono uno dei canali di acquisto di opere d’arte (oltre alle gallerie, mostre-mercato, artisti). Dimensione del volume d’affari delle aste d’arte: 25% del mercato complessivo. Dimensione del sistema italiano rispetto a quello internazionale: 1% (1989: Sotheby’s, milioni di sterline (4 mila miliardi di lire), Finarte: 115 miliardi). Le case d’asta svolgono un importante ruolo di organizzazione e di intermediazione in questo contesto.

27 Aste di mercato o di dispersione
Le aste sono dette di mercato quando la casa d’asta svolge un ruolo attivo di intermediazione: offre diversi beni, ricerca i venditori, propone un insieme bilanciato di opere. Si hanno invece aste di dispersione quando la casa d’asta svolge un ruolo passivo, offrendo i beni di una intera collezione messa in vendita ad esempio a causa delle “tre D”: morte (Death) debiti (Debit) trasferimenti (Departure)

28 Caratteristiche delle aste d’arte
Asta all’inglese, con un prezzo di riserva e l’indicazione di un valore di stima. Moderata specializzazione. In genere si tengono aste per ampi segmenti di mercato dell’arte. Ragioni: * la casa d’asta tende in parte a diversificare il prodotto per abbassare il rischio, * si cerca di far aumentare la concorrenza fra i partecipanti, * ma la concorrenza aumenta fino a che si raggiunge un livello ottimo di dimensione e generalità dell’asta. Il sistema informativo è fondato su un catalogo. Il “regista” dell’asta è il banditore.

29 Il catalogo Distribuito dalla casa d’asta con anticipo rispetto alla data di vendita. Rappresenta uno strumento indispensabile per tutti coloro che vogliono partecipare ad un’asta. Il catalogo contiene: la descrizione di ogni opera il prezzo di stima.

30 I prezzi significativi in un’asta
prezzo di incanto: prezzo deciso dalla casa d’asta, da cui iniziano le offerte. prezzo di riserva: cifra minima di vendita, stabilita prima dell’asta tra il venditore e la casa d’asta. prezzo di aggiudicazione: prezzo a cui è “battuto” (aggiudicato) il bene. prezzo di stima: fornito dal perito della casa d’asta, e generalmente è indicato un valore minimo di stima e un valore massimo. Si pone il problema: stima oggettiva o strategica?

31 relazioni fra i diversi prezzi
(prezzo di incanto e prezzo di riserva) - il prezzo d’incanto è normalmente inferiore al prezzo di riserva (questo per stimolare un comportamento competitivo che faccia alla fine superare, offerta dopo offerta, il prezzo di riserva). (prezzo di aggiudicazione e prezzo di riserva) - se il prezzo di aggiudicazione non supera il prezzo di riserva il bene non è oggetto di scambio (buy-in). Tale informazione si può acquisire nel dopo-asta. il banditore può aumentare il prezzo, in modo da far raggiungere il prezzo di riserva, con delle offerte fantasma (from the chandelier) . (prezzo di aggiudicazione e prezzo di stima) – il prezzo di stima può influenzare in vario modo il prezzo di aggiudicazione.

32 Attività di intermediazione della casa d’asta
Diritti d’asta Al prezzo di aggiudicazione vanno aggiunte le commissioni. Sono di importo variabile all’interno di un certo intervallo. Anche i venditori devono scalare dal prezzo finale una percentuale variabile. Quindi il profitto delle case d’asta si ottiene come differenza fra le commissioni incassate e i diversi costi sostenuti dalle case d’asta per svolgere l’attività di intermediazione.

33 Listino delle aggiudicazioni
Contiene il prezzo di aggiudicazione di ogni bene posto in vendita.   NOTA: - I prezzi “battuti” non individuano sempre transazioni effettive, per cui alcune case d’asta indicano la mancata transazione (non venduto) oppure eliminano il bene dal listino. - Mercato del dopo-asta: il bene non venduto può essere acquistato con trattativa privata, pagando comunque la commissione alla casa d’asta.

34 Organizzazione delle vendite
seduta d’asta: vendita in sequenza di un insieme di beni sessione d’asta: insieme di sedute d’asta (in genere in primavera e autunno)

35 I partecipanti alle aste d’arte
Acquirenti occasionali: non assidui, motivazioni diverse (prestigio personale, per fare un regalo, ecc.). Galleristi: possono agire per conto proprio o su mandato dei clienti. Musei: partecipano per arricchire la collezione. Collezionisti: acquistano l’opera per il loro puro godimento, non per rivenderla, ma per possederla (agisce l’endowment effect). Speculatori: valutano l’opera in termini di future capacità di rivendita della stessa.

36 NOTE: * Il comportamento degli acquirenti occasionali e dei collezionisti puri riflette il modello di asta a valori privati indipendenti. * Il comportamento dei galleristi e degli speculatori puri riflette il modello di asta a valori comuni. * Nella realtà difficilmente si incontra un collezionista puro o un mercante puro. Le aste di opere d’arte rientrano nella maggior parte all’interno del modello a valutazioni affiliate.

37 Anomalie delle vendite all’asta
Dispersione strutturale dei prezzi nel mercato dell’arte. “Declining-price anomaly”. Inefficienze legate all’informazione.

38 Le aste on-line Le aste on-line costituiscono un’industria di successo, con rapidi tassi di crescita (es. eBay). Le aste d’arte on-line costituiscono un’eccezione a questo vistoso successo. Alcune esperienze (anno 99)  Avventura di Sotheby’s (sothebys.com) sotheby’s.amazon.com Avventura di Christie’s (christies.com) Avventura di Artnet

39 Vantaggi delle aste on-line
Maggiore convenienza, sia geografica che temporale, Vantaggi anche per il venditore (mercato più ampio per il bene messo all’asta). La ricerca di un determinato bene diventa più agevole grazie ai motori di ricerca), Riduzione dei costi di transazione e dei costi di distribuzione dei beni. Commissioni per l’attività di intermediazione solitamente più basse di quelle delle case d’asta tradizionali.

40 Svantaggi delle aste on-line
Difficoltà di costruire fiducia e reputazione nella vendita. E’ difficile per gli offerenti ispezionare i beni prima dell’asta. Asimmetria informativa. Problema della frode.

41 Quali aste in Internet Aste consumer to consumer (C2C): si svolgono tra collezionisti privati. Aste business to consumer (B2C): si svolgono tra imprese (gallerie, mercanti) e collezionisti privati. Aste consumer to business (C2B): si svolgono tra collezionisti e imprese (gallerie, mercanti). Poco usate. Aste business to business (B2B): si svolgono tra imprese.

42 Fasi di un’asta on-line
Visione del catalogo on-line dei beni in asta, registrazione sul sito web, fase di fissazione del prezzo e accettazione delle offerte: dipende dal modello di asta scelto (il più comune è l’asta inglese), attribuzione del bene al vincitore, esecuzione del contratto: il vincitore effettua il pagamento del prezzo stabilito, il venditore spedisce il bene, eventuale dopo-asta.

43 Modelli d’asta on-line
Il modello d’asta on-line più comune è l’asta inglese * con la fissazione di un termine di chiusura dell’asta * le strategie dei bidder sono influenzate dalle regole previste per la chiusura dell’asta (potrebbe essere conveniente adottare la strategia cosiddetta sniping) * è spesso prevista l’opzione che il tempo di chiusura possa essere esteso per alcuni minuti * spesso è anche prevista l’adozione di un sistema proxy bidding

44 Ci sono pochi esempi di uso di un meccanismo d’asta olandese per le aste on-line.
E’ invece specifica delle aste on-line il meccanismo di asta doppia anche se è usata poco per gli oggetti da collezione Il meccanismo di asta inversa (reverse auction) viene impiegato qualora vi siano eccessi di domanda (es. biglietti d’aereo,…)

45 Forme di collusione nelle aste on-line
Le collusioni fra bidder (ring) sono possibili anche nelle aste on-line, mentre sono ridotte le collusioni fra banditore e venditore e fra banditore e bidder. Forme di collusione: strategia bid shielding: perseguita dal bidder per aggiudicarsi il bene ad un prezzo inferiore. strategia shilling: perseguita dal venditore per cercare di far alzare il prezzo del bene.


Scaricare ppt "Corso di Analisi dei mercati artistici II"

Presentazioni simili


Annunci Google