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Commercio internazionale e sviluppo

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Presentazione sul tema: "Commercio internazionale e sviluppo"— Transcript della presentazione:

1 Commercio internazionale e sviluppo

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3 Evidenze empiriche del commercio internazionale
Course outline Introduzione Evidenze empiriche del commercio internazionale La formazione della teoria del commercio internazionale e i suoi sviluppi in ambito neoclassico Nuovi modelli teorici del commercio internazionale La nuova geografia economica Il peso dell’Europa nell’economia mondiale

4 In che cosa consiste la teoria del commercio internazionale?
La teoria del commercio internazionale è costituita da un insieme di strumenti, metodi e modelli analitici cui è deputato lo scopo di comprendere se e in che misura conviene stabilire relazioni commerciali su di un piano internazionale. La teoria del commercio internazionale rappresenta uno dei più antichi e maturi campi di indagine economica, ma oggi ha trovato un nuovo consistente interesse legato ai processi di integrazione dei mercati a livello planetario (globalizzazione).

5 Il fondamento della teoria generale del commercio internazionale, almeno nelle sue versioni ortodosse, esprime la convinzione secondo la quale, a determinate condizioni, il libero scambio coincide con la massimizzazione del benessere sociale delle collettività coinvolte nello scambio

6 La teoria neoclassica del commercio internazionale prende avvio da due constatazioni che ne condizionano la successiva analisi: i diversi prodotti oggetto dello scambio sono caratterizzati da funzioni di produzione differenti; in altre parole differiscono per le diverse proporzioni di fattori produttivi impiegati nel processo: l’industria tessile, quella meccanica, quella aereo-spaziale, ecc. sono caratterizzate da rapporti progressivamente crescenti di capitale per lavoratore impiegato; quando per mettere in atto un determinato processo produttivo esista un ventaglio più o meno ampio di soluzioni tecnologiche alternative, la scelta della tecnica produttiva da utilizzare in concreto verrà determinata sulla base dei prezzi relativi dei fattori, i quali prezzi ne riflettono la scarsità o l’abbondanza; in riferimento ai singoli paesi, essi differiscono tra di loro nella disponibilità relativa di fattori produttivi (dotazione fattoriale): accanto a paesi nei quali la dotazione di capitale è abbondante rispetto a quella di lavoro, vi sono paesi caratterizzati da condizioni opposte, cioè poco capitale e molto lavoro

7 Utilizzando al meglio i vantaggi potenziali che tale duplicità consente, e in assenza di interferenze da parte dello stato negli aspetti del commercio internazionale, ciascun paese assumerà una propria caratteristica collocazione nella divisione internazionale del lavoro: i paesi caratterizzati da abbondanza del fattore capitale si specializzeranno in attività capital intensive, mentre quelli con abbondante forza lavoro si specializzeranno in attività labour intensive. I primi esporteranno l’output eccedente rispetto alla domanda interna per importare prodotti ad alta intensità di lavoro dai secondi, i quali, coerentemente con la propria dotazione fattoriale avranno intrapreso un percorso di specializzazione differente e speculare

8 Deriva da questo ragionamento la constatazione che gli scambi internazionali hanno:
una origine, costituita dalla diversa dotazione fattoriale dei paesi coinvolti nel processo; una funzione, costituita dall’alleggerimento delle conseguenze della carenza relativa di alcuni dei fattori produttivi all’interno di ciascun paese. Questo significa che ciascuno dei paesi massimizzerà la produzione e, di conseguenza, sarà massima la produzione complessiva. Si tratta, a ben riflettere, di una versione particolare del modello della mano invisibile di origine smithiana

9 Il punto da sottolineare, tuttavia, è che la razionalità, desiderabilità ed utilità del modello prevede alcune ipotesi piuttosto stringenti: perfetta mobilità internazionale delle merci prodotte; dunque assenza di restrizioni (tariffarie e non) agli scambi internazionali, trascurabilità dei costi di trasporto; inoltre il modello deve prevedere una perfetta immobilità dei fattori impiegati; dunque in ciascun paese le quantità dei fattori produttivi sono date e pienamente occupate; omogeneità del fattore lavoro; in altre parole, non si verificano variazioni della produttività spostando un lavoratore da un settore ad un altro in funzione della specializzazione decisa dal paese; rendimenti costanti, che per ipotesi escludono la formazione di economie di scala legate alla specializzazione produttiva e l’apertura degli scambi internazionali; condizioni di mercato di libera concorrenza perfetta, cioè stretta proporzionalità fra costi di produzione e prezzo di mercato per ciascuna merce; prezzi dei fattori il cui ammontare è determinato esclusivamente dalla loro disponibilità relativa, dunque, ancora una volta, dalla dotazione fattoriale

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13 Merchandise trade of selected regional trade agreements 2000-2008
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 European Union (27) Total exports 2453 2469 2638 3149 3762 4065 4591 5339 5898 Intra-exports 1668 1677 1794 2166 2577 2756 3136 3638 3974 Extra-exports 785 792 843 983 1185 1310 1456 1701 1925 percentage intra-exports 68 69 67 Total imports 2580 2549 2672 3214 3855 4222 4830 5603 6256 Intra-imports 1663 1673 1786 2156 2576 2754 3133 Extra-imports 917 877 886 1058 1278 1468 1697 1965 2282 percentage intra-imports 64 66 65 exports - imports -127 -80 -34 -65 -92 -157 -239 -264 -357

14 Merchandise trade of selected regional trade agreements 2000-2008
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 NAFTA Total exports 1225 1148 1106 1163 1320 1476 1664 1840 2036 Intra-exports 680 633 621 650 739 824 901 950 1013 Extra-exports 544 515 486 513 581 651 763 890 1022 percentage intra-exports 56 55 54 52 50 Total imports 1687 1583 1604 1727 2012 2287 2545 2706 2911 Intra-imports 671 629 620 642 718 793 867 918 968 Extra-imports 1016 954 984 1085 1294 1494 1678 1788 1943 percentage intra-imports 40 39 37 36 35 34 33 exports - imports -462 -435 -498 -564 -692 -812 -881 -865 -875

15 Merchandise trade of selected regional trade agreements 2000-2008
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 ASEAN Total exports a 432 388 407 475 569 656 770 864 990 Intra-exports a 99 87 92 117 142 165 192 218 252 Extra-exports 333 301 315 358 427 491 578 645 738 percentage intra-exports 23 22 25 Total imports a 381 347 367 412 514 603 688 775 937 Intra-imports a 86 77 84 101 125 151 174 194 229 Extra-imports 294 270 282 310 387 452 582 708 percentage intra-imports 24 exports - imports -282 -261 -274 -295 -372 -438 -496 -557 -685

16 Merchandise trade of selected regional trade agreements 2000-2008
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 MERCOSUR Total exports 85 88 89 106 136 164 190 224 278 Intra-exports 18 15 10 13 17 21 26 32 42 Extra-exports 67 73 79 93 119 143 191 237 percentage intra-exports 11 12 14 Total imports 90 84 62 69 95 114 141 184 259 Intra-imports 16 22 34 45 Extra-imports 72 68 52 56 77 91 150 214 percentage intra-imports 20 19 exports - imports -5 4 37 41 50 40

17 Merchandise trade of selected regional trade agreements 2000-2008
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Andean Community Total exports 26 25 30 39 51 65 77 94 Intra-exports 2 3 5 6 7 Extra-exports 24 23 27 36 47 60 71 87 percentage intra-exports 8 9 10 Total imports 28 31 37 46 56 93 Intra-imports 4 Extra-imports 22 33 41 50 64 85 percentage intra-imports 11 exports - imports -2 -1 1

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