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IL BATTESIMO DEI BAMBINI ED IL RINNOVAMENTO DELLA PRASSI PASTORALE.

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Presentazione sul tema: "IL BATTESIMO DEI BAMBINI ED IL RINNOVAMENTO DELLA PRASSI PASTORALE."— Transcript della presentazione:

1 IL BATTESIMO DEI BAMBINI ED IL RINNOVAMENTO DELLA PRASSI PASTORALE

2 Sul territorio delle nostre diocesi la richiesta del Battesimo è un’eredità felice del passato:
se la domanda spesso richiede di essere ri-educata, comunque merita di essere accolta e valorizzata.

3 In un tempo di cambiamenti rapidi e globali, la Chiesa si sente sollecitata a trasmettere con efficacia la fede alle nuove generazioni: può e deve realizzare questo compito concentrandosi sui grembi generatori naturali di evangelizzazione che sono: la comunità ecclesiale la famiglia.

4 nella preparazione seria dei genitori e padrini/madrine;
Di qui lo sforzo di rinnovare la prassi battesimale non solo nei riti celebrativi, ma : nella preparazione seria dei genitori e padrini/madrine; nel coinvolgimento pieno della comunità ecclesiale, ancora prima. Si colma così il tradizionale vuoto tra la celebrazione del battesimo e quella degli altri sacramenti dell’iniziazione cristiana.

5 Oltre la riscoperta della grandezza e bellezza del Battesimo per i propri figli, viene sollecitato il risveglio graduale della fede dei giovani genitori, con il ritorno: alla sequela del Signore; all’appartenenza ecclesiale; all’assunzione dello stile di vita evangelicamente improntato.

6 LA DOMANDA DEL BATTESIMO COME OCCASIONE DI EVANGELIZZAZIONE DELLA FAMIGLIA

7 Davanti alla richiesta del sacramento
si devono contemperare 2 esigenze: la fede pasquale della Chiesa che è inscritta nel compimento stesso del rito battesimale e che decisamente supera la fede di quanti presentano il bambino al Battesimo; la consapevolezza almeno minimale del dono che si riceve proprio perché la grazia germinale del Signore possa essere accolta nella incomparabile dignità e coltivata con responsabilità, fino alla piena crescita e personale riappropriazione interiore.

8 Diverse sono le situazioni socio-religiose dei genitori, come pure le situazioni dei figli:
c’è chi ha un legame forte e vivo con la comunità cristiana; c’è chi è più saltuario nella partecipazione; c’è chi è indifferente od ostile. Molti genitori aspettano mesi e anni prima di chiedere il battesimo per il loro bambino o per più bambini assieme. Spesso c’è forte divario nella fede stessa dei coniugi.

9 L'impegno più rilevante è quello di evangelizzare tutte le svariate situazioni familiari che si incontrano: sposati civilmente, separati, divorziati risposati, coppie di fatto, conviventi, ragazze madri, famiglie di non credenti in cui un solo coniuge si dichiara cristiano. Da qui la necessità di una adeguata competenza ed una sensibilità umana e pastorale per un incontro sincero con le persone ed una autentica evangelizzazione, pur nella gradualità dei passi esigiti dal buon senso.

10 Solo quando un bambino vive nella sfera di una fede concretamente testimoniata in casa sarà per lui naturale appropriarsi per gradi della fede. L’infanzia si presenta sempre più stagione determinante per la strutturazione della personalità, anche sotto il profilo morale-religioso, secondo le acquisizioni psico-pedagogiche recenti.

11 Alcuni presbiteri e collaboratori sono così perplessi per i motivi poco chiari e le situazioni tanto problematiche dei genitori da preferire il rimando a tempo indeterminato del sacramento. Talvolta si accendono con questi genitori – indifferenti od ostili, almeno all’apparenza – conflitti irrimediabili di incomprensione reciproca.

12 Qualche presbitero e operatore pastorale sopravvaluta i deboli legami con la comunità cristiana della famiglia che bussa e si illude che non vi sia distanza tra quanto i genitori desiderano, chiedendo il sacramento, e ciò che la Chiesa ritiene di compiere celebrando il Battesimo.

13 E RINNOVAMENTO PASTORALE
PARROCCHIA E RINNOVAMENTO PASTORALE DA ZERO A SEI ANNI

14 Il rinnovamento degli itinerari del diventare cristiani costituisce un’urgente priorità pastorale, le cui condizioni di fattibilità sono: la corresponsabilità organica degli operatori; i percorsi differenziati per i genitori e i padrini/madrine; l’accoglienza ed il sostegno della comunità, soprattutto eucaristica domenicale.

15 Si deve affrontare il tema dei padrini e delle madrine affinché non siano figure insignificanti e non siano confinate soltanto alla stretta cerchia dei parenti. Bisogna invitare i genitori a identificare come padrino e madrina una figura significativa nella maturazione umana e religiosa del figlio o della figlia, a partire dalla prossimità del luogo di presenza ed esperienza e fino alla quantità/qualità del tempo dedicato all’interazione.

16 Il cambiamento della prassi non può certo passare sopra le teste delle persone: è una realtà che va responsabilmente compresa e scelta. Occorre far maturare la coscienza comunitaria, opportunamente. Risulta necessario dedicare tempo ad illustrare e a motivare il senso del cambiamento: nelle assemblee liturgiche domenicali; nei momenti di incontro con i genitori; nelle convocazioni dei Consigli Pastorali Parrocchiali o di Unità Pastorale.

17 Identificare la piccola comunità che accompagna i genitori ed i padrini/madrine è la seconda priorità pastorale. Con queste persone preparate (e non “perfette”) si può progettare un adeguato cammino di fede per le giovani famiglie. I genitori devono percepire la presenza almeno indiretta di una comunità ecclesiale e non del prete, semplicemente, perché responsabile a livello pastorale.

18 Il gruppo evangelizzante cercherà di:
Condividere la teologia della iniziazione cristiana, recuperando l'unità dei tre sacramenti. Identificare le tematiche di fondo che possano accompagnare genitori, padrini/madrine alla riscoperta della vita in Cristo (cf. Premesse al Rito). Definire il numero e la modalità degli incontri, modulando la proposta secondo le famiglie interessate. Prevedere incontri col Parroco, di gruppo in parrocchia con le altre coppie di genitori, personalmente nelle proprie case con catechisti/e.

19 La comunità può essere sensibilizzata nell'accompagnare con la preghiera.
E la domenica dei Battesimi - poche volte e principalmente durante le solennità liturgiche più adatte (Veglia Pasquale, Pentecoste, Epifania, Festa del Battesimo di Gesù, Solennità Patronale) - deve assumere: una adeguata solennità liturgica una dimensione di calorosa ed umana accoglienza; il senso della festa, senza dimenticare il rimando alla solidarietà e alla carità.

20 Per inserire questo cammino nella comunità parrocchiale si possono ipotizzare – con l’autorizzazione del Vescovo locale - tre momenti celebrativi durante l’Eucaristia domenicale della comunità: la presentazione dei battezzandi e dei loro genitori (cf. accoglienza, segno della croce, impegno alla responsabilità educativa); l'unzione pre-battesimale; il rito comunitario del Battesimo (cf. i segni liturgici e il coinvolgimento attivo dell'assemblea).

21 Si impongono, da zero a sei-sette anni, come itinerari ben ordinati e articolati:
la pastorale pre-battesimale (dalla domanda del Battesimo alla prima accoglienza della famiglia); la celebrazione del sacramento, possibilmente comunitaria; la pastorale post-battesimale (- dalla celebrazione fino ai tre anni del bambino; - dai tre anni fino all’inizio dell’iniziazione cristiana).

22 Il rapporto tra grazia e libertà Incontro del Parroco con i genitori
TEMPI OBIETTIVI CONTENUTI METODO CELEBRAZIONI COMUNITA’ PREPARAZIONE IMMEDIATA AL BATTESIMO Suscitare “simpatia” verso la comunità ecclesiale Rendere i genitori consapevoli del significato della richiesta del sacramento Il mistero della vita Il dono della fede Il rapporto tra grazia e libertà Incontro del Parroco con i genitori Incontri domiciliari dei catechisti battesimali Incontri dei gruppi di genitori e padrini/madrine in parrocchia Presentazione comunitaria dei battezzandi e unzione pre-battesimale Battesimo comunitario in parrocchia Esprime padrini/madrine Accompagna pregando Vive la celebrazione comunitaria del Battesimo e fa convivialità Lascia un ricordo (icona, libro…) DAL BATTESIMO FINO ALLA SCU OLA MATERNA Svolgere la prima evangelizzazione Rendere responsabili i genitori dell’azione educativa Ragionevolezza della fede Annuncio dei misteri cristiani principali Testi: Benedizionale Catech. Bamb. Preghiera in famiglia Catechesi domiciliari Incontri con altre coppie di genitori in parrocchia Anniversario del battesimo Festa del papà e della mamma Ricorrenze particolari Conoscenza dei gruppi familiari e di altri gruppi parrocchiali DURANTE LA SCUOLA Accompagnare nella crescita personale di fede Motivare i genitori come primi educatori dei figli Attivare i genitori a collaborare con la scuola, l’oratorio, ecc. Approfondimento della fede in chiave ecclesiale Incontri di preghiera e di confronto con la Parola a casa e in parrocchia Consegna del catechismo dei bambini Celebrazioni comunitarie (Epifania, Maria Bambina, Mese di maggio, Festa famiglie, ecc.) Prime esperienza di gruppo dei bambini in oratorio Incontri formativi dei genitori per sapere educare meglio

23 I L C A T E C E C H I S T A B A T T E S I M A L E
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24 La pastorale battesimale realizza due dimensioni fondamentali della Chiesa: la missionarietà e la corresponsabilità dei fedeli laici all'interno della comunità ecclesiale. Il parroco non si assume più da solo il peso dell'accoglienza e dell'accompa-gnamento delle famiglie; né i laici/laiche non si presentano come sostituti dei pastori o come aiutanti ausiliari. Il contatto continuativo e diretto con le famiglie attraverso catechisti/e battesimali favorisce la mediazione culturale del Vangelo a medio livello e corrisponde oggi alle attese delle famiglie, anche se in superficie le cose sembrano manifestarsi molto diversamente.

25 Ferma restando la bontà di un itinerario formativo di gruppo in parrocchia, la catechesi battesimale a domicilio è certo una interessante nuova forma di evangelizzazione. In quanto mirata, capillare, stabile, popolare, essa è una tappa della più ampia catechesi per e con gli adulti. Può essere assunta autonomamente proprio per la sua semplicità: si adatta ad ogni situazione pastorale e può essere guidata sia da persone che hanno un basso o medio livello culturale, purché ben preparate.

26 Per un buon catechista battesimale possono essere individuati almeno questi atteggiamenti di fondo:
Gratuità: non è positivo strumentalizzare il rapporto che si instaura nella simpatia per forzare le convinzioni altrui, per contare i risultati, per gratificare il proprio operato. La missionarietà considera solo il bene, l’autentico bene della persona, alla quale è rivolto, tenendo conto della sua libertà. Gradualità: gli uomini d'oggi hanno bisogno di una parola di speranza e di conforto. E l’annuncio, poi, va fatto tenendo conto delle situazioni concrete, rifuggendo ogni confronto aspro e lasciando cadere ogni ostilità preconcetta, promuovendo invece accoglienza e comprensione. Va sempre privilegiato chi è più lontano dal nostro modo di pensare e di agire, il che non significa mancare di chiarezza o risolutezza nelle posizioni di convinzione personale. Prossimità: prima del destinatario, è l'evangelizzatore che deve sforzarsi di compiere interiormente il primo passo ed avanzare, sorretto dalla magnanimità d’animo sia nell’accogliere con fiduciosa larghezza sia nell’accompagnare con completa dedizione.

27 IN FAMIGLIA: SCHEDE BIBLICHE PER GLI INCONTRI CON I GENITORI
(Itinerario A) 2.0 Premessa metodologica 2.1 La figura di Nicodemo (Lectio di Giovanni 3, 1-8) 2.2. Il significato del nome (Lectio di 1 Samuele 3, 1-10) 2.3 La Samaritana (Lectio di Giovanni 4, 5-22) 2.4 Il battesimo di Gesù (Lectio di Luca 3, 15-22)

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31 DELLA PRASSI PASTORALE
IL RINNOVAMENTO DELLA PRASSI PASTORALE POST - BATTESIMALE DA ZERO A TRE ANNI

32 Con l’avvento dei figli, la coppia diventa in senso pieno e specifico una famiglia: la Chiesa deve essere ancora più vicina ai genitori perché accolgano i loro figli e li amino come dono ricevuto dal Signore della vita, assumendo con gioia la fatica di servirli nella loro crescita umana e cristiana (Familiaris Consortio nr. 69) E’ necessario continuare a mettere in atto ogni attenzione e iniziativa per favorire in ogni famiglia la formazione di un'autentica comunità di persone, sostenere le singole coppie nel loro ulteriore compito di trasmissione della vita, aiutarle nell'esercizio del loro originario compito educativo, promuovere in ciascuna di esse un'autentica spiritualità familiare. (Direttorio Pastorale Familiare nr. 107)

33 La famiglia non può essere semplice destinataria di annuncio e catechesi, ma deve essere vista soggetto protagonista e specifico. La forma di ogni proposta è quella di un cammino di co-educazione alla fede e nella fede cristiana di genitori e figli, educandosi reciprocamente nel ritmo abituale della vita familiare, con i suoi tempi, i suoi linguaggi, le sue esperienze.

34 Gli stessi figli possono e devono essere man mano riconosciuti come veri soggetti attivi, capaci di sollecitare occasioni di formazione sul piano della fede anche per gli adulti secondo le differenti e progressive età. I bambini sono capaci di interpellare con la loro presenza i genitori stessi a una riplasmazione della fede cristiana, mediante domande curiose e con intuizioni intelligenti. In questo meraviglioso processo di crescita partecipano presto i fratelli, i nonni, gli zii, come i padrini e le madrine.

35 Se nel preparare il Battesimo si constatava l’infruttuosità di un accompagnamento ristretto, a maggior ragione diventa adesso evidente l’opportunità di “percorsi formativi”. Con una differenziazione opportuna degli obiettivi, dei temi, delle modalità nelle proposte educative, il post-battesimo riesce a configurarsi come autentico percorso “mistagogico”.

36 La Chiesa italiana ha preparato il Catechismo dei bambini Lasciate che i bambini vengano a me come guida autorevole. I genitori possono interiorizzare per se stessi concretizzare per i figli tutti i sapienti suggerimenti educativi del testo per la crescita umana e spirituale, nell’orizzonte della ferialità e della prossimità affettiva.

37 E’ indubbia l’efficacia della collaborazione dei catechisti che hanno preparato i genitori al Battesimo dei figli. La conoscenza e l’amicizia maturate nella stima e simpatia garantiranno la continuità dell’annuncio di fede, a nome di tutta la comunità parrocchiale.

38 Il “primo annuncio” diventa evangelizzazione sempre più sistematica o 'catechesi' vera e propria.
Si propone la presentazione sempre più completa di ciò che Cristo ha detto, ha fatto e ha comandato di fare. Nella rinascita e maturazione della fede, la catechesi si salda sempre più alla liturgia e alla carità nelle sue molteplici forme personali e comunitarie.

39 (Il “sapore” di princìpi-atteggiamenti spirituali)
TEMI INTRODUTTIVI Il “Vangelo” della famiglia (Il volto di Dio-Trinità nella vita coniugale e familiare) 2. Il servizio alla vita (Il figlio come benedizione, dono e compito) 3. L’arte di educare (alla verità, alla bellezza, alla bontà) 4. L’evoluzione psico-pedagocica del bambino (L’educazione graduale, armonica, integrale) 5. Lo sviluppo morale-religioso (Il “sapore” di princìpi-atteggiamenti spirituali)

40 ITINERARIO A: IN FAMIGLIA
1. Gesù presentato al Tempio 2. Gesù ritrovato nel Tempio 3. Gesù e i bambini 4. Il salmo 8 (Grandezza del Signore e dignità dell’uomo) 5. Il salmo 131 (Sono sereno e tranquillo)

41 DELLA PRASSI PASTORALE
IL RINNOVAMENTO DELLA PRASSI PASTORALE POST - BATTESIMALE DA TRE A SEI ANNI 41 41

42 Tra le pareti domestiche, la famiglia genera alla fede con una sua forza propria più di quanto non si possa immaginare. Dopo il battesimo, è la famiglia – spesso allargata alla presenza preziosa dei nonni - ad offrire il contesto naturale della fede, con ricchezza di gesti semplici e abituali La comunità cristiana, se non deve sostituirsi ai genitori, non può però non accompagnare le giovani famiglie in questo delicato compito, promuovendo occasioni educative integrative.

43 Queste parole esprimono un sogno o una realtà?
“La parrocchia è Chiesa presente tra le case degli uomini”: la suggestiva definizione dei Vescovi italiani del 2003 suscita però qualche interrogativo. Queste parole esprimono un sogno o una realtà? Possono dirsi veramente il volto delle nostre parrocchie? Oppure manifestano, al massimo, un buon desiderio? Le trasformazioni in atto nella nostra società costringono la parrocchia a ripensarsi, a trovare occasioni, stile, linguaggio idonei ad esprimere il suo sforzo di venire incontro alle attese d’oggi.

44 È necessario che i genitori offrano ai loro figli proposte di vita familiare che siano occasioni autentiche di educazione della fede, come ad es. la preghiera del mattino e della sera, la celebrazione delle Feste, la lettura comune di qualche pagina della Bibbia illustrata per i più piccoli. Va da sé l’opportunità di interazione con altri adulti significativi della parrocchia: deve stare sempre più a cuore la scelta, la formazione e la cura degli operatori pastorali, consacrati o laici, singoli o coppie, che sono disponibili alla pastorale battesimale.

45 Il Catechismo dei bambini istituisce una analogia molto affascinante tra l’anno liturgico segnato dalle grandi solennità e le prime tappe di vita del figlio: - al tempo dell’Avvento (momento di attesa, perché come Gesù ogni bambino entra nella storia molto tempo prima della sua nascita, nella trepidazione della gravidanza), succede il tempo del Natale (momento della luce, quella di una nuova vita, che provoca stupore, ammirazione e gioia), prosegue col tempo dell’Epifania (momento della manifestazione, perché il mistero nascosto in ogni persona possa dispiegarsi in modo unico e irripetibile, nella sua vocazione originale e personale di Figlio di Dio, cultore e custode della creazione, costruttore del regno di Dio).

46 TEMI INTRODUTTIVI 1. La bellezza dell’educare, oltre la necessità o la possibilità di formare 2. Coniugalità e genitorialità, senza soluzione di continuità 3. Le fondamentali crescite del bambino nell’età prescolare 4. Il vasto e graduale processo di socializzazione 5. I linguaggi dell’educazione religiosa del bambino (Il linguaggio empatico, narrativo e simbolico)

47 ITINERARIO IN FAMIGLIA
Schede narrative 1: Il creatore del cielo e della terra 2: Eva, Adamo, l’albero e Dio 3: Noè e l’arca 4: Abramo e Sara 5: Mosè, il bimbo salvato dalle acque 6: Davide scelto per essere re 7: Il profeta Isaia 8: L’annuncio a Maria 9: Il buon samaritano 10: Gesù e i bambini 11: La moltiplicazione dei pani e dei pesci 12: La tempesta sedata 13: Signore, insegnaci a pregare 14: L’angelo custode 15: San Francesco di Assisi 16: Santa Chiara

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50 GRAZIE PER L’ CCOGLIENZA E L’ ATTENZIONE
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