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“Gestione della Qualità” Elementi di gestione di una Organizzazione

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Presentazione sul tema: "“Gestione della Qualità” Elementi di gestione di una Organizzazione"— Transcript della presentazione:

1 “Gestione della Qualità” Elementi di gestione di una Organizzazione
Lezioni di “Gestione della Qualità” Elementi di gestione di una Organizzazione Lezioni per i Corsi di Laurea, Specialistica o Magistrale di: Ingegneria Gestionale Ingegneria Informatica per la Gestione d’Impresa Ingegneria Meccanica Ingegneria dei Veicoli Terrestri Ingegneria Nucleare a.a GQ

2 Elementi di gestione di un’Organizzazione Indice
L’Organizzazione come un Sistema aperto, l’organizzazione come scienza, la struttura organizzativa Il sistemi di gestione e le variabili organizzative management e leadership la pianificazione, la supervisione e il controllo (indicatori e risultati) le risorse umane e le altre risorse La gestione per processi e il loro controllo Elementi

3 Elemento Chiave ORGANIZZAZIONE Sistema strutturato ed integrato di persone, di risorse e di attività, orientato a fini stabiliti Elementi

4 CARATTERISTICHE DI UN’ORGANIZZAZIONE
Elemento Chiave CARATTERISTICHE DI UN’ORGANIZZAZIONE un insieme di persone fisiche e di conseguenza un “corpo sociale”, non una macchina ha comportamento intelligente, determinato dalle capacità del management e non deterministico i suoi punti di forza sono la cooperazione e l’interdipendenza fra le persone Elementi

5 SISTEMA SI PUÒ DEFINIRE SISTEMA UN INSIEME DI ELEMENTI
E RELAZIONI DESTINATE A SVOLGERE UNA O PIÙ FUNZIONI. GLI ELEMENTI E LE RELAZIONI DEL SISTEMA CHE GLI CONSENTONO DI SVOLGERE LE FUNZIONI PREVISTE SONO COLLEGATI TRA LORO IN UNA CATENA DI PROCESSI ISO 9000:2000 Insieme di elementi tra loro correlati od interagenti (COME RISPONDERE AL MEGLIO ALLE ESIGENZE DEL CLIENTE CON LE “RISORSE” DISPONIBILI) Elementi

6 SISTEMA AZIENDALE APERTO
Sistema di forze e di operazioni coordinate in funzione della produzione di beni o della erogazione di servizi caratterizzato da una molteplicità e mutevolezza di legami ed interconnessioni con l’ambiente in cui opera e finalizzato al raggiungimento di determinati obiettivi, in una prospettiva di equilibrio dinamico Elementi

7 Sistema di gestione Sistema di Gestione OBIETTIVI Risorse
Elemento Chiave Struttura Organizzativa Sistema di Gestione OBIETTIVI Processi e Procedure Amministrazione Commerciale Progettazione Produzione Assistenza Attrezzature Fornitori Personale Materiali Risorse Elementi

8 SISTEMA AZIENDALE APERTO
Elemento Chiave MACROAMBIENTE AMBIENTE OPERATIVO AZIENDA Elementi

9 SISTEMA AZIENDALE APERTO
MACROAMBIENTE & SISTEMA AZIENDALE APERTO MACRO - AMBIENTE Fattori politici Fattori internazionali Fattori sociali Fattori tecnologici Fattori legislativi Fattori economici Elementi

10 RAPPORTO IMPRESA-AMBIENTE
Ambiente operativo Sistema aziendale Variabili Clienti Azionisti Concorrenti Fornitori Collettività influenti sul comportamento PERSONE OBIETTIVI E COMPORTAMENTO VARIABILI RISULTATI ORGANIZZATIVE MEZZI TECNICI Elementi

11 L’ORGANIZZAZIONE COME DISCIPLINA …
ANALIZZA • i criteri di divisione e di specializzazione orizzontale e verticale del lavoro • i criteri di ripartizione di responsabilità ed autorità, • i meccanismi di collegamento e coordinamento tra le persone che fanno parte di un’azienda o di altri organismi istituiti in vista della realizzazione di uno scopo comune Elementi

12 Definisce i criteri di divisione e coordinamento del lavoro ed indica:
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Elemento Chiave Definisce i criteri di divisione e coordinamento del lavoro ed indica: le unità organizzative elementari tra le quali è suddiviso il lavoro mansioni e compiti di ciascuna unità o organo attribuzioni di responsabilità e autorità schema dei collegamenti tra posizioni aziendali Elementi

13 DOCUMENTI CHE DESCRIVONO LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Elemento Chiave ORGANIGRAMMA Rappresentazione grafica della struttura organizzativa formale LETTERA DI INCARICO, DISPOSIZIONE DI DIREZIONE, ORDINE DI SERVIZIO … MANUALE DELLA QUALITÀ PROCEDURA, ISTRUZIONE MANSIONARIO Documento contenente la descrizione delle mansioni assegnate alle singole posizioni in termini di compiti, responsabilità e relazioni MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ (GISO – Grafico Interrelazioni Sistema Organizzativo) Matrice sulla quale sono indicati, per ogni posizione della struttura, i compiti e le responsabilità Elementi

14 Elementi

15 ORGANI DI LINE Organi operativi di direzione e di esecuzione inseriti nella scala gerarchica ORGANI DI STAFF Organi di consulenza ed assistenza non direttamente impegnati nei processi operativi aziendali Elementi

16 RELAZIONE DI TIPO GERARCHICO RELAZIONE DI TIPO FUNZIONALE
Nasce dall’autorità di linea esercitata sui livelli gerarchici inferiori e comporta nei loro confronti: assegnazione dei compiti, controllo del lavoro svolto, supporto alle richieste di risorse aggiuntive, definizione dei piani di carriera, definizione degli aspetti retributivi e degli incentivi RELAZIONE DI TIPO FUNZIONALE nasce dall’autorità attribuita ad uno specialista funzionale, al quale viene assegnata la responsabilità delle attività di sua competenza anche se svolte presso un’altra funzione Elementi

17 TABELLA MATRICIALE R= Responsabile P= Collabora Elemento Chiave
Funzioni Direzione Generale Ammi & Pers. Uff. Tecnico Uff. Sftw Produz. Collaudo App. & Logisti. Assist. Cliente Amminist. R Commerciale Marketing Gest. offerte P Gest. Ordini Specifiche funzion. Approvv. Prog. Progetto di sistema Progetto elettro/meccanico Sviluppo software Produzione Produz. interna Produz. esterna Collaudi Collaudo in sede Collaudo presso il cliente ASSISTENZA Elemento Chiave Elementi R= Responsabile P= Collabora

18 POSSIBILI CONFIGURAZIONI DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Elemento Chiave FUNZIONALE DIVISIONALE MATRICIALE PER PROGETTO PER PROCESSI Tipologie “pure” Fattori che influiscono sulla scelta della configurazione: dimensione attività svolta gamma prodotti / servizi tecnologie utilizzate mercati serviti Elementi

19 LA STRUTTURA FUNZIONALE
rappresenta il modello storicamente più antico e, ad oggi, ancora il più diffuso FUNZIONI insiemi di unità organizzative omogenee per l’attività svolta Elementi

20 UN’ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE
AMMINISTRATORE DELEGATO DIRETTORE DI DIRETTORE DIRETTORE PROGETTAZIONE VENDITE ACQUISTI DIRETTORE DI DIRETTORE DIRETTORE PRODUZIONE AMMINISTRATIVO PERSONALE PROGETTISTI DIRETTORI DI RESPONSAB CONTROLLERS ACQUISITORI DIRETTORI LINEE STABILIMENTO AREE DI DI STABILIM/AREA PERSONALE PRODOTTI VENDITA DI STABILIMENTO Elementi

21 L’ORGANIZZAZIONE A MATRICE
Elemento Chiave Direttore ricerca e progettazione Servizio Servizio Servizio Servizio Servizio meccanica elettronica componenti metallurgico pre-progetti Prodotti domestici Strumentazione industriale Applicazioni industriali Elementi

22 L’organizzazione per progetti
Elemento Chiave L’organizzazione per progetti C L I E N T L O G I S T C A A S I T E N Z P R O G E T A Z I N P R O D U Z I N E Gruppo Progetto A Gruppo Progetto B Gruppo dei Team Leader Gruppo Progetto C Elementi

23 CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA A MATRICE
DOPPIA AUTORITA’ I dipendenti hanno 2 capi: il product/project manager (da cui dipendono funzionalmente) ed il responsabile di funzione (da cui dipendono gerarchicamente) EQUILIBRIO DEI POTERI Bilanciamento dei poteri tra product/project manager e responsabile di funzione necessario affinché questi due soggetti possano coesistere. Elemento Chiave Elementi

24 PRINCIPALI VANTAGGI DELLA STRUTTURA A MATRICE
Superamento del problema delle barriere interfunzionali Elevata flessibilità PRINCIPALI SVANTAGGI DELLA STRUTTURA A MATRICE Scarsità di chiarezza di ruoli e carenze nel loro coordinamento possono dar luogo a conflitti Se non si ha equilibrio di potere una delle due dimensioni tende a prevalere Elementi

25 La Piattaforma Elemento Chiave Un esempio di struttura organizzativa “matriciale” che sviluppa particolari meccanismi di coordinamento ed integrazione Elementi

26 Una scelta particolare (a “stanza”) di una piattaforma
Elementi

27 Elementi di gestione di un’Organizzazione Indice
L’Organizzazione come un Sistema aperto, l’organizzazione come scienza, la struttura organizzativa Il sistemi di gestione e le variabili organizzative management e leadership la pianificazione, la supervisione e il controllo (indicatori e risultati) le risorse umane e le altre risorse La gestione per processi e il loro controllo Elementi

28 Il termine MANAGEMENT viene utilizzato per identificare:
Elemento Chiave Il termine MANAGEMENT viene utilizzato per identificare: MANAGEMENT Il campo di studio delle modalità e delle scelte per conseguire gli obiettivi stabiliti • i soggetti che esercitano attività di guida, governo e controllo all’interno di un’azienda • l’attività mediante la quale coloro che hanno la responsabilità totale e parziale della direzione dell’azienda svolgono il proprio lavoro Tutti gloi aspetti “organizzativi” nella pianificazione strategica Elementi

29 Elemento Chiave MANAGEMENT L’azione di management avviene ogni qual volta due o più persone, in qualsiasi tipo di attività organizzata, interagiscono per raggiungere uno scopo comune I manager diventano, perciò, i soggetti decisori che stabiliscono le regole da seguire per effettuare le azioni giornaliere e per conseguire gli obiettivi prefissati Elementi

30 LIVELLI DI MANAGEMENT IN UNA ORGANIZZAZIONE
Elemento Chiave Presidente CdA, Presidente, Governatore, Sindaco CEO Alta Direzione Direzione di medio livello Management di primo livello Personale non manageriale CEO Vice-presidenti, Capi Divisione, Segretari Generali, Direttori Alta Direzione Capi servizio, Presidi, Sovrintententi, Capi Filiale Direzione di medio livello Dopo l’introduzione generale che divide la doc in tre tipologie cominciamo da quella attuativa di “sistema”. La struttura della documentazione attuativa è raffigurabile, come è noto, con una piramide che si sviluppa su 3 livelli. Al vertice si trova il manuale della qualità, come guida di tutto il sistema. Dichiara verso l’esterno e all’interno come funziona l’azienda. Sono definite le principali responsabilità, la politica, gli obiettivi, come viene addestrato il personale, come si gestiscono i documenti, le modalità di selezione dei fornitori, della gestione dei processi produttivi. Una road map delle attività dell’azienda. A livello intermedio della piramide si collocano le procedure generali che definiscono più in dettaglio le varie modalità operative. Per esempio la procedura relativa alla documentazione detta le regole e le responsabilità per emettere le specifiche, le procedure, i disegni, gli ordini, ecc. Alla base della piramide si trovano documenti più specialistici in cui si indica come si opera all’interno di ogni unità. (Slide 035) Dunque al vertice ci sarà un solo documento o due al massimo, a livello intermedio dieci, mentre alla base se ne possono trovare ad esempio cinquanta. Sulla base di queste regole generali vengono emessi tutti documenti e svolte le varie azioni ed attività. Supervisori, Capi reparto, Capo Sala, Capi, Allenatori Management di primo livello Venditori, Progettisti, Ricercatori, Impiegati, Operai, Tecnici Personale non manageriale Elementi

31 CARATTERISTICHE MANAGERIALI
concettuali prevalentemente analitiche, skill mentali per acquisire, vagliare ed interpretare le informazioni ricevute da varie fonti e prendere decisioni complesse tecniche usare le conoscenze, gli strumenti e le tecniche di una disciplina o di un settore specifico, tipo la contabilità, la progettazione, la vendita, la produzione, la medicina gestionali capacità di pianificazione, organizzazione, di gestione del personale e di controllo, in particolare di carattere economico di relazioni umane skill comportamentali ed analitici per operare con persone all’interno ed all’esterno dell’Organizzazione Elementi

32 IMPORTANZA RELATIVA DELLE VARIE ABILITÀ MANAGERIALI
Management I Livello Management Intermedio Alta Direzione concettuali tecniche gestionali relazioni umane Elementi

33 FUNZIONI GESTIONALI TIPICHE DEL MANAGEMENT
Elemento Chiave PIANIFICARE Determinare missione, valori, obiettivi, strategie e politiche, progetti, programmi, risorse, processi, metodi, budget, standard ….(assumere decisioni) ORGANIZZARE Determinare le risorse necessarie, individuare le attività e assegnare le responsabilità (definire la struttura organizzativa) GUIDARE Dirigere, attuare, influire (lo “stile” di direzione, la leadership) CONTROLLARE Assicurarsi che le azioni pianificate siano eseguite come previsto obiettivi metodi di misura misura e valutazione feedback Elementi

34 LEADERSHIP Elemento Chiave capacità di influenzare, orientare, guidare le attività individuali e di gruppo verso la definizione di obiettivi ed il loro conseguimento Elementi

35 MANAGER LEADER PENSA IN TERMINI DI LUNGO PERIODO
SA GUARDARE FUORI DELLA PROPRIA UNITA’ (“GIOCA” A TESTA ALTA) HA INFLUENZA BEN OLTRE LA SUA SFERA DI STRETTA COMPETENZA ATTRIBUISCE LA MASSIMA IMPORTANZA AD ENTITA' IMMATERIALI ( ES. VALORI, MOTIVAZIONI, ISPIRAZIONE) HA LA CAPACITA' DI CONCILIARE ESIGENZE FRA LORO CONTRAPPOSTE E’ PORTATO ALL’INNOVAZIONE PIANIFICA ORGANIZZA GUIDA (gestisce il personale, dirige un progetto …) CONTROLLA E SUPERVISIONA Elementi

36 COMPORTAMENTI TIPICI DEL LEADER
Leader non si nasce: si tratta di coltivare quelle caratteristiche che sono favorevoli allo sviluppo della leadership Elemento Chiave COMPORTAMENTI TIPICI DEL LEADER Ispirare fiducia e saper essere un punto di riferimento, Riuscire a trasmettere i propri valori, Assicurarsi che gli obiettivi siano chiari e compresi da tutti, Saper cogliere e sviluppare le potenzialità dei collaboratori, Saper motivare le persone, Stimolare il lavoro di gruppo, Stimolare al miglioramento. Elementi

37 Elementi di gestione di un’Organizzazione Indice
L’Organizzazione come un Sistema aperto, l’organizzazione come scienza, la struttura organizzativa Il sistemi di gestione e le variabili organizzative management e leadership la pianificazione, la supervisione e il controllo (indicatori e risultati) le risorse umane e le altre risorse La gestione per processi e il loro controllo Elementi

38 SISTEMA DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO
Elemento Chiave SISTEMA DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO l’insieme di quelle variabili che mettono in relazione gli obiettivi che l’azienda intende perseguire con le risorse di cui dispone e con la struttura organizzativa che deve realizzarli in condizioni di efficienza Elementi

39 Fasi della Pianificazione
stabilire gli obiettivi valutare i fattori che possono condizionare il conseguimento degli obiettivi (fattori ambientali, non solo attuali, ma potenziali, che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi) definire il metodo per conseguire gli obiettivi (le attività necessarie per il conseguimento degli obiettivi, i loro tempi di svolgimento, i soggetti da coinvolgere, le responsabilità di ciascuno e le risorse necessarie) Elemento Chiave Il Plan del PDCA Elementi

40 Elemento Chiave Alcuni termini chiave MISSION = La ragion d’essere (prodotti, servizi, clienti) VISION = Come dovrebbe essere POLITICA= Obiettivi, indirizzi, comportamenti tenuti nel governo dell’Impresa VALORI = le intese, i principi di fondo dell’Impresa Elementi

41 VISION (Orientamento Strategico di Fondo)
Elemento Chiave VISION (Orientamento Strategico di Fondo) L’espressione di ciò che si pensa che l’azienda dovrebbe essere. Ciò che l’azienda aspira ad essere: il suo sogno, la sua massima aspirazione La VISION è un’esplicitazione dei VALORI di fondo su cui ruota l’esistenza e lo scopo dell’azienda Elementi

42 Elemento Chiave MISSION Percorso ideale a cui aspira l’azienda per garantirsi la sopravvivenza sul mercato nel tempo. Indicazione dei prodotti e servizi offerti, dei clienti a cui rivolgersi, ma anche insieme di principi e regole di comportamento. Strumento informativo e di condivisione delle idee con l’intera organizzazione. Elementi

43 LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA
Elemento Chiave LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA Attività decisionale con la quale, sulla base di una vision a priori definita, si definiscono la MISSION di un’impresa e gli obiettivi di lungo periodo ad essa collegati e si individuano le strategie ritenute più adeguate per raggiungerli Par slide 10 Elementi

44 La Strategia L’arte e la scienza di guidare le truppe alla vittoria
(L’arte della guerra, Bingfa) L’attività con la quale le aziende, grandi e piccole, con o senza fini di lucro, scelgono il modo di conseguire i loro obiettivi generali Elementi

45 Elemento Chiave STRATEGIA Insieme di scelte deliberate seguendo logiche decisionali alternative che consentono di definire le azioni per il conseguimento degli obiettivi di medio-lungo termine. In altre parole, la strategia si occupa di come un'organizzazione deve agire in rapporto all'ambiente specifico di riferimento. Elementi

46 UNA MASSIMA... “...Se non si conoscono i piani dei signori vicini, non si possono stringere alleanze; se non si conosce la conformazione di monti e foreste, paesaggi pericolosi e acquitrini, non si possono muovere eserciti....Si rifletta con cura prima di muoversi; vince chi per primo conosce le strategie dirette e indirette...” (Sun Tzu, IV sec a.C) Par slide 17b Elementi

47 Elemento Chiave POLITICHE Linee guida generali (obiettivi e indirizzi), stabilite con riferimento sia ai vari livelli dell’organizzazione, sia ai possibili sub – sistemi in cui essa è suddivisa, che orientano il management nelle loro attività. Elementi

48 Politica Aziendale Politica di industrializzazione
Politica degli investimenti Politica di industrializzazione Politica finanziaria Politica del prodotto Politica di ricerca Politica di marketing Politica di vendita Politica del personale Politica per la qualità Politica degli acquisti Politica Aziendale Par slide 23 Elementi

49 PIANIFICAZIONE OPERATIVA
PIANI ANNUALI Attività da svolgere, Responsabilità Tempi da rispettare, Indicatori e obiettivi. Elemento Chiave Elementi

50 Prodotti/servizi da offrire sul mercato, Produttività,
ASPETTI RELATIVAMENTE AI QUALI UN’AZIENDA DEVE INDIVIDUARE I PROPRI OBIETTIVI Prodotti/servizi da offrire sul mercato, Produttività, Reperimento risorse materiali e finanziarie Redditività, Innovazione, Percorso di crescita dei manager, Performance e soddisfazione dei dipendenti, Responsabilità sociale. Elementi

51 (DIAGNOSI, MONITORAGGIO)
Elemento Chiave CONTROLLO (DIAGNOSI, MONITORAGGIO) Complemento della pianificazione, serve a mantenere la rotta individuata nei piani; la pianificazione non integrata da un buon sistema di controllo è da ritenersi incompleta. La funzione di controllo deve essere condotta in maniera da fornire informazioni tempestive e rapporti precisi, misurando la performance con una certa frequenza e fornendo continui feedback alla pianificazione, che su tale base può quindi anche essere rivista. Elementi

52 IL SISTEMA DI CONTROLLO
Elemento Chiave IL SISTEMA DI CONTROLLO DEVE ESSERE COSTITUITO DA UN INSIEME DI INDICATORI RELATIVI ALLE GRANDEZZE PIÙ RAPPRESENTATIVE DEI RISULTATI SIA RELATIVI AI PROCESSI CHE AL BUSINESS NEL SUO INSIEME Par slide 9 Elementi

53 Il Check (Diagnosi) del PDCA
Elemento Chiave FASI DEL PROCESSO DI CONTROLLO misurazione delle performances (si ricollega con la definizione degli indicatori e degli obiettivi effettuata in sede di pianificazione) confronto con gli standard ed interpretazione degli scostamenti determinazione delle azioni correttive Il Check (Diagnosi) del PDCA Elementi

54 La misurazione ed il Controllo dei Risultati
Elemento Chiave Chi: Cosa: Perché: Quando: Come: il Management risultati economici, finanziari e tecnici verificare l’efficacia dell’azione di guida del Sistema a fronte degli obiettivi stabiliti (target), della concorrenza e dei First Of Class periodicamente, in relazione alla dinamica di variazione dei fattori di controllo Par slide 6 tecniche di controllo qualitative e quantitative (mediante “indicatori”) Elementi

55 IL VALORE DEL RISULTATO
INDICATORE O INDICE Elemento Chiave DATO NUMERICO VARIABILE IN MODO CONTINUO O DISCRETO CHE CONSENTE DI TRARRE DELLE INDICAZIONI DI TENDENZA DI UN FENOMENO. Può derivare da una misura oggettiva di una grandezza e quindi rappresentare direttamente l’obiettivo stesso od essere ottenuto rapportando: IL VALORE DEL RISULTATO Par slide 8 AD UN VALORE PRESO A RIFERIMENTO O AD ALTRI ELEMENTI AD ESSO COMPARABILI E QUINDI DELLA STESSA NATURA (il fatturato di un anno rispetto al fatturato dell’anno precedente, la quantità di prodotti venduti di un certo tipo rispetto al totale, il numero di clienti totalmente soddisfatti rispetto ai clienti nel loro insieme….). Elementi

56 E’ importante: NON IL VALORE ASSOLUTO DI UN INDICATORE, MA
Elemento Chiave E’ importante: NON IL VALORE ASSOLUTO DI UN INDICATORE, MA LA SUA VARIAZIONE RELATIVA (IN FUNZIONE DEL TEMPO O DI ALTRE GRANDEZZE O VARIABILI INDIPENDENTI, QUALI LA PRODUZIONE, IL VALORE DEGLI Par slide 10 Elementi

57 TIPI DI OBIETTIVI E DI INDICATORI
Elemento Chiave ECONOMICO- FINANZIARI COMPETITIVI DI PROCESSO Par slide 11 Elementi

58 GLI INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI CONSENTONO DI VALUTARE:
La situazione patrimoniale L’equilibrio finanziario Il risultato economico della gestione d’impresa Par slide 12 Elementi

59 Le misurazioni di performance con indicatori economico-finanziari permettono di:
confrontare i risultati attuali dell’impresa con quelli storici (comparazione nel tempo) confrontare i risultati attuali dell’impresa con quelli dei concorrenti (comparazione nello spazio) Par slide 14 Elementi

60 INDICATORI COMPETITIVI quota di mercato assoluta
INDICATORI DI MERCATO quota di mercato assoluta quota di mercato relativa graduatoria nel settore per quota di mercato distanza dal principale concorrente Par slide 28 vendite di nuovi prodotti rispetto alla quota di mercato spese per R&S Elementi

61 INDICATORI COMPETITIVI
INDICATORI DI CUSTOMER SATISFACTION La percentuale di ordini/servizi consegnati/erogati nei tempi standard previsti La percentuale di consegne non coincidenti con l’ordine La percentuale di consegne/servizi contestati Il valore percentuale sulle vendite dei resi La percentuale interventi in garanzia rispetto alle unità vendute Durata media della relazione con un cliente Par slide 29 Elementi

62 Altri indicatori di performance aziendale
indicatori relativi alle prestazioni dei processi chiave, indicatori relativi alla quota di mercato, tempi di sviluppo del prodotto , tempi di elaborazione ordini, tempi di produzione e di distribuzione, Tempi di risoluzione reclami, Tempi di rotazione dei magazzini, difettosità dei prodotti…. Una loro valorizzazione in fase di pianificazione permette di tracciare il percorso che l’azienda deve seguire Elementi

63 Indicatori relativi ai costi della qualità (Feighenbaum, ISO 9004.1 Ed. ’94)
Elemento Chiave INDICATORI RELATIVI AI COSTI DI PREVENZIONE Costi sostenuti per la predisposizione ed applicazione del SGQ INDICATORI RELATIVI AI COSTI DI VALUTAZIONE Costi afferenti a tutte la attività di verifica INDICATORI RELATIVI AI COSTI DEGLI INSUCCESSI (DELLA “NON QUALITÀ” ) Costi della non qualità interni (rilevati all’interno dell’Organizzazione, compresi quelli derivanti da non qualità attribuibili ai fornitori, non conformità, scarti, rilavorazioni, ripetizione di collaudi e delle prove, arresti e riavvii di produzione, conseguenze logistiche,…) Costi della non qualità esterni ( quali difetti, reclami, garanzie, restituzione prodotti difettosi, riparazioni e sostituzioni in garanzia, stipendi degli addetti alla gestione della clientela,…) Ai quali andrebbero sommati i costi legati alla perdita d’immagine e alla conseguente perdita di mercato Elementi

64 Gli Indicatori dei Costi della Qualità Strumento di Management
Elemento Chiave 20 40 60 80 100 120 140 1° Trim. 2° Trim. 3° Trim. 4° Trim. costi difetti esterni interni costi di Accert. Prevenz. Tempo Costi RISPARMIO Costi della qualità Elementi

65 Elementi di gestione di un’Organizzazione Indice
L’Organizzazione come un Sistema aperto, l’organizzazione come scienza, la struttura organizzativa Il sistemi di gestione e le variabili organizzative management e leadership la pianificazione, la supervisione e il controllo (indicatori e risultati) le risorse umane e le altre risorse La gestione per processi e il loro controllo Elementi

66 LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
Elemento Chiave La politica del personale deve prendere in considerazione: attività di pianificazione e selezione lo sviluppo di professionalità coerenti con il disegno strategico aziendale, mediante le attività di formazione e addestramento la predisposizione di un sistema di motivazione, coinvolgimento, gratificazione il monitoraggio sistematico dei risultati (valutazione delle performances e del livello di soddisfazione del personale) Elementi

67 PREREQUISITI PER LO SVILUPPO DEL FATTORE UMANO
La capacità di guida del management Responsabilizzazione di “tutti” gli operatori aziendali Elementi

68 Comportamento direzionale
Modalità alle quali si attengono i managers nella guida dei propri dipendenti Si può andare da forme più autoritarie a forme più partecipative Occorre tener presenti: le caratteristiche dei managers le caratteristiche dei dipendenti le caratteristiche delle attività da svolgere Elementi

69 Responsabilizzazione di “tutti” gli operatori aziendali
Elemento Chiave ORGANIZZAZIONE SNELLA E FLESSIBILE MAGGIORI LIVELLI DI AUTONOMIA, SPECIALMENTE IN “PRIMA LINEA” GESTIONE PER PROCESSI Ottica dell’ EMPOWERMENT Elementi

70 EMPOWERMENT Elemento Chiave Assegnare ai dipendenti libertà ed autonomia organizzativa, conferendo addestramento (formazione ed informazione), risorse ed autorità Caratteristiche: Consapevolezza ed autocontrollo Professionalità Flessibilità organizzativa e gestionale Spirito di squadra Elementi

71 Caratterizzazione delle risorse necessarie
PROCESSO DI ACQUISIZIONE DEL PERSONALE Caratterizzazione delle risorse necessarie Skill analysis all’interno dell’azienda (analisi dei processi) Definizione del fabbisogno Reclutamento Selezione Elementi

72 FORMAZIONE Elemento Chiave Attività che si pone non solo l’obiettivo di sviluppare nel personale conoscenze e capacità riferibili ad una certa mansione, ma anche di creare occasioni di crescita individuale e di orientamento. La formazione mira ad agire non solo sulle conoscenze, ma anche sui comportamenti e sugli atteggiamenti dei singoli, in linea con le aspettative e gli obiettivi dell’organizzazione. Elementi

73 MODALITÀ DI VERIFICA DELL’EFFICACIA DELL’AZIONE FORMATIVA
In maniera diretta, attraverso l’osservazione sul campo delle abilità e delle conoscenze apprese In maniera indiretta, utilizzando test volti a verificare il grado di miglioramento di competenze e professionalità Elementi

74 Addestramento Richiede Scopo Definizione degli skills
Elemento Chiave Definizione degli skills Erogazione dei necessari contenuti teorici Esperienza sul campo Richiede Fornire: Capacità tecniche Conoscenze Metodi di lavoro e strumenti Informazioni Sensibilità e consapevolezza Scopo Par slide 24 Elementi

75 I PROGRAMMI DI ADDESTRAMENTO E DI VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE
Devono riguardare tutto il personale, management compreso, e tutte le attività Comprendere interventi informativi (sensibilizzazione) sulle strategie, sulle politiche aziendali e sugli obiettivi e relativamente a quanto necessario per la soddisfazione del cliente Par slide 22 Elemento Chiave Elementi

76 le capacità e gli strumenti gestionali necessari
Un piano di addestramento deve fare in modo che il personale acquisisca: le conoscenze tecniche e le abilità necessarie per lo svolgimento delle attività che gli competono le capacità e gli strumenti gestionali necessari la conoscenza delle esigenze e aspettative dei clienti la conoscenza delle norme interne e di quelle esterne applicabili la documentazione necessaria per il corretto svolgimento delle attività Elemento Chiave Elementi

77 Elementi

78 Elemento Chiave QUALIFICA Verifica e documentazione del possesso da parte della persona delle caratteristiche ed abilità richieste per lo svolgimento del compito che le viene assegnato. Elementi

79 Qualifica Elemento Chiave Il personale deve essere selezionato sulle basi delle capacità di soddisfare determinate specifiche di lavoro Dovrebbero essere attuate valutazioni accurate delle necessità di qualificare il personale Verificare (e documentare) il possesso da parte del personale delle caratteristiche e/o abilità tali da consentirgli lo svolgimento delle funzioni richieste Azioni di mantenimento Elementi

80 Elemento Chiave MOTIVAZIONE stato psicologico che determina l'intensità dell'impegno nel fare qualcosa o nel raggiungere un certo risultato Elementi

81 Elemento Chiave Motivazione Attenzione alle diverse situazioni esterne (livello di istruzione di base, mercato del lavoro, ruolo ed politica dei sindacati, situazione economica, livello dei servizi e infrastrutture, qualità della vita effettiva e/o attesa…..) ed a quelle specifiche di ogni individuo Elementi

82 Per sviluppare la motivazione del personale...
Occorre osservare ciò che spinge le persone ad agire: bisogni , incentivi e percezioni Cioè analizzare ciò che fa nascere e sviluppare un comportamento proattivo e ciò che lo fa cessare... Elementi

83 Teoria della scala dei bisogni di Maslow
Principi I bisogni di ogni individuo possono essere ordinati secondo una scala di priorità Un bisogno soddisfatto non costituisce più un fattore motivante La Scala dei Bisogni (in valore crescente) Fisiologici Sicurezza Sociali Stima Autorealizzazione Elementi

84 La scala dei bisogni di Maslow
BISOGNI SOCIALI appartenenza ed associazione accettazione da parte dei colleghi COSA PUÒ OFFRIRE L’AZIENDA gruppi di lavoro formali ed informali attività sportive e ricreative Elementi

85 Motivazione: i punti “chiave”
Elemento Chiave Personale giusto al posto giusto Offrire a ciascun membro dell'organizzazione la possibilità di sviluppare al massimo le proprie potenzialità mediante metodi di lavoro gradevoli, che consentano di sviluppare la creatività e forniscano l'opportunità di un sempre maggiore coinvolgimento Assicurare la comprensione e la consapevolezza dei compiti e degli obiettivi assegnati e come essi possano influire sulla qualità (ciascuno ha un ruolo importante) Curare gli aspetti di sviluppo della carriera e della crescita professionale Pianificare azioni di aggiornamento Effettuare azioni di verifica del grado di motivazione (soddisfazione) del personale Elementi

86 Occorre creare un idoneo
Elemento Chiave Occorre creare un idoneo AMBIENTE DI LAVORO MEZZI NECESSARI E SUFFICIENTI GRADO DI CONFORTO E DI SVILUPPO ERGONOMICO (AMBIENTE, SICUREZZA) Elementi

87 AMBIENTE DI LAVORO Elemento Chiave Locali in cui si svolgono le attivita’ relativamente alla pulizia, al clima, alla comodita’, ecc. Rapporti con colleghi di lavoro e con superiori (legami gerarchici e funzionali, spirito di collaborazione…..) Motivazione e sensibilizzazione del personale a svolgere proficuamente il proprio lavoro Elementi

88 Coinvolgimento e Partecipazione
La capacità di un’organizzazione di coinvolgere tutti i propri operatori di ogni ordine e grado nel perseguire gli obiettivi stabilti Scopo: Aumentare il livello generale di comunicazione di responsabilizzazione ed il senso di appartenenza all’impresa Elemento Chiave Elementi

89 Coinvolgimento e Partecipazione
Attiva meccanismi virtuosi di motivazione e gratificazione per lo sviluppo di un clima aziendale particolarmente incentivante basato sulla responsabilizzazione ed il consenso orientato al miglioramento continuo Elementi

90 GRUPPI DI MIGLIORAMENTO CIRCOLI DELLA QUALITA’
IL COINVOLGIMENTO E LA PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE NEL MIGLIORAMENTO CONTINUO GRUPPI DI PROGETTO GRUPPI DI MIGLIORAMENTO INNOVAZIONE MIGLIORAMENTO CONTINUO CIRCOLI DELLA QUALITA’ CEDAC SUGGERIMENTI P.I.M. P.I.M. P.I.M. P.I.M. P.I.M. P.I.M. PROPOSTE INDIVIDUALI DI MIGLIORAMENTO CACCIA AGLI SPRECHI T.P.M. S.P.C. ESPERIENZA Elementi

91 RAGIONI A FAVORE DEL GRUPPO DI LAVORO
Elemento Chiave Una decisione proveniente dal gruppo ha meno probabilità di incontrare resistenze al cambiamento In gruppo si lavora meglio e più velocemente Il gruppo può anche occuparsi di più attività in parallelo La partecipazione di persone direttamente interessate alle conseguenze della soluzione proposta agevola la sua accettazione Elementi

92 GRUPPI TIPICI PER IL MIGLIORAMENTO
Elemento Chiave GRUPPI TIPICI PER IL MIGLIORAMENTO CIRCOLI DI QUALITA’ GRUPPI CEDAC TASK-FORCE GRUPPI DI MIGLIORAMENTO DI UN PROCESSO COMITATI DIRETTIVI PER LA QUALITA’ E/O IL MIGLIORAMENTO Elementi

93 Cassetta delle idee MODULO PROPOSTA DI MIGLIORAMENTO
Proposta di miglioramento personale Cassetta delle idee MODULO PROPOSTA DI MIGLIORAMENTO Elementi

94 GRATIFICAZIONE Incoraggiare i contributi che accrescono la qualità mediante adeguati riconoscimenti e premi per i risultati raggiunti Valutare periodicamente i vari fattori che consentono di motivare il personale Rapporti sindacali e contratti di lavoro in funzione di capacità e di professionalità, nonchè impegno per la retribuzione e per la carriera Gratificazione economica e professionale Elemento Chiave Elementi

95 Un …sogno, una realtà, un’opportunità…!!??
“Chi è maestro nell’arte di vivere fa poca distinzione tra il proprio lavoro e il proprio gioco, la propria fatica e il proprio divertimento, la propria mente e il proprio corpo, il proprio studio e il proprio svago, il proprio amore e la propria religione. Quasi non sa quale sia dei due. Persegue semplicemente il proprio ideale di eccellenza in tutto quello che fa, lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando. Ai suoi occhi lui sta sempre facendo entrambi.” (Budda) Elementi

96 + + SISTEMA DI VALUTAZIONE Grado di raggiungimento degli obiettivi
Caratteristiche personali + Comportamento sul lavoro Elementi

97 LA SODDISFAZIONE DEL PERSONALE
L’organizzzazione tiene in dovuta evidenza la soddisfazione e le aspettative del personale e le misure interne che possono fornire indicazioni indirette su tale soddisfazione Par slide 96 Elemento Chiave Elementi

98 L’organizzazione dovrebbe:
Valutazione del modo con il quale il personale percepisce l’organizzazione L’organizzazione dovrebbe: promuovere indagini sia tra il personale, sia nei gruppi di ascolto, sulla base di suggerimenti e revisioni individuare gli indicatori di ritorno fondamentali della motivazione e della soddisfazione dei dipendenti Par slide 98 Elemento Chiave Elementi

99 ...segue-percezione dell’organizzazione
LE AREE COINVOLTE SONO: delega coinvolgimento sviluppo di carriera attività di formazione e aggiornamento riconoscimenti definizione e valutazione degli obiettivi valori, missione, strategia condizioni di assunzione ambiente di lavoro comunicazione relazioni con il management, colleghi, ecc. sicurezza e salute Par slide 99 Elementi

100 Valutazione di ulteriori informazioni da cui l’organizzazione può desumere il livello di soddisfazione del personale Le aree da evidenziare e misurare riguardano altri dati o misure obiettive: assenteismo malattie turn-over infortuni, incidenti altre eventuali attività sociali trend delle assunzioni lamentele partecipazione ai programmi di miglioramento coinvolgimento in sistemi di suggerimenti benefici misurabili del lavoro di gruppo Par slide 100 Elementi

101 Elementi di gestione di un’Organizzazione Indice
L’Organizzazione come un Sistema aperto, l’organizzazione come scienza, la struttura organizzativa Il sistemi di gestione e le variabili organizzative management e leadership la pianificazione, la supervisione e il controllo (indicatori e risultati) le risorse umane e le altre risorse La gestione per processi e il loro controllo Elementi

102 LE RISORSE ECONOMICHE COSTI DI PERIODO Impieghi immobili impianti
macchinari automezzi ELEMENTI DEL CAPITALE FISSO materiali lavoro servizi altri costi operativi Par slide 6 COSTI DI PERIODO materie prime e prodotti finiti in rimanenza crediti verso clienti ELEMENTI DEL CAPITALE CIRCOLANTE ammortamenti Elementi

103 LE RISORSE FINANZIARIE
Le risorse finanziarie sono costituite da tutte le fonti di finanziamento derivanti: dallo svolgimento della gestione (incassi dei ricavi) dal ricorso all’indebitamento dal versamento diretto di risorse da parte dei proprietari e dagli utili non distribuiti INCASSI INCASSI DAI RICAVI DAI RICAVI DEBITI DI DEBITI DI FINANZIAMENTO FINANZIAMENTO A LUNGO TERMINE A LUNGO TERMINE Par slide 7 PASSIVITA' PASSIVITA' CORRENTI CORRENTI CAPITALE DI CAPITALE DI PROPRIETA’ PROPRIETA’ Elementi

104 Sono gli indicatori di una corretta gestione
I COSTI Par slide 10 Sono gli indicatori di una corretta gestione Elementi

105 I sistemi informativi e la comunicazione
L’insieme dei flussi informativi che attraversano l’organizzazione ed i suoi confini, collegando persone e posizioni, nonché delle tecnologie e degli strumenti utilizzati per facilitare la comunicazione intra ed interorganizzativa e garantire la necessaria fluidità del processo decisionali Elementi

106 SISTEMA INFORMATIVO INPUT OUTPUT fatti operazioni Informazioni
Elemento Chiave INPUT OUTPUT Par slide 28 fatti operazioni Informazioni Elementi

107 I DATI del SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
Elemento Chiave I DATI del SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE Le “prestazioni” attese per il prodotto o servizio (esigenze espresse od implicite) I requisiti derivanti da obblighi di legge o da regolamenti, da codici, da statuti od altro Dati, informazioni e quanto direttamente collegato ai processi di comunicazione ed ai valori ed alla “cultura” dell’azienda Dati di altre aziende analoghe o leaders in settori similari Par slide 22 Elementi

108 ...segue I DATI del SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
Elemento Chiave Dati ed informazioni sui fornitori Dati di soddisfazione del personale Dati relativi alla qualità erogata (misure interne) e di quella percepita dal Cliente Sistemi indicatori dei livelli di prestazioni fornite Risultati di esercizio e dati di tipo economico Par slide 24 Elementi

109 FUNZIONI DEL SISTEMA INFORMATIVO
supporto all’attività decisionale; agevolazione del coordinamento; trasmissione delle direttive per l’esecuzione di certi compiti; strumento per la circolazione delle informazioni tra gli organi della struttura e con l’esterno. Elementi

110 I canali di comunicazione
Formali: definiti in sede di progettazione organizzativa, connettono le varie posizioni della struttura Informali: collegano le persone, anziché le posizioni e il loro utilizzo può essere tanto il frutto di una precisa volontà organizzativa, quanto il risultato dell'interazione tra i membri dell'organizzazione Elementi

111 I canali di comunicazione
Elemento Chiave I canali di comunicazione Direttivi o top-down: paralleli alla catena di comando, nei quali l'informazione fluisce dall'alto verso il basso, prevalentemente sotto forma di ordini, istruzioni e comunicazioni alla struttura, anche con funzione di feedback Operativi: tagliano orizzontalmente od obliquamente la struttura organizzativa e sono quindi paralleli al flusso di lavoro (di coordinamento e di processo). La comunicazione laterale avviene fra colleghi di pari grado, nello stesso gruppo di lavoro e fra unità di pari livello organizzativo. Bottom-up: l'informazione fluisce dal basso verso l'alto sotto forma di reporting, resoconti e relazioni, ma anche suggerimenti, consigli, osservazioni. Elementi

112 Le tecnologie e altre risorse
Sviluppare e proteggere le tecnologie che costituiscono la base dei propri prodotti, processi, sistemi Utilizzare al meglio le risorse immateriali Par slide 30 Elementi

113 I materiali, gli immobili, le attrezzature
Elemento Chiave Miglioramento della catena logistica Ottimizzazione delle giacenze di magazzino e della rotazione dei materiali Ottimizzazione dell’utilizzzo dei materiali e dell’impatto ambientale Tutela e riciclaggio delle risorse naturali non rinnovabili Minimizzazione degli sprechi Par slide 29 Elementi

114 MIGLIORAMENTO DELLA CATENA LOGISTICA
Elemento Chiave Effettuare ordini aperti ai fornitori per ridurre i tempi di acquisto dei materiali; Utilizzare le tecniche del “Just in time”; Adottare un collegamento elettronico con clienti/fornitori (il sistema EDI); impiegare modelli di inventario ottimale; Monitorare in modo differenziato le giacenze di magazzino. AZIENDA Par slide 32 Elementi

115 I fornitori come risorsa
Elemento Chiave I fornitori come risorsa • individuare le partnership strategiche e i fornitori chiave con lo scopo di sviluppare obiettivi e strategie comuni nel rispetto della cultura aziendale e degli obiettivi di ciascuno • impostare i propri rapporti di partnership e quelli con i fornitori allo scopo di massimizzare il contributo e la capacità potenziali di ciascuno • ridurre il numero di fornitori • impostare con i fornitori rapporti che siano vantaggiosi per entrambi • sviluppare, grazie alle sinergie di partnership, la qualità e l’innovazione • attivare canali di comunicazione bidirezionali fra i partners e con i fornitori • sostenere, anche con azioni di sensibilizzazione, addestramento e assistenza i fornitori per lo sviluppo di una capacità di gestione responsabile ed autonoma (per esempio a livello di garanzia della capacità di tutti i processi, in particolare quelli operativi) • effettuare azioni di sensibilizzazione e sostegno verso fornitori e partner per lo sviluppo di piani di miglioramento continuo • coinvolgere fornitori e partner in tutte le fasi di progettazione • condividere il knowhow sia a livello gestionale che tecnico • valutare, riconoscere e premiare equamente l’impegno e i risultati di tutti Elementi

116 Le risorse immateriali
Elemento Chiave misurabili oggettivamente quantificabili mediante valutazione soggettiva brevetti industriali, copyright, marchi, concessioni, licenze quote di mercato competenze distintive, know how Par slide 31 Elementi

117 cultura organizzativa
Elemento Chiave ELEMENTI IMMATERIALI DELL’ORGANIZZAZIONE cultura organizzativa potere organizzativo autorità leadership Elementi

118 Elemento Chiave CULTURA ORGANIZZATIVA Insieme di valori, principi, significati condivisi dai membri di un’organizzazione, in quanto ritenuti alla base dei successi passati e tuttora efficace strumento di guida dell’azione organizzativa verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati Elementi

119 Elemento Chiave POTERE ORGANIZZATIVO capacità di influenzare, orientare od, eventualmente, imporre alle persone che operano all’interno di un’organizzazione, comportamenti finalizzati al raggiungimento di determinati obiettivi AUTORITA’ diritto di fare qualcosa o di farlo fare a qualcun altro, in quanto esiste una piena legittimazione all’esercizio del potere Elementi

120 Elementi di gestione di un’Organizzazione Indice
L’Organizzazione come un Sistema aperto, l’organizzazione come scienza, la struttura organizzativa Il sistemi di gestione e le variabili organizzative management e leadership la pianificazione, la supervisione e il controllo (indicatori e risultati) le risorse umane e le altre risorse La gestione per processi e il loro controllo Elementi


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