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IL MAROCCO CITTA’ CLIMA, TERRITORIO LE LINGUE,LE RELIGIONI

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Presentazione sul tema: "IL MAROCCO CITTA’ CLIMA, TERRITORIO LE LINGUE,LE RELIGIONI"— Transcript della presentazione:

1 IL MAROCCO CITTA’ CLIMA, TERRITORIO LE LINGUE,LE RELIGIONI
CULTURA E COME SI VIVE L’ECONOMIA LA STORIA IL CIBO

2 DOVE SI TROVA? Il Marocco confina ad est e sud-est con l'Algeria, a sud con il territorio del Sahara Occidentale, a nord è bagnato dal mar Mediterraneo, a nord-ovest dall'oceano Atlantico. Rabat è la capitale. Anche la città di Marrakech ha un'importante rilievo in questo stato.

3 CLIMA E TERRITORIO Il Marocco è composto da sei ambienti: rilievi, laghi e lagune, coste e isole, stretti, deserto caldo, fiumi. Il clima si divide in: Arido caldo, nella parte Sahariana Sub tropicale, dove si affaccia sul mare a nord Tropicale montano, sui rilievi La maggio parte del Marocco è occupata dal deserto del Sahara partendo da sud fino al centro del Marocco. Il deserto è una distesa di sabbia con rara vegetazione e presenta un clima arido caldo con forti precipitazioni, infatti di giorno la temperatura può arrivare anche oltre i 40° mentre di notte la temperatura arriva anche sotto lo 0; questo perché la sabbia riflette i raggi del sole elevando di tantissimo la temperatura

4 COSTE E ISOLE: LAGHI E LAGUNE:
Pochi chilometri a sud della città di Melilla, nel nord est del Marocco, si trova la laguna di Sabkha bou Areq dove si affaccia il porto della città di Nador.Lungo il corso del Moulouya si trovano due laghi, il lago di Mohamed V e poco più a settentrione il lago di Meschra Ammadi. COSTE E ISOLE: A nord il Marocco si affaccia sul Mar Mediterraneo presentando coste frastagliate, mentre l’ Oceano Atlantico bagna tutto il fianco dello stato a est. Qui si possono trovare molteplici isolette raggruppate nell’ Arcipelago di Madeira e le isole Canarie (la Palma, Tenerife, Gran Canaria, Forteventura e Lanzarote).

5 STRETTI: Ai piedi della Catena dell’Atlante c’è una protuberanza del terreno che compone un lembo dello stretto di Gibilterra, da cui sfociano le acque del mar Mediterraneo nell’Oceano Atlantico. Nell’antichità si pensava, quando non era stata ancora scoperta la forma sferica della Terra, che varcato questo stretto,chiamato “le colonne d’Ercole”, si cadesse dal perimetro della Terra.

6 Lo strumento raffigurato è il Rebab
LE CULTURE DANZA: La danza del ventre è una base della cultura marocchina: nei locali è molto diffusa. MUSICA: In Marocco la musica classica è chiamata andalusa a causa del suo sviluppo nel sud della Spagna. L'orchestra presenta strumenti a corda come il Rebab, l‘Oud, il Ganun, il violino e vari strumenti a percussione. Lo strumento raffigurato è il Rebab

7 LA MONETA jkxfgj La moneta utilizzata in Marocco e nel Sahara Occidentale è il Dirham. Il suo codice è “MAD”. È emesso dalla Bank AlMaghrib, la banca centrale del Marocco. Inizialmente venivano utilizzato il Riyal Marocchino poi il Franco ed infine arrivò il Dirham. Le prime banconote in Dirham furono sovrastampate sulle precedenti banconote in Franchi con tagli da 50 e 100 dirham. Il tasso di cambio dall’Euro al Dirham è 1 Euro = 11,15 MAD.

8 IL MATRIMONIO MAROCCHINO
Il matrimonio marocchino dura circa 3 o 4 giorni. Durante questi giorni importanti, la sposa, con l'aiuto di ngafa cambia sette volte le vesti. Il primo abito è fatto di pizzo pregiato bianco, ornato d'oro e può comprendere il velo. Gli altri vestiti le vengono prestati e sono molto vistosi. Anche le mani sono oggetto di decoro: infatti la ngafa non dimentica di decorarle con una tintura chiamata hennè, fatta con foglie secche messe nell'acqua e lasciate macerare. Si mangiano diversi cibi: minestre (harira), chibakia, un dolce bagnato nel miele, una pagnotta (baghrir) e datteri.I festeggiati si scambiano un dattero e del latte; questo gesto ha un significato di abbondanza, felicità e fecondità. Lo sposo che inizialmente sfoggia un abito classico da cerimonia, si accinge in seguito ad indossare una dgjellaba bianca, cioè una tunica con il cappuccio e raggiunge gli invitati che si raggruppano in un'altra stanza o tenda, separati dalle donne. Qui la ngafa decora con l'hennè la mano destra dello sposo. Questo rito prende il nome di grama e gli uomini fanno molti regali al festeggiato. Le donne, invece, restano in una stanza separata a festeggiare tra di loro. Viene chiamato poi un lettore, che viene pagato per leggere pezzi del Corano. L'ultima notte gli sposi vengono caricati su portantine e trasportati dai familiari fino alla macchina dei coniugi. Durante il trasporto i parenti cantano alcuni versi tradizionali di buon auspicio per la vita della nuova coppia.

9 IL TE’ MAROCCHINO Gli ingredienti che lo compongono sono pochi e semplici: acqua bollente, zucchero, tè e foglie di menta fresca. Ma quello che rende speciale il tè marocchino è il modo in cui viene preparato: è un metodo antico e legato alla cultura e alle tradizioni, anche se poi ogni famiglia ha le sue piccole varianti. Il tè accompagna moltissimi momenti della vita quotidiana dei Marocchini: un bicchiere prima del pranzo dà appetito, dopo pranzo aiuta a digerire, ed è il perfetto suggello per ogni altra occasione: tiene compagnia, aiuta a socializzare, da via ad un piccolo rito quotidiano e familiare. anche in Marocco, come in molti altri luoghi del mondo, la condivisione del tè preparato con tanta cura è un momento importante per la vita sociale delle persone. Il the marocchino viene preparato nel "barrad", un piccolo bollitore dalla forma caratteristica. Per prepararlo occorre solo del the verde (in tutti i negozi halal anche in italia si trovano le scatolette originali), delle foglie di menta e TANTO zucchero. Per prima cosa si mette l'acqua a bollire, e una volta che l'acqua è pronta, si mette una manciata di the nell'acqua e si aspetta. dopo 3-4 minuti si vedranno i bacelli del the completamente aperti all'interno dell'acqua, a formare delle specie di fiorellini sbocciati. poi si aggiunge la menta e 3 cucchiai di zucchero (a seconda di quanto lo si vuole dolce!) e qui inzia il vero rito del the. il the si beve in dei piccoli bicchierini di vetro tutti decorati. si prende uno di questi bicchierini, e vi si versa dentro il the, facendolo cadere da molto in alto così da formare la schiuma all'interno del bicchiere. una volta che il bicchiere è pieno lo si riversa nel barrad e si ripete il procedimento per tre volte, così che il the si sia ben mescolato. a questo punto si assaggia e si aggiusta di zucchero. se l'intensità del the va bene lo si versa nei bicchierini sempre in modo da formare una bella e consistente schiuma, altrimenti si aspetta ancora qualche minuto per far caricare il suo sapore.

10 LE FESTIVITA’ Il 18 novembre: Festa dell’indipendenza Il 21 agosto: Festa della gioventù 30 luglio : festa del trono (Eid Al ‘Arsh)

11 LLA STORIA Il Marocco entra nella storia nell’8000 A.C quando nasce la lingua berbera. Negli decenni successivi viene colonizzata da: Fenici, Cartaginesi, Romani, Vandali e Bizantini e Arabi. Dopo gli arabi si susseguono molte dinastie dagli Idrissidi che hanno diffuso l’Islam in Marocco agli Alawidi. Nel corso del XIX secolo diventa una tappa delle potenze europee. Nel XX secolo il Marocco diventa colonia francese. Nel 1911, dato che la Germania sta diventando una potenza mondiale, cerca di sottrarlo alla Francia nella crisi di Agadir. La Germania viene sconfitta ma ottiene alcune zone del Camerun dalla Francia. Il Marocco diventa protettorato francese. Nel 1956 il Marocco diventa indipendente dalla Francia e sale al trono Mohammed V succeduto da suo figlio Hassan II. Nel 1999 sale al trono Mohammed VI che governa ancora oggi.

12 L’ORDINAMENTO DELLO STATO
Il Marocco è una monarchia costituzionale. Dal luglio 1999 il monarca è Mohammed VI. La dinastia alauita, a cui appartiene il sovrano, è originaria del sud e vanta un'origine sceriffiana, ossia una discendenza diretta dal Profeta. Il sovrano è capo religioso del paese. Il potere esecutivo è detenuto dal Palazzo (cioè dal re e dai suoi consiglieri) e dal governo. Il potere legislativo è prerogativa della Camera dei rappresentanti.

13 LE CITTA’ Jcgj Le città principale sono molte: Rabat, Casablanca, Marrakech. La più grande è Casablanca, nell’ultimo periodo la popolazione di questa città è aumentata notevolmente. La città è servita dall’ Aeroporto Internazionale Mohammed V ed il suo porto è uno dei più grandi porti del mondo. Rabat è la capitale del Marocco sorge a sinistra del fiume Bouregreg. È stata considerata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità per la sua ricchezze di opere. Marrakech è una città del paese situata al centro-sud del paese. È la città più antica è la terza per numero di abitanti. Anche la Medina di Marrakech è considerato Patrimonio dell’umanità. La Medina sarebbe la piazza centrale.

14 LA LINGUA E LE RELIGIONI
LINGUE:La lingua ufficiale del paese è l'arabo, anche se il 40% degli abitanti parla il berbero (introdotto di recente nelle scuole ma non riconosciuto come lingua ufficiale); il francese è una seconda lingua diffusa ed è molto usato nell'amministrazione, nell'educazione superiore e nei commerci. RELIGIONI: La maggior parte dei marocchini professa l'Islam. Oltre ai musulmani in Marocco sono presenti circa 60 mila cattolici, perlopiù francesi, e 15 mila Ebrei. L'islam tradizionale nordafricano presenta alcune caratteristiche particolari come il culto dei marabutti e dei santi, le cui tombe sono oggetto di pellegrinaggi. Rispetto alla vicina Algeria, in Marocco sono molto meno numerosi e diffusi i fenomeni di terrorismo "islamista".

15 L’ECONOMIA SETTORE PRIMARIO: principali prodotti agricoli sono costituiti da cereali, canna da zucchero, agrumi, legumi, pomodori, olive (il Marocco è uno dei maggiori esportatori di olio di oliva), e dai prodotti dell'allevamento. SETTORE SECONDARIO: le risorse sono fosforo, ferro, piombo, rame. Ci sono industrie chimiche (plastica, fertilizzanti), alimentari (lavorazione dei cibi), tessili (tessuti), conciarie (cuoio e pelle). SETTORE TERZIARIO: ci sono buone vie di comunicazione. Casablanca è un porto importante per il commercio. Il turismo è sviluppato sulle coste e nelle città.

16 IL CIBO Tradizionalmente il Cous Cous viene preparato con semola
Il Tajine è il tipico piatto marocchino con verdura pollo e limone condito con spezie. Oppure ci sono polpette e pomodori. Il piatto è fatto interamente di ceramica smaltata. Tradizionalmente il Cous Cous viene preparato con semola di grano duro Solitamente esso accompagna carni e/o verdure Bollite. La Pastilla consiste in uno strato di pasta sfoglia farcita con carne Carne di pollo fatta a pezzi. Viene condito anche con spezie tritate. .

17 COME SI PUO’ RAGGIUNGERE
Partenza da: Aeroporto di Levaldigi-Cuneo Arrivo: Aeroporto di Casablanca Mohammed V 1.Moschea di Hassan 2. La città di Asilah 3. il deserto di Merzouga


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