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Organizzazione motoria, abilità prassiche e apprendimenti

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Presentazione sul tema: "Organizzazione motoria, abilità prassiche e apprendimenti"— Transcript della presentazione:

1 Organizzazione motoria, abilità prassiche e apprendimenti
“I Disturbi dell’Apprendimento a Scuola, tra Ricerca e Didattica” Locarno, Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) Sabato 10 Settembre 2011 Sessione 3B : Organizzazione motoria, abilità prassiche e apprendimenti Disprassia evolutiva Disturbi dell’organizzazione motoria e processi di apprendimento A cura di: Carlo MUZIO Npi- Psicoterapeuta Doc. Neurolinguistica Uni. PV

2 ATTO MOTORIO FINALIZZATO
PRASSIA RAPPRESENTAZIONE MENTALE dell’attività Conoscenza degli oggetti Conoscenza delle azioni (repertorio motorio) Anticipazione ATTO MOTORIO FINALIZZATO PROGRAMMAZIONE dell’attività Sequenza delle azioni Previsione CONTROLLO Nel corso dell’azione Del risultato Controllo e Verifica “INTERVENTO MOTORIO” sulla realtà esterna con strategie adeguate, economiche, rapide ed efficaci 2 2

3 Disprassia DCD Inclusa nelle definizioni di DCD. Sinonimo di DCD?
Disturbo di Coordinazione Motoria (DCM) Developmental Coordination Disorder Disprassia DCD Disturbo nel quale le prestazioni in compiti di coordinazione motoria, fini o grosso motori, sono significativamente al di sotto del livello atteso rispetto all’età e allo sviluppo intellettivo (DSM IV) Inclusa nelle definizioni di DCD. Sinonimo di DCD? Ci sono differenze?

4 Dyspraxia o DCD? Unravelling the enigma * [Gibbs 2007]
“ La terminologia dei disturbi di coordinazione è stata ed è ancora confusa, ma in pratica Disprassia e DCD dovrebbero essere considerati sinonimi” Ultimamente nella clinica si usa più frequentemente il termine DCD * Disprassia o DCD? Un enigma da risolvere

5 Vaivre Douret [2007]: Developmental Dyspraxia
Rassegna sulla terminologia: clumsiness, sensory integrative disfunction, motor learning difficulties, motor coordination problems, poor coordination, motor specific developmental disorder, DCD “la disprassia è un disturbo dell’esecuzione di un gesto intenzionale” Il valore etimologico del termine “disprassia” include il termine “prassia” ovvero proprio “atto intenzionale che prevede la capacità di pianificare programmare ed eseguire una serie di movimenti deputati al raggiungimento di uno scopo od obbiettivo.

6 Quindi il problema che da tempo ci poniamo è :
L’uso di un termine piuttosto di un altro va inteso solo come una questione tassonomica o come un problema concettuale ? La risposta potrebbe essere vista nella differenza tra “movimento” e “atto motorio” (Rizzolatti et all )

7 Movimento e atto motorio
[Rizzolatti et all ] Dalla ricerca sui neuroni specchio si evidenzia che l’organizzazione del movimento è frutto delle strette connessioni tra aree motorie e sensoriali Corteccia frontale e corteccia parietale posteriore sono costituite da un mosaico di aree anatomicamente e funzionalmente distinte ma interconnesse da circuiti destinati a lavorare in parallelo per integrare informazioni sensoriali e motorie si evidenzia però una netta differenziazione tra il circuito deputato al sistema di movimento elementare (AIP-F1) e quello/i deputati ad atti motori finalizzati (AIP-F5)

8 La base neuroanatomica
F5 : Atto Motorio Finalizzato Movimento F1 La base neuroanatomica

9 Si può dunque ipotizzare di definire DCD
Disturbo della capacità di esecuzione del movimento/i non finalizzati DISPRASSIA Disturbo della capacità di pianificazione, controllo ed esecuzione degli “atti motori” finalizzati (prassie –funzioni adattive)

10 DISTURBO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA
DCD E DISPRASSIA Movimento Atto Motorio DCD DISPRASSIA DISTURBO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA Disturbo della capacità di PIANIFICAZIONE CONTROLLO ESECUZIONE degli atti motori finalizzati Disturbo della capacità di ESECUZIONE del movimento non finalizzato Attenzione alla terminologia! 10 10

11 DCD e Disprassia A nostro avviso, in considerazione con quanto detto, i due insiemi non sono sempre coincidenti, ma esiste una relazione di inclusione, in quanto il controllo dell’esecuzione del movimento, in gioco nel DCD, è comunque parte dell’atto motorio finalizzato, in gioco nella disprassia Disprassia DCD

12 DCD e/o Disprassia Nella clinica spesso troviamo:
Casi di bambini con difficoltà legate all’esecuzione e alla sequenzialità del movimento (DCD) che hanno anche difficoltà nella pianificazione dell’azione finalizzata (Disprassia con DCD); spesso comunque sanno verificare a posteriori quanto hanno eseguito con conseguenze sul piano emotivo (frustrazione, ansia).

13 (goffi - maldestri): + DCD, - Disprassia
MA ANCHE: Casi di bambini con difficoltà legate all’esecuzione e alla sequenzialità del movimento (DCD), in cui le funzioni adattive sono raggiunte, seppur con notevole sforzo o in modo approsimato. In genere i bambini più grandi hanno trovato compensi tramite esperienze vissute ed apprese ……, ma con difficoltà nella regolazione della velocità e della forza (goffi - maldestri): + DCD, - Disprassia

14 Importanza del lavoro sul piano metacognitivo.
Ed inoltre: Casi di bambini con difficoltà legate alla produzione di gesti o sistemi di atti motori finalizzati (prassie), nei quali non troviamo più (dopo addestramento) difficoltà nell’esecuzione di schemi isolati di movimento (+Disprassia ma – DCD ). In questi casi la difficoltà sta nella pianificazione e regolazione “dell’atto motorio” ovvero nell’integrazione, controllo e uso di più funzioni di base o schemi di movimento in contemporanea (Deficit dei meccanismi di controllo) evidenziabili spesso nel corso della terapia. Importanza del lavoro sul piano metacognitivo.

15 DSL, DCD, Disprassia: quadri riscontrabili
DSL + DCD (Hill et al.1998) DSL DCD DCD Disprassia DSL (N.B. : il diagramma non vuole dare indicazioni quantitative)

16 DSL, DCD, Disprassia: difficoltà e disturbi frequentemente associati:
Difficoltà nei movimenti fini delle dita delle mani associata a deficit fonetico-fonologico Problema nella velocità di esecuzione e sequenzialità associata a problemi di produzione morfosintattica Difficoltà in compiti di analisi visuo-spaziale e problemi di oculomozoine quasi sempre presenti Problemi nell’area dell’equilibrio statico e dinamico non vistosi ma presenti nei DSL Difficoltà nella produzione e nell’imitazione dei gesti e abilità manuali associata a deficit lessicali

17 DCD E DISPRASSIA “Che cosa fare” Problem solving Capacità adattive
• COMPONENTE PROGETTUALE - Difficoltà di organizzazione ed integrazione dell’atto motorio - Difficoltà ad adattare il movimento - Difficoltà a proporre e individuare strategie motorie originali “Che cosa fare” Problem solving Capacità adattive • COMPONENTE ESECUTIVA - Stile motorio (economia del gesto, regolazioni toniche…) Difficoltà di dissociazione e di integrazione dei movimenti - Disturbi percettivi “Come fare” Armonia e fluidità del gesto Forza ed economia del gesto 17 17

18 DCD E DISPRASSIA Inibizione Tendenza all’iperattività
… POSSIBILI DISTURBI ASSOCIATI Inibizione Tendenza all’iperattività Labilità attentiva Reazioni oppositive/provocatorie, talvolta fobie Disagio emotivo-relazionale 18 18

19 COSA DOBBIAMO OSSERVARE ?
DCD E DISPRASSIA ALLA SCUOLA MATERNA COSA DOBBIAMO OSSERVARE ? ABILITÀ MANUALI Puzzle, utilizzo delle forbici, costruzioni, aprire/chiudere barattoli, disegno, abilità grafiche … AUTONOMIE Vestirsi/svestirsi, utilizzo delle posate, ig.personale, gestione materiale personale … COMPORTAMENTO e RELAZIONI SOCIALI Integrazione nel gruppo, capacità di adattamento a cambiamenti/situazioni nuove, approccio vs impegno motorio e fisico, rifiuto vs particolari attività, reazioni di fronte all’insuccesso, autostima … MOTRICITÀ GLOBALE Movimento nello spazio, coordinazione, equilibrio, gioco con la palla … 19 19

20 DCD E DISPRASSIA ALLA SCUOLA ELEMENTARE COSA DOBBIAMO OSSERVARE ?
AUTONOMIE Vestirsi/svestirsi, utilizzo delle posate, ig.personale, gestione materiale personale... COMPORTAMENTO e RELAZIONI SOCIALI Integrazione nel gruppo, capacità di adattamento a cambiamenti/situazioni nuove, approccio vs sport/impegno motorio, reazioni di fronte all’insuccesso, accettazione di ev. strumenti di supporto, autostima … APPRENDIMENTI SCOLASTICI Grafomotricità (disgrafia), utilizzo dello spazio (foglio, incolonnamento), org. dello studio, org. del materiale scolastico, copia dalla lavagna, utilizzo di strumenti tecnici … MOTRICITÀ GLOBALE Movimento nello spazio, coordinazione, equilibrio, gioco con la palla , difficoltà a riprodurre esercizi ginnici … 20 20

21 Leipmann (1900):Specific Developmental Desorder of Motor Function(SDD-F)
Orton (1937): Minimal brain damage Gubbay (1975): Clumsiness Denckla (1984): Developmental dyspraxia Gillberg et all. (1985): Disorder of Attention and Motor Performance (DAMP) Rourke (1995) Non-verbal learning disability (Disturbo specifico di Apprendimento non Verbale – DANV ) DSM IV (1994): Developmental Coordination Disorder - DCD ICD (1997): Disturbo evolutivo specifico della funzione motoria (include: DISPRASSIA Evolutiva)

22 Co-morbilità. Incidenza della sovrapposizione di Disturbo di Coordinazione Motoria (DCD), Disprassia Deficit di Attenzione con o senza Iperattività (ADHD, ADD), Disturbi Specifici di Linguaggio e Apprendimento (DSL,DSA) e Disturbo Generalizzato dello Sviluppo(DGS) DSA DSL DCD ADHD ADD DISPRASSIA DGS

23 la disprassia si può presentare come deficit “specifico” (DE) e come “insieme di segni e sintomi” presenti in diversi ambiti dello sviluppo, quindi con diverse tipologie, spesso associate, delle quali una o più sono prevalenti ed appaiono in primo piano nell’osservazione clinica.

24 La comorbilità e la presenza di componenti disprattiche all’interno di altri quadri diagnostici ci permette di arrivare ad un concetto chiave per il nostro approccio teorico e clinico interpretando la disprassia come disturbo multisistemico che coinvolge diversi aspetti dello sviluppo che vengono ad influenzarsi reciprocamente e dove la disorganizzazione sul piano motorio e deficit percettivi hanno gravi ricadute su altri ambiti dell’apprendimento

25 Motivazione Ambiente Interazione Emotività PRASSIA
SISTEMA SOCIO AMBIENTALE E AFFETTIVO COMUNICATIVO Motivazione Ambiente Interazione Emotività SISTEMA COGNITIVO Capacità di generalizzazione e adattamento Simbolizzazione Capacità di previsione – di fare ipotesi – di immaginazione – di rappresentazione PRASSIA FUNZIONE COGNITIVA ADATTIVA STRUTTURA PROCESSANTI Recettività Percezione Memoria Azione PROCESSI DI CONTROLLO (Livello metacognitivo) Attenzione Memoria Strategie di Organizzazione Autoregolazione Capacità di integrare più abilità


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