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Legge Regionale n. 3 del Regione del Veneto

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Presentazione sul tema: "Legge Regionale n. 3 del Regione del Veneto"— Transcript della presentazione:

1 Legge Regionale n. 3 del 2005 - Regione del Veneto
Progetto Net Pet Therapy Una Rete Sinergica nel Veneto

2 PET THERAPY: cos’è Il termine Pet Therapy indica l’utilizzo della relazione uomo-animale in campo medico e psicologico per apportare ai pazienti benefici di ordine terapeutico e assistenziale Ne parla per la prima volta negli anni ’60 Boris Levinson: la presenza del proprio cane durante le sedute psicoterapeutiche con bambini affetti da disturbi psichiatrici permette una maggior apertura dei piccoli pazienti nei confronti del terapeuta.

3 PET THERAPY: come nasce e si sviluppa
1792–Inghilterra a York Retreat, Williarn Tuke incoraggia i pazienti con disturbi mentali a prendersi cura di animali 1867-Germania istituto per pazienti epilettici (Betheled) inserisce cani e gatti e altri animali nei suoi programmi terapeutici 1875-Francia, il medico Chessigne prescrive l’equitazione a pazienti con problemi neurologici, ritenendola efficace per migliorare l’equilibrio e il controllo muscolare Ballarini1995. Animali amici della Salute. Xenia Editore

4 PET THERAPY: come nasce e si sviluppa
1942-In un ospedale di New York per feriti di guerra con traumi emozionali si utilizzano animali da compagnia e da allevamento, ritenendoli efficaci nel normalizzare i pazienti. 1952-Liz Hartel, ragazza colpita da poliomielite, conquista il secondo posto nella gara di dressage alle olimpiadi di Helsinki. IMPORTANTE TAPPA PER LA DIFFUSIONE DELL’IPPOTERAPIA Ballarini1995. Animali amici della Salute. Xenia Editore

5 PET THERAPY: come nasce e si sviluppa Pet -Oriented Psycotherapy
1961-BORIS LEVINSON dopo aver provato, casualmente l’azione positiva del proprio cane su un suo paziente affetto da autismo (1953), pubblica “The dog as co-terapist” coniando il termine Pet Therapy. Qualche hanno più tardi elabora la Pet -Oriented Psycotherapy

6 PET THERAPY: come nasce e si sviluppa Pet- Facilitated Therapy
1975- I coniugi Corson (psichiatri) applicano con successo le teorie di Levinson su soggetti adulti con disturbi mentali ed elaborano la Pet- Facilitated Therapy 1977-A partire dagli studi di Erica Friedmann sulla correlazione tra aumento della sopravvivenza e possesso di un animale domestico, in pazienti infartuati, iniziano le ricerche per verificare la potenzialità rapporto uomo - animale nel ridurre l’ipertensione e i rischi di malattie cardiovascolari. Ballarini1995. Animali amici della Salute. Xenia Editore

7 PET THERAPY: come nasce e si sviluppa
1981-Stati Uniti, nasce la Delta Society, un’organizzazione internazionale senza fini di lucro. Promuove l’impiego di animali per migliorare la salute, l’indipendenza e la qualità della vita dell’uomo.Introduce la terminologia di ATTIVITA’ E TERAPIE ASSISTITE DAGLI ANIMALI 1987- La pet therapy fa la sua comparsa anche in Italia. A partire da questo momento anche nel nostro paese iniziano a nascere associazioni e enti che hanno l’obiettivo di promuovere e sostenere la Pet Therapy e il corretto rapporto uomo - animale

8 PET THERAPY: la legislazione italiana
-PROPOSTA DI LEGGE 26 OTTOBRE 2001- Disciplina delle attività e terapie assistite dagli animali -DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 febbraio recepisce l'accordo stipulato il 6 febbraio 2003 tra il Ministro della salute, le regioni le province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy -LEGGE REGIONALE n. 3 del 03 Gennaio Disposizioni sulle terapie complementari (terapia del sorriso e pet therapy).

9 PET THERAPY:caratteristiche
La pet therapy come co-terapia Obiettivo primario :migliorare l’efficacia delle terapie a cui è sottoposto il paziente ponendolo nelle condizioni migliori per affrontare il percorso terapeutico 1- aumentando l’alleanza terapeutica tra terapista e paziente. 2- aumentando la motivazione del paziente alla guarigione 3- migliorando la condizione psicologica del paziente 4- favorendo i momenti di relazione e di affettività Marchesini R Pet therapy e zooantropologia in Nuove prospettive nelle attività e terapie assistite, edizioni SCIVAC

10 AAA e TAA: Attività e Terapie assistite dagli animali
ATTIVITÀ ASSISTITE DAGLI ANIMALI (AAA): interventi di tipo educativo, ricreativo o ludico che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di persone che vivono un disagio Le visite prevedono attività di interazione e di ricreazione dove l’animale ha prima di tutto il ruolo di centro di interesse per dare sollievo a situazioni che si presentano particolarmente difficili: bambini in ospedale ammalati anziani in case di riposo detenuti in carcere

11 AAA e TAA: Attività e Terapie assistite dagli animali
TERAPIE ASSISTITE DAGLI ANIMALI (TAA): interventi terapeutici, in senso stretto, sul piano medico o psicologico con obiettivi specifici predefiniti, in cui animali, che rispondono sempre agli stessi requisiti comportamentali ed emozionali sono parte integrante del trattamento. -Pienamente inseriti nel programma terapeutico dei pazienti. -Preciso protocollo operativo, specifico per la patologia a cui si rivolge, per l’ambiente ove viene realizzata e per gli animali coinvolti. -Risultati e progressi sono costantemente monitorati e valutati.

12 AAA e TAA: differenze AAA TAA OBIETTIVI DURATA PROGETTAZIONE
Ricreativi Educativi Ludici Variabile Necessaria ma meno accurata TAA Terapeutici/sanitari Individualizzati Stabilita Specifica e dettagliata Obbiettivi Attività Monitoraggio Verifica OBIETTIVI DURATA PROGETTAZIONE

13 PET THERAPY: un team multidisciplinare
Il gruppo di lavoro è formato da più figure professionali:medici, veterinari, psicologi, pedagogisti, educatori professionali, terapisti della riabilitazione, istruttori cinofili, conduttori animali…… Ciascuna figura mette a disposizione le proprie competenze specifiche nel progetto e collabora con le altre condividendo esperienze, conoscenze e responsabilità. Conoscenza COMUNE specifica delle basi e applicazioni del rapporto uomo -animale

14 PET THERAPY: quale animale?
deve avere specifiche caratteristiche attitudinali, comportamentali (affidabile, controllabile, prevedibile,socievole) e sanitarie. QUALI: Cane Gatto Cavallo-Asino Coniglio/piccoli roditori Caprette Animali da fattoria Uccellini – Pesci NO ANIMALI IN ETA’ EVOLUTIVA SCELTA ANIMALE ADATTO PER IL PAZIENTE E LA STRUTTURA

15 PET THERAPY: obiettivi
FISICI (es. migliorare le abilità motorie o di deambulazione,senso dell’equilibrio) MENTALI (incrementare le interazioni sociali, la capacità di attenzione, l’autostima e la capacità di gestione dell’ansia, riduzione del senso di solitudine) EDUCATIVI (incrementare il vocabolario, il migliorare le capacità mnemoniche a breve e lungo termine e la conoscenza dei concetti quali colori , misure etc.) MOTIVAZIONALI (come migliorare i rapporti con l’altro, con lo staff, e con il gruppo).

16 PET THERAPY: benefici Empatia Focalizzare l’attenzione all’esterno
Crescita e sviluppo di un altro essere vivente Relazioni di fiducia Accettazione, approvazione dell’altro Divertimento Socializzazione Stimolazione mentale Contatto fisico

17 PET THERAPY: la relazione
I benefici che si ottengono con la Pet Therapy non sono da riferirsi alla semplice presenza o partecipazione dell’animale alle attività ma alla RELAZIONE che si instaura tra il paziente e l’animale

18 PET THERAPY: la relazione
Il beneficio non può però essere ricondotto ad una azione generica della relazione uomo -animale Per ogni singolo paziente ci sono tipologie di relazione, che si differenziano per i contenuti, che procurano un giovamento e altre no La relazione quindi deve essere prescritta, costruita e adattata al paziente / pazienti e agli obiettivi

19 CONCLUDENDO… Nonostante la pet therapy sia oramai una applicazione diffusa,manca ancora di una specifica e unitaria regolamentazione e di una rete di servizi lo sforzo che si sta facendo in questi ultimi anni è proprio questo: renderla una co-terapia che adotti standard metodologici e operativi rigorosi e scientifici.


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