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Il rapporto uomo-cane secondo un corretto approccio zooantropologico

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Presentazione sul tema: "Il rapporto uomo-cane secondo un corretto approccio zooantropologico"— Transcript della presentazione:

1 Il rapporto uomo-cane secondo un corretto approccio zooantropologico
PET OWNERSHIP Il rapporto uomo-cane secondo un corretto approccio zooantropologico

2 DI COSA PARLIAMO? Del comportamento
Dell’educazione degli animali familiari Delle principali patologie comportamentali

3 I SENSI degli animali Tutti gli esseri viventi, per poter interagire nell’ambiente che li circonda, hanno bisogno di ricevere ed elaborare informazioni sull’ambiente stesso La FINESTRA SENSORIALE è caratteristica per ogni specie animale ed è sensibile esclusivamente ad alcuni stimoli, in relazione alla particolare nicchia ecologica occupata da quella specie

4 Diversità della finestra sensoriale CANE/UOMO
VISTA: più specifica per gli oggetti in movimento, meno per i dettagli UDITO: percepisce frequenze comprese tra 10 e Hz (uomo 15 –15.000) OLFATTO: è il senso elettivo, soprattutto per la comunicazione, per la marcatura del territorio e per rilevare prede e rivali. Nel cane arriva ad di volte quella dell’uomo

5 OLFATTO Sviluppo di organi specifici dedicati alla comunicazione olfattiva, sotto forma di ghiandole o di particolari secrezioni nelle feci e nelle urine FEROMONI: macromolecole odorose emesse da particolari ghiandole e ricevute da una struttura situata nel naso, chiamata organo vomero-nasale.

6 LA COMUNICAZIONE ZOOANTROPOLOGIA: scienza che studia il rapporto uomo-animali Cane e gatto ci parlano soprattutto con i gesti, la mimica, i feromoni Importanza dell’imparare ad associare, alle semplici e poche parole che rivolgiamo loro, dei gesti per far comprendere meglio ciò che vogliamo

7 Comunicazione: CANE

8 IL COMPORTAMENTO Lo studio del comportamento degli animali risale agli inizi del XX secolo ed ha il suo precursore in CHARLES DARWIN ETOLOGIA: scienza che studia il comportamento da un punto di vista dell’evoluzione ZOOANTROPOLOGIA: studia il comportamento degli animali in rapporto all’influenza che l’uomo ha su di essi

9 Comportamento: CANE Il periodo di socializzazione va da 1 mese di vita fino a 2 mesi e mezzo Forte attaccamento al padrone a qualsiasi età Rapporti complessi fatti di gerarchie e ritualità, messi in atto per bloccare l’aggressività, nel corteggiamento e nel gioco RITUALE DEL GIOCO: “nasata” ⇨ “inchino” ☛ “guarda che tutto quello che succederà d’ora in poi è soltanto un gioco!”

10 Comportamento cane: L’AGGRESSIVITA’
Il rapporto che si può instaurare tra cane e padrone può essere di dominanza o di sottomissione Aggressività da DOMINANZA: si manifesta all’interno della famiglia, a carico di uno o più membri, spesso dello stesso sesso del cane Altre forme di aggressività: protettiva, possessiva, competitiva Aggressività PREDATORIA: ne sono vittime soprattutto i bambini

11 REGOLE PER EVITARE INCIDENTI CON I CANI
Mai correre verso un cane che non si conosce; aspettare che sia lui ad avvicinarsi e farsi annusare il palmo della mano; mai affrontarlo in modo diretto Mai varcare un cancello o infilare un braccio in una proprietà dove si trova un cane, anche se lo si conosce. Evitare di stuzzicare il cane dietro una proprietà. Prestare attenzione ai cani che stanno giocando tra loro, che vengono liberati da un box o dalla catena, che stanno mangiando, che hanno in bocca qualcosa, come un osso o un gioco. Mai guardare negli occhi un cane che ci sta abbaiando contro, mai scappare, mai agitare le braccia; rimanere immobili e guardare da un’altra parte porgendo il fianco. In casa, mai punire il cane in presenza di bambini piccoli, meglio abbinare stimoli positivi (biscotto, carezza); mai lasciare da solo un cane con un bambino sotto i cinque anni. Non disturbare mai una cagna in compagnia dei suoi cuccioli. Fare attenzione ai cani che presentano aggressività da paura e non impedire mai loro una via di fuga. Evitare di toccare un cane che abbia subito un incidente o che mostri segni di malattia. Chiamare i servizi preposti (Veterinario ASL, Servizio cattura cani randagi), Se il nostro cane mostra segni di dominanza, mai sfidarlo con giochi eccitativi tipo il “tira e molla” con uno straccio. Evitare di lasciare il cane solo per molte ore. Imparare a riconoscere i segni premonitori di un comportamento aggressivo.

12 L’EDUCAZIONE degli animali familiari
CANE BUON CITTADINO: termine coniato nei Paesi anglosassoni, ad indicare che il cane familiare, nella società moderna, deve poter tenere un comportamento decoroso, onde non arrecare disturbo agli altri Indispensabile che il proprietario sia dotato di un buon senso civico affinchè il suo animale non sia fonte di rifiuto da parte di chi non ama gli animali, ne prova paura o teme di contrarre malattie

13 IL GALATEO DEL NOSTRO ANIMALE
Evitare che il proprio animale abbai in modo esagerato, soprattutto durante la nostra assenza, domandandoci perché lo fa. Fare attenzione che l’animale non sporchi gli spazi condominiali e rimuovere immediatamente le feci lasciate sul luogo pubblico: a nessuno fa piacere pestare cacche di cane! Abituare qualsiasi cane al guinzaglio e alla museruola: non si tratta di una costrizione perché se ben abituato il cane l’accetta volentieri. Evitare di stimolare o rimuovere sul sorgere i comportamenti aggressivi da dominanza nel cane, paura del prossimo, frustrazione da rapporto con gli altri cani. Educare il proprio animale è uno degli aspetti chiave del galateo e del benessere. Porre molta attenzione a che gli altri umani non tengano comportamenti inadatti verso il nostro animale, creando situazioni pericolose; è sempre necessario informare il prossimo sul carattere del nostro cane, avendo cura di insegnare, specie ai bambini quello che possono o non possono fare con esso

14 L’educazione del CANE OBIETTIVO: il cane deve costantemente sentire che siamo dei compagni AUTOREVOLI, CREDIBILI, PRESENTI, capaci di comprenderlo e guidarlo PREMIARE un comportamento positivo con carezza – bocconcino ⇨ RINFORZO POSITIVO PUNIRE un atteggiamento indesiderato ignorando il cane ⇨ NEGAZIONE POSITIVA MAI punire il cane per un danno fatto quando eravamo assenti ⇨ RINFORZO NEGATIVO RUOLO DEL PADRONE COME CAPOBRANCO: necessità di imparare a ragionare come il cane e non viceversa, specie nei confronti di cani che manifestano una tendenza alla DOMINANZA

15 L’educazione del cane REGRESSIONE SOCIALE GUIDATA
CONTROLLO DEL CIBO: i proprietari mangiano per primi, poi chiedono il seduto al cane e gli propongono la ciotola. CONTROLLO DELLO SPAZIO: in casa, cuccia appartata. Il cane non deve salire su divani o letti. CONTROLLO DEL GIOCO: sono i proprietari a decidere i tempi e le modalità del gioco. CONTROLLO AFFETTIVITA’: Sono i proprietari a richiedere i momenti di carezze e coccole e non viceversa. CONTROLLO SESSUALITA’: inibire sul nascere qualsiasi manifestazione di monta sessuale o gerarchica. CONTROLLO DEI MOVIMENTI: inibire con la negazione positiva qualsiasi motivo di ansia da allontanamento.

16 Approfondimento di comportamentismo
PERIODI SENSIBILI Il cane è un animale sociale Vive all’interno di un gruppo Instaura relazioni di collaborazione con i partner sociali Organizza la propria vita grazie a regole gerarchiche Prenatale: sensibilità tattile, emozionale, alimentare Neonatale: “ogni desiderio del cucciolo è un ordine” Socializzazione: attaccamento primario, impregnazione, fase esplorativa

17 La fase di SOCIALIZZAZIONE
Inizia intorno al 21° giorno di vita e si conclude alla 12a settimana Memorizzazione di esseri viventi, oggetti, rumori, odori Esplorazione “a stella” con la madre polo rassicurante Sequenze Comportamentali corrette OMEOSTASI SENSORIALE

18 Le SEQUENZE COMPORTAMENTALI
Fase appetitiva  Fase consumatoria  APPAGAMENTO stimolo arresto CORRETTA FASE CONSUMATORIA  stimolo NO arresto PATOLOGICA

19 LE PRINCIPALI PATOLOGIE COMPORTAMENTALI DEL CANE
SINDROME IPERSENSIBILITA’-IPERATTIVITA’ (Hs-Ha) SINDROME DA PRIVAZIONE SENSORIALE ANSIA DA SEPARAZIONE SOCIOPATIA INTERSPECIFICA SOCIOPATIA INTRASPECIFICA SINDROME CONFUSIONALE DEL CANE ANZIANO


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