La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

IL COMPORTAMENTO DISADATTIVO DI PHINEAS GAGE RIFLETTE

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "IL COMPORTAMENTO DISADATTIVO DI PHINEAS GAGE RIFLETTE"— Transcript della presentazione:

1 IL COMPORTAMENTO DISADATTIVO DI PHINEAS GAGE RIFLETTE
UN’ALTERATA INTERAZIONE CON IL CONTESTO SOCIALE “ L’equilibrio tra le sue facoltà intellettuali e le sue propensioni animali sembra essere stato distrutto. ….Un bambino nelle sue manifestazioni e capacità intellettuali, ha le passioni animali di un uomo vigoroso ...…....Gage non era più lui. “ ( Harlow 1868)

2 INTELLIGENZA E CERVELLO SOCIALE
L’intelligenza sociale permette la affiliazione gruppale intesa come attività coordinata in gruppo resa possibile grazie al riferimento a un modello comune di azioni e regole.

3 Intersoggettività Requisiti della intersoggettività sono:
simulare le azioni altrui, mentalizzare , empatizzare ovvero per Queste proprietà caratterizzano il "cervello sociale" e hanno permesso lo sviluppo delle neuroscienze sociali.

4 Cognizione sociale La Cognizione Sociale può essere definita come un dominio cognitivo che comprende l’insieme delle conoscenze e delle abilità di tipo sociale ed emozionale che maturano nel corso dello sviluppo e che consentono ad un individuo di mantenere un comportamento socialmente adeguato in vari contesti. L’acquisizione di tali abilità, molto probabilmente, ha garantito il successo (e la sopravvivenza!!) della nostra specie.

5 SOCIAL COGNITION La Cognizione Sociale (o Intelligenza Sociale) è la somma di quei processi che consentono agli individui di una stessa specie di interagire tra loro (Frith et al, 2007). Essa include le capacità di percepire e di interpretare il comportamento altrui in termini di stati mentali, di concettualizzare le relazioni tra individui e di utilizzare tali informazioni per guidare il proprio comportamento e predire quello degli altri (Adolphs, 2001). La SC è un dominio cognitivo che comprende l’insieme delle conoscenze e delle abilità di tipo sociale ed emozionale che consentono ad un individuo di mantenere un comportamento socialmente adeguato (Brother et al, 1990).

6 Capacità mimica-imitativa (capacità di sintonizzazione gruppale come nel rito)
Capacità di mentalizzazione

7 Processi della Social Cognition
Teoria della Mente (ToM) Empatia Cognizione Morale

8 Teoria della mente Theory of Mind (ToM)
La ToM è un processo cognitivo che consente di trarre inferenze riguardanti lo stato mentale degli altri; questa capacità di mentalizzare ovvero di ‘teorizzare’ che gli altri abbiano credenze, intenzioni, desideri e bisogni, consente di comprendere e anticipare il comportamento altrui (Premack et al, 1978).

9 18-24 mesi joint attention, protodeclarative pointing
Negli esseri umani la mentalizzazione, ovvero la capacità di comprendere lo stato mentale degli altri individui, viene acquisita precocemente nel corso dello sviluppo, secondo rigorosi stadi successivi: 18-24 mesi joint attention, protodeclarative pointing (attenzione congiunta e capacità di richiamare l’attenzione su un oggetto) 3-4 anni false credenze di primo ordine (“io penso che tu pensi”) 6-7 anni false credenze di secondo ordine (“io penso che tu pensi che io penso”) 9-11 anni faux pas (passo falso)

10 Io penso che tu pensi Sally and Anne Test

11 LA STORIA DELLE SIGARETTE
ToM di primo ordine LA STORIA DELLE SIGARETTE (Happè F.,1994) Gianni ha lasciato cinque sigarette nel suo pacchetto. Egli appoggia il suo pacchetto sul tavolo e va fuori dalla stanza. Nel frattempo Gina entra nella stanza, prende una delle sigarette di Gianni senza che Gianni lo sappia e lascia la stanza.

12 Domanda: Quando Gianni torna a prendere le sue sigarette, quante sigarette pensa che ci siano nel pacchetto?

13 Io penso che tu pensi che io penso ToM di secondo ordine LA STORIA DEL LADRO (Happè F, Frith U, 1994) Bruno il borgataro ha appena derubato una banca e sta scappando dalla polizia quando incontra suo fratello Roberto. “ Non farmi trovare dalla polizia, non farmi trovare”. Dopo Bruno il borgataro scappa via e si nasconde nel giardino della chiesa. La polizia ha cercato dappertutto tranne che nel giardino della chiesa e nel parco per trovare Bruno il borgataro.

14 Quando i poliziotti incontrano Roberto gli chiedono: dove si è nascosto Bruno il borgataro, nel parco o nel giardino della chiesa? Ma la polizia riconosce Roberto e pensa che egli farà di tutto per salvare suo fratello. I poliziotti si aspettano che egli menta e così qualsiasi cosa egli dirà loro, essi andranno a guardare dalla parte opposta. Ma Roberto che è veramente molto intelligente e vuole salvare suo fratello sa che la polizia non gli crederà.

15 Domanda: Roberto dove dirà alla polizia di cercare suo fratello nel parco o nel giardino della chiesa?

16 Empatia La capacità di comprendere e di rispondere all’esperienza emotiva altrui (Decety et al, 2004)

17 Cognizione Morale La capacità di formulare giudizi morali è un’attitudine esclusivamente umana, strettamente legata alla Teoria della Mente. Sistema morale corrisponde all’insieme delle regole e dei valori adottati da un determinato gruppo culturale che orientano il comportamento sociale dei membri che ne fanno parte; tali sistemi non possono avere carattere di assolutezza ma, al contrario, sono dipendenti dal contesto socio-culturale di appartenenza. Esprimere un giudizio morale, dunque, vuol dire che un essere umano valuterà un’azione (la propria o quella di un altro) alla luce dei principi e degli orientamenti personali che derivano dal sistema morale proprio del contesto socio-culturale di appartenenza ed individuerà l’eventuale presenza di una violazione morale, definendone il livello di gravità al variare delle circostanze.

18 Un dilemma morale è una situazione in cui
esiste un conflitto tra due (o più) principi morali, per cui obbedire ad un principio implica inevitabilmente trasgredire l'altro

19 I due problemi insolubili descritti rappresentano due diverse tipologie di Dilemmi Morali:
Dilemmi Impersonali (es: Dilemma del Trolley) in cui l’azione descritta non è diretta su un altro essere umano, ma è riconducibile ad una scelta; Dilemmi Personali (es: Dilemma del Ponte) in cui un individuo, attraverso un’azione diretta, provoca gravi lesioni o la morte di un altro essere umano;

20 Trolley Dilemma-Dilemma del Carrello Ferroviario (Greene et al, 2001; Greene et al, 2004)
Un treno impazzito corre senza controllo e minaccia di investire ed uccidere 5 persone. Tu ti trovi allo scambio ferroviario e sei in grado di deviare il carrello verso il binario laterale, salvando la vita di 5 persone. Però c’è un uomo intrappolato sul binario laterale. Per salvare i 5 uomini, ne uccidi 1. Domanda: sarà moralmente lecito azionare il cambio e salvare i 5 al costo di 1?

21 Footbridge Dilemma-Dilemma del Ponte (Greene et al, 2001; Greene et al, 2004)
Immaginate di essere su un ponte sospeso su di una ferrovia insieme ad un uomo molto grasso che non conoscete; sui binari sottostanti ci sono 5 persone che stanno lavorando; poco lontano, c’è un carrello ferroviario che si avvicina a grande velocità e travolgerà i lavoratori. L’unico modo di fermare il carrello e salvare le 5 persone è gettare dal ponte l’uomo corpulento che morirà, ma con il proprio corpo bloccherà la corsa del carrello. Domanda: sarà appropriato spingere l’uomo grasso giù dal ponte, uccidendo una persona per salvarne 5?

22 Quando le capacità di mentalizzazione sono danneggiate (oppure non vengono acquisite nel corso dello sviluppo come, ad esempio, accade nelle patologie dello spettro autistico), si hanno disturbi cognitivi e del comportamento che riverberano sulle relazioni sociali. I familiari riferiscono come il pz ‘non sia più la stessa persona’ o dicano di non riconoscerlo più o che ‘ha cambiato personalità’. Spesso i pz risultano essere egocentrici, scarsamente lungimiranti, con atteggiamenti avulsi dal contesto nel quale si trovano. Poiché presentano notevoli difficoltà nell’intuire gli stati mentali e le intenzioni degli altri, non saranno in grado di modulare i propri comportamenti in risposta alle azioni altrui.

23 I pz sono moralmente più permissivi e tendono a giudicano le loro scelte come meno dannose e valutano il danno cagionato ad un’altra persona, come moralmente più possibile, più accettabile. Non sono in grado di adattarsi e di affrontare le continue e variegate richieste provenienti da un contesto sociale complesso e composito. Hanno difficoltà nell’organizzare e gestire lo studio e le attività lavorative; Hanno difficoltà nello scegliere gli amici ed i partners; non riescono mantenere le relazioni interpersonali; I pz mettendo in atto comportamenti ad alto rischio (spesso nella gestione delle risorse economiche di cui dispongono), di cui non sono capaci di prevederne gli esiti, prendono decisioni svantaggiose che si traducono in ingenti perdite di denaro.


Scaricare ppt "IL COMPORTAMENTO DISADATTIVO DI PHINEAS GAGE RIFLETTE"

Presentazioni simili


Annunci Google