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Ft. Sandra Fontani Ausl RE Caad RE

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Presentazione sul tema: "Ft. Sandra Fontani Ausl RE Caad RE"— Transcript della presentazione:

1 Ft. Sandra Fontani Ausl RE Caad RE
L’accessibilità dell’ambiente domestico: il ruolo dei CAAD nel territorio Ft. Sandra Fontani Ausl RE Caad RE

2 Principi ispiratori sovranazionali
Assemblea generale dell’ONU-9/12/1975 dichiarazione dei diritti delle persone disabili OMS – ICIDH United Nation – Regole standard per la “parificazione”delle Opportunità -1993 OMS – ICF

3 Leggi di riferimento Leggi regionali Leggi nazionali
LR /97 (art.9: prevede contributi per l'acquisto o l'adattamento di autoveicoli privati art 10:prevede contributi per acquisto di strumentazioni, ausili, attrezzature e arredi personalizzati LR /03 Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali“ (di cui alla legge n.328/2000) DGR 2248/2003 istituzione CAAD DGR 1161/04 nuove procedure x erogazione contributi della 29/97) con Determina n.9026/04 Delibera annuale del Cons. Regionale di ripartizione del fondo regionale e nazionale per le politiche sociali (05/2004) L.R. 27 /04 art 51 : istituzione del FRNA Leggi nazionali Legge 883/78 (istituzione SSN) Legge 13/89 (abbatt. barriere arch.) D.M /89 Legge 328/00 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" Legge 104/92 Legge - quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate." Linee guida ministero della salute (1998) D.M. 332/99 ( nomenclatore tariffario) D.G.R.2007/509 servizi ed interv-a) di confermare a carico del FRNA i  seguenti enti socio sanitari  e socio assistenziali, fortemente strutturati,  che costituiscono la rete “storica” dell’offerta assistenziale a favore della popolazione non autosufficiente: -                                        Assegno di cura per anziani, disabilità gravissime e gravi; -                                        Assistenza domiciliare per anziani e disabili; -                                        Strutture diurne: centri diurni assistenziali per anziani e centri socio-riabilitativi diurni per disabili; -                                        Strutture residenziali: case protette/RSA  per anziani, centri socio-riabilitativi residenziali per disabili, soluzioni residenziali per le gravissime disabilità acquisite; b)         di promuovere nuove opportunità  assistenziali,  finalizzate al supporto alle famiglie, per ridurre il loro carico di fatica  e di disagio nell’accudimento del non autosufficiente che vive a domicilio, tra le quali: -                                        ricoveri temporanei e di sollievo; -                                        iniziative di emersione e qualificazione del lavoro di cura delle assistenti familiari sviluppando una attività specifica della rete dei servizi al fine di garantire un inserimento delle assistenti familiari nella rete dei servizi (“punti di ascolto” e di consulenza, formazione e aggiornamento, forme di tutoring per piccoli gruppi di tali operatori, etc.), condizione per il godimento degli interventi di sostegno della rete; -                                        servizi di E-CARE (in particolare, Telesoccorso e Teleassistenza), anche gestiti con il concorso dell’associazionismo volontario, volti a rendere più ampia e immediatamente  fruibile la rete degli aiuti tutelari e dei sostegni al CARE-GIVER; -                                        iniziative di sostegno delle reti informali di solidarietà sociale (dal “portierato” al “custode” sociale,  “alloggi con servizi”, ecc..) qualificabili come servizi di prossimità, valorizzando il ruolo delle associazioni di volontariato per un’ampia fascia di popolazione non autosufficiente che non abbisogna solo, o non ancora, di assistenza strutturata, sostenendo l’associazionismo volontario disponibile a favorire assetti aggregativi di auto-mutuo aiuto; -                                        consulenza e sostegno economico per l’adattamento domestico attraverso l’allestimento di ausili tecnologici e di soluzioni strutturali che rendano le abitazioni in cui vivono persone non autosufficienti idonee a garantirne la migliore qualità di vita possibile e a ridurre il carico assistenziale ed i rischi per i caregiver; c)         di ripartire le risorse tra le Aziende sanitarie locali sulla base della distribuzione della popolazione residente ultra-settantacinquenne, con eccezione della quota destinata all’assegno di cura per le gravissime disabilità acquisite, ripartita sulla base della frequenza dei casi; d)         rispetto alla complessiva disponibilità di 311 milioni di euro, di accantonare la somma di 15 milioni, riservandosi di valutarne più compiutamente la destinazione ad ulteriori interventi, quali: 1)interventi di sostegno a favore di minori in condizioni di gravissima disabilità; 2) interventi di accoglienza residenziale per adulti in condizione di gravissima disabilità acquisita; 3) sviluppo degli interventi socio-riebilitativi per disabili; 4) omogeneizzazione degli interventi socio-sanitari a bassa intensità assistenziale in relazione a quanto previsto dal DPCM 14/02/2001 e dal DPCM 29/11/2001 sui Livelli Essenziali di Assistenza per i pazienti psichiatrici;

4 I principali riferimenti normativi regionali
LR 29/97 “norme e provvedimenti per favorire le opportunità di vita autonoma e l’integrazione sociale delle persone disabili” LR 2/03 “norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” DGR 2248/2003 “criteri organizzativi dei Centri di 1° livello per l’adattamento ambiente domestico” DGR 1161/04 “criteri e modalità di accesso ai contributi art. 9 e art. 10 LR 29/97” Determinazione N.9026/04 “indicazioni su interventi ammissibili e modulistica” Delibera annuale per ripartizione fondo reg. 2004/05…

5 Legge 13/89 Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati riguarda la costruzione e ristrutturazione degli edifici e degli spazi esterni di appartenenza è costituita da 12 art. divisi in 3 parti

6 Legge 13/89 1° parte – art. 1 norme per la costruzione di nuovi edifici 2°parte – art. 2 / 7 disciplina tutte le ristrutturazioni e le manutenzione ordinarie e straordinarie 3°parte – art. 8 / 12 comprende le modalità per i rimborsi e le istruttorie per i contributi

7 Requisiti di accesso ai contributi della legge n
Requisiti di accesso ai contributi della legge n.13/89 (circolare 1669/89) Requisiti soggettivi a) certificato medico attestante menomazioni o limitazioni funzionali permanenti dalle quali dipendano obiettive difficoltà alla mobilità b) dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà c) il disabile deve avere effettiva, stabile ed abituale dimora nell’immobile d) certificato di invalidità totale (necessario solo per accedere a una graduatoria liquidata con priorità rispetto alle invalidità semplici) Requisiti oggettivi a) l’intervento non è stato eseguito al momento della presentazione della domanda b) l’intervento non è in corso di esecuzione

8 Chi può avere diritto al contributo
la persona con disabilità l’avente a carico la persona con disabilità Il proprietario o comproprietario dell’immobile di residenza della persona con disabilità un familiare convivente I condomini ove risiedano le suddette categorie di beneficiari (l’ amministratore) I centri o istituti residenziali per i loro immobili destinati all’ assistenza di persone con disabilità

9 Su quali opere o edifici
Per interventi finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche sia sulle parti comuni che all’interno dell’abitazione in proprietà o in godimento alla persona con disabilità Per l’acquisto di attrezzature idonee al raggiungimento del medesimo fine N.B. Gli interventi devono essere realizzati su edifici già esistenti

10 Legge 13/89 Il contributo può riguardare : Una singola opera
Un insieme di opere funzionalmente connesse cioè una serie di interventi volti a rimuovere più barriere che generano ostacoli alla stessa funzione Se di un intervento possono usufruire più persone con disabilità viene comunque erogato un unico contributo Il contributo è strettamente legato all’opera eseguita sull’immobile: in presenza di più persone coi requisiti necessari per far domanda la si intesta a una sola di esse. Il contributo viene ripartito tra tutti coloro che hanno sostenuto la spesa per l’intervento con una quota proporzionale alla spesa sostenuta: la ripartizione della spesa e le persone paganti devono essere dichiarate all’atto della presentazione della domanda

11 Legge 13/89 Dopo aver presentato la domanda gli interessati possono realizzare i lavori senza attendere il compimento del procedimento amministrativo. I comuni possono accertare che le opere non siano già esistenti o in corso di esecuzione mediante controlli da effettuare immediatamente dopo la presentazione della domanda. QUALI SONO I CONTRIBUTI L.13/89 Fino a € 2.582, copertura totale Da € 2.582,28 a € , il 25% Da € ,42 a € , il 5%

12 Ulteriori agevolazioni
L. 449/ recupero del patrimonio edilizio 50% gli interventi di manutenzione straordinaria su unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale;  gli interventi di manutenzione ordinaria solo sulle parti comuni di edifici residenziali; le spese di restauro e di risanamento conservativo degli immobili; altre spese di ristrutturazione edilizia e altri interventi come ad esempio quelli riguardanti il risparmio energetico, la sicurezza antisismica e l’eliminazione di barriere architettoniche detrazione 19% per opere di eliminazione di barriere architettoniche, in alternativa alla detrazione del 50% o sulla parte eccedente il massimale previsto per la detrazione al 50% (96000€) Iva agevolata 4% per le prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto per realizzazione di opere direttamente finalizzate al superamento o eliminazione di barriere. I servoscala ed ausili simili usufruiscono dell’ Iva al 4%

13 Legge104/92 Propone una visione unitaria dei bisogni della persona e ne promuove la piena integrazione nei principali ambiti della vita sociale (famiglia, scuola, lavoro e società) Introduce i concetti di menomazione disabilità, ed handicap utilizzando l’approccio bio-psico-sociale dell’OMS(ICIDH) Evidenzia la necessità di promuovere politiche attive ed integrate per il superamento dell’handicap

14 Campo d’intervento della L. 104/92
Prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione Integrazione scolastica, formazione professionale Collocamento mirato Interventi e servizi sociali e socio-sanitari Assistenza Mobilità Casa Sport, turismo, cultura e tempo libero

15 Legge 328/2000 Legge quadro per la realizzazione di interventi e servizi sociali Regolamenta l’accesso e la contribuzione del Terzo Settore (coop. Sociali, volontariato, associazionismo,onlus,ecc.) che diventa partner nella programmazione dell’assistenza. Titolarità delle competenze in materia sociale data ai comuni. Istituisce i LEA.

16 Propone la domiciliarità come progetto di una politica sociale
Definisce come un diritto di tutti i cittadini l’accesso al sistema integrato di servizi ed interventi e lo disciplina Propone la domiciliarità come progetto di una politica sociale Tutela le persone non autosufficienti La legge328/00 prevede: Piano sociale nazionale Piano sociale regionale Piani di zona È una legge pienamente recepita nella L.R.2/03

17 Regioni : funzioni di programma, coordinamento ed indirizzo
LR 2/03: realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Comuni :esercitano le funzioni amministrative ed i compiti di programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali, di norma in ambito distrettuale Regioni : funzioni di programma, coordinamento ed indirizzo progetto riorganizzazione, progetto Centri I livello gestione art. 9 e 10 (DGR1164/04) informazione, consulenza e gestione contributi ricollocati nel territorio

18 Legge Regionale n. 29/97 Oggetto:
Norme e provvedimenti per favorire le opportunità di vita autonoma e integrazione sociale delle persone disabili Campo di applicazione: Interventi per la permanenza nella propria abitazione

19 Legge Regionale 29/97 Articolo 9 mobilità privata a)-b)-c)-d)
Articolo abitazioni private a)-b)-c)

20 LR 29/97 art. 9 -cosa finanzia? Art. 9 : mobilità privata
a) acquisto di un autoveicolo con adattamenti particolari alla guida e/o al trasporto (art 3. comma 3) 15% di max . € ,00 b) adattamento alla guida e/o al trasporto (art. 3, comma 3) 50% di max. € 8.808,00 c) acquisto di un autoveicolo destinato abitualmente alla mobilità (art. 3, comma 3) 15% di max . € ,00 d) adattamento alla guida di un autoveicolo destinato abitualmente alla mobilità di una persona titolare di patente di guida delle categorie A, B o C speciali, con incapacità motorie permanenti (art. 27, comma 1, 104/97) 20% spesa sostenuta

21 LR 29/97- art. 10 : cosa finanzia ?
Lettera a): strumentazioni tecnologiche ed informatiche per il controllo dell’ambiente domestico e lo svolgimento delle attività quotidiane Motorizzazione e/o automazione infissi interni ( porte, finestre,tapparelle,ecc.) esterni (cancelli, porte, portoni, ecc.) e per componenti (serrature, ricevitori, suonerie, ecc.)

22 Art. 10 – lettera a (continua)
2. Strumentazioni per il controllo ambientale ( sensori, pulsanti, telecomandi, ecc.) 3. Strumentazioni di controllo e segnalazione a distanza ( videocitofono, segnalatori acustici, segnalatori luminosi, ecc.) 4. Telefonia speciale e/o dedicata 5. Telesoccorso e/o teleassistenza. 6. Telemedicina

23 Art. 10 - lettera b: cosa finanzia?
ausili, attrezzature e arredi personalizzati che permettono di risolvere le esigenze di fruibilità delle propria abitazione 1. Elettrodomestici, ausili ed arredi, anche generici, purché con caratteristiche ergonomiche e tecniche funzionali alle abilità della persona 2. Complementi di arredo anche automatizzati ( pensili e basi regolabili, specchio reclinabile, appendiabiti e piani di lavoro reclinabili o estraibili)

24 Art. 10 - lettera b (continua)
3. Maniglie e corrimano, arredi, sanitari e accessori per il bagno (pensili ed accessori particolari, water e bidet, doccia e vasche speciali) 4. Acquisto ed installazione di impianti di condizionamento e deumidificazione 5. Rampe mobili

25 Art 10 – lettera c Lettera c):
attrezzature tecnologicamente idonee per avviare e svolgere attività di lavoro, studio e riabilitazione presso il proprio domicilio, qualora la gravità della disabilità non consenta lo svolgimento di tali attività in sedi esterne 1. Personal computer, periferiche e componenti standard (PC portatile o fisso, monitor, joystick, mouse, TrackBall, scanner e stampante…) 2. Ausili per l’accesso al PC (scudo per tastiera, tastiera con scudo, tastiera portatile con display e/o uscita vocale, tastiera speciale ridotta o espansa, tastiera programmabile, sensore di comando, software ed hardware di accesso alternativo e o a scansione, emulatore di mouse…)

26 Art.10 -lettera c (strumenti ed ausili di riabilitazione)
Lettini per terapia Apparecchi per terapia fisica Materassini, cuscini,palloni Spalliere, panche, parallele, attrezzature per puleggio terapia Cicloergometro,pedaliera,cyclette, vogatori attrezzatura per ergoterapia,tavolette per ginnastica propriocettiva, camminatori

27 Art. 10 – lettera c (continua)
3. Software educativi, riabilitativi o per la produttività scolastica e lavorativa 4. Postazioni di lavoro (tavolo da lavoro, sedia ergonomica regolabile, accessori per ergonomia, voltapagina 5. Strumenti ed ausili di riabilitazione non prescrivibili o riconducibili al DM 332/99) 6. Comunicatori simbolici e alfabetici se funzionali all’ abilità della persona e non riconducibili e prescrivibili (DM 332/99)

28 LR 29/97art.10 – entità finanziamenti
Lettera a) 50 % della spesa sostenuta su su un tetto di € ,00 Lettera b) 50% della spesa sostenuta su su un tetto di € ,00 Lettera c) 50% della spesa sostenuta su un tetto di € 4.404,00 In caso di acquisti rientranti in più di una delle tre categorie il tetto max. di spesa è di € ,00.

29 Requisiti di accesso ai contributi L.R. 29/97
Disabile con certificazione di handicap grave ai sensi dell’ art. 3, comma 3, legge 104/92 oppure il soggetto esercente la potestà, la tutela o l’ amministrazione di sostegno I.S.E.E. del nucleo famigliare del disabile non superiore a: € ( N.B. la cifra varia di anno in anno) Documentazione della spesa sostenuta

30 Riorganizzazione gestione art. 9 e 10 L. R
Riorganizzazione gestione art. 9 e 10 L. R. 29/97- atti di regolamentazione DGR 1161/04 “criteri e modalità di accesso ai contributi art 9 e art10 LR 29/97” DGR 2304/04 (integrazione al DGR 1161/04 casi particolari : genitori separati, casi in attesa di certificazione L. 104/92) Determina n°9026/04 “ indicazioni su interventi ammissibili e modulistica”

31 Decreto Ministeriale 332/99
Nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili (portale Siva) Allegato 1: elenco 1 prestazioni sanitarie protesiche elenco 2 ausili tecnici di serie elenco 3 ausili in comodato Allegato 2: tempi minimi di rinnovo tempi max. consegna termini di garanzia

32 Interventi non finanziabili dall’art. 10 lettera a, L. R. 29/97
Interventi strutturali come: Opere murarie in genere Istallazione di infissi,conseguenti allo spostamento/rifacimento di pareti Adeguamenti strutturali Ampliamento di ambienti quali bagni, camere, cucine, soggiorni, loggiati e/o pergolati, ecc..

33 Non finanziabili in quanto riconducibili alla legge 13/89
Interventi strutturali per modifiche murarie (adeguamento del bagno,ecc.) Interventi strutturali e strumentazioni per il superamento delle barriere architettoniche (rampe fisse, transenne guida persone, servoscala, piattaforme elevatrici, elevatori, miniascensori, ascensore …)

34 Non finanziabili in quanto prescrivibili o riconducibili al DM 332/99
Letti, reti, materassi con esclusione unicamente per “matrimoniali” in quanto non inclusi nel DM 332/99 Ausili per il superamento delle barriere architettoniche (montascale mobili a ruote e a cingoli) Ausili per il sollevamento (sollevatore mobile, a bandiera, a soffitto, da vasca, alzavasca da bagno elettrico, imbragature) carrozzine

35 Riconducibilità DM 332/99 art. 1,comma 5
Qualora l’assistito scelga un tipo o un modello di dispositivo non incluso nel nomenclatore allegato al presente regolamento, ma riconducibile, a giudizio dello specialista prescrittore, per omogeneità funzionale a quello prescritto ai sensi dell’ art. 4, comma 2, l’ azienda Usl di competenza autorizza la fornitura e corrisponde al fornitore una remunerazione non superiore alla tariffa applicata o al prezzo determinato dalla stessa azienda per il dispositivo incluso nel nomenclatore e corrispondente a quello erogato

36 Azioni dei centri di I livello CAAD
Informazione/ promozione nel territorio su fruizione appropriata dei vari canali di finanziamento (art. 10 LR 29/97, L.13/89, nomenclatore tariffario) Consulenza tecnica al cittadino ed operatori dei servizi per soluzioni personalizzate più appropriate Collegamento e coordinamento territoriale con soggetti che gestiscono i vari interventi e contributi ( Comuni, Soggetti Responsabili per contributi LR 29/97, AUSL, Agenzia Entrate, ecc.)

37 Parole chiave: sviluppo e autonomia
È importante e possibile favorire lo Sviluppo : tramite apprendimenti Autonomia: operativa e decisionale con INTERVENTI : PRECOCI MIRATI SPECIALIZZATI

38 Linee guida del Ministero della Sanità ( in GU 30 maggio 1998, n°124 ) Provvedimento Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano Per la riabilitazione… Processo di soluzione dei problemi e di educazione per il migliore livello di vita/autonomia possibili Processo riguardante “aspetti strettamente clinici” ma anche “aspetti psicologici e sociali” tra gli obiettivi: “… reperire formule facilitanti alternative” Riconoscimento di reti integrate di servizi per entrambi i tipi di interventi

39 La consulenza tecnica:fisioterapista/geometra
Valutazione del soggetto che presenta problemi di salute: quale/i bisogni pensa di sottoporre al nostro parere? come è maturata la richiesta ? che consapevolezza ? che abilità ? (cura di sé, della casa,attività quotidiane,movimento,ecc) che relazioni interpersonali ? quale diagnosi ? Quali condizioni fisiche ? che età ? che peso ? quali ausili ha in uso ? da chi è fatta la richiesta? con chi vive? Ha un caregiver?

40 La consulenza tecnica dimensioni disposizione ambienti
Valutazione ambientale: tipologia dell’abitazione dimensioni disposizione ambienti disposizione dei mobili proprietà uso esclusivo o condiviso di ambienti tenendo sempre presenti le misure antropometriche di chi vive nella casa!

41 La consulenza Valutazione del caregiver della famiglia dei Servizi
della Rete ricordando che quando una persona si rivolge a noi per esporci il suo problema ha attivato un processo di cambiamento Il nostro ruolo è di supporto e di indirizzo

42 Le soluzioni individuate
Perché siano utili devono essere: Condivise Adeguate alle potenzialità Compatibili con la situazione clinico/sanitaria Compatibili con la famiglia e la casa Economicamente fattibili Documentate

43 Grazie!


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