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ISTITUTO COMPRENSIVO "6° FAVA-GIOIA "

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Presentazione sul tema: "ISTITUTO COMPRENSIVO "6° FAVA-GIOIA ""— Transcript della presentazione:

1 ISTITUTO COMPRENSIVO "6° FAVA-GIOIA "
anno scolastico Classe I sezione F

2 SCOPRIAMO IL NOSTRO QUARTIERE – MATERDEI –
QUARTIERE STORICO DELLA CITTà DI NAPOLI

3 I NOSTRI DISEGNI

4 Scuola Elementare “F. petrarca”
La scuola Petrarca sorse alla fine del come casa signorile abitata da nobili. Successivamente fu ceduta alle suore che ne fecero un convento. Intorno al 1747 le suore fondarono una chiesa chiamata poi “Chiesa della Provvidenza”. Nel 1750 le suore furono cacciate e al posto del convento sorse una scuola dedicata al poeta del ‘300 Francesco Petrarca. Scuola Elementare “F. petrarca”

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6 Villa Raya era originariamen te un vecchio convento
Villa Raya era originariamen te un vecchio convento. Nel fu trasformato in civili abitazioni. Villa Raja

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8 Istituto Ancelle Sacro Cuore – caterina Volpicelli
L’Istituto delle Ancelle del Sacro Cuore, fondato nell’estate del 1874, sorge in un antico palazzo a Largo Petrone, oggi intestato a Caterina Volpicelli. Il santuario ospita l’urna funeraria di Santa Caterina. Istituto Ancelle Sacro Cuore – caterina Volpicelli

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10 L’intervista

11 La casa Rurale 1) Come erano fatto i cortili?
I cortili interni erano ampi spazi, usati anche a fini agricoli, nei quali affacciavano varie abitazioni 2) Quali erano gli accessori fondamentali al centro del cortile? Gli accessori fondamentali del cortile erano la rimessa per gli attrezzi agricoli, il forno comune, il pozzo o cisterna, il lavatoio e l’abbeveratoio. 3) Come era la convivenza tra vecchi, giovani e bambini? La convivenza tra le persone era molto pacifica e collaborativa: gli anziani intrattenevano i bambini raccontando storie di guerra, le donne si riunivano e lavavano la biancheria, gli uomini al ritorno da lavoro discutevano tra loro. 4) Quali erano i momenti di preghiera? I momenti di preghiera erano l'Angelus, i Vespri e il Rosario.

12 artigiani e venditori 5) Che tipi di lavori si svolgevano nel nostro quartiere fino agli anni Cinquanta? Tra i lavoratori che popolavano il nostro quartiere si poteva facilmente riconoscere: ‘o vannituro, il banditore; ‘o sapunaro che in cambio di oggetti vecchi ne dava di nuovi; l'arrotino che affilava le lame dei coltelli, il matarassaio che richiamava l'attenzione delle donne che volevano ravvivare la lana dei loro materassi; ‘o stagnaro che accendeva il fuoco per fondere lo stagno, l'acquaiuolo che andava in giro vendendo diversi tipi d'acqua da bere; ‘o parulano, l’ortolano che si fermava con la sua carretta piena di ortaggi e poi “dava la voce” di richiamo. Tra i mestieri piu' diffusi c'era ‘o mannese che era il carraio che costruiva e riparava tutti i tipi di carretti; il bottaio era l'artigiano che fabbricava e riparava le botti; agli inizi di settembre il martellamento rimbombante dei suoi attrezzi da lavoro annunciava la vendemmia. Si aggirava tra le case ‘a capera, la pettinatrice ambulante che, curiosa pettegola e confidente di molte donne, conosceva fatti e misfatti di tutto il quartiere 6) Quali mestieri sono scomparsi e quali hanno modificato il loro carattere? Molti mestieri come il matarassaio, lo stracciarolo e i vannituri sono scomparsi; altri hanno assunto nuove connotazioni, come la vammana che è stata sostituita dall' odierna ostetrica

13 le grandi tradizioni 7) Quali erano le feste religiose celebrate nel quartiere? Nel quartiere si celebravano santa Caterina Volpicelli, Santa Rita e la Madonna della Provvidenza. 8) Quali, tra le feste religiose della Regione erano sentite con grande partecipazione della gente del quartiere? 'o fuoco e sant' Antono (il falò di Sant’Antonio Abate); 'i furente e la festa della Madonna dell' Arco; la festa di san Gennaro; la Madonna del Carmine; la festa san Vincenzo della Sanità.

14 religiosità popolare 9) Cappellucce e tabernacoli sono disseminati un po' in tutto il quartiere, quale tra essi potrebbe essere considerato il più importante? Sicuramente l'edicola dell’Ecce Homo, collocata in via Matteo Renato Imbriani nel 1875 ma contenente una statua che probabilmente risale alla fine del secolo precedente. 10) Quali erano i santi invocati per guarire da mali, epidemie, terremoti o altre disgrazie? San Giuseppe Moscati veniva invocato per guarire i mali; san Gennaro veniva invocato quale protettore di possibili catastrofi, molto diffusa, infatti, in quell’epoca era la frase “San Gennaro mettici la mano”. Soprattutto presente è sempre stata tra gli abitanti del quartiere la figura di Caterina Volpicelli, fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore e canonizzata in Piazza San Pietro a Roma il 26 aprile 2009 da Benedetto XVI. Particolarmente vivo rimane sempre il suo ricordo per l’aiuto ai poveri, le visite agli ammalati, l’istruzione religiosa e l’Apostolato alla preghiera, attività ereditate dalle sue Ancelle.

15 nascita, infanzia, gioventù
11) Quali erano gli usi nuziali che sono andati via via scomparendo? Lo sposo era solito fare una serenata alla futura consorte il giorno prima delle nozze. Gli sposi il giorno successivo alle nozze andavano nelle case degli invitati per salutarli e ringraziarli della partecipazione alla festa 12) La figura della ''vammana'' o ''mammana'' era figura carismatica e rassicuratrice, quali erano i contatti che stabiliva con la partoriente prima e durante il lieto evento? La donna gravida ricorreva alla vammana ogni mese, poteva contare sui suoi consigli sia come ginecologa sia come ostetrica. Il rapporto era intimo e profondo. 13) Quali erano i giocattoli che i bambini di un tempo si costruivano? I giochi piu' diffusi erano il gioco delle carte, la campana, nascondino, i quattro cantoni, la cavallina, I bambini si costruivano da soli i giocattoli: ‘o carruoccio, una tavola di legno, lunga un’ottantina di centimetri e larga una trentina, fissata su quattro ruote. Funzionava solo in discesa oppure se spinto da un altro ragazzo. Un ramo duro a forcella e una molla, spesso ricavata dalla vecchia camera d’aria di una bicicletta, servivano a costruire la fionda. ‘o strummolo, la trottola di legno che si lancia con una funicella Le bambine passavano tanto tempo a costruirsi ‘a pupata ‘e pezza, la bambola ottenuta avvolgendo come un salsicciotto un asciugamano oppure attraverso una rudimentale imbottitura di forma tubolare; con l’aiuto delle mamme ricamavano o disegnavano gli occhi, il naso, la bocca.

16 la scuola 14) Com’era la scuola di ieri?
La scuola era fornita di banchi di legno a due posti con il sedile e il piano di appoggio tutto d’un pezzo. In ogni aula c’era un Crocifisso che si trovava sempre in alto dietro la cattedra. Le lezioni duravano fino alle ore ed erano scandite da attività che non riguardavano solo la didattica, come la preghiera mattutina e l’ispezione di pulizia. I maestri erano severissimi, sempre pronti a colpire con l’immancabile righello da cui non si separavano mai. Per punizione i maestri ci facevano inginocchiare dietro la cattedra. Le cartelle erano fatte di pezza o di cartone, contenevano il cannello con il pennino e una boccetta di inchiostro. Al termine della quinta elementare c’era da svolgere un esame su tutte le materie.

17 Il quartiere nel tempo 1953 1983 2013 abitazioni
Per lo più erano composte da una sola camera. In quelle più grandi vivevano più famiglie.   Tutte le case avevano la TV , la lavatrice….   Tutte le case sono dotate di elettrodomestici avanzati. negozi  I negozi erano piccoli e in ognuno di essi si vendeva un solo genere alimentare. I negozi sono più moderni e iniziano a vendere più generi alimentari C’è la diffusione dei supermercati. uffici Erano pochi e composti da arredo essenziale. Aumentano gli uffici. Gli uffici sono ultramoderni. scuole Il comune in alcuni casi affittava gli appartamenti e li destinava a scuole. Le scuole esistenti vengono ampliate. Le scuole sono più moderne e aumentano di numero mezzi di trasporto  Filobus, taxi e biciclette Autobus, taxi Autobus, taxi e metro verde pubblico  Molto Abbastanza Poco verde privato  Quasi tutte le abitazioni avevano i giardini Diminuisce per ampliare le abitazioni. Rari spazi di verde privato

18 Scuola Media “Onorato Fava” Classe I F
Amato Vincenzo Amitrano Tommaso Arminio Elena Boselli Valentina Cacace Ferdinando Ferrigno Alessandro Livigni Stefano Manzo Emanuele Marino Diego Mattesi Francesco Montagna Giustina Monti Fabiana Mugnano Valeria Pellegrino Alessio Romeo Maira Russo Raffaella Sica Fabiana Vatamanu Raul Presentazione Amato Vincenzo Amitrano Tommaso Manzo Emanuele Musica Amitrano Tommaso


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