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Motore Ciak, Azione ….

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Presentazione sul tema: "Motore Ciak, Azione …."— Transcript della presentazione:

1 Motore Ciak, Azione …

2 Inquinamento I migliaia di metri cubi d’acqua consumati, i milioni di ettari di foreste distrutte, le migliaia di specie viventi condannate all’estinzione, le percentuali di incremento dei gas serra dannosi per l’ambiente e per la salute degli uomini sono frammenti di una realtà che si sta facendo sempre più complicata e difficile da gestire, pezzi di un grande puzzle che racconta di un meraviglioso e florido pianeta lentamente ucciso dall’egoismo, dalla sete di ricchezza, dalla stupidità degli esseri umani. Solo l’artefice di tanta distruzione e desolazione può cercare di porre un rimedio al suo operato, prima che sia troppo tardi. L’uomo non solo può, ma deve fare qualcosa: il dovere nasce dalla necessità di salvaguardare non solo l’ambiente circostante, gli animali, le piante, ma anche se stesso. La grande lezione che i nostri tempi ci hanno insegnato è che siamo tutti parte di una stessa natura, oggi più che mai malata e in pericolo, e che prendersi cura della natura significa CURARE NOI STESSI!

3 L’inquinamento dell’acqua
L’inquinamento dell’aria L’inquinamento del suolo I rifiuti

4 L’inquinamento dell’acqua
Un problema da risolvere

5 Cos’è? L'inquinamento dell'acqua è ogni cambiamento chimico, fisico o biologico nella qualità dell'acqua che ha un effetto nocivo su chiunque la beve o la usa o vive in essa. Quando gli esseri umani bevono acqua inquinata ciò ha spesso effetti seri sulla loro salute. L'inquinamento dell'acqua può anche renderla inadatta per l'uso voluto.

6 Cause Detersivi e fosfati Liquami da fogna Cloruri e diossina
Metalli pesanti Fertilizzanti e insetticidi Petrolio

7 Liquami da fogna Questo inquinamento è possibile quando nei centri urbani non ci sono impianti di depurazione o dove questi non sono perfettamente funzionanti. Esso avviene anche quando le discariche di raccolta dei rifiuti urbani si presentano permeabili in questi casi è possibile che i liquidi che si formano percolino e unendosi al gas metano, formatosi dai processi di fermentazione, vadano a inquinare le falde acquifere, a questo punto l’acqua di falda, dei mari e dei fiumi per la presenza di liquami , risulta non idonea dal punto di vista chimico e microbiologico come fonte idrica e per la balneazione.

8 Diossina e altri composti clorurati
Al degrado delle acque partecipa l’industria con i composti clorurati. Uno di questi composti che desta allarme e preoccupazione è la diossina. Essa viene prodotta quando viene bruciato materiale organico in presenza di cloro. È frequente trovare diossine nei fiumi degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e rifiuti clinici, e anche in combustioni a bassa temperatura. Un altro composto clorurato è il PCB (policlorobifenile). Esso è utilizzato in molti settori industriali, perché possiede proprietà antincendio, e anche nella produzione di resine e gomme sintetiche. Le diossine sono tossiche per l’organismo umano. Possono causare (come è successo in Vietnam) decine di migliaia di nascite di bambini malformati e disturbi alla salute per circa un milione di persone. È inoltre dimostrato che l’esposizione alla diossina può provocare l’endometriosi: malattia cronica dovuta all’alterazione dell’endometrio, mucosa dell’utero.

9 Metalli pesanti Vengono così definiti i metalli con un’alta massa atomica ed elevata gravità specifica. Sono metalli pesanti inquinanti IL PIOMBO, IL MERCURIO, IL CROMO E L’URANIO. Una ricerca portata avanti in Giappone ha messo in luce che l’inquinamento da mercurio è dovuto al cattivo smaltimento dei materiali che lo contengono, soprattutto pile. Questo metallo pesante accumulandosi nel suolo e nelle acque viene assorbito da piante e animali entrando nelle catene alimentari. Si sono registrati infatti, gravi disturbi al sistema nervoso e circa 300 casi di morte nelle popolazioni esposte ai rischi di questo inquinanti. Per questo motivo, negli ultimi anni, in Giappone e in tutte le parti del mondo si è rivolta particolare attenzione alla raccolta differenziata di pile usate. Altro metallo pesante responsabile dell’inquinamento delle falde idriche è il cromo. Il piombo, presente nei carburanti, è stato negli anni passati responsabile dell’inquinamento ambientale e i governi per ridurlo hanno messo in commercio la benzina verde.

10 Detersivi e fosfati Responsabili del fenomeno dell’EUTROFIZZAZIONE
Essi sono inquinanti delle acque di superficie che derivano dagli scarichi civili. È, per esempio, la schiuma di un detersivo che, ricoprendo una superficie d’acqua impedisce lo scambio di ossigeno. I polifosfati dei detersivi sono la causa di eutrofizzazione dei bacini d’acqua, laghi e mari. Infatti favoriscono la crescita di alghe che, esaurite le sostanze nutritive, vanno incontro ad un processo di putrefazione, sottraendo una notevole quantità di ossigeno disciolto nell’acqua. In mancanza di ossigeno, tutte le specie viventi in quell’ambiente muoiono.

11 Fertilizzanti e insetticidi
A causa della scelta della monocoltura intensiva un inquinamento delle acque è dovuto all’uso massiccio nell’agricoltura di nitrati ( fertilizzanti azotati). I fitofarmaci invece, in quanto ritenuti cancerogeni, quando nell’intestino formano le nitrosalmine combinandosi con le amnine. I nitrati possono comportare danni alla salute in quanto nell’intestino, possono essere ridotti in nitriti che con le ammine formano nitrosammine, ritenute cancerogene.

12 Petrolio La maggior parte dei mari del mondo è inquinata da petrolio. Questo proviene per la maggior parte da attività che si svolgono a terra, cioè dagli scarichi delle industrie e dalle raffinerie di petrolio. Altre fonti sono i versamenti dalle petroliere, che avvengono normalmente durante il lavaggio dei serbatoi oppure nel caso di incidenti. Una delle zone marine più inquinate al mondo (per quanto riguarda il petrolio) è il mediterraneo, ciò è dovuto al fatto che si tratta di una mare chiuso e le sue acque si rinnovano molto lentamente ( anni).

13 Incidenti delle petroliere
Quando una petroliera subisce un incidente nel quale ci siano dei versamenti di petrolio in mare, si provocano molti danni all’ambiente. Il petrolio galleggia sull’acqua, formando uno strato che isola l’acqua dall’aria, impedendo gli scambi di gas. L’impoverimento d’ossigeno causato fa morire molti organismi marini. Con il passare dei mesi le sostanze più leggere o evaporano o vengono distrutte lentamente da microrganismi o reazioni chimiche; quelle più pesanti, invece, rimangono sotto forma di grumi e poi lentamente affondano e vengono a poco a poco attaccate da batteri o da reazioni chimiche. Prima di scomparire, però, distruggono anche gli organismi che vivono sui fondali.

14 Affondamento della petroliera Prestige
La petroliera Prestige subì gravi danni a seguito di una tempesta scatenatasi al largo delle coste della Galizia (Spagna) il 13 novembre La nave colò a picco sei giorni più tardi, riversando in mare una quantità di greggio stimata attorno alle tonnellate. I danni ambientali furono enormi e riguardarono il tratto di costa atlantica che va dal Portogallo alla Francia sudoccidentale.

15 Come si rileva? L'inquinamento dell'acqua viene rilevato in laboratori, in cui piccoli campioni di acqua sono analizzati per differenti agenti inquinanti. Allo stesso scopo si possono anche usare organismi viventi, come alcuni pesci. Cambiamenti nel loro comportamento o crescita ci mostrano che l'acqua in cui vivono e' inquinata. Proprietà specifiche di questi organismi possono fornire informazioni sul tipo di inquinamento del loro ambiente naturale. Laboratori usano anche modelli di calcolo per determinare quali pericoli ci possono essere in determinate acque: si importano i dati posseduti sull'acqua nel calcolatore ed esso determina se l'acqua ha qualche tipo di impurità.

16 Possibili soluzioni NATURALI: ad esempio i fiumi che sono sempre stati in grado di depurarsi autonomamente perché contengono dei batteri che decompongono le sostanze organiche provenienti dai resti di esseri viventi morti. UMANE: ad esempio i moderni depuratori, nei quali i liquami passano attraverso tre fasi distinte di trattamento. La prima, detta trattamento primario, comprende una serie di processi fisici o meccanici di rimozione dei detriti più grossolani, di sedimentazione delle particelle in sospensione e di separazione delle sostanze oleose. Nella seconda fase, detto trattamento secondario, si ossida la materia organica dispersa nei liquami. La terza fase, detta trattamento terziario, ha lo scopo di rimuovere i fertilizzanti per mezzo di processi chimico-fisici. Ci sono altre soluzioni come la riduzione della concentrazione di inquinanti sottoponendo il materiale ad un trattamento preventivo prima di scaricarlo nella rete fognaria e l'uso di bacini di decantazione o di vasche per la depurazione dei liquami.

17 Le principali cause dell’inquinamento del suolo
Effetti prodotti Rimedi Rifiuti 17

18 Le principali cause dell’inquinamento del suolo
rifiuti acque di scarico prodotti fitosanitari fertilizzanti e pesticidi idrocarburi diossine metalli pesanti solventi organici

19 Le acque di scarico Le acque reflue sono le acque che, dopo l'utilizzo in attività domestiche, industriali e agricole, rifluiscono. Sono chiamate anche "acque di scarico".

20 Prodotti fitosanitari
I prodotti fitosanitari (agrofarmaci o fitofarmaci) sono tutti quei prodotti, di sintesi o naturali, che vengono utilizzati per combattere le principali avversità delle piante (malattie infettive, fisiopatie, parassiti e fitofagi animali, piante infestanti).

21 Fertilizzanti e Pesticidi
I fertilizzanti sono mezzi tecnici, utilizzati in agricoltura e giardinaggio, che permettono di creare, ricostituire o aumentare la fertilità del terreno. A causa delle piogge acide una parte rilevante dei fertilizzanti è trascinata nelle acque dei fiumi e finisce nei laghi e nel mare provocando una crescita eccessiva di vegetazione acquatica. Tale vegetazione imputridendo sul fondo consuma ossigeno e danneggia la fauna acquatica. I pesticidi sono sostanze tossiche che non si limitano a colpire i parassiti dannosi, ma accumulandosi sul terreno avvelenano gli animali che sono sul suolo.

22 Come i fertilizzanti, essi finiscono con le piogge nei fiumi e nei laghi e nel mare avvelenando insetti, pesci, uccelli che se ne cibano fino a giungere all’uomo. Inoltre i pesticidi trascinati dalle acque si infiltrano nel terreno raggiungendo il sottosuolo e contaminando le falde acquifere da cui viene attinta l’acqua potabile.

23 Idrocarburi Gli idrocarburi sono composti organici, che contengono soltanto atomi di carbonio e di idrogeno. Gli atomi di carbonio (C) sono legati tra loro a formare lo scheletro della molecola, mentre gli idrogeni (H) sporgono da questo scheletro.

24 Diossine Le diossine sono una classe di composti organici eterociclici la cui struttura base consta di un anello con quattro atomi di carbonio e due di ossigeno.

25 Metalli pesanti Non esiste una definizione ufficiale di metallo leggero o pesante da parte della IUPAC, l'autorità internazionale che fissa e aggiorna la nomenclatura e la terminologia degli elementi e composti chimici, o da parte di organismi simili. Spesso all'aggettivo pesante è associato il concetto di tossicità. La tossicità di una qualunque sostanza dipende dalla sua natura (esatto composto chimico) e dalla sua quantità. I metalli indicati come "pesanti" sono: mercurio, cromo, cadmio, arsenico, piombo e uranio.

26 Solventi organici Un solvente è un liquido che scioglie un soluto solido, liquido o gassoso, dando luogo ad una soluzione. In altre parole, un solvente è il componente di una soluzione che si presenta nello stesso stato di aggregazione della soluzione stessa. Il solvente più comune è l'acqua. I solventi sono solitamente liquidi chiari e incolori e spesso presentano un odore caratteristico. Il termine solvente organico si riferisce ai solventi che sono composti organici.

27 L’inquinamento del suolo
Il suolo è l'insieme dei corpi naturali esistenti sulla superficie terrestre, anche in luoghi modificati o creati dall'uomo con materiali terrosi, contenente materia vivente e capace di ospitare all'aria aperta un consorzio vegetale. Esso costituisce un corpo naturale in continua evoluzione : deriva infatti dall'azione congiunta, nel tempo, di vari fattori di formazione (clima, morfologia, litologia ed organismi viventi); è il frutto di processi chimici, fisici, biologici che alterano più o meno profondamente la natura originaria del materiale di partenza (roccia, sedimento e residui vegetali). Il suolo svolge una funzione essenziale ai fini della vita sulla terra in quanto consente la vita dei vegetali, degli animali e dell'uomo, e nello stesso tempo è una risorsa limitata che si distrugge facilmente.

28 DEGRADO DEL SUOLO I tipi di degradazione a cui il suolo può sottostare possono essere schematizzati come segue : - erosione idrica del suolo, perdita di particelle terrose a seguito del fenomeno d’erosione idrica, determinato dall’interagire dell’aggressività climatica (erosività delle piogge), dell’erodibilità del suolo, della pendenza, della lunghezza del versante, della copertura vegetale e delle pratiche di gestione ambientale; - erosione eolica del suolo, asportazione di particelle di suolo ad opera del vento la cui azione è determinata da fattori quali la velocità del vento stesso, il numero dei giorni ventosi durante i quali l’evapotraspirazione è superiore alle precipitazioni, la tessitura e la rugosità del suolo; - degradazione fisica, peggioramento della struttura e della permeabilità, che si traduce in un aumento della compattazione del suolo a seguito di passaggi di mezzi meccanici pesanti; anche la subsidenza, legata ad opere di drenaggio, può far aumentare la compattazione del terreno; - degradazione chimica, perdita totale o parziale del suolo a produrre biomassa vegetale, come conseguenza della presenza di sostanze che modifichino la capacità di scambio cationica, il pH e la vita biologica; tipici casi sono quelli offerti dall’impiego di acque reflue, dalle piogge acide e dalla ricaduta di sostanze contenenti metalli pesanti; - degradazione biologica, diminuzione di contenuto di materia organica nel suolo a seguito di incendio, o d mancati apporti di letame nel caso delle terre agricole.

29 CARATTERISTICHE DELL’INQUINAMENTO DEL SUOLO
L'inquinamento del suolo è un fenomeno di alterazione della composizione chimica naturale del suolo causato dall'attività umana. CARATTERISTICHE DELL’INQUINAMENTO DEL SUOLO L’inquinamento del suolo è un fenomeno meno conosciuto, meno evidente ed anche meno studiato rispetto all’inquinamento delle acque e dell’aria. La sua minore notorietà è imputabile a diverse ragioni: 􀂃 L’inquinamento del suolo ha effetti meno immediati sull’uomo rispetto, ad esempio, all’inquinamento atmosferico; 􀂃 L’inquinamento del suolo è meno appariscente rispetto all’inquinamento di un corso d’acqua dovuto a scarichi fognari industriali; 􀂃 Il suolo è un ecosistema meno conosciuto e studiato rispetto agli ecosistemi acquatici. PRINCIPALI EFFETTI DELL’INQUINAMENTO DEL SUOLO Contaminazione globale: dovuta all’immissione nel suolo di sostanze tossiche e persistenti, che possono entrare nelle catene alimentari e dare origine a fenomeni di bioaccumulo. b. Trasferimento dell’inquinamento dovuto a sostanze tossiche dal suolo alle falde acquifere, con evidenti rischi per la salute umana. c. Alterazione dell’ecosistema suolo: sono fondamentalmente di tre tipi: 􀂃 Perdita di biodiversità; 􀂃 Riduzione della fertilità; 􀂃 Riduzione del potere autodepurante.

30 Effetti prodotti Effetti sulla salute umana Effetti sull'ecosistema

31 Effetti sulla salute umana
I maggiori effetti sulla salute sono legati al contatto diretto delle persone con zone di terra contaminata e particolarmente frequentata. Di rilievo tossicologico sono l'assunzione di acqua contaminata, l'ingresso di sostanze tossiche nella catena alimentare (ad esempio tramite gli animali che hanno pascolato su un terreno inquinato o il consumo di ortaggi) e l'inalazione di composti vaporizzati. Esiste un'ampia gamma di effetti sulla salute, acuti e soprattutto cronici, che possono manifestarsi a livello clinico. Il cromo e diversi prodotti fitosanitari sono cancerogeni. Il piombo è particolarmente pericoloso per i bambini piccoli, nei quali c'è un alto rischio di sviluppare danni cerebrali e al sistema nervoso, mentre più in generale il rischio è legato a danni renali. Anche mercurio e ciclodieni sono noti per indurre una maggiore incidenza di danno renale, talvolta irreversibile. Le diossine sono noti cancerogeni nonché composti molto tossici che tendono anche a concentrarsi lungo l'avanzare della catena alimentare. L'esposizione cronica al benzene a concentrazioni sufficienti è notoriamente associata a una maggiore incidenza di leucemia.

32 Effetti sull’ecosistema
L'inquinamento del suolo può avere significative conseguenze deleterie per gli ecosistemi. Possono avvenire cambiamenti radicali della chimica del suolo che possono scaturire da molte sostanze chimiche pericolose persino a basse concentrazioni delle specie inquinanti. Anche se gli effetti delle sostanze chimiche sulle forme di vita inferiori possono essere di lieve entità, si può avere normalmente un bioaccumulo che tende a concentrare la quantità stessa di sostanze lungo l'avanzamento della catena alimentare. Molti di questi effetti sono ben noti, come l'accumulo di DDT in consumatori aviari che conduce all'indebolimento dei gusci d'uovo, con il conseguente incremento della mortalità dei pulcini e il rischio potenziale dell'estinzione delle specie. Gli effetti si manifestano anche sui terreni adibiti all'agricoltura e che risentono di un dato livello di inquinamento.

33 Rimedi Il rimedio principale all'inquinamento del suolo consiste nell'attuazione di corrette politiche di gestione dei rifiuti sensibili ai risvolti ambientali, nonché nell'emanazione e rispetto di specifiche normative volte alla sostenibilità ambientale e alla tutela dell'ambiente naturale. Il riciclaggio, recupero e reimpiego di materiali quali carta, vetro, plastica, metalli, svolge un ruolo importante nella prevenzione e riduzione a monte del pericolo di inquinamento. Molti prodotti chimici possono essere anch'essi recuperati e riciclati, ovvero smaltiti opportunamente dopo essere stati posti a trattamenti che ne annullano o riducono la pericolosità. L'inquinamento del suolo può essere contrastato col rimboschimento dei territori forestali o mediante procedimenti di bonifica. La porzione di terreno inquinata può essere rimossa tramite escavazione e posta in zona di confinamento in modo che non si abbiano rischi per gli esseri umani o ecosistemi sensibili. Importante è l'affermarsi dei cosiddetti biorimedi, metodiche che sfruttano la digestione microbica di particolari sostanze organiche.

34 I Rifiuti I primi problemi sui rifiuti iniziarono quando si vennero a formare grandi popolazioni in ambienti limitati. Di conseguenza l’uomo cominciò a portare i residui urbani al di fuori delle città per evitare i fastidi che poteva provocare la loro vicinanza alla popolazione. A causa del notevole aumento dei consumi oggi la comunità umana produce una grandissima quantità di rifiuti. Affinché questi ultimi non diventino un’emergenza è necessario innanzi tutto produrre meno rifiuti, cioè ridurre di peso e volume gli imballaggi, cosa che le aziende non hanno ancora cominciato significativamente a fare e di cui si trova poco riscontro anche nelle nostre case. Se poi a una riduzione corrispondesse anche un’attenta raccolta differenziata e un buon riciclo, i vantaggi sarebbero notevoli: si allungherebbe la vita delle materie prime, si ridurrebbero gli inquinamenti, si farebbe risparmiare energia e si tutelerebbe il paesaggio dall’apertura di nuove discariche.

35 Bottiglie di vetro:4000 anni
I fenomeni più gravi sui rifiuti sono comparsi con la Rivoluzione industriale. Molti prodotti che venivano utilizzati dopo la seconda guerra mondiale sono stati sostituiti con altri prodotti molto inquinanti: la seta, il cotone e la lana sono stati sostituiti dalle fibre sintetiche; il cuoio, il legno e la carta sono stati sostituiti dalla plastica e il sapone naturale è stato sostituito dai detersivi artificiali. L’uomo pensa di buttare i rifiuti ma in realtà noi non buttiamo via nulla, li spostiamo un po’ più in la dalla nostra vista. Essi però rimangono dove li abbiamo deposti e vanno a inquinare l’aria, l’acqua e il suolo con effetti nocivi per gli animali e per l’uomo stesso. Infatti i principali problemi sono legati all’inquinamento dei rifiuti e al loro accumulo. In quanto tempo le cose che gettiamo via vengono distrutte? Sigarette senza filtro:3 mesi Filtri di sigaretta:1-2 anni Chewing-gum:5 anni Lattine di alluminio: anni Fazzoletti di carta:3 mesi Accendini di plastica:100 anni Torsoli di mela:3-6 mesi Bottiglie di plastica: anni Giornali :3-12 mesi Sacchetti di plastica: anni Fiammiferi :6 mesi Polistirolo :1000 anni Card di plastica:1000 anni Bottiglie di vetro:4000 anni

36 La raccolta differenziata dei rifiuti
Il Decreto legislativo del 5 febbraio 1997 n°22 si fonda su un preciso ordine, cioè il riciclaggio e il recupero della materia prima. L’introduzione di questo decreto porta a dei principi molto importanti come la ”responsabilità condivisa”,cioè chi inquina paga. La raccolta differenziata consiste nel raccogliere separatamente rifiuti di diversa composizione e origine. I rifiuti che vengono raccolti separatamente sono il vetro, la carta, la plastica, l’alluminio, le pile esaurite e i medicinali scaduti. Il riciclaggio consiste nel recuperare e riutilizzare una parte dei rifiuti dopo averli opportunamente trattati. La raccolta differenziata è essenziale per l’espansione dei mercati delle materie prime secondarie, in particolare la nuova disciplina attribuisce un valore economico ai comportamenti di tutti i soggetti. Alcuni comuni si sono mossi in una duplice direzione attuando una tariffa che comprende una quota fissa dei componenti della famiglia. Purtroppo il riciclaggio è reso difficile dalla grande varietà delle materie plastiche presenti nel mercato. È chiaro che ciò comporta molte difficoltà, anche da parte del cittadino; per questo motivo le industrie hanno predisposto dei marchi diversi per ogni tipo di plastica.

37 Lo smaltimento dei rifiuti
Costituisce la fase marginale della gestione dei rifiuti, i metodi di smaltimento più usati in Italia sono l’incenerimento e la discarica controllata. Gli inceneritori sono dei grandi forni dove vengono bruciati i rifiuti solidi urbani. Essi in Italia smaltiscono circa il 6% dei rifiuti. Dentro questi forni la temperatura raggiunge i °C. Dalla combustione dei rifiuti si può recuperare energia sotto forma di calore o di elettricità. Alla fine del trattamento si ottengono scorie che devono essere smaltite in discariche speciali perché tossiche e fumi che vengono raffreddati e fatti passare attraverso dei filtri prima di essere immessi nell’atmosfera per eliminare polveri e metalli pesanti.

38 Il compostaggio Il compostaggio consiste nel trattamento dei rifiuti organici provenienti dagli scarti di cucina, dai mercati ortofrutticoli, dalla potatura degli alberi, ecc... Tutti questi rifiuti vengono prima frantumati poi disposti in cumuli e decomposti grazie all’azione di funghi e batteri in modo da formare un terriccio umido e scuro simile all’humus chiamato composto da utilizzare come fertilizzanti.

39 Invitation to the "Earth Day"
FROM: TO: OBJECT: all the world Invitation to the "Earth Day" accept refuse

40 I’m inviting you to participate to the “Earth Day” that will be held on 22nd April 2010.
The “Earth Day” was celebrated for the first time on 22nd April The environmental groups used the “Earth Day” as an opportunity to assess the problems of the planet such as pollution, depletion of non-renewable resources, etc… All the people in the world have the right to a healthy environment. The “Earth Day” has been based on this principle for almost forty years. “Earth day 40th Anniversary” is a great opportunity for people, corporations and governments to join together to create a global green economy. menù

41 In the United States of America the Big Concert of Washington will be held and important people, such as James Cameron, the director of "Avatar," and many singers like Sting, John Legend, The Roots, Jimmy Cliff, Passion Pit and Joss Stone will take part to it. In Rome, at the Circo Massimo, Pino Daniele and Morcheeba will sing together for the third edition of Nat Geo Music Live. To combat emissions of CO2 produced by the concert new trees will be planted. During the concert you can recycle plastic bottles and glasses in exchange of a shirt. In 5 internet cafes of Manley, Australia, you can receive a discount if you bring cup from your home. The objective is not to use disposable cups.

42 So, do something yourself and don’t forget that we all can make a difference.
See you on 22nd April 2010.

43 L’inquinamento atmosferico
Introduzione Tipologie Diffusione Gli effetti sull’uomo Gli effetti sull’ambiente L’effetto serra Piogge acide Buco dell’Ozono The Kyoto Protocol Copenhagen Summit

44 Introduzione Si può definire inquinamento atmosferico, l’alterazione Chimica, presenza nell'atmosfera di sostanze di solito assenti o contenute in concentrazione diverse, della normale composizione dell’aria. Questa alterazione può essere causa di effetti misurabili, sugli esseri umani, sugli animali, sulla vegetazione o sui diversi materiali. Avanti

45 Esistono circa contaminanti dell’aria, distinti in base alla loro origine in due gruppi principali: antropici, prodotti cioè dalle attività umane (vari processi industriali, utilizzo dei mezzi di trasporto, riscaldamento, produzione di energia elettrica); naturali dovuti per esempio all’attività vulcanica. Le modalità di produzione e di liberazione dei vari inquinanti sono estremamente varie, allo stesso modo sono moltissime le variabili che possono intervenire sulla loro diffusione in atmosfera. HOME

46 HOME Tipologie I contaminanti atmosferici, possono
essere classificati in primari e secondari. ~ Primari sono gli inquinanti che vengono immessi direttamente nell’ambiente in seguito al processo che li ha prodotti. ~ Secondari sono invece quelle sostanze che si formano dagli inquinanti primari a causa di reazioni che, spesso, coinvolgono l’ossigeno atmosferico e la luce. I principali inquinanti primari sono quelli emessi nel corso dei processi di combustione di qualunque natura, cioè il monossido di carbonio, il biossido di carbonio, gli ossidi di azoto le polveri e gli idrocarburi incombusti. Nel caso in cui i combustibili contengano anche zolfo, si ha inoltre emissione di anidride solforosa. Dopo la loro emissione in atmosfera, gli inquinanti primari sono soggetti a processi di diffusione, trasporto e deposizione, in molti casi inoltre, subiscono dei processi di trasformazione chimico-fisica che portano alla sintesi degli inquinanti secondari. HOME

47 Diffusione La concentrazione degli inquinanti nell’aria è determinata da diversi fattori: dalla quantità dei contaminanti presenti nelle emissioni; dal numero e dalla concentrazione delle sorgenti inquinanti; dalla distanza dai punti di emissione; dalle trasformazioni chimico-fisiche alle quali sono sottoposte le sostanze emesse; dalla eventuale velocità di ricaduta al suolo; dalla situazione morfologica delle aree interessate all’inquinamento; dalle condizioni meteorologiche locali e su grande scala. Avanti

48 Su scala locale il fattore che più influenza il trasporto e la diffusione atmosferica degli inquinanti è l’intensità del vento; inoltre un ruolo notevole è svolto dalle precipitazioni atmosferiche che contribuiscono letteralmente a dilavare l’aria dai contaminanti presenti, favorendone la deposizione. La dispersione dei contaminanti in atmosfera è quindi determinata dai fenomeni di diffusione turbolenta e di trasporto delle masse d’aria. La rimozione degli inquinanti è determinata dai vari processi di deposizione. Sia la dispersione che la rimozione sono strettamente dipendenti dai vari processi meteorologici che regolano il comportamento delle masse d’aria nella troposfera (lo strato più basso dell’atmosfera). È così necessario per effettuare un bilancio delle condizioni d’inquinamento, non solo conoscere il profilo qualitativo, quantitativo e temporale delle emissioni, ma anche possedere delle informazioni sui processi meteorologici che interessano le aree soggette alla presenza dei vari inquinanti. Avanti

49 Di solito le zone più soggette ai fenomeni di inquinamento sono le zone urbane ed industriali, soprattutto se in esse sono presenti dei naturali impedimenti alla circolazione dell’aria. Altri fattori che rivestono una notevole importanza negli episodi da inquinamento acuto, sono l’intensità della luce solare e l’alta temperatura, che in determinate condizioni, possono portare al manifestarsi dello smog fotochimico. In genere le concentrazioni dei contaminanti dell’aria sono minori quando il vento è moderato e l'atmosfera è instabile nei bassi strati. Al contrario, le concentrazioni degli inquinanti sono elevate in presenza di nebbia persistente oppure in assenza di vento o quando si è in presenza d’inversioni termiche, queste ultime, infatti, sono dei fenomeni atmosferici che impediscono il normale rimescolamento delle masse d’aria. HOME

50 Gli effetti sull’uomo Avanti
Di solito le zone più soggette ai fenomeni di inquinamento sono le zone urbane ed industriali, soprattutto se in esse sono presenti dei naturali impedimenti alla circolazione dell’aria. Altri fattori che rivestono una notevole importanza negli episodi da inquinamento acuto, sono l’intensità della luce solare e l’alta temperatura, che in determinate condizioni, possono portare al manifestarsi dello smog fotochimico. In genere le concentrazioni dei contaminanti dell’aria sono minori quando il vento è moderato e l'atmosfera è instabile nei bassi strati. Al contrario, le concentrazioni degli inquinanti sono elevate in presenza di nebbia persistente oppure in assenza di vento o quando si è in presenza d’inversioni termiche, queste ultime, infatti, sono dei fenomeni atmosferici che impediscono il normale rimescolamento delle masse d’aria. Avanti

51 Gli effetti a lungo termine causati da una esposizione ad inquinanti presenti a concentrazioni relativamente basse non sono ancora completamente chiari, anche se si ritiene possano favorire l’insorgenza di tumori. L'aria inquinata dei grandi centri urbani ed industriali è ricca di contaminanti che possono esplicare la loro azione sia singolarmente che sinergicamente. L’inquinamento atmosferico inoltre può essere causa di stati di ansia e paura, la percezione di una minaccia che non è ben chiara o che non viene adeguatamente spiegata pubblicamente può determinare cioè alcune malattie psicosomatiche e forme maniacali. Queste malattie, tra l’altro, si riscontrano con frequenza maggiore dove, soprattutto per scelta politica od economica, si tende a nascondere un eventuale pericolo o dei dati di fatto, al fine di tutelare più la propria posizione che la qualità di vita e il benessere dell’intera comunità. HOME

52 Effetti sull’ambiente
L’azione operata dagli inquinanti dell’aria nei confronti dell’ambiente è sotto gli occhi di tutti. Il declino inesorabile del patrimonio animale, forestale ed agricolo, la degradazione degli ecosistemi, i danni provocati alle strutture metalliche, alle opere d’arte, alle pitture, ai fabbricati, ai materiali tessili ed in genere ai diversi materiali usati dall’uomo e per finire la riduzione della visibilità, sono tutti aspetti del complesso problema generato dall’inquinamento operato dall’uomo. Il meccanismo di aggressione operato dagli inquinanti può essere estremamente rapido o prolungato nel tempo, a seconda del gran numero di fattori che possono essere implicati nel fenomeno. Avanti

53 Gli inquinanti possono agire a livello locale magari distruggendo un’area boschiva relativamente piccola, oppure possono agire a livello globale, interessando tutte le popolazioni della terra. Fenomeni come l’insorgenza dello smog fotochimico interessano generalmente solo le aree a grande urbanizzazione, mentre l’effetto serra e l’azione delle piogge acide, è di più vasta portata, interessando sia le zone più industrializzate che le aree poste a grandi distanze da quelle dove sono avvenute le emissioni di SO2 e dei gas serra. HOME

54 Effetto serra L’effetto serra consiste in un riscaldamento del pianeta a causa dell’azione dei cosiddetti gas serra, (anidride carbonica, vapore acqueo, metano, ossido nitrico e ozono ). I gas serra permettono alle radiazioni solari di passare attraverso l’atmosfera mentre ostacolano, il calore riemesso, cioè il passaggio verso lo spazio di parte delle radiazioni infrarosse provenienti dal riscaldamento della superficie della Terra e dalla bassa atmosfera. Le enormi emissioni di gas serra stanno causando un aumento della temperatura terrestre determinando, di conseguenza, dei profondi mutamenti a carico del clima sia a livello planetario che locale. Prima della Rivoluzione Industriale, l’uomo rilasciava ben pochi gas in atmosfera, ma ora la crescita della popolazione, l’utilizzo dei combustibili fossili e la deforestazione contribuiscono non poco al cambiamento nella composizione atmosferica. Avanti

55 HOME

56 Le piogge acide Con il termine piogge acide si intende generalmente il processo di ricaduta dall’atmosfera di particelle, gas e precipitazioni acide. Le piogge acide sono causate essenzialmente dagli ossidi di zolfo e, in parte minore, dagli ossidi d'azoto presenti in atmosfera per cause naturali e in misura maggiore per effetto delle attività umane. Se questa deposizione acida avviene sotto forma di piogge, neve, nebbia, rugiada si parla di deposizione umida, in caso contrario se questi gas e soprattutto i particolati acidi, non entrano in contatto con delle goccioline d’acqua, raggiungono il suolo tramite deposizione secca. Avanti

57 La deposizione acida sia secca che umida ha effetti negativi sull’ambiente infatti, oltre a danneggiare la vegetazione e molti suoli forestali, accelera il deterioramento dei materiali da costruzione, delle opere d’arte e delle vernici; compromettendo quindi, la bellezza ed il decoro degli edifici, delle statue e delle sculture, patrimonio culturale di ogni nazione. Solitamente, in modo improprio e restrittivo, l’opinione pubblica fa coincidere il termine piogge acide solo con il fenomeno della deposizione acida umida. HOME

58 Il buco dell’ozono Avanti
La stratosfera terrestre contiene una concentrazione relativamente alta di ozono che rappresenta un vero e proprio schermo nei confronti delle pericolose radiazioni ultraviolette (raggi UV) provenienti dal sole. Ogni anno la concentrazione dell’ozono stratosferico nell’area situata in prossimità del Polo Sud diminuisce a causa di variazioni naturali. Purtroppo, per gli inquinanti rilasciati in atmosfera (tetrafluorocarburi), dalla metà degli anni settanta questa periodica diminuzione è diventata sempre maggiore, tanto da diventare il fenomeno del “buco dell’ozono”e destare interesse via via crescente nel mondo degli ambientalisti prima e di tutti coloro che mostrano sensibilità nei confronti del destino dell’umanità e del pianeta che la ospita poi.

59 Il problema è estremamente importante in quanto una riduzione dell’ozono comporta un conseguente aumento dei raggi UV che giungono sulla superficie della Terra. Nell’uomo l’eccessiva esposizione a questi raggi ionizzanti è correlata ad un aumento del rischio di cancro. I raggi ultravioletti possono causare inoltre una inibizione parziale della fotosintesi delle piante, causandone un rallentamento della crescita e, nel caso si tratti, di piante coltivate, una diminuzione dei raccolti. Rappresentazione a tre  dimensioni del buco  dell'ozono; è stata  realizzata sulla base dei  dati di concentrazione  dello ozono stratosferico. In  primo piano in penombra  è visibile il Sud America. Avanti HOME

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61 Questo progetto è stato realizzato dalle classi IA – IB – IIA del Liceo Scientifico Nicolò Palmeri di Ciminna, nell’ambito del Progetto “Cittadinanza e Costituzione” (A.S. 2009/2010) Referente del progetto: Prof. Fiumedinisi F.sca Docenti coinvolti: Proff. Bellavia G., Cardinale G., Picicuto M.G., Scialabba D. Consulenza tecnica multimediale: Bibione A., Ciringione S., La Paglia G.M. Hanno realizzato la presentazione di PowerPoint gli alunni: Abinanti T., Bibione A., Bondì D., Caltabillotta D., La Paglia F., Passantino I., Sannasardo R., Santomauro R., Sarullo M., (IIA), Catalano Valeria., Di Nicola R., La Paglia G.M., Meccia A., Randazzo E., Rizzo A., Ventimiglia A. (IA) Abruscato G., Ciringione S., Priolo Maria, Pugliese V., Scimeca V. (IB)

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