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Perché fare il ricercatore
METODI E OBIETTIVI DELL’ATTIVITA DI RICERCA Consigli ai giovani ricercatori Perché fare il ricercatore Giovedì 7 Novembre 2013 Daniele Archibugi
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Lo sforzo è tanto, il piacere è breve, la posizione è ridicola…
Si lavora tanto (la giornata di lavoro del ricercatore non finisce mai) Si guadagna poco (confrontando le capacità organizzative ed intellettuali di un ricercatore capace col suo gemello, il ricercatore guadagna circa la metà) Si è circondati da gentaglia litigiosa (una delle professioni con il più alto contenzioso. Nei Dipartimenti di tutto il mondo ci sono colleghi che non si salutano o che si sopportano a mala pena)
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Che cosa non vi dovete aspettare
Voli pindarici sulla metodologia delle scienze sociali (rivolgetevi a Max Weber) Riflessioni sull’etica della comunità scientifica (parlatene con Hans Jones) Scorciatoie per entrare al Cnr o all’Università (parlatene con qualcun altro) Come portare borse, valige e zainetti (chiedete ai baroni e a chi ha titoli nobiliari)
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Che cosa vi potete aspettare
Consigli pragmatici su come impostare la vita nel mondo della ricerca Identificare e capire le regole implicite della comunità internazionale Identificare e partecipare ad una comunità epistemica Valorizzare le ricerche pubblicando su riviste accademiche Strumenti per fare domande per borse di studio, soggiorni all’estero e finanziamenti per la ricerca
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La situazione della ricerca in Italia
Drammatica situazione in Italia, dove l’età media dei ricercatori e dei docenti universitari è la più alta del mondo Incertezze dovute alla mancanza di risorse destinate alla scienza, tecnologia, cultura e educazione nel nostro paese Ma visto l’invecchiamento del personale docente, gli attuali “strutturati” andranno in pensione nel prossimo decennio. Saranno rimpiazzati? Chiedetelo al Ministro del Tesoro
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Gli italiani fuori d’Italia
Franco Venturi, L'Italia fuori d'Italia, Storia d’Italia Einaudi Continuano ancor oggi a far fortuna in altri paesi Posizioni rilevanti degli italiani, soprattutto dei giovani, in molti paesi avanzati …e si continua a parlare di fuga dei cervelli
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Un popolo di eroi Enrico Fermi, Premio Nobel per la fisica, emigrato nel 1938 dopo aver ricevuto il Nobel, diresse negli Stati Uniti il Progetto Manatthan Franco Modigliani, Premio Nobel per l’economia, diventato cittadino americano dopo che dovette lasciare l’Italia nel 1939 per le leggi razziali
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La vita intellettuale come vocazione
Una libertà selvaggia di pensare e di poter dire liberamente che cosa si è pensato Disporre del proprio tempo, o forse disporre della propria assenza di tempo Esercitare la coscienza critica A chi non piace, il lavoro del ricercatore è il più brutto del mondo
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Non vale la pena di fare i ricercatori se si è sotto padrone
Il ricercatore pagato dal “contribuente” deve disporre della: Libertà di disporre del proprio tempo; Libertà di poter fare ricerca sui campi di suo interesse e che ritenete più promettenti; Libertà di entrare in contatto con gli studiosi che desidera; Libertà di pubblicare ciò che ritiene valido
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Riflessoni da fare prima di diventare ricercatore
Che cosa vi appassiona veramente nella vita? Dobbiamo tutti diventare cantanti, attrici o calciatori? No, ma possiamo dedicarci a studiare questi fenomeni Dedicatevi all’area dove avete un vantaggio comparato e dove ci sono opportunità scientifiche e/o tecnologiche
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Oscar Wilde “Metto il mio talento nel mio lavoro e il mio genio nella mia vita” “Fortunato quell’uomo che ha per hobby la sua professione”
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La visione di uno studioso
Come sostiene Schumpeter, spesso la visione di uno studioso è pre-scientifica Ha a che vedere con le sue opinioni politiche, culturali, economiche, etiche, religiose Senza visione è difficile avere la spinta propulsiva Ricercate, ascoltate e nutrite la vostra visione, ma nel vostro lavoro non dimenticatevi mai di averla e quando potete togliete la tara
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Si può essere obiettivi nelle scienze sociali?
Un biologo studia i microbi ma non è un microbo, un fisico studia gli atomi ma non è un atomo, uno scienziato sociale studia la società di cui fa parte (Paolo Sylos Labini) Se non si può essere obiettivi, vale almeno la pena di essere trasparenti sui propri giudizi di valore (Gunnar Myrdal)
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Uno scienziato sociale di successo ha in genere un giusto equilibrio tra teoria e realtà
Idee, ispirazione e fonti per la ricerca, non provengono solo dal mondo accademico Giornali, interviste, colloqui, visite, romanzi, films e osservazioni causali sono ugualmente importanti come fonti della conoscenza
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Canali di trasmissioni del sapere: dai vecchi a giovani
Come scegliersi i propri mentori Sulla base di quello che hanno da insegnare Sulla base della loro capacità di far crescere un giovane studioso Se I vostri possibili mentori hanno già una certa età, osservate se hanno fatto scuola
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Mentori buoni e mentori cattivi
Che cosa un mentore può insegnare nella sua materia Che capacità e volontà ha un mentore di insegnare e di far crescere i propri allievi Capacità di motivare i suoi allievi Non sempre un grande studioso è anche un grande maestro Ma sempre un grande maestro è anche un grande studioso
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Generosi incompetenti
Competenti generosi Quanto ha da insegnare Capacità maieutica Inompetenti & ingenerosi Competenti ingenerosi
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Caso Stradivari Neppure i figli Francesco e Omobono riuscirono a capire (o a imitare) quale fosse il segreto della sua vernice I suoi violini sono i migliori che siano mai stati realizzati, ma la scuola di Cremona iniziò il declino dopo di lui
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Check list del mentore Conosce la sua materia?
E’ capace di articolarla e di trasferirla? Gode di una buona reputazione tra i suoi colleghi? E’ desideroso di trasferire conoscenze agli altri? Riesce a motivare e a spremere il massimo dai suoi allievi e collaboratori? Teme la concorrenza dei suoi allievi? Lascia spazio ad approcci diversi dal suo? E’ riuscito a fare scuola in passato? Ci sono alcuni dei suoi allievi che sono diventati o diventeranno più bravi di lui?
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Valutate i mentori sulla base dei loro allievi
Reiterazione nei comportamenti Un buon mentore continua ad essere tale per tutta la vita Un cattivo mentore non diventerà mai uno buono
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Canali di trasmissioni del sapere: si impara molto dal compagno di banco
Trasferimento di conoscenze intra-generazionale perché: Capacità di far girare l’informazione è più rapida Non ci sono timori reverenziali Lo stile di vita è più simile I giovani sono più recettivi alle nuove idee
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Gruppi chiusi e gruppi aperti
Diffidate dalle carbonerie! Il sapere è una avventura aperta Interazione con gruppi di ricerca di altri paesi Interazione con altre discipline Capacità di commistione
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Le condizioni di successo di un gruppo creativo
Presenza di studiosi di diverse generazioni Commistione con studiosi di diversa formazione professionale Frequenti e intensi scambi all’interno dei membri del gruppo Fertilizzazione con elementi esterni (utilizzatori, committenti, vita sociale, economica e politica) Ricettività dall’esterno Giusta combinazione tra leadership e lavoro di squadra
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Il gruppo di Bloomsbury
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I ragazzi di Via Panisperna
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Il giusto equilibrio introspezione e estroversione
Il presenzialismo (partecipare a tutte le conferenze, partecipare molti progetti e riempirsi di riunioni) spesso diverte l’attenzione dalle poche cose che realmente ci servono L’eccessivo isolamento non è neppure un buon compagno per ispirare l’attività di ricerca Diventa cruciale selezionare le fonti e sfruttare al meglio le occasioni in cui ci si confronta con gli altri
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… ma il gruppo non esime la responsabilità individuale
Di fronte alla vita, alla morte e alla conoscenza l’individuo è solo La creazione, l’intuizione e l’invenzione avvengono spesso a seguito di un soliloquio Molte nuove idee sono quelle contro-corrente, vi dovete convincere voi prima di convincere gli altri
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Due regole d’oro prima di prendere la penna in mano
Essere sicuri che state iniziando a scrivere perché avete qualcosa da dire (e non iniziare a scrivere fino a quando non vi è chiaro che cosa volete dire) Identificate gli interlocutori con cui volete ingaggiare la discussione
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Ricercare la giusta combinazione tra specializzazione e generalizzazione
In quali aree approfondire o espandere le proprie conoscenze? Se la conoscenza che state sviluppando è specifica, ci sono metodiche che possono essere generalizzate? Non conta solo il rigore delle tematiche, ma anche la rilevanza
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Opportunità scientifiche
Si può essere sia creatori che sfruttatori di opportunità scientifiche Entrambi le strategie sono rischiose Mantenere gli occhi aperti sul dibattio scientifico Resistere al conformismo e valutare sempre criticamente gli assunti dominanti
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Originalità scientifica
Una cosa nota con una metodologia nota, ma applicarla, aggiornarla, estenderla Una cosa nota con una nuova metodologia Una cosa nuova con una nota metodologia Una cosa nuova con una nuova metodologia
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Patate di contorno: non conta solo l’originalità scientifica
Innovazione stilistica o comunque saggio scritto bene Saggio di divulgazione scientifica: riportare in modo accessibile informazioni per un pubblico ampio Utilità didattica Rassegna della letteratura Tempestività della comunicazione Ripresa di un vecchio dibattito in un nuovo contesto
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Che cosa è il progresso nelle scienze sociali?
Dice Schumpeter che il progresso è il progresso nelle tecniche di analisi Nuove tecniche sviluppate nella propria disciplina Tecniche importate da altre discipline Importanza della strumentazione, ma anche di come la si usa
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Un paese di ricopioni? Professori che ricopiano da altri
Fisiologia o patologia? Non aver paura di prendere a prestito da altri, a condizione che ne sia dato credito
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Come evitare il plagio nell’èra di Internet
Trasparenza sulle fonti: abbondare nelle citazioni! Distinguere chiaramente il contributo proprio dal contributo degli altri Distinguere le parti che sono rassegne della letteratura dalle parti originali
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Ma se qualche Barone vi sfrutta come negro senza farvi firmare ciò che fate….
Ricopiate, ricopiate, ricopiate e ricopiate! E quando le opere sono pubblicate con il nome del vostro Barone, speditele con l’originale a fronte a Prof. Federico Varese Dipartimento di Criminologia Università di Oxford
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