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LA COMUNICAZIONE NON VERBALE: COGLIERE I SEGNALI DELLA MENZOGNA

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Presentazione sul tema: "LA COMUNICAZIONE NON VERBALE: COGLIERE I SEGNALI DELLA MENZOGNA"— Transcript della presentazione:

1 LA COMUNICAZIONE NON VERBALE: COGLIERE I SEGNALI DELLA MENZOGNA
Corso di Laurea in Comunicazione Innovazione Multimedialità LA COMUNICAZIONE NON VERBALE: COGLIERE I SEGNALI DELLA MENZOGNA Relatore: Prof. Mario Dossoni Correlatore: Prof.ssa Federica Da Milano Tesi di Laurea di Luca Celeghin Anno accademico

2 La verità è nell’occhio di chi guarda
Obiettivi La verità è nell’occhio di chi guarda È possibile interpretare il pensiero di una persona attraverso i movimenti del suo corpo Le ricerche e gli esperimenti hanno aumentato fino al 70% le possibilità di capire se una persona mente Il linguaggio della menzogna è non verbale

3 Comunicazione non verbale Menzogna

4 Che cos’è la comunicazione non verbale?
Espressioni Gestualità Postura Tono della voce

5 “La menzogna è la consapevole difesa dell’inconscio”
S.Freud Elemento volontario Comporta delle conseguenze Carico emozionale

6 Il ruolo dell’emozione
Sorpresa Tristezza Felicità Disprezzo Disgusto Paura Rabbia

7 Perché l’emozione decide il successo o il fallimento della menzogna?
Fingere un’emozione che non si sta provando è quasi impossibile Troppi sono i fattori da considerare nella costruzione di una emozione. L’emozione vera tende ad emergere attraverso lapsus gestuali, microespressioni o cambiamenti nel tono della voce

8 Le teorie(1) L’universalità delle emozioni
Nel 1872 Charles Darwin pubblica “L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali”

9 Le teorie(2) I nove moventi Mentire per evitare una punizione;
Mentire per ottenere qualcosa; Mentire per proteggere qualcuno; Mentire per proteggere se stessi; Mentire per ragioni sociali; Mentire per sfuggire ad una situazione sgradevole; Mentire per non sentirsi in imbarazzo; Mentire per difendere la propria vita privata; Mentire per manovrare le altre persone attraverso la bugia

10 Le ricerche Visione di filmati di colloqui con pazienti di ospedali psichiatrici. (Mary) Test sulla capacità di mascherare le emozioni. (Le infermiere) Verifica delle aree del cervello stimolate dalla menzogna. (Le 36 carte)

11 Il linguaggio della menzogna
Microespressioni o Segnali facciali rapidi Macroespressioni Espressioni asimmetriche Emblemi Illustratori

12 Il bugiardo può essere scoperto perché:
Ha paura di essere scoperto Prova senso di colpa per aver mentito Prova piacere a mentire Bisogna però prestare attenzione L’errore di Otello L’effetto Brokaw

13 La menzogna pubblica È la menzogna di chi ricopre una carica di una certa importanza. Sono diverse e generalmente più rilevanti le conseguenze della menzogna, perché ampio è il pubblico a cui è rivolta. La menzogna pubblica non è sempre negativa

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17 I tre personaggi Tre presidenti Tre bugiardi Un pubblico
Le situazioni: Lo scandalo Watergate Il Vietnam Ostaggi rapiti Lo scopo: Salvare il Presidente da uno scandalo Preservare l’immagine di nazione più forte Salvare 60 persone Tre presidenti Tre bugiardi Un pubblico

18 Conclusioni La menzogna ha un suo linguaggio che non è fatto di parole, ma di gesti che interessano tutto il nostro corpo. Facendo attenzione si può “ascoltare” il linguaggio della menzogna e coglierne tutti i segnali. Tutti mentiamo allo stesso modo, a variare sono le situazioni in cui lo facciamo, le motivazione che ci spingono e le conseguenze che causiamo.


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