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Dopo il ’48 Situazione politica ed economica

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Presentazione sul tema: "Dopo il ’48 Situazione politica ed economica"— Transcript della presentazione:

1 Dopo il ’48 Situazione politica ed economica

2 Prerequisiti: le definizioni
1 Liberalismo 2 Liberismo 3 Nazionalismo 4 Socialismo

3 La “Primavera dei popoli”

4 Definizione del problema politico
Dappertutto le forze democratiche vennero sconfitte e si attuarono dure repressioni Ma paradossalmente il ’48 rappresenta la crisi della Restaurazione ed un punto di svolta per l’Europa Cambieranno i rapporti di potere, i sistemi economici, le ideologie… vediamo come

5 La svolta economica Nel periodo ci fu una grave crisi economica di sovrapproduzione che fu anche causa delle rivoluzioni La crisi fu internazionale, anche a causa delle barriere protezioniste Per questo nel biennio caddero le barriere e si affermò il liberismo La Restaurazione l’aveva sempre osteggiato perché connesso al liberalismo

6 Nascita dei movimenti operai
Dopo il 48 si diffuse sempre + il lavoro salariato e la classe operaia divenne sempre + numerosa Eterogeneità dei numeri (molti in GB solo il 4% in Germania) Col loro numero crebbe anche la consapevolezza dei loro diritti

7 Le società operaie Verso la metà del 1800 nascono le prime società operaie che hanno lo scopo di difendere gli interessi dei lavoratori Aumento dei salari Riduzione giornata lavorativa Diritto di sciopero Cambia lo scenario politico: i democratici, finora i + progressisti, non si allearono con i movimenti operai

8 Il pensiero socialista
Fu un altro partito, quello socialista, meno borghese dei democratici, ad affiancare i movimenti operai soprattutto grazie all’opera di Marx ed Engels che crearono una delle correnti fondamentali del socialismo: il Marxismo

9 Il Marxismo Per Marx il sistema capitalistico vive una grande contraddizione: La proprietà privata dei mezzi di produzione porta vantaggi solo ad una ristretta classe sociale La nuova enorme capacità produttiva portava profitti solo ai capitalisti Lo scontro fra proletari e borghesia imprenditoriale era quindi inevitabile

10 La lotta di classe E’ il punto di partenza delle idee marxiste
La causa è il mancato beneficio per la collettività a vantaggio solo di pochi proprietari Lo scopo di questa lotta deve essere una nuova società In cui la proprietà collettiva dei mezzi di produzione avrebbe cancellato le classi sociali e lo sfruttamento

11 Altre correnti: Mazzini
Mazzini e i democratici italiani avevano dato vita a numerose associazioni operaie Per loro non esisteva il concetto di lotta di classe Si basano su + generici principi di giustizia e di eguaglianza sociale

12 Altre correnti: l’anarchismo
Propagandato dal socialista russo Bakunin Si basava sul rifiuto di ogni autorità e organizzazione statale dove, per lui, risiedeva l’ingiustizia sociale Si diffuse dove non c’era una forte industria, come in Italia e Spagna

13 La 1° Internazionale Tutte le varie tendenze del socialismo si ritrovarono a Londra nel 1864 quando Marx diede vita all’ Associazione Internazionale dei Lavoratori Mentre l’ideologia borghese era il Nazionalismo, i socialisti rivendicavano il valore internazionale della loro lotta La 1° Internazionale ebbe grande rilevanza politica nonostante i vari dissidi interni

14 Conclusioni 1 Pochi anni dopo il 48, l’Europa non era + la stessa
L’economia ormai incentrata sull’industria L’ideologia economica dominante era diventata il Liberismo L’Austria, in ritardo rispetto a GB, perse l’egemonia politica ed economica Ne approfittarono Italia e Germania per ottenere l’indipendenza e la GB prende l’egemonia in politica internazionale

15 Conclusioni 2 Anche la società si rivoluziona:
La borghesia, dopo aver sconfitto l’aristocrazia alleandosi coi ceti popolari, ora trova il suo avversario nel proletariato Scontro fra Nazionalismo da una parte e Internazionalismo dall’altra, l’Assolutismo è sparito Il ruolo di classe rivoluzionaria passa dalla borghesia al proletariato di fabbrica e al socialismo

16 I cambiamenti Il 48 Prima Dopo 1. Economia rurale Economia industriale
2. Protezionismo 3. Austria egemone 4. Assolutismo ancora forte 5. Borghesia classe rivoluzionaria Dopo Economia industriale Liberismo GB egemone Nazionalismo Proletariato e socialisti sono i rivoluzionari

17 Definizione del problema economico
Il periodo che parte dalla fine della crisi e arriva fino al 1873 vede un enorme sviluppo economico Molti studiosi hanno dato la definizione di Seconda Rivoluzione Industriale Ma si trattò veramente di un fenomeno simile alla Prima Rivoluzione Industriale? Vediamo di capirlo…

18 Sviluppo industriale europeo
anni Km di binari Carbone tonnx1000 Cotone tonnx1000 Germania 1850 37 5100 17 1869 10.834 26.774 64 1873 14.842 36.392 117 Francia 7225 59 10.518 21.432 93 11.500 24.702 55 Inghilterra 6621 37.500 267 15.145 97.066 426 16.082 565

19 La diffusione La I Riv. Industriale era nata in GB a metà del XVIII secolo Per molti decenni era stato un fenomeno solo inglese La tabella dimostra che la II Riv. Industriale riguarda anche altri stati che, anzi, in % crescono + della stessa GB La crescita è legata soprattutto allo sviluppo delle ferrovie

20 Nelle campagne Proletarizzazione delle campagne Aumento produttività
meccanizzazione Aumento produttività urbanizzazione Diminuzione contadini bonifiche Aumento della produzione demografia Aumento della domanda

21 Conseguenze La specializzazione di certi paesi industrializzati portò a un mutamento della divisione internazionale del lavoro L’Inghilterra rinunciò alla sua autonomia alimentare per concentrarsi sulle industrie Usa, Russia, Australia e Argentina si specializzarono nella produzione di cereali da scambiare con prodotti industriali europei

22 Cambiamenti radicali del Capitalismo
I costi industriali I nuovi macchinari, I trasporti, le tecnologie sono sempre più costose Cambiamenti radicali del Capitalismo I capitali privati non bastano più Nascono nuove tipologie di banche e nuovi tipi di società, come le spa e nuovi sistemi di finanziamento (obbl.)

23 L’urbanizzazione Fenomeno che si manifesta dal 1850
La causa fu la meccanizzazione delle campagne Le città si gonfiano a dismisura Necessità delle linee urbane Nascono i quartieri periferici per gli operai e i quartieri borghesi del centro Condizioni di vita nettamente diverse

24 La popolazione cittadina

25 Il nuovo aspetto cittadino
La forte domanda fa impennare il costo delle case I ceti operai non potevano permetterselo e vennero respinti nelle periferie fatiscenti Mancavano i servizi di ogni tipo

26 La vita nelle città Nei quartieri poveri (slum) non c’era luce elettrica, non c’erano fogne, c’era l’inquinamento delle fabbriche. A Glascow la durata media della vita nei quartieri del centro era due volte e mezza + elevata di quella dei quartieri operai. Solo alla fine del secolo XIX sec. ci furono i primi interventi pubblici anche nei quartieri poveri. Queste differenze così evidenti all’interno della stessa città furono tra le cause della nascita del concetto di classe che porterà poi agli scontri sociali di fine secolo e anche alla diffusione delle teorie marxiste e socialiste

27 Differenze fra I e II Riv.Ind.
I + grandi cambiamenti della II Riv. Ind. Riguardano i sistemi di finanziamento delle imprese e la nascita delle città industriali. Due fenomeni che avranno enorme diffusione nel XX secolo Solo in GB Dove In tutta Europa Solo tessile Cosa Meccanica siderurgia e trasporti Capitalismo poco costoso $ Investimenti molto maggiori Non coinvolte Campagne Nuove tecnologie, aumento produttività

28 Liberalismo Il liberalismo è un insieme di dottrine, definite durante l'età moderna e contemporanea, che pongono precisi limiti al potere e all'intervento dello stato, al fine di proteggere i diritti naturali, di salvaguardare diritti di libertà  dell'individuo Storicamente nasce come ideale della borghesia quando essa combatte contro l’Assolutismo e i privilegi dell'aristocrazia

29 Liberismo Il liberismo (o liberalismo economico) è una teoria economica, filosofica e politica che prevede la libera iniziativa e il libero mercato senza l'intervento dello Stato nell'economia  I filosofi del diritto di orientamento liberista si considerano in antitesi con il pensiero "statalista". Il liberismo sostiene e promuove il sistema   capitalistico. La sua ideologia, orientata al libero mercato, contrasta con il mercantilismo, l'economia keynesiana ed il socialismo

30 Nazionalismo Si definisce nazionalismo l'ideologia, nata nel XIX secolo, che sostiene l'affermazione della nazione intesa come collettività omogenea e che mantiene i valori tradizionali tipici ed esclusivi del patrimonio culturale e spirituale nazionale. Nel XX secolo sarà sempre + aggressivo e sarà alla base delle dittature fasciste

31 Socialismo « Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro » (P.Nenni) Il socialismo è un complesso di ideologie e movimenti politici che tendono a una trasformazione della società verso l'uguaglianza di tutti i cittadini sul piano economico e sociale. Le dottrine socialiste miravano a realizzare questi obiettivi attraverso il superamento delle classi sociali e la soppressionedella proprietà privata dei mezzi di produzione e di scambio. Fino al 1848, i termini socialismo e comunismo erano considerati sinonimi. In quell'anno, nel manifesto di Marx ed Engels, si opera la suddivisione tra "socialismo utopistico" e "socialismo scientifico", che essi chiamano anche comunismo


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