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UNINDUSTRIA. Industriamoci : Museo del Patrimonio Industriale di Bologna Presentazione creata dalla classe 2 C Scuola Media G. Pascoli, Anzola “Gruppo.

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Presentazione sul tema: "UNINDUSTRIA. Industriamoci : Museo del Patrimonio Industriale di Bologna Presentazione creata dalla classe 2 C Scuola Media G. Pascoli, Anzola “Gruppo."— Transcript della presentazione:

1 UNINDUSTRIA

2 Industriamoci : Museo del Patrimonio Industriale di Bologna Presentazione creata dalla classe 2 C Scuola Media G. Pascoli, Anzola “Gruppo Museo” composto da: Rebecca Attardi Leonardo Bertasi Erica Bondioli Fatma Ghribi Caterina Govoni Valentina Lisotti Emanuele Martini Speriamo che vi piaccia !

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4 Al museo del Patrimonio Industriale di Bologna abbiamo scoperto cos’era veramente Bologna e i Bolognesi, come sfruttavano l’acqua e la leggera pendenza della città per far funzionare le loro macchine e invenzioni.

5 Appena entrati abbiamo conosciuto la nostra guida, ci ha fatto appoggiare le nostre cose e abbiamo iniziato subito il tour del museo. La guida ci ha introdotto la Bologna della prima metà dell’ ottocento, mostrandoci anche la pianta della città, ( ve la mostriamo qua sopra ).

6 I bolognesi furono molto furbi a sfruttare l’ energia dei fiumi, catturandola con i mulini ad acqua ; ma la domanda è: come fecero a portarla fino alle fabbriche ? Bé, i bolognesi crearono una rete di canali e condotte sotterranee vastissima. L’ acqua del Reno, e di un altro torrente, arrivavano in città, sfruttando la lieve pendenza del terreno.

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8 Bologna all’epoca era famosa per la sua seta, così gli ingegneri riuscirono a convogliare la forza dell’acqua catturata dai mulini anche per far funzionare le macchine tessili spendendo meno soldi e riducendo i tempi di produzione. ( qua a destra una delle migliori )

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10 Utilizzarono anche un meccanismo che permettesse la navigazione fluviale anche in presenza di un forte dislivello del letto del fiume; si tratta delle “chiuse”: due barriere, aperte alternativamente, entro le quali l’imbarcazione attendeva che il livello dell’acqua scendesse gradualmente, per poi uscire al livello più basso del fiume e proseguire la navigazione.

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12 I Protagonisti dello sviluppo industriale di Bologna I maggiori esponenti industriali furono Giovanni Aldini e Luigi Valeriani i quali lasciarono, alla loro morte, un patrimonio a disposizione di una fondazione che diede vita ad un grande istituto tecnico ( chiamato Aldini Valeriani ) ed a questo museo.

13 Giovanni Aldini Giovanni Aldini fu uno dei maggiori esponenti dell’istruzione tecnica dell’ Ottocento di Bologna. Lui, più di tutti, cercò di invogliare i ragazze a frequentare scuole per diventare ingegneri, fu anche un bravissimo fisico

14 Luigi Valeriani Luigi Valeriani fu economista e docente, era anche un grande amico di Giovanni Aldini perché la pensavano allo stesso modo.

15 Bologna nella seconda metà dell’Ottocento e nel Novecento L’invenzione della macchina a vapore e l’arrivo del cotone in Europa, che costava meno della seta, resero obsolete le macchine tessili che funzionavano con l’acqua. I Bolognesi si innovarono e adattarono le loro macchine per essere competitivi.

16 I bolognesi espansero il loro lavoro non solo più alla seta, ma anche meccanica e a molte altre cose …

17 La G.D una tra le più importanti aziende di Bologna

18 …la Cattabriga

19 …la Carpigiani

20 …la Riva Calzoni

21 La cosa che ci ha emozionato di più è stata sicuramente la grande macchina tessile in funzione! La cosa che ci ha emozionato di meno è stata la sala con gli abiti di seta.

22 SPERIAMO CHE VI SIA PIACIUTA QUESTA PRESENTAZIONE VI RINGRAZIAMO PER AVERCI OFFERTO QUESTA OCCASIONE


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