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Corso di formazione Sorveglianze Sanitarie Reggio Emilia - 12 Febbraio 2014 Giuliano Carrozzi Servizio di Epidemiologia e Comunicazione, Dipartimento di.

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1 Corso di formazione Sorveglianze Sanitarie Reggio Emilia - 12 Febbraio 2014 Giuliano Carrozzi Servizio di Epidemiologia e Comunicazione, Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL di Modena Gruppo Tecnico Nazionale PASSI Nicoletta Bertozzi Servizio di Epidemiologia e Comunicazione, Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL di Cesena Gruppo Tecnico Nazionale PASSI La rete nazionale delle sorveglianze per la salute

2 La Sorveglianza in Sanità Pubblica “ La sorveglianza è la sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite e a coloro che devono decidere di intraprendere eventuali interventi” (CDC) N. Binkin

3 Sequenza logica delle azioni della sorveglianza in Sanità Pubblica  raccolta sistematica  analisi e interpretazione  diffusione a chi ne necessita al fine di intraprendere delle azioni adeguate I dati … … dai dati alle informazioni … … dalle informazioni all’intervento N. Binkin

4 Applicazioni  Valutare lo stato di salute della popolazione  Disporre di una base di dati per stabilire priorità  Individuare gruppi a rischio per indirizzare gli interventi  Stabilire obiettivi quantitativi agli interventi  Misurare l’efficacia pratica degli interventi  Individuare focolai epidemici  Sviluppare ipotesi per la ricerca eziologica N. Binkin

5 Sorveglianza L’ottica della sorveglianza è quella di: monitorare nel tempo i cambiamenti del fenomeno in esame stimolare, indicare e valutare le azioni di prevenzione ma NON di: fare ricerca trovare l’etiologia del fenomeno andare in profondità N. Binkin

6 Il problema In tutto il mondo, le malattie non trasmissibili causano la parte preponderante di tutti i decessi, le morti premature e le disabilità, colpendo in modo più pesante i paesi a basso e medio reddito e, all’interno di ogni paese, le persone in posizione di disagio sotto il profilo socioeconomico In Italia pochi gruppi di malattie che provocano la maggior parte degli anni di vita in salute persi a causa di disabilità o morte prematura (Disability-adjusted life year - DALY). –Le malattie cardiovascolari causano il 18% dei DALY –i tumori, un ulteriore 18% –le malattie muscolo-scheletriche il 14 –i disturbi mentali il 10%, –gli incidenti 8,4%, –la BPCO 4%, –il diabete oltre il 3% P. D’Argenio

7 … i problemi aggredibili Più della metà dei DALY è attribuibile a 7 fattori modificabili –dieta (tra cui lo scarso consumo di frutta e verdura), –ipertensione arteriosa, –fumo, –obesità –inattività fisica –dislipidemia –consumo dannoso di alcol P. D’Argenio

8 …da dove veniamo A partire dalla Global Strategy for the Prevention and Control of Noncommunicable Diseases, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in collaborazione con gli Stati membri ha messo a punto politiche specifiche per il controllo dei principali fattori di rischio: –la Convenzione quadro sul controllo del tabacco (2003), –la Global Strategy on Diet, Physical Activity and Health (2004) –l’European Alcohol Plan 2000-2005 –Resolution WHA61.4 on Strategies to reduce the harmful use of alcohol (2008). Oltre a queste strategie, l’OMS e gli stati membri hanno messo a punto strategie integrate come la European Strategy for the Prevention and Control of Non Communicable Diseases. Gaining Health (2007). Queste strategie hanno in comune l’idea che le malattie non trasmissibili possono essere prevenute modificando i contesti sociali e ambientali che favoriscono l’istaurarsi dei comportamenti, come il fumo o la sedentarietà e delle condizioni come l’obesità o l’ipertensione che in gran parte le generano P. D’Argenio

9 …da dove veniamo Il Piano di azione 2008-2013 della strategia globale dell’OMS individua sei obiettivi che gli stati membri e l’OMS si impegnano a perseguire. Il sesto obiettivo è la realizzazione del monitoraggio delle malattie non trasmissibili e dei determinanti per valutare i progressi a livello nazionale, regionale e globale, potenziando i sistemi di sorveglianza e la rilevazione standardizzata di dati sui fattori di rischio, l’incidenza delle malattie e la mortalità per causa, utilizzando gli strumenti messi a punto dall’OMS, includendo anche la valutazione degli interventi e dei progressi fatti La Regione Europea dell’Oms, nel Piano di azione per l’implementazione della strategia europea per la prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili 2012-2016, conferma l’importanza di porre sotto sorveglianza le esposizioni (fattori di rischio comportamentali, condizioni fisio-metaboliche, determinanti sociali), outcome (mortalità specifica e morbilità), interventi e capacità del sistema sanitario (infrastrutture, politiche e piani, accesso ai principali interventi sanitari e trattamenti, partnership). P. D’Argenio

10 … dove volgiamo andare Maggio 2013 OMS approva l’Action plan for the prevention and control of non communicable diseases 2013-2020, che mira a raggiungere 9 obiettivi entro il 2020: –ridurre la mortalità prematura per malattie croniche non trasmissibili, –garantire l’accesso alle cure, –arrestare l’incremento di obesità e diabete, –ridurre del 30% il fumo, –ridurre del 30% l’assunzione di sodio, –ridurre del 25% la prevalenza di ipertensione arteriosa, –ridurre del 10% l’inattività fisica –ridurre del 10% il consumo dannoso di alcol. P. D’Argenio

11 … da dove siamo partiti Probabilmente il primo e più sviluppato sistema di sorveglianza sui fattori di rischio comportamentali è il Behavioral Risk Factor Surveillance System, (BRFSS) che, a partire dal 1984, con il coordinamento del CDC di Atlanta ha descritto i trend relativi alla frequenza dei principali fattori di rischio e di molte altre variabili, raccogliendo milioni di interviste negli Stati Uniti. Sistemi BRFS si sono sviluppati in modo considerevole a livello globale negli ultimi due decenni, in cui molti paesi, nei cinque continenti, hanno avviato iniziative per la sorveglianza, tra cui vanno citati per i sistemi più stabili e continui: Cina, Corea del Sud, Vietnam, Australia, Italia, Canada, Paesi Caraibici, Brasile, Egitto, Giordania. P. D’Argenio

12 STEPS L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha adottato un modello di sorveglianza, denominato STEPS con tre livelli di approfondimento: –il primo è una survey basata su un’intervista, che incorpora domande molto simili a quelle adottate nel questionario BRFSS americano e suoi simili, –il secondo include semplici misure fisiche, come peso, altezza e pressione arteriosa, –il terzo include anche misure biochimiche. Da un punto di vista globale, alcuni paesi hanno adottato modelli simili al BRFSS statunitense, altri l’approccio STEPS, altri approcci indipendenti, spesso mix di questi approcci http://www.who.int/chp/steps/en/ P. D’Argenio

13 La nascita di PASSI Il Ministero della Salute ha avviato nel 2005 la sperimentazione e, successivamente, la messa a regime del sistema di sorveglianza sui rischi comportamentali denominato PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), condotto dalle ASL, guidate dalle Regioni e Province Autonome, con un coordinamento centrale operato dall’Istituto Superiore di Sanità. Il progetto aveva due tipi di obiettivi, uno di sistema ed uno di tipo epidemiologico: l’obiettivo di sistema era quello di dotare il servizio sanitario di un’infrastruttura per la sorveglianza dei fattori di rischio comportamentali nella popolazione, che doveva essere basata sui dipartimenti di prevenzione delle ASL, spingendo queste strutture a rinnovarsi, e le ASL ad assumere un ruolo maggiore nella promozione della salute. Gli operatori che avrebbero condotto la sorveglianza avrebbero acquisito nuove competenze ed abilità per poter svolgere la rilevazione e l’analisi dei dati, le attività di formazione e networking, per attivare le connessioni informatiche, per la gestione di database centralizzati, la comunicazione e la costruzione di collaborazioni ed alleanze; l’obiettivo di tipo epidemiologico era l’acquisizione di dati necessari a sostenere, ai diversi livelli territoriali, le politiche di contrasto ai fattori di rischio modificabili e di potenziamento dei fattori protettivi che influenzano le malattie croniche non trasmissibili. P. D’Argenio

14 La nascita di PASSI L’idea del PASSI nasce, nell’ambito del progetto: Mattoni del Sistema Sanitario Nazionale, in particolare, del sottoprogetto per un nuovo sistema informativo del settore dell’assistenza sanitaria collettiva (Mattone n. 15). Il Ministero della Salute e le Regioni partecipanti arrivarono alla conclusione che era necessario dotare le ASL di un sistema di sorveglianza capace di fornire informazioni sui più importanti rischi di malattie e sul ricorso, da parte della popolazione, alle principali misure di prevenzione. Centro Nazionale per la Prevenzione e Controllo delle Malattie (CCM) incaricò l’Istituto Superiore di Sanità di testare in alcune ASL un sistema di sorveglianza sui comportamenti a rischio. Nel 2005, il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) mise a punto il progetto di una sorveglianza, basata su interviste telefoniche ad un campione rappresentativo della popolazione tra 18 e 69 anni, che fu testato in due grandi studi trasversali (Studio PASSI 2005 e 2006) P. D’Argenio

15 La nascita di PASSI Visti i buoni risultati conseguiti dagli studi trasversali, il Piano Sanitario Nazionale 2006- 2008 previde lo sviluppo di un sistema di sorveglianza sui fattori di rischio comportamentali e il CCM affidò all’Istituto Superiore di Sanità il compito di realizzare un sistema di sorveglianza sul modello del Behavioral Risk Factor Surveillance System americano. La proposta di aderire alla sperimentazione fu approvata nella riunione del 12 aprile 2006 dalla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni. La bozza del protocollo della sperimentazione, elaborata dal CNESPS, fu condivisa con il Coordinamento Interregionale della Prevenzione e, a gennaio del 2007, fu dato avvio al sistema di sorveglianza PASSI. P. D’Argenio

16 Organizzazione di PASSI Passi è organizzato su tre livelli: –un livello aziendale con le attività di rilevazione, data entry, Analisi comunicazione alle comunità locali; –un livello regionale che coordina le attività all’interno della Regione raccorda la sorveglianza con le esigenze e gli interessi conoscitivi della regione garantisce il supporto politico cura la comunicazione dei risultati ai decision makers; –un livello centrale con compiti di coordinamento centrale, disegno della rilevazione Supporto tecnino perativo e sistema informativo piani di analisi ricerca, formazione e sviluppo. P. D’Argenio

17 Art 12 decreto sviluppo 2012 su registri e sorveglianze Comma 10 I sistemi di sorveglianza e i registri di mortalità, di tumori e di altre patologie di trattamenti costituiti da trapianti di cellule e tessuti e trattamenti a base di medicinali per terapie avanzate o prodotti di ingegneria tissutale e di impianti protesici sono istituiti a fini di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, programmazione sanitaria, verifica della qualita’ delle cure, valutazione dell’assistenza sanitaria e di ricerca scientifica in ambito medico, biomedico ed epidemiologico allo scopo di garantire un sistema attivo di raccolta sistematica di dati anagrafici, sanitari ed epidemiologici per registrare e caratterizzare tutti i casi di rischio per la salute, di una particolare malattia o di una condizione di salute rilevante in una popolazione definita. Comma 11 I sistemi di sorveglianza e i registri di cui al comma 10 sono istituiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali. Gli elenchi dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie e di impianti protesici sono aggiornati periodicamente con la stessa procedura. L’attivita’ di tenuta e aggiornamento dei registri di cui al presente comma e’ svolta con le risorse disponibili in via ordinaria e rientra tra le attivita’ istituzionali delle aziende e degli enti del servizio sanitario nazionale G. Costa

18 Art 12 decreto sviluppo 2012 Comma 12 LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO POSSONO ISTITUIRE CON PROPRIA LEGGE REGISTRI DI TUMORI E DI ALTRE PATOLOGIE, DI MORTALITA’ E DI IMPIANTI PROTESICI DI RILEVANZA REGIONALE E PROVINCIALE DIVERSI DA QUELLI DEL COMMA 10. Comma 13 FERMO RESTANDO QUANTO PREVISTO DALL’ART 15 COMMA 25 BIS DI CUI AL DECRETO LEGGE 6 LUGLIO 2012 N. 95, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 7 AGOSTO 2012 N. 135, CON REGOLAMENTO DA ADOTTARE AI SENSI DELL’ART 17 COMMA 1 DELLA LEGGE 23 AGOSTO 1988 N. 400 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, SU PROPOSTA DEL MINISTRO DELLA SALUTE, ACQUISITO IL PARERE DEL GARANTE PER A PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI E PREVIA INTESA IN SEDE DI CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO, ENTRO DICIOTTO MESI DALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DEL PRESENTE DECRETO SONO INDIVIDUATI, IN CONFORMITA’ ALLE DISPOSIZIONI DI CUI AGLI ARTICOLI 20, 22 E 154 DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI, DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003 N. 196 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI, I SOGGETTI CHE POSSONO AVERE ACCESSO AI REGISTRI DI CUI AL PRESENTE ARTICOLO E I DATI CHE POSSONO CONOSCERE, NONCHE’ LE MISURE PER LA CUSTODIA E LA SICUREZZA DEI DATI Comma 14. I CONTENUTI DEL REGOLAMENTO DI CUI AL COMMA 13 DEVONO IN OGNI CASO UNIFORMARSI AI PRINCIPI DI PERTINENZA, NON ECCEDENZA, INDISPENSABILITA’ E NECESSITA’ DI CUI AGLI ARTICOLI 3, 11, 22 DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DI CUI AL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003 N. 196 G. Costa

19 Sorveglianze di popolazione OKkio alla salute: stato nutrizionale dei bambini di 8-9 anni Indagine HBSC: ragazzi con 11, 13 e 15 anni Sorveglianza PASSI: persone di 18-69 anni Sorveglianza PASSI d’Argento: persone con 65 anni ed oltre

20 HES (Health Examination Survey) Si effettua facendo misure dirette (es. Osservatorio Cardiovascolare) Dati accurati Onerosa economicamente A volte si ha bassa rispondenza da parte di chi lavora (tempo, spostamenti, fastidio, ecc.)

21 HIS (Health Interview Survey) Si raccolgono informazioni indirette Dati meno accurati della HES Economica: si presta a sorveglianze sostenibili Di solito migliore rispondenza se si raccolgono interviste con modalità adatte (es. di sera)

22 Le HIS HBSC: ragazzi di 11-15 anni PASSI: adulti 18-69 anni PASSI d’Argento: popolazione di 65 anni e oltre

23 Le sorveglianze miste OKkio alla salute: ha caratteristiche intermedie in quanto misura direttamente peso e altezza e rileva tramite questionari tutte le restanti informazioni

24 Altre survey di salute Indagini multiscopo ISTAT Osservatorio Fumo Alcol e Droga (OssFAD-ISS) DOXA (OSSFAD-Mario Negri) Global Youth Tobacco Survey (GYTS) Global Health Professions Student Survey (GHPSS) European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (ESPAD) Italian Population Survey on Alchol and other Drugs (IPSAD)

25 Sorveglianza PASSI Sistema di sorveglianza attivo da aprile 2007: a metà ottobre 2013 oltre 236.000 interviste raccolte nel server nazionale, oltre 22.500 in Emilia-Romagna Rappresentatività regionale e/o aziendale Indagine telefonica in continuo con questionario standardizzato in residenti 18-69enni Campione casuale stratificato proporzionale estratto dall’anagrafe sanitaria Tasso di risposta costantemente pari all’87% Rifiuti pari al 9% Possibilità di valutare i trend www.epicentro.iss.it/passi

26 Temi indagati da PASSI LA SALUTE La salute percepita e alcune Malattie Croniche (come diagnosi riferita) Qualità della vita connessa alla salute Sintomi di depressione FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI connessi alla salute Attività fisica Fumo Alcol Alimentazione Fattori di rischio cardiovascolare Diabete Adesione della popolazione ai PROGRAMMI di PREVENZIONE individuale / Adozione di MISURE di SICUREZZA per la salute Screening oncologici (diagnosi precoce dei tumore della mammella, utero e colon-retto) Vaccinazioni dell’adulto Sicurezza stradale Sicurezza domestica inoltre… Età e sesso Istruzione Stato civile Cittadinanza Attività lavorativa e precarietà (approfondita dal 2013 e 2014) Disponibilità economiche (dato riferito)

27 Moduli aggiuntivi Sicurezza sul lavoro dal 2010 (17 regioni) Percezione ambientale dal 2011 (14 regioni) Percezione della sicurezza alimentare dal 2012 (3 regioni) Dal 2014: Mobilità attiva Sintomi ictus

28 Adesione ai moduli opzionali: questionario 2014

29 Diagramma del sistema informativo P. D’Argenio

30 PASSI d’Argento Indagine che riguarda la popolazione con 65 anni ed oltre ( 2012: 24.131 interviste; tasso risposta 89%) L’Emilia-Romagna ha aderito all’edizione 2009 e 2012-2013 ( 1.611 nel 2012 + 520 nel 2013 ) Campionamento a cluster a 2 stadi: –I stadio: individuazione dei Comuni stratificando per AUSL e 3 zone geografiche (montagna, capoluoghi, altro) –II stadio: estrazione delle persone con campionamento casuale stratificato proporzionale Interviste telefoniche o vis a vis Possibilità di ricorso a un proxy se l’anziano non è in grado di sostenere l’intervista www.epicentro.iss.it/passi-argento

31 Il questionario PASSI d’Argento Strumento di raccolta dei dati Circa 80 domande “chiuse” con risposte predefinite Le domande sono divise principalmente in tre aree di indagine: - Partecipazione sociale - Salute e stili di vita - Sicurezza

32 Sottogruppi della popolazione ultra 64enne

33 OKkio alla Salute E’ un sistema di sorveglianza sulle abitudini alimentari e sull’attività fisica dei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) Ha l’obiettivo di orientare la realizzazione di iniziative utili ed efficaci per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute dei bambini delle scuole primarie E’ stato istituito nell’ambito del progetto del CCM “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni”, promosso dal Ministero della Salute in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca www.epicentro.iss.it/okkioallasalute; www.okkioallasalute.it

34 OKkio alla Salute La realizzazione del progetto è affidata alle Regioni e alle Asl, in collaborazione con la scuola, e il coordinamento al Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) coadiuvato dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio che cura i rapporti e le comunicazioni con gli Uffici Scolastici Regionali e con le scuole Campionamento a grappolo, con la classe come unità di campionamento

35 OKkio alla Salute Le Regioni e le Asl decideranno se effettuare un campionamento che sia rappresentativo della regione o delle singole Asl: questa seconda scelta implica naturalmente un campione di numerosità maggiore. I campioni regionali sono dimensionati per avere una precisione delle stime del 3% quelli aziendali del 5% avendo come riferimento la prevalenza dell’eccesso ponderale.

36 OKkio alla Salute La raccolta dati prevede: –la registrazione delle misure antropometriche (peso e altezza) degli alunni, effettuata da operatori ASL –la somministrazione di un questionario semplice ai bambini per raccogliere informazioni sulle loro abitudini alimentari, livelli di attività fisica e sedentarietà –la compilazione da parte dei genitori di un breve questionario per la raccolta di informazioni rispetto ad abitudini alimentari, attività fisica e sedentarietà dei loro figli –la compilazione di un questionario da parte dei dirigenti scolastici per la raccolta di informazioni in merito a ambiente scolastico, iniziative formative su attività fisica e nutrizione svolte dalla scuola o in collaborazione con altre istituzioni

37 OKkio alla Salute Nel 2012 hanno partecipato 2.622 classi, 46.483 bambini e 48.668 genitori, distribuiti in tutte le regioni italiane In Emilia-Romagna hanno aderito 218 classi (sulle 222 campionate) con un totale di 4.313 bambini (sui 4.699 iscritti alle classi campionate) e hanno risposto al questionario dei genitori 4.472 delle famiglie dei bambini iscritti Nel 2014 è prevista una nuova edizione; è in atto il campionamento

38 Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) Indagine nata da uno studio multicentrico internazionale svolto in collaborazione con l'Ufficio Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l'Europa Popolazione target: i ragazzi e ragazze in età scolare (11, 13 e 15 anni) Obiettivo: –analizzare i contesti familiari e scolastici, –abitudini e stili di vita degli adolescenti (alimentazione, attività fisica, comportamenti a rischio) –trarre elementi che consentano di orientare sempre meglio politiche e azioni coerenti a livello sanitario e scolastico www.hbsc.unito.it; www.hbsc.org

39 Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) Strumento di raccolta dati: questionario autocompilato che indaga: –alimentazione (consumo di frutta, verdura, dolci, bibite zuccherate, ecc) –igiene orale giornaliera; –attività fisica e la sedentarietà –comportamenti a rischio (l’abitudine al fumo, eventuale abuso di alcolici e uso di cannabis) –rapporti sessuali –fenomeni di violenza e gli infortuni Campionate le scuole: tutti gli alunni entrano a far parte dell’indagine www.hbsc.unito.it; www.hbsc.org

40 Health Behaviour in School-aged Children (HBSC) L’ultima indagine è stata effettuata nel 2010 su un campione rappresentativo nazionale, per un totale di 77.113 ragazzi/e L’Emilia-Romagna è stata coinvolta nel 2010 per la prima volta con campione rappresentativo a livello regionale (3.619 ragazzi in 214 classi) Nel 2014 è prevista una nuova edizione a cui parteciperanno quasi tutte le Regioni italiane compresa l’Emilia-Romagna www.saluter.it/ssr/aree/sanita-pubblica/sorveglianza/adolescenti

41 Usi di PASSI Usi per i Piani della Prevenzione e altri fini istituzionali –PNP, PRP, Relazioni Stato Sanitario del Paese, Relazione del Ministro al Parlamento, Indicazioni sull’impatto delle politiche dall’analisi dei trend Stabilire le priorità con i confronti geografici Identificare gruppi target dei programmi di sanità pubblica Valutare la copertura delle misure di controllo Monitorare gli atteggiamenti nel corso di emergenze sanitarie Descrivere il profilo di salute Supporto e collaborazione con gruppi scientifici o professionali –ONS –Diabetologi (Igea) –GARD –Gruppi tabagismo

42 Piani Regionali della Prevenzione 2010- 2012

43 Indicazioni sull’impatto delle politiche, dall’analisi dei trend Copertura per la Mammografia negli ultimi 2 anni per ripartizione geografica (%) - Donne 50-69enni

44 Indicazioni sull’impatto delle politiche, dall’analisi dei trend Copertura al Test di screening cervicale all’interno o al di fuori dei programmi organizzati (%) - Donne 25-64enni

45 Stabilire le priorità con i confronti geografici Persone 50-69enni che hanno riferito di aver eseguito un esame per la prevenzione dei tumori colorettali nei tempi raccomandati all’interno o al di fuori dei programmi di screening (%)

46 Stabilire le priorità con i confronti geografici Donne 50-69enni che hanno riferito di aver eseguito una MAMMOGRAFIA negli ultimi 2 anni

47 Fumo di sigaretta Emilia-Romagna – PASSI 2009-12 Maggiore tra i 18-34enni Maggiore tra gli uomini Maggiore tra chi ha un’istruzione medio-bassa Maggiore tra chi ha molte difficoltà economiche Maggiore tra chi lavora in modo non continuativo Identificare gruppi target dei programmi di sanità pubblica

48 Fumo di sigaretta Maggiore tra chi lavora in modo non continuativo Minore tra chi non lavora Regione Emilia-Romagna PASSI 2009-12 Maggiore tra i 18-34enni Maggiore tra gli uomini Maggiore tra chi ha una bassa istruzione Maggiore tra ha difficoltà economiche Maggiore tra gli italiani

49 Valutare la copertura delle misure di controllo Donne 50-69enni che hanno riferito di aver eseguito una MAMMOGRAFIA negli ultimi 2 anni

50 Valutazione della performance

51 A6.1.1 Percentuale di sedentari Definizione:Percentuale di sedentari Numeratore:N. sedentari 201X 0 +N. sedentari 201X 1 +N. sedentari 201X 2 Denominatore:Sommatoria delle persone intervistate sedentarie e non sedentarie nei tre anni Formula matematica: N. sedentari 201X 0 +N. sedentari 201X 1 +N. sedentari 201X 2 Sommatoria delle persone intervistate sedentarie e non sedentarie dei tre anni Note per l’elaborazione: Livello di attività fisica “sedentario”: chi non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero. Indicatore triennale (per l'anno 2012 fornire il dato 2010-2011-2012, per l’anno 2011 fornir e il dato 2009-2010-2011) Fonte:Indagine PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute In Italia) Indicatore A6.1: Attività fisica x 100

52 Monitorare gli atteggiamenti, nel corso di emergenze sanitarie Pandemia influenzale 2009-2010: andamento del livello di preoccupazione, degli atteggiamenti e della disponibilità a vaccinarsi dei rispondenti

53 Monitorare gli atteggiamenti, nel corso di emergenze sanitarie

54 Profilo di salute regione Liguria www.arsliguria.it/images/documenti/PSL/ASL_UNIF_2013/atlas/index.html

55 Utilizzare i risultati Passi Nel 2012, ● 45% per atti istituzionali ● 12% per pubblicazioni scientifiche ● 50% per presentazioni a convegni ● 60% per contributi in eventi di Promozione della Salute

56 Dalla Sorveglianza all'Azione ● 80% con Interventi/Azioni Altro 203 sui temi di Guadagnare Salute: 66 Attività fisica 52 Fumo 49 Alimentazione 36 Alcol 14 Screening oncologici 10 Sicurezza (stradale, domestica, occupazionale, alimentare) 8 Rischio cardiovascolare 8 Vaccinazioni 7 Altro 3 Stato di salute / Qualità della vita 2 Depressione e salute mentale 2 Disuguaglianze

57 Comunicare i risultati Passi Nel 2012, in 1 Azienda su 4 è stato realizzato un Piano di Comunicazione Passi che identificasse obiettivi, target, tempi, modi, canali Il 63% delle Aziende ha prodotto un Report tecnico con i dati Passi in un qualsiasi formato che è stato: 43 elaborato 38 pubblicato sul web aziendale 22 divulgato in Azienda 13 divulgato esternamente all'Azienda 19 altra modalità 9 linkato su siti web diversi da quello aziendale

58 Dalla Sorveglianza all'Azione ● 60% con iniziative comunicative Altro 178 sui temi di Guadagnare Salute: 50 Attività fisica 47 Alimentazione 37 Alcol 44 Fumo 34 Sicurezza (stradale, domestica, occupazionale, alimentare) 31 Screening oncologici 23 Rischio cardiovascolare 21 Vaccinazioni 14 Altro 8 Stato di salute / Qualità della vita 7 Depressione e salute mentale

59 Materiali prodotti Rapporti nazionali (www.epicentro.iss.it/passi) Schede tematiche nazionali Relazioni parlamento Relazioni su stato salute del Paese Comunicazione scientifica –Presentazioni a convegni (AIE, SItI, ONS…) –Articoli (BEN, riviste internazionali)

60 Sorveglianza PASSI www.epicentro.iss.it/passi

61 Rapporto nazionale multimediale www.epicentro.iss.it/passi/rapporto2012/R2012Indice.asp

62 Rapporto nazionale multimediale

63 Schede indicatori www.epicentro.iss.it/passi/indicatori/intro.asp

64 Schede tematiche riassuntive www.epicentro.iss.it/passi /comunicazione/nazionali/ nazionali.asp

65 Rapporto nazionale “Diseguaglianze sociali e salute”

66 Rapporto ONS

67 Presentazioni a convegni nazionali screening

68 Poster al XXXVI Congresso AIE di Bari nel 2012 In collaborazione con M. Zappa e A. Federici

69 Modulo opzionale sicurezza sul lavoro Rapporto nazionale www.epicentro.iss.it/passi/rapporto 2012/SicurezzaLavoro.asp

70 Presentazioni orali al Convegno Guadagnare Salute Venezia 2012

71 Presentazioni orali al XXXVII Congresso AIE di Roma Sessione plenaria

72 Presentazioni orali al XXXVII Congresso AIE di Roma Sessioni parallele

73 Poster al XXXVII Congresso AIE di Roma

74 Poster al Convegno internazionale European Society for Prevention Research (Euspr) - Parigi novembre 2013 Articoli scientifici internazionali

75 Articoli su riviste scientifiche www.epicentro.iss.it/ben

76 La validazione Confronto con dati Istat Confronto con Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare Confronto con survey ONS Confronto con dati aziendali screening cervice In programma: –Confronto multicentrico con registro diabetici e di altre patologie croniche –Confronto con dati aziendali screening colon-retto –Confronto con dati dei flussi vaccinazionali

77 Confronto dati PASSI e multiscopo Istat

78 Confronto con Osservatorio Cardiovascolare in provincia di Modena Congresso XXXIII AIE di Modena del 2009

79 Confronto ONS-PASSI : in sintesi In collaborazione con M. Zappa e A. Federici

80 Questo confronto è stato possibile grazie all’impegno di Agar Venturelli Confronto tra dati PASSI e del flusso screening sull’esecuzione del Pap test in provincia di Modena

81 PASSI d’Argento www.epicentro.iss.it/passi-argento

82 Presentazioni dei dati 2012

83 Articoli su riviste scientifiche www.epicentro.iss.it/ben

84 Poster al XXXVII Congresso AIE di Roma

85 OKkio alla Salute www.epicentro.iss.it/okkioallasalute

86 OKkio alla Salute: risultati 2012 www.epicentro.iss.it/okkioallasalute

87 Indagine HBSC www.hbsc.unito.it

88 Rapporto nazionale Dati 2010

89 Grazie per l’attenzione

90 Questa presentazione è rilasciata con licenza Creative Common Attribuzione: Non commerciale 4.0 Internazionale (CC BY-NC 4.0) Puoi: condividere, riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare questo materiale con qualsiasi mezzo e formato modificare, remixare, trasformare il materiale e basarti su di esso per le tue opere Devi attribuire adeguatamente la paternità sul materiale, fornire un link alla licenza e indicare se sono state effettuate modifiche. Puoi realizzare questi termini in qualsiasi maniera ragionevolmente possibile, ma non in modo tale da suggerire che il licenziante avalli te o il modo in cui usi il materiale. Non puoi usare il materiale per scopi commerciali applicare termini legali o misure tecnologiche che impongano ad altri soggetti dei vincoli giuridici su quanto la licenza consente loro di fare. Per maggiori informazioni: http://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/deed.it


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