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INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 I 9 ESPERTI Massimo Cacciari ex sindaco di Venezia, consigliere regionale del Veneto Fulvio Carmagnola Professore.

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1 INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 I 9 ESPERTI Massimo Cacciari ex sindaco di Venezia, consigliere regionale del Veneto Fulvio Carmagnola Professore di Estetica allUniversità di Milano Grazia Francescato Presidente della Federazione dei Verdi Roberto Galimberti Presidente Etnoteam Paolo Garonna Direttore della Divisine di Statistica delle Nazioni Unite Giovanni Giudici Vicario Generale dellArcidiocesi di Milano Giuseppe Longo Professore di Teoria dellinformazione allUniversità di Trieste Corrado Passera Amministratore delegato di Poste Italiane Giacomo Vaciago Professore di Politica economica allUniversità Cattolica di Milano

2 INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 ECONOMIA DELLINNOVAZIONE DOPO 11-9 E SITUAZIONE EUROPEA Ripercussioni: * ostacoli politici alla circolazione dei brevetti e del know how; * maggiore investimenti nella sicurezza delle reti informative; * soglie di accesso più alte nel campo dellIct; * maggiore separazione fra economia legale e illegale e controlli su finanza off shore. Problema emergente, sicurezza energetica: fonti energia, reti di trasporto, rischio nucleare. Clima finanziario non tranquillizzante, smaltire lo sboom, superare caso Enron (prudenza grandi investitori). Nascita consumi europei, confronto prezzi (agevolato da Internet diffusa). Integrazione finanziaria, concentrazioni in turismo, ristorazione, elettrodomestici, grande distribuzione. Non nasce il sistema europeo dellinnovazione, ritardo vs. Usa; eccellenza su microbiologia, Tlc, nuovi materiali. Ue competitiva su telefonia mobile e diagnosi medica, non su elettronica per autoveicoli. Italia: competizione distruttiva sui costi, non su qualità.

3 INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 ECONOMIA ITALIANA, MERCATO DEL LAVORO E ISTRUZIONE Crescita: 2002, 2%, quasi 3% nel triennio (sopra media Ue); inflazione ferma al 2%, peggiora import-export, pochi investimenti esteri. Consumi: stabili, cambia struttura (più sanità; istruzione più maldistribuita), più individualizzazione e personalizzazione (ma tecnologie più veloci di capacità dofferta). Settori in crescita: Ict, tecnologie della sicurezza e militari, tessile, abbigliamento di qualità; made in Italy favorito da specializzazione europea. Finanza prudente, più attenzione redditività, stasi venture capital. Più occupazione, meno disoccupazione. Continua aumento tempo indeterminato, cala lavoro autonomo, rallenta la diffusione del parasubordinato. 2002: difficoltà per professioni legate a Ict, per minori investimenti. Triennio: si aggrava lo skill shortage (le imprese europe offrono condizioni migliori: remunerazione, crescita, qualità della vita, network).

4 INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 ECONOMIA E INNOVAZIONE: RISCHI E OPPORTUNITÀ Opportunità: 1) aumento import-export derivante da Euro; 2) maggiore vicinanza a clientela; 3) rapido impatto tecnologia su ridisegno processi; 4) maggiore capacità di innovazione organizzativa. Rischi: 1) maggior divario tecnologico Italia-Europa; 2) poche posizioni italiane di eccellenza nellinnovazione di base; 3) insicurezza politica mondiale; 4) ripercussioni delle crisi finanziarie mondiali.

5 INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 OPPORTUNITÀ DELLE-GOVERNMENT E INNOVAZIONE FEDERALISTA Italia in ritardo su partner Ue (per pochi investimenti pubblici e limitata acculturazione); conseguenze per: * qualità e innovazione dei servizi offerti; * disomogeneità territoriale. Principali opportunità: 1) aumento efficacia e velocità dei servizi; 2) maggiore competenza dellamministrazione; 3) più attenzione alle esigenze dellutenza. Problemi centrali: contrasto trasparenza-privacy e cliccabilità dellamministrazione. Enti locali faranno meglio della P.A. centrale, poiché le innovazioni saranno più rapidamente efficaci quando vicine al cittadino. Distretti dellinnovazione amministrativa: contagio reciproco, integrazione dei servizi Tuttavia: * bisogno di distinguersi porta a volte sistemi non compatibili; * appalti non sempre razionali; * insofferenza per tentativi di standardizzazione; * diffidenza per authority transregionali necessarie a infrastrutture.

6 INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 E-GOVERNMENT E IMPRESE/CITTADINI P.A. si metterà al passo tecnologicamente, ma disomogeneamente; nel triennio, comunque, il rapporto migliora e ha effetti su produttività imprese; miglioramenti di servizio, non di costi (per ritardo infrastrutturale). E-government: * sostegno a economia locale (da logica di sussidi a domanda per sviluppare servizi alle imprese); * più favorevole alle grandi imprese che alle piccole (meno attrezzate tecnologicamente). Più trasparenza in procedure e gare pubbliche (ma non basta la tecnologia per eliminare la corruzione). Forti problemi di accesso in alcuni gruppi sociali (poca cultura, età anziana, residenza in piccoli centri); chi assomma più fattori di ritardo sarà escluso cronico, anche da vantaggi cruciali (sanità, previdenza, ecc.). Strumenti di recupero: reti sociali con persone connesse, mediatori tecnologici (p.es. per telemedicina). Effetto S.Matteo: maggiori vantaggi per chi ha minori bisogni (giovani per telemedicina, urbanizzati per servizi decentrabili grazie a Ict, ecc.).

7 INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 SITUAZIONE SOCIALE ITALIANA E DIGITAL DIVIDE Stabilità della struttura sociale: trasformazione culturale a seguito dellEuro e della maggiore diffusione di Internet. Crescita conflitti: nei servizi pubblici, fra i lavoratori dipendenti (ma anche fra i parasubordinati), fra stanziali e immigrati. Maggior peso dei no global nellorientare lopinione pubblica. Innovazione peggiora divari sociali (gruppi circoscritti, non intere categorie sociali). Crescente distacco fra minoranze consapevoli e maggioranza indifferente; evoluzione verso thatcherismo-populismo; minore distanza Nord-Sud: le tecnologie dellinformazione richiederanno minori investimenti infrastrutturali. * Donne: nuove occasioni (tecnologie valorizzano la loro maggiore duttilità cognitiva), ma progressi lenti; * giovani: grazie allinnovazione svuotano il ruolo dellanziano, ma ne restano dipendenti nella famiglia. Emersione del cognitariato, che valorizzerà funzioni più elevate delle nuove tecnologie dellinformazione.

8 INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 LINNOVAZIONE, SOCIETA E CULTURA Innovazioni, incrementali; fase adulta; personalizzazione del consumo. Diffusione di Ict meno importante della diffusione della cultura e delle capacità linguistiche. Sviluppo applicazione medica: terapia/diagnosi non invasiva. Su biogenetica: * conflitto irriducibile fra approccio tecnico-scientifico e approccio filosofico-culturale; * crisi di credibilità: risoluzione fame nel mondo è un imbroglio. Emergenze ambientali come drive di innovazione: forte spinta al cambiamento nei trasporti. Tecnologie: dominio del software; design tecnologico: protagonismo italiano. Polarizzazione fra utenti ludici e cognitivi. Tecnologie filtreranno l esperienza: sofferenza psicologica e sociale; riprogettazione per rendere più user friendly. Maggiore accentramento nella produzione di contenuti: conflitto con bisogno individuale di esprimersi.

9 INNOVAZIONE E SISTEMA–PAESE 2002 – 2004 TECNOLOGIA E ISTRUZIONE Mancheranno politiche efficaci per Ict nellistruzione. Tecnologie trasformeranno lapprendimento: da contenuti predefiniti a ricerca attiva; forte distacco cognitivo fra insegnanti e studenti. Pochi insegnanti apprenderanno nuovi mezzi, molti li valorizzeranno per la didattica (reti, ma anche e soprattutto patrimonio audiovisivo, Rai in particolare). LItalia continuerà a formare molti cervelli e valorizzarli poco; prevalenza modello Usa, fondato su centri eccellenza. Scuola pubblica: soffrirà la concorrenza privata, ma reagirà grazie al rapporto con il territorio e alla maggiore qualità culturale.


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