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Mercato del lavoro.

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Presentazione sul tema: "Mercato del lavoro."— Transcript della presentazione:

1 Mercato del lavoro

2 Differenze per territorio, età, genere
Le persone che vivono nelle regioni meridionali, le donne e i giovani risultano più svantaggiati, ossia hanno una probabilità più elevata di essere disoccupati o inattivi

3 Differenze territoriali
Nel Mezzogiorno la ‘discriminazione’ verso le donne e soprattutto quella verso i giovani raggiungono livelli eccezionali Nel Centro-Nord entrambe si attenuano, assestandosi su livelli simili a quelli di altri paesi dell’Europa continentale

4 Differenze territoriali – Fattori principali
Differenze legate soprattutto al diverso tasso di sviluppo dell’economia locale e agli investimenti Efficienza della pubblica amministrazione e delle politiche per l’occupazione, in particolare dei servizi per l’impiego Presenza servizi Presenza economia nascosta e criminale

5 Differenze per genere Le donne partecipano meno al mercato del lavoro e sono più spesso disoccupate

6 Differenze per genere – Fattori principali
Difficoltà di conciliazione lavoro-vita (modelli di divisione del lavoro per la famiglia, diffusione del part-time, politiche delle imprese family friendly, presenza di servizi, ecc.) Esistenza di pregiudizi sull’attività lavorativa delle donne

7 Differenze per età I giovani hanno maggiori difficoltà a trovare un lavoro, sono più disoccupati

8 Errori del modello insider-outsider
Gli occupati (insiders) sono superprotetti dal rischio di perdere il posto di lavoro dalla legislazione e dalla contrattazione sindacale e impediscono così ai giovani (outsiders) di essere assunti al loro posto costringendoli a un lungo periodo di ricerca dell’impiego Eliminare le ‘rigidità’ del mercato del lavoro, cioè rendere meno protette e meno stabili le condizioni degli occupati

9 Ma… Molti occupati perdono il lavoro, ma riescono a trovarlo rapidamente (tasso di separazione del settore privato tra i più alti d’Europa – prevalenza delle piccole imprese) L’Italia risulta, già dalla fine degli anni Ottanta, uno dei paesi meno vincolistici, in particolare per l’occupazione dipendente

10 Differenze dipendono dalle caratteristiche della domanda e dalle caratteristiche personali dei soggetti in competizione sul mercato del lavoro Gli insiders sono per lo più capifamiglia maschi adulti con bassi livelli di istruzione (pochi diplomati e laureati) Gli outsiders hanno più elevati livelli di istruzione e vivono nelle famiglie di origine (dove almeno un genitore ha un reddito sicuro)

11 Sfasamento tra domanda di lavoro qualificato e offerta di lavoro istruita (sistema produttivo a bassa innovazione – scarsa domanda di lavoro qualificato, non sufficiente rispetto alle richieste/attese) Distribuzione delle occupazioni per qualifiche professionali orientata verso quelle basse

12 Scarsa generosità delle indennità di disoccupazione
Maggior ‘pressione’ sugli insiders, adulti e capifamiglia Molti outsiders, che vivono nella famiglia di origine, sono più ‘selettivi’, possono permettersi di attendere più a lungo, potendo contare sul reddito dei genitori Dunque, concorrenza tra ex-insiders e concorrenza tra outsiders

13 Gli effetti della crisi economica

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16 Crescita del tasso di disoccupazione
Riduzione dell’offerta di lavoro, ossia aumento degli inattivi, in particolare di quelli che non cercano e non sono disponibili

17 La crisi economica ha inciso sull’inattività a livello quantitativo e qualitativo: da una parte ha generato un allargamento di questa area, dall’altro una modificazione della sua composizione interna a favore del segmento più lontano dal mercato del lavoro

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