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Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere

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Presentazione sul tema: "Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere"— Transcript della presentazione:

1 Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
Incontro di avvio al progetto 27 maggio 2010

2 L’idea che ci si fa di educazione e del compito dell’educatore dipende dall’idea che ci si fa dell’uomo e del suo destino. I metodi che si applicano per educare i fanciulli, l’orientamento che si dà loro, i motivi ai quali ci si ispira contengono sempre,almeno implicitamente, una concezione dell’uomo e del suo destino. Lucien Laberthonière

3 Direttiva 487 6 agosto 1997 ART. 1 Finalità
L'orientamento - quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado - costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell'infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l'ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita, e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile.

4 ART. 2 Azioni delle scuole
Ai fini di cui all'art. 1, nell'esercizio della loro autonomia, le scuole di ogni ordine e grado prevedono nel programma di istituto attività di orientamento che i consigli di classe inseriscono organicamente nei curricoli di studio, valorizzando il ruolo della didattica orientativa e della continuità educativa. Nella progettazione e nella realizzazione delle predette attività - che sono affidate alla responsabilità educativa e didattica dei docenti - si indicano come particolarmente significative le seguenti azioni: la realizzazione delle iniziative di orientamento all'interno delle attività curricolari; la formazione iniziale e in servizio dei docenti sui temi dell'orientamento con riferimento all'organizzazione scolastica, alle abilità relazionali nel rapporto educativo, alla didattica orientativa e all'impiego delle tecnologie didattiche; l'attribuzione di precise funzioni relative agli interventi da svolgere, con l'individuazione dei soggetti e delle loro responsabilità; la raccolta e la diffusione delle informazioni alle famiglie e agli studenti, anche a sostegno delle loro autonome iniziative;

5 lo sviluppo di iniziative studio-lavoro, di esperienze nel campo sociale, della cultura e del volontariato; ……………… la verifica dei risultati ottenuti con le attività di orientamento realizzate, attraverso la preventiva identificazione degli strumenti, dei mezzi e dei metodi di intervento da adottare. Tali azioni vanno progettate sulla base della conoscenza delle caratteristiche delle studentesse e degli studenti, delle loro motivazioni, degli ambienti sociali in cui le scuole operano, ferma restando la tutela della riservatezza dei dati personali; esse vanno integrate con gli interventi mirati a prevenire la dispersione scolastica e a favorire il successo formativo. Per rendere più efficaci gli interventi di orientamento, gli organi collegiali possono adottare articolazioni organizzative, quali dipartimenti disciplinari, gruppi di ricerca e commissioni di lavoro; i dirigenti scolastici promuovono lo sviluppo di rapporti interistituzionali con le università, gli enti locali e gli altri soggetti pubblici e privati interessati.

6 Progetto Orientamento Il futuro è oggi: Orientare per non disperdere Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica

7 Finalità: Estendere una “cultura dell’ orientamento” inteso come ciò che: “…alla luce dei cambiamenti in atto e di quelli futuri, può e deve contribuire, attraverso una serie di attività, a mettere in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita, di identificare le proprie capacità, le proprie competenze, i propri interessi, di saper prendere decisioni in materia di istruzione, formazione e occupazione, nonché di gestire i propri percorsi personali di vita nelle attività di formazione, nel mondo professionale e in qualsiasi ambiente in cui si acquisiscono e/o sfruttano tali capacità e competenze.” Risoluzione del Consiglio della Comunità Europea, maggio 2004

8 Competenze orientative
Insieme di risorse, caratteristiche, abilità, atteggiamenti e motivazioni personali necessari alla persona per gestire con consapevolezza ed efficacia la propria esperienza formativa e lavorativa, superandone positivamente i momenti di snodo. M. Luisa Pombeni

9 Si sviluppa in 18 Regioni attraverso l’attività dei nuclei territoriali regionali
Ha quindi una dimensione nazionale e declinazioni territoriali E’ coordinato da ex I.R.R.E. Lombardia Consta del contributo di circa 70 docenti ricercatori, con profili di competenza plurimi Si inserisce nel rinnovato quadro di attenzione anche istituzionale al tema dell’orientamento Dopo la fase progettuale nazionale e regionale, hanno preso avvio le azioni territoriali

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11 , collegialità DIMENSIONE TRASVERSALE Reti (informazione)
aree di sviluppo progettuale collegialità DIMENSIONE TRASVERSALE Reti (informazione) Reciprocità scuola\extrascuola LA SCUOLA COME SNODO ORIENTATIVO SUL TERRITORIO , Coinvolgimento genitori Informazione su innovazione in atto Supporto all’implementazione e miglioramento della politica orientativa della scuola (P.O.F.) INFO\FORMAZIONE: Come? Quando? Per chi? Applicazione concreta modello LINEE GUIDA DIMENSIONE LONGITUDINALE in SPECIFICO AZIONE DIDATT. EDUC. “CAMEI” Percorsi di RICERCA (D. O. applicata) monitorati e accompagnati C.d.C. su COMPETENZE ORIENTATIVE CONSULENZA\ ACCOMPAGNAMENTO C. d. C. collegialità

12 Essere agendo Agire essendo

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16 Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo Gandhi


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