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DOPING: stili di vita e prevenzione Progetto Sperimentale: Iniziative di prevenzione del doping Con il contributo di Regione Veneto Prof. Dino Ponchio.

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1 DOPING: stili di vita e prevenzione Progetto Sperimentale: Iniziative di prevenzione del doping Con il contributo di Regione Veneto Prof. Dino Ponchio Comitato Provinciale CONI dponchio@yahoo.it

2 LO SPORT – QUALE DEFINIZIONE? -non basta più l’antico “diporto”,ora c’è: -non basta più l’antico “diporto”,ora c’è: -sport educativo.formativo -sport educativo.formativo - “ agonistico-competitivo - “ agonistico-competitivo - “ giovanile,promozionale - “ giovanile,promozionale - “ dei veterani-master - “ dei veterani-master - “ per la salute “well-ness” - “ per la salute “well-ness” - “ per i risultati a tutti i costi - “ per i risultati a tutti i costi

3 -sport per tutti e di “elite” -sport per tutti e di “elite” - “ “sano” e positivo, denso di “valori” - “ “sano” e positivo, denso di “valori” - “ “inquinato” da cui ci sono anche i - “ “inquinato” da cui ci sono anche i “disvalori” “disvalori” I COLLEGHI VI PARLERANNO DI QUESTI ULTIMI ASPETTI,IN PARTICOLARE DEL DOPING,CHE INTERESSA “UNA PARTE” DEL MONDO DELLO SPORT. IO CERCO DI PARLARE DELLA PRATICA SPORTIVA IN GENERALE CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLO SPORT GIOVANILE

4 LO SPORT MODERNO- FENOMENO SOCIALE ISTAT 2000: - SPORT PRATICATO: 36 milioni fanno “qualcosa”(65% dai 6 anni) 36 milioni fanno “qualcosa”(65% dai 6 anni) 15 milioni fanno sport organizzato 15 milioni fanno sport organizzato (donne 39% occasionale, 19,5% organiz- (donne 39% occasionale, 19,5% organiz- zato. In forte crescita) zato. In forte crescita)

5 - SPORT GUARDATO: 15 milioni spettatori dal vivo 15 milioni spettatori dal vivo 17 milioni spettatori alla televisione 17 milioni spettatori alla televisione 6 milioni leggono i quotidiani sportivi 6 milioni leggono i quotidiani sportivi - SPORT E SOLDI (escluso calcio): 2,4% del PIL è derivante dallo sport 2,4% del PIL è derivante dallo sport 3,6% del bilancio delle famiglie per lo sport 3,6% del bilancio delle famiglie per lo sport 15% di tutta la pubblicità è sportiva 15% di tutta la pubblicità è sportiva 560000 addetti direttamente occupati 560000 addetti direttamente occupati 154 milioni le ore di volontariato 154 milioni le ore di volontariato

6 LO SPORT PER TUTTI - cambiano gli stili di vita - cambiano gli stili di vita - lo sport non solo per i risultati - lo sport non solo per i risultati - lo sport come “occasione” per : - lo sport come “occasione” per : socializzare socializzare cura del corpo cura del corpo la salute la salute la qualità della vita la qualità della vita LO SPORT E’ ESPRESSIONE DI UN VERO E PROPRIO “DIRITTO” DEL CITTADINO

7 LO SPORT DILETTANTISTICO - 60 mila società sportive in Italia - 60 mila società sportive in Italia - 100 mila se si scindono le polisportive - 100 mila se si scindono le polisportive - 11 milioni i praticanti tesserati federali - 11 milioni i praticanti tesserati federali - 800 mila operatori nelle federazioni - 800 mila operatori nelle federazioni

8 LO SPORT A SCUOLA - gli esperti siete Voi, ricordo solo - gli esperti siete Voi, ricordo solo - autonomia scolastica=grande opportunità - autonomia scolastica=grande opportunità per sinergie con società sportive per sinergie con società sportive - impiantistica= occasione per conciliare le - impiantistica= occasione per conciliare le esigenze delle realtà territoriali con la esigenze delle realtà territoriali con la pratica sportiva scolastica pratica sportiva scolastica

9 LO SPORT GIOVANILE: dati e motivazioni (medie e biennio) - praticano attività sportiva: - praticano attività sportiva: 67% (maschi 75%, femmine 56%) 67% (maschi 75%, femmine 56%) - perché non fanno sport:(33%) - perché non fanno sport:(33%) per scelta 61% per scelta 61% impossibilitati 39% impossibilitati 39% - quante volte alla settimana fai sport: - quante volte alla settimana fai sport: + di 3 volte 30% + di 3 volte 30% 3 volte 37% 3 volte 37% 2 volte 27% 2 volte 27% 1 volta 6% 1 volta 6%

10 - che sport specifico pratichi: - che sport specifico pratichi: calcio 25% (M= 42% ; F= 5%) calcio 25% (M= 42% ; F= 5%) pallavolo 19% (M= 6% ; F= 34%) pallavolo 19% (M= 6% ; F= 34%) nessuna 12% nessuna 12% pallacanestro 11% pallacanestro 11% ginnastica 7% ginnastica 7% atletica 5% atletica 5% Seguono altre 10 attività da 4 a 1%

11 - chi ti ha avviato allo sport: - chi ti ha avviato allo sport: genitori M= 89% ; F= 87% genitori M= 89% ; F= 87% insegnanti M= 11% ; F= 13% insegnanti M= 11% ; F= 13% - perché fai sport: - perché fai sport: socializzare M= 46% ; F= 56% socializzare M= 46% ; F= 56% salute M= 16% ; F= 23% salute M= 16% ; F= 23% competizione M= 38% ; F= 19% competizione M= 38% ; F= 19% - leggi quotidiani sportivi: - leggi quotidiani sportivi: si M= 57% ; F= 26% si M= 57% ; F= 26%

12 NELLO SPORT E’ IMPORTANTE GIOCARE: M.= 64% ; F.= 77% GIOCARE: M.= 64% ; F.= 77% VINCERE: M.= 32% ; F.= 18% TIFARE : M.= 4% ; F.= 5 %

13 LO SPORT A PADOVA LO SPORT A PADOVA Società Sportive Federali n. 1130 Società Sportive Federali n. 1130 Dirigenti n. 11674 Dirigenti n. 11674 Istruttori-Allenatori n. 4740 Istruttori-Allenatori n. 4740 Giudici n. 682 Giudici n. 682 Arbitri n. 983 Arbitri n. 983 Tesserati n. 63303 ! Tesserati n. 63303 !

14 LO SPORT GIOVANILE A PADOVA Società Sp. Giovanili n. 589 Società Sp. Giovanili n. 589 Con attività federale 63% Con attività federale 63% “ “ promozionale 29% “ “ promozionale 29% “ “ mista 28% “ “ mista 28%

15 ATTIVITA’ SVOLTA: Agonistica 103 soc.sp. (17%) Agonistica 103 soc.sp. (17%) Non agonistica 109 “ “ (19%) Non agonistica 109 “ “ (19%) Mista 368 “ “ (63%) Mista 368 “ “ (63%) ATLETI TESSERATI:(U.15)nei 3 livelli Tot. Tesserati 23742 M.= 65% F.= 35% F.= 35%

16 ABBANDONI DELLA PRATICA SPORTIVA: (il 17% ogni anno sul totale) (il 17% ogni anno sul totale) Per eccessivo carico scolastico 26% Per eccessivo carico scolastico 26% Mancanza di tempo 15% Mancanza di tempo 15% Altre attività 13% Altre attività 13% Decisione genitori 13% Decisione genitori 13% Fatica e stress 8% Fatica e stress 8% Poco divertimento 8% Poco divertimento 8% Problemi con allenatore 7% Problemi con allenatore 7% Costi elevati 5% Costi elevati 5% Altro 5% Altro 5%

17 OPERATORI SPORTIVI DI BASE A PADOVA: - Dirigenti 5673 (donne 768) - Allenatori 2657 (donne 666) QUALI DOTI DEVE AVERE L’ISTRUTTORE: - Educatore 70% - Tecnico 51% - Animatore 29% - Organizzatore 28%

18 QUAL’E’ IL RUOLO DEI GENITORI NELLE S.S Accompagnatori 41% Accompagnatori 41% Dirigenti 24% Dirigenti 24% Soci 18% Soci 18% Nessuno 9% Nessuno 9% Altro 8% Altro 8% A CHE ETA’ SEGUONO DI PIU’ I FIGLI 1° Ciclo (5/7 anni) 23% 1° Ciclo (5/7 anni) 23% 2° Ciclo (8/10 anni) 42% 2° Ciclo (8/10 anni) 42% 3° Ciclo (11/14 Anni) 35% 3° Ciclo (11/14 Anni) 35%

19 SCUOLA E SPORT:MONDI LONTANI? (giudizi sull’attività sportiva scolastica) Popolazione in generale: Popolazione in generale: - insoddisfatti 56,3% - insoddisfatti 56,3% - soddisfatti 30,4% - soddisfatti 30,4% Genitori: Genitori: - insoddisfatti 60,5% - insoddisfatti 60,5% - soddisfatti 30,6% - soddisfatti 30,6% Figli (13/17 anni): Figli (13/17 anni): - insoddisfatti 47,7% - insoddisfatti 47,7% - soddisfatti 49,7% - soddisfatti 49,7%

20 COME VORREBBE LO SPORT A SCUOLA: Convenzionato con Soc.Sportive 68,6% Convenzionato con Soc.Sportive 68,6% Con So.Sportive proprie 31,4% Con So.Sportive proprie 31,4% CHE OBIETTIVI PER LO SPORT A SCUOLA: Educare attraverso lo sport 24,3% Educare attraverso lo sport 24,3% Sport oltre l’orario curriculare 24,2% Sport oltre l’orario curriculare 24,2% Praticare varie discipline 20,0% Praticare varie discipline 20,0% Preparare alle competizioni 8,5% Preparare alle competizioni 8,5% Fare “solo” Educazione Fisica 6,0% Fare “solo” Educazione Fisica 6,0% Altro 2,6% Altro 2,6%

21 QUALI I “RISCHI” DI DEGENERAZIONE NELLA PRATICA SPORTIVA?: Tralascio qui quelli “lievi” del non corretto Tralascio qui quelli “lievi” del non corretto approccio e giusta ed equilibrata metodo- approccio e giusta ed equilibrata metodo- logia tecnico-educativa(vedi più avanti!) logia tecnico-educativa(vedi più avanti!) La violenza: La violenza: razzismo e conflitti sociali sono in agguato razzismo e conflitti sociali sono in agguato nello sport, professionistico in particolare, nello sport, professionistico in particolare, ma è un fenomeno contiguo al sociale ma è un fenomeno contiguo al sociale

22 Il doping: Il doping: delle dimensioni,quantità,diffusione,con- delle dimensioni,quantità,diffusione,con- trolli,legislazione,prevenzione ecc. ve ne parleranno i Colleghi. trolli,legislazione,prevenzione ecc. ve ne parleranno i Colleghi. Vorrei parlarvi,invece, delle REGOLE D’ORO per la pratica sportiva giovanile, nella con- vinzione che proporre l’ATTIVITA’ GIUSTA, NEL MODO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO sia la migliore prevenzione dei “disvalori” dello sport e così facendo si contribuisca alla sana ed equilibrata crescita dei ns. ragazzi (spero ci sia il tempo e la Vs.disponibilità) (spero ci sia il tempo e la Vs.disponibilità)

23 “Le Fasi dell’Apprendimento” Fase della coordinazione grezza Fase della coordinazione grezza Fase della coordinazione fine Fase della coordinazione fine Fase di consolidamento della coordinazione fine e disponibilità variabile Fase di consolidamento della coordinazione fine e disponibilità variabile

24 Le Tecniche Sportive Il loro apprendimento è regolato dal “FEEDBACK” che si esprime con LA FREQUENZA LA FREQUENZA (per apprendimenti corretti e non casuali o instabili) LA PRECISIONE LA PRECISIONE (legata alla qualità dell’apprendimento) IL MOMENTO GIUSTO IL MOMENTO GIUSTO (per non perdere la migliore opportunità di apprendimento)

25 I Principi della Formazione Sportiva Giovanile IL CARICO MOTORIO (contesto operativo) L’attività giovanile si interfaccia con l’attività motoria scolastica l’attività delle progettazioni scolastiche l’attività dei Giochi Sportivi Studenteschi l’attività extrascolastica

26 Le Capacità Coordinative Le Capacità Coordinative Speciali (sviluppabili metodologicamente) Anticipazione Anticipazione Combinazione Combinazione Differenziazione Differenziazione Equilibrio Equilibrio Fantasia Motoria Fantasia Motoria Ritmo Ritmo Orientamento Orientamento Reazione Reazione

27 Le Capacità Condizionali L’ambito condizionale è caratterizzato FORZA FORZA VELOCITA’ VELOCITA’ RESISTENZA RESISTENZA (FLESSIBILITA’) (FLESSIBILITA’) Generalità la Velocità e Resistenza sono una specificazione della Forza la Velocità e Resistenza sono una specificazione della Forza la Forza è l’elemento condizionale fondamentale (la sua “modulazione” esprime le altre) la Forza è l’elemento condizionale fondamentale (la sua “modulazione” esprime le altre)

28 Dosaggio del Carico - Parametri 1) Frequenza delle lezioni 2) Velocità Pause di recupero tra le "serie" o (inteso come ritmo esecutivo) 3) Numero di ripetizioni e/o serie

29 I Principi del Carico Motorio nell’Età Giovanile 1) Adeguatezza 2) Progressività (continuità, sistematicità) 3) Successione corretta (ciclicità) 4) Proporzionalità 5) Consolidamento (stabilità) 6) Consapevolezza (evidenza) 7) Coerenza (tra modello formativo e di gara)

30 La Multilateralità Possiamo classificare i principali modelli: MULTILATERALITA’ ESTENSIVA: suggerisce l'acquisizione di schemi motori e delle abilità legate a buona parte delle discipline sportive MULTILATERALITA’ ESTENSIVA: suggerisce l'acquisizione di schemi motori e delle abilità legate a buona parte delle discipline sportive MULTILATERALITA’ ORIENTATA: suggerisce l'acquisizione di schemi motori e delle abilità legate in modo significativo alla propria disciplina MULTILATERALITA’ ORIENTATA: suggerisce l'acquisizione di schemi motori e delle abilità legate in modo significativo alla propria disciplina MULTILATERALITA’ MIRATA: derivazione di quella orientata, suggerisce l'acquisizione delle abilità specifiche della disciplina praticata MULTILATERALITA’ MIRATA: derivazione di quella orientata, suggerisce l'acquisizione delle abilità specifiche della disciplina praticata

31 La Multilateralità nelle della Formazione Diverse Tappe E O M S E = Multilateralità Estensiva 6 – 9 anni O = Multilateralità Orientata 9 -11 anni M = Multilateralità Mirata 11 – 14 anni S = Multilateralità Nelle specializzazioni 14 anni

32 Specializzare Gradualmente attraverso la Multilateralità Specializzare Gradualmente attraverso la Multilateralità La specializzazione si sviluppa su due aree: 1) la tecnica-coordinativa (legata alla precisione e qualità dei gesti) 2) l' energetica (legata all'allenamento delle espressioni della forza)

33 Il Rapporto tra Generale e Specifico Indicazioni: il bimbo di 7 anni avrà forti difficoltà a realizzare abilità specifiche complesse (es. 3° tempo del basket, bagher, flic - flac, salto fosbury, ecc.) il bimbo di 7 anni avrà forti difficoltà a realizzare abilità specifiche complesse (es. 3° tempo del basket, bagher, flic - flac, salto fosbury, ecc.) azioni motorie, pur semplici nella loro struttura, possono diventare specificità per fanciulli azioni motorie, pur semplici nella loro struttura, possono diventare specificità per fanciulli a 5/6 anni le correzioni spesso sono inutili, mentre diventano indispensabili dagli 8 ai 14 anni a 5/6 anni le correzioni spesso sono inutili, mentre diventano indispensabili dagli 8 ai 14 anni

34 Indicazioni Operative nel gioco l'agonismo è un elemento fondamentale nel gioco l'agonismo è un elemento fondamentale con il gioco si esplorano le abilità più significative in modo piacevole con il gioco si esplorano le abilità più significative in modo piacevole la musica può essere un ulteriore fattore motivante la musica può essere un ulteriore fattore motivante

35 La Classificazione degli Sport Sport di resistenza Sport di resistenza Sport di velocità Sport di velocità Sport di forza e rapidità Sport di forza e rapidità Sport tecnico - combinatori Sport tecnico - combinatori Sport di combattimento Sport di combattimento Giochi sportivi Giochi sportivi Sport di controllo e di guida Sport di controllo e di guida Sport di precisione e mira Sport di precisione e mira

36 Modello delle Fasi Sensibili (Martin) Capacità di Equilibrio Capacita di Ritmo Capacità di Orientarsi nello spazio Capacità di reagire a Stimoli ottici e acustici Capacità di Differenziazione e controllo Capacità di Apprendimento Motorio 1514131211109876 Capacità motoria

37 Voglia di apprendere Qualità Affetto - cognitive Capacità di Rapidità Forza Resistenza 1514131211109876 Capacità motoria

38 Il Modello di Gara Precondizioni per le competizioni: sviluppo delle capacità motorie sviluppo delle capacità motorie acquisizione di un vasto repertorio di abilità motorie (qualitative/quantitative), in specie dai 6 ai 10 anni acquisizione di un vasto repertorio di abilità motorie (qualitative/quantitative), in specie dai 6 ai 10 anni modello multilaterale di sviluppo modello multilaterale di sviluppo osservazioni e valutazioni sui livelli raggiunti (la gara svolge benissimo questa funzione) osservazioni e valutazioni sui livelli raggiunti (la gara svolge benissimo questa funzione)

39 Motivi Positivi per la Pratica Sportiva Competenza Competenza Divertimento Divertimento Affiliazione Affiliazione Squadra Squadra Competere Competere Forma fisica Forma fisica

40 La Gara nell’Attività Giovanile Idee guida: 1) fornire modelli di gara semplici 2) moltiplicare le opportunità di successo 3) potersi identificare nella squadra o individualmente o in ambedue 4) offrire molte occasioni per esprimere in vario modo sia aspetti condizionali che motori 5) ricordare che il confronto, in queste età, è strumento di apprendimento 6) valorizzare il sentimento di appartenenza, la solidarietà, lealtà e socializzazione 7) favorire l'accettazione dei propri limiti

41 Principi per l’Attività di Gara nei Giovani coniugare gioco ed agonismo coniugare gioco ed agonismo partecipazione totale degli allievi partecipazione totale degli allievi possibilità per tutti di esprimersi e realizzare esperienze positive possibilità per tutti di esprimersi e realizzare esperienze positive consentire ai più dotati di esprimere il loro talento consentire ai più dotati di esprimere il loro talento fornire un programma gara in linea con gli obiettivi fornire un programma gara in linea con gli obiettivi assicurare l'apprendimento delle abilità più significative assicurare l'apprendimento delle abilità più significative consentire performance sia individuali che di gruppo consentire performance sia individuali che di gruppo mantenere la forma "sortiva" del confronto mantenere la forma "sortiva" del confronto vedere il confronto come momento di verifica vedere il confronto come momento di verifica realizzare un riscontro immediato della performance realizzare un riscontro immediato della performance

42 Fattori che Portano al Calo di Motivazioni ed all’Abbandono Mancanza di divertimento Mancanza di divertimento Mancanza di successo Mancanza di successo Stress da competizione Stress da competizione Assenza di appoggio dei genitori Assenza di appoggio dei genitori Incomprensioni con l'Allenatore Incomprensioni con l'Allenatore Noia Noia Incidenti sportivi Incidenti sportivi

43  Dimenticarsi della “Carta dei diritti del ragazzo nello sport”  Ricordarsi della “Carta dei diritti del ragazzo nello sport”  Attuare programmi di allenamento troppo pesanti, inadeguati all’età dell’allievo  Predisporre programmi di allenamento che lascino maggiore tempo libero  Evidenziare solo gli errori commessi  Fornire “rinforzi”positivi  Smettere di incoraggiarlo  Stimolare l’allievo a automotivarsi  Sottolineare in modo eccessivo l’importanza di una competizione  Progettare occasioni per stare insieme anche fuori del contesto sportivo  Porre l’allievo in situazioni di confronto sempre e comunque sfavorevole  Offrire opportunità di “successo”  Tenere un comportamento differente sul piano affettivo e tecnico con i diversi atleti  in base alle aspettative di vittoria  Creare un clima di gruppo positivo, in cui si respiri aria di collaborazione, fiducia, sostegno e stima reciproche  Crearsi aspettative uguali per soggetti comunque diversi  Scegliere obiettivi legati all’età e al livello di maturazione di ciascun soggetto  Valutare superficialmente l’allievo  Instaurare con l’allievo un dialogo sincero  Fare scelte in funzione esclusiva della vittoria  Prendere ogni decisione nel miglior interesse per ciascun allievo  Servirsi degli allievi per raggiungere le proprie mete personali  Aiutare gli allievi a svilupparsi fisicamente, psicologicamente e socialmente al massimo delle proprie potenzialità Cose da non fareCose da fare

44 Carta dei Diritti dei “Giovani Sportivi” Diritto di divertirmi e di giocare Diritto di fare dello sport Diritto di beneficiare di un ambiente sano Diritto di essere circondato e allenato da persone competenti Diritto di seguire allenamenti adeguati ai miei ritmi Diritto di misurarmi con giovani che abbiano le medesime probabilità di successo Diritto di partecipare a competizioni adatte alla mia età Diritto di praticare il mio sport in assoluta sicurezza Diritto di avere i giusti tempi di riposo Diritto di non essere un campione (Fair Play, educazione alla vita)

45 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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