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1 unipv.eu I NUOVI STRUMENTI DI PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA CORRUZIONE DELL’ATENEO: dal Codice di Comportamento alla procedura di segnalazione degli illeciti.

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1 1 unipv.eu I NUOVI STRUMENTI DI PREVENZIONE E CONTRASTO ALLA CORRUZIONE DELL’ATENEO: dal Codice di Comportamento alla procedura di segnalazione degli illeciti 26 novembre 2014 Giornata della Trasparenza

2 2 unipv.eu Nell’agenda di oggi: Il nuovo Codice di Comportamento dell’Ateneo La procedura di segnalazione degli illeciti e tutela del lavoratore segnalante

3 3 unipv.eu Un passo indietro Sia il Codice di Comportamento che la procedura di segnalazione degli illeciti sono strumenti di prevenzione e contrasto della corruzione che le Pubbliche Amministrazioni sono chiamate ad adottare e implementare. In realtà, la Legge Anticorruzione ed il Piano Nazionale Anticorruzione individuano una serie di altri strumenti e prevedono una moltitudine, pressoché infinita, di adempimenti da FARE.

4 4 unipv.eu Come eravamo Subito dopo l’emanazione della L 190/12 e dei decreti attuativi eravamo così: La normativa, infatti, soprattutto quella relativa alla trasparenza, ha imposto alle PP.AA. l’attuazione immediata delle disposizioni, con l’aggravante dell’invarianza di spesa.

5 5 unipv.eu Cosa abbiamo deciso di fare: Alla luce delle numerose leggi che si sono susseguite abbiamo deciso di fare una riflessione e compiere una scelta: difenderci dalle regole, non subendo la norma ma cercando di coglierne l’essenza, plasmandola ai fini dell’Amministrazione. Come? Elaborando una strategia che divenga un vero e proprio SISTEMA SULL’ANTICORRUZIONE E LA TRASPARENZA

6 6 unipv.eu Un’analisi iniziale che tenesse conto di una serie di fattori: organizzazione persone strutture territorio di riferimento Per definire le priorità di intervento delle misure, obbligatorie e non, da introdurre. Cosa abbiamo deciso di fare:

7 7 unipv.eu La scelta degli strumenti da implementare I documenti che vengono presentati oggi sono quindi il frutto di una scelta precisa: il Protocollo di legalità e la Convenzione ISEE – guardano al contesto territoriale di riferimento nell’intento di attivare un circuito virtuoso di collaborazione interistituzionale il Codice di Comportamento e la procedura di segnalazione degli illeciti, strettamente connessi tra loro - volgono lo sguardo all’interno dell’Amministrazione.

8 8 unipv.eu La scelta degli strumenti da implementare Il tutto in un approccio integrato basato: sulle regole, intese come mezzo per ridurre e prevenire la corruzione (es. mappa dei rischi, codice di comportamento, whistleblowing) sulla promozione dell’integrità, che rafforzi il così detto spazio etico del dipendente pubblico, attraverso una piena comprensione e condivisione di quelle regole e di quei valori che costituiscono le fondamenta etiche dei comportamenti.

9 9 unipv.eu IL CODICE DI COMPORTAMENTO

10 10 unipv.eu Il Codice di comportamento Cos’è un Codice di Comportamento: è un documento all’interno del quale vengono codificate le aspettative dell’organizzazione in merito al comportamento dei proprio dipendenti è il consolidamento di principi morali e di determinati comportamenti in un dato tempo e spazio.

11 11 unipv.eu Il Codice di comportamento È uno strumento di autoregolamentazione, volontario e unilaterale, volto a rendere trasparente l’attività dell’Ateneo e ad indirizzarne eticamente lo svolgimento. Il Codice di Comportamento dell’Università degli Studi di Pavia è stato definito secondo quanto previsto dal nuovo art. 54 del D.Lgs 165\2001. L’adozione del Codice di Comportamento dell’Ateneo ha seguito tutte le fasi previste dalla normativa.

12 12 unipv.eu Il Codice di comportamento L’Amministrazione ha posto particolare attenzione alla fase di consultazione pubblica, durante la quale gli stakeholder sono stati invitati a prendere visione della bozza di Codice pubblicata e a fornire i propri suggerimenti. Della fase di consultazione ne è stata data comunicazione attraverso pubblicazione all’Albo Ufficiale dell’avviso pubblico, Tramite email inviata a tutto il personale, con la newsletter di Ateneo, a mezzo stampa sui giornali locali, attraverso la radio dell’Università; in uno sforzo congiunto tra Uffici.

13 13 unipv.eu Il Codice di comportamento Preventivamente la bozza del Codice è stata illustrata alle OO.SS., nell’ottica della più ampia partecipazione. Il Codice di Comportamento dell’Università degli Studi di Pavia è stato infine approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 28 ottobre e successivamente adottato dal Magnifico Rettore.

14 14 unipv.eu Il Codice di comportamento Accanto ai principi di carattere generale, il Codice di Comportamento dell’Ateneo, disciplina anche una serie di comportamenti specifici: regali compensi e altre utilità: ne è vietata la ricezione oltre il valore dei 150 euro annui partecipazione ad associazioni e organizzazioni: comunicazione in caso di possibile interferenza con l’attività istituzionale comunicazione e conflitti di interessi e conseguenti obblighi di astensione indicazione di norme di comportamento nei rapporti privati e in servizio

15 15 unipv.eu Il Codice di comportamento indicazione di norme di comportamento nei rapporti con il pubblico e nell’esercizio dell’attività contrattuale e negoziale tracciabilità dei processi decisionali (accountability) che devono essere, in tutti i casi, supportati da adeguata documentazione, che consenta in ogni momento la replicabilità della decisione, oltre che a difendersi in un eventuale giudizio di responsabilità norme particolari per i Dirigenti responsabilità conseguenti la violazione dei doveri del Codice.

16 16 unipv.eu Il Codice di comportamento L‘Amministrazione ha compiuto inoltre uno sforzo di semplificazione, riunendo due documenti in uno, prevedendo che ogni articolo fosse così strutturato: una prima parte relativa alla Regole generali, in cui sono riportate testualmente ed integralmente le disposizioni di cui al DPR 62/2013 ed una seconda parte, con numerazione crescente dei commi, relativa alle Regole dell’Ateneo.

17 17 unipv.eu La PROCEDURA DI SEGNALAZIONE DEGLI ILLECITI E TUTELA DEL LAVORATORE SEGNALANTE

18 18 unipv.eu Ulteriore strumento di prevenzione e contrasto della corruzione che l’Amministrazione ha deciso di implementare è la procedura di segnalazione degli illeciti e tutela del lavoratore segnalante. L’istituto, di derivazione anglossassone, è definito anche whistleblowing che letteralmente significa «soffiare nel fischietto». Con il Whistleblowing si realizza uno dei più potenti strumenti di trasparenza come controllo, nell’ottica del «più attentamente saremo osservati, meglio ci comporteremo» (Jeremy Bentham). Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

19 19 unipv.eu Colui il quale effettua la segnalazione assume pertanto una decisione in merito ad un evento critico. Il Whistleblower decide se ignorare o agire. In ragione dell’importantissima funzione sociale svolta dal Whistelblower l’Amministrazione che riceve la segnalazione ha l’obbligo di tutelare il lavoratore segnalante da eventuali ritorsioni o ripercussioni negative. Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

20 20 unipv.eu Si tratta di un atto doveroso e non di una delazione per un serie di ragioni: L’art. 361 del c.p. punisce i pubblici ufficiali i quali omettono o ritardano la denuncia all’autorità giudiziaria di un reato del quale abbiano avuto notizia nell’esercizio o a causa delle proprie funzioni. A tutela del soggetto segnalante l’art. 54-bis del D.Lgs. 165/2001 prevede che: “Fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione … il pubblico dipendente che denuncia all'autorità giudiziaria o alla Corte dei Conti o all’ANAC ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non può essere per motivi collegati alla denuncia: sanzionato;...... Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

21 21 unipv.eu licenziato; sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro. Nell'ambito del procedimento disciplinare, l'identità del segnalante non può essere rivelata, senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell'addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione, l'identità può essere rivelata ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell'incolpato… La denuncia è sottratta all'accesso di cui all'art. 22 della L 241/1990. Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

22 22 unipv.eu PNA 3.1.11 - Tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito (c.d. whistleblower) Le pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 2001 sono tenute ad adottare i necessari accorgimenti tecnici affinché trovi attuazione la tutela del dipendente che effettua segnalazioni (…) Ciascuna amministrazione deve prevedere al proprio interno canali differenziati e riservati per ricevere le segnalazioni la cui gestione deve essere affidata a un ristrettissimo nucleo di persone (2/3). Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

23 23 unipv.eu PNA Devono essere previsti obblighi di riservatezza a carico di tutti coloro che ricevono o vengono a conoscenza della segnalazione e di coloro che successivamente venissero coinvolti nel processo di gestione della segnalazione. Considerato che la violazione delle norme contenute nel P.T.P.C. comporta responsabilità disciplinare, la violazione della riservatezza potrà comportare l’irrogazione di sanzioni disciplinari, salva l’eventuale responsabilità civile e penale dell’agente. Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

24 24 unipv.eu L’Università degli Studi di Pavia ha adottato una propria policy di whistleblowing costituita da un set di procedure e strumenti. La procedura verrà ulteriormente presentata in comunicazione alle OO.SS. il prossimo 02 dicembre 2014. Seguirà una fase di sperimentazione dal 03 dicembre al 18 gennaio, sempre nell’ottica della più ampia partecipazione. Durante tale lasso di tempo il personale docente e tecnico amministrativo potrà presentare eventuali osservazioni o chiedere chiarimenti scrivendo a segnalazioneilleciti@unipv.it.segnalazioneilleciti@unipv.it Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

25 25 unipv.eu SCHEDA IDENTIFICATIVA DEL PROCESSO Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

26 26 unipv.eu RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEL PROCESSO Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

27 27 unipv.eu La procedura di segnalazione degli illeciti e tutela del lavoratore segnalante dell’Università di Pavia, in particolare può essere attivata attraverso: l’application-form che assicura uno scambio di informazioni in modalità “crittografata” l’indirizzo di posta elettronica segnalazionilleciti@unipv.it, ad accesso esclusivo del RPCsegnalazionilleciti@unipv.it a mezzo del servizio postale o tramite posta interna verbalmente, mediante dichiarazione rilasciata e riportata a verbale dal RPC con il supporto di un suo stretto collaboratore. Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

28 28 unipv.eu Può costituire oggetto di segnalazione qualsiasi azione od omissione, commessa o tentata, che sia: penalmente rilevante; posta in essere in violazione dei Codici di comportamento o di altre disposizioni sanzionabili in via disciplinare; suscettibili di arrecare un pregiudizio all’immagine dell’Ateneo; suscettibili di arrecare un danno alla salute o sicurezza dei dipendenti, utenti e cittadini o di arrecare un danno all’ambiente; suscettibili di arrecare un pregiudizio agli utenti o ai dipendenti o ad altri soggetti che svolgono la loro attività presso l’Ateneo. Il Whistleblowing – segnalazione degli illeciti

29 29 unipv.eu Possibili rischi La segnalazione non deve tuttavia riguardare lamentele di carattere personale, rivendicazioni o istanze del segnalante che rientrano invece nella più generale disciplina del rapporto di lavoro o dei rapporti con il superiore gerarchico o con i colleghi. ILWHISTLEBLOWING – segnalazione degli illeciti IL WHISTLEBLOWING – segnalazione degli illeciti

30 30 unipv.eu Possibili rischi QUALI RISCHI PER L’AMMINISTRAZIONE

31 31 unipv.eu Possibili rischi Con l’adozione di Protocolli, Convenzioni, Codici, Procedure, tuttavia, aumentano alcuni rischi Le regole producono CERTEZZE ma troppe regole producono INCERTEZZE perché le persone cominciano ad aver paura di infrangerle Si lavora solo per procedure e questo genera automatismi che non aiutano lo sviluppo di riflessioni critiche e, quindi, rallentano la propria crescita personale e professionale

32 32 unipv.eu Soluzione possibile QUALI SOLUZIONI

33 33 unipv.eu Soluzione possibile Per stimolare ognuno a fornire il proprio contributo critico, è necessario fare uno sforzo congiunto di semplificazione delle procedure, condivisione, spiegazione e comunicazione, che consenta a tutti coloro che fanno parte della Comunità Accademica o che interagiscono con essa di fare una riflessione su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, iniziando a porre l’accento soprattutto sui dilemmi etici proprio per far funzionare le norme.

34 34 unipv.eu GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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