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La prospettiva della sociologia relazionale l’oggetto del lavoro sociale: ricerca di una distinzione da sociologia e psicologia E’ possibile definire un.

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Presentazione sul tema: "La prospettiva della sociologia relazionale l’oggetto del lavoro sociale: ricerca di una distinzione da sociologia e psicologia E’ possibile definire un."— Transcript della presentazione:

1 la prospettiva della sociologia relazionale l’oggetto del lavoro sociale: ricerca di una distinzione da sociologia e psicologia E’ possibile definire un oggetto epistemologico per il servizio sociale?

2 Il lavoro sociale si colloca nel punto di intersezione tra le due discipline Oggi si assiste ad uno sbilanciamento verso la psicologia

3 Definizione dell’oggetto specifico del lavoro sociale: esso studia la CAPACITA’ DI AZIONE, intesa come risultante parzialmente indeterminata di influssi interni ed esterni,dei soggetti sociali interessati al mantenimento o al recupero di standard minimi, socialmente definiti, di benessere che li riguardano.

4 Azione individuale come risultante relazione persona-ambiente ambiente persona azione

5 Caratteristiche: l’incertezza e l’indeterminazione dell’oggetto di studio. I problemi relativi al lavoro sociale possono essere classificati a seconda della provenienza, possono derivare da comportamenti devianti, tossicodipendenza, autoemarginazione, oppure da evidenti costrizioni come per esempio malattie invalidanti, handicap fisici…

6 Caratteristiche: Il lavoro sociale non si occupa dello studio di disfunzioni sociali intese in senso collettivo e generale, come fanno la sociologia e la politica sociale, ma delle modalità attraverso cui la parte interna e la parte esterna del soggetto si intrecciano e danno vita al problema sociale di quella persona nel suo specifico percorso di vita.

7 Il lavoro sociale studia ciò che produce o ciò che ripara l’incapacità di azione, quella considerata socialmente inaccettabile. Ciò è condizionato storicamente Problemi, oggetto del lavoro sociale, nascono non da deficit dell’umano o del sociale presi separatamente, ma come prodotto della loro interazione

8 Il lavoro sociale studia i modi attraverso cui la parte di soggettività o intersoggettività definita come capacità di azione dei soggetti interessati, che in casi particolari potrebbe anche presentarsi limitata o tendente a zero, inter-agisce con la parte del sistema sociale che si identifica nelle istituzioni del welfare state, da intendersi prima ancora che come sistema di servizi e di strutture organizzati, come interventi micro di operatori professionali appartenenti alle politiche pubbliche o al mercato dell’autoorganizzazione comunitaria o di un loro intreccio.

9 lavoro sociale e lavoro clinico: la questione della patologia Il lavoro clinico ha che fare con patologie personali diverse: -Organico-mentali -Psichiche -Cognitive/apprendimento Il lavoro sociale non tratta direttamente la patologia ma le sue conseguenze

10 modello medico e lavoro sociale Modello medicoOttica sociale Diagnosi/trattamentoNo alla ricerca di cause SpecialismoGlobalità Attenzione ai sintomi, al deficit Focus sui punti di forza

11 Definizioni di lavoro sociale Sul piano epistemologico: scienza applicata all’incrocio tra psicologia e sociologia Sul piano euristico: studio delle condizioni riferibili a disagio sociale e su come le persone le fronteggiano attraverso la capacità/incapacità di agire Sul piano metodologico: studio di metodi e tecniche per affrontare modificare gli stati di insufficienza di azione

12 Benessere e capacità di azione Benessere come fenomeno instabile (bilancia) Benessere soggettivo e collettivo Natura dinamica e processuale del benessere (Maslow) Sensazione soggettiva Non derivante dal possesso Espressione della dinamica Bisogni risorse

13 Benessere come autonomia, come capacità di agire (well being) empowerment Welfare= mancanza di privazioni Benessere come processo ecologico

14 Autonomia ovvero autodeterminazione Assumere decisioni Agire per superare problemi Autonomia non significa indipendenza ma gestione delle proprie dipendenze

15 Professioni sanitarieProfessioni sociali Interno della persona (sfera organica, cognitiva, emotiva..) Orientamento al funzionamento complessivo cioè azione della persona nell’ambiente Attenzione a dinamiche interattive esterno-interno regolate dal senso soggettivo degli interessati.. Le professioni sociale e lororapporto con il benessere

16 Stati dinamici della capacità di azione Autosufficienza ( bisogni primari) Autorealizzazione ( sfera delle scelte, del comportamento) Eterorealizzazione ( cura/ orientamento verso gli altri)

17 I livelli dell’intervento sociale Assistenza e controllo: equilibrio tra “sostituzione”e sviluppo autonomia Differenza tra “care” e “cure” Assistenza/assistenzialismo CONTROLLO: responsabilità di osservare, monitorare, riferire ad autorità competenti circa le condizioni di rischio e pericolo in cui si trovano soggetti fragili

18 Riparazione Riparazione: ristabilire anche parzialmente competenze perdute attraverso processi di ri/apprendimento

19 Prevenzione e promozione Intervento volto a categorie a rischio per impedire il manifestarsi del disagio Difficoltà a leggere le condizioni di rischio Difficoltà a lavorare sulla “normalità” Difficoltà a cogliere i risultati per “assenza di feedback” Difficoltà, in condizioni di risorse scarse, ad assegnare finanziamenti sulla prevenzione

20 Lo specifico del servizio sociale Assistenza: distinzione tra “cure” e “care” Counseling sociale

21 Assistenza: governare una situazione compromessa o a rischio Di lungo periodo (social care planning): sviluppare e organizzare servizi di assistenza sul territorio per specifici bisogni e gruppi di utenti o per un singolo utente attraverso l’uso di risorse materiali e immateriali, personali, istituzionali e sociali. A.S. funge da connettore di risorse

22 Il counseling sociale Azione dell’assistente sociale per risolvere problemi contingenti Si parla di crisi quando il problema assume una forma acuta minando le condizioni minime di benessere della persona

23 Coping = fronteggiamento Fronteggiamento focale Fronteggiamento diffuso Counseling di sostegno

24 Rischi connessi alle contingenze pratiche: l’operatore rischia di addossare su di sé l’intera responsabilità dell’intervento. Da qui l’idea di servizio sociale come prodotto standardizzato. In realtà ogni problema presenta due componenti, soggettiva e oggettiva, distinguibili analiticamente ma non nella realtà.

25 La soluzione per essere efficace deve essere percepita come tale dal destinatario Una soluzione ritenuta tale solo dall’assistente sociale non produrrà mai gli effetti desiderati. Eccezione va pensata per le emergenze…


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