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ESPERIENZE E PRATICHE DEL CIRCOLO DI STUDIO: STRUMENTI E I SERVIZI PER GLI OPERATORI SISTEMA REGIONALE DELL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI: ESPERIENZE E PROSPETTIVE.

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Presentazione sul tema: "ESPERIENZE E PRATICHE DEL CIRCOLO DI STUDIO: STRUMENTI E I SERVIZI PER GLI OPERATORI SISTEMA REGIONALE DELL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI: ESPERIENZE E PROSPETTIVE."— Transcript della presentazione:

1 ESPERIENZE E PRATICHE DEL CIRCOLO DI STUDIO: STRUMENTI E I SERVIZI PER GLI OPERATORI SISTEMA REGIONALE DELL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI: ESPERIENZE E PROSPETTIVE DEI CIRCOLI DI STUDIO

2 Associazione Idee in Rete: Chi siamo  Rete Regionale a Servizio dei Circoli di Studio  La rete: oltre 80 soci: Comuni Agenzie Formative Associazioni di volontariato, sportive, ricreative, culturali; Scuole Medie e Superiori (C.T.P)

3  Progettazione e realizzazione di CdS  Formazione degli operatori  Creazione e messa in rete delle Banche dati dei CdS e degli operatori  Attività di monitoraggio e di valutazione del sistema  Promuovere e diffondere i CdS  Realizzare cds attraverso la rete  Scambio di esperienze locali ed internazionali Associazione Idee in Rete: Attività e Servizi

4  Soggetti/Enti Promotori e Gestori di Circoli di Studio  Partecipanti ai circoli di studio promossi direttamente dai soggetti (promotori e gestori) Associazione Idee in Rete: Il target

5 Attività di sistema dell’Associazione Idee in Rete soci Idee in Rete Infrastruttura di servizio Servizi/Attività  Formazione operatori  Promozione  Supporto alla gestione  Ricerca Documentazione e Banche dati  Monitoraggio e Valutazione  Diffusione ComuniAgenzie Formative Associazioni Volontariato Scuole medie e sup. (CTP)  Sollecitazione e promozione  Attivazione e gestione sportelli  Circoli di studio Attività/Servizi Province Regione Toscana

6 1) Progetto Regionale Idee in Rete – POR ob. 3 Regione Toscana: Sperimentazione del modello del circolo di studio nell’ambito del “Disagio Sociale” 2) Progetto Europeo EDA EDU – Programma Leonardo da Vinci: Sperimentazione del modello del circolo di studio nella “Formazione Continua” Sperimentazioni

7  Sperimentazione del modello del circolo di studio nell’ambito del “Disagio Sociale” 1) Progetto Regionale Idee in Rete – POR ob. 3 Regione Toscana:

8 Progetto IIR – Formazione Operatori

9  predisposizione degli sportelli polifunzionali: informativi, di orientamento e di supporto alla gestione;  attività di sollecitazione sul territorio finalizzate a sviluppare la motivazione e il coinvolgimento attivo attraverso azioni locali per stimolare i bisogni e l’utilizzo di strumenti comunicativi consoni al tipo di target a cui si rivolgono  realizzazione di seminari, convegni e pubblicazioni Progetto IIR – Promozione e diffusione

10 Progetto IIR – La Documentazione prodotta Messa a punto di strumenti e procedure funzionali alla realizzazione delle attività di promozione, sportelli e circoli di studio:  Diario di bordo  Domanda di iscrizione  KIT del tutor  Regolamento circoli di studio  Registro del CdS  Processo di erogazione dei Circoli di studio La documentazione è disponibile sul sito di Idee in Rete www.ideeinrete.info

11 IIR è dotata di una banca dati in grado di contenere: l’offerta dei circoli di studio esistenti, quelli terminati e quelli in corso di realizzazione; informazioni relative a enti/agenzie formative che attuano i CdS; informazioni sui titoli, contenuti, sedi di svolgimento, durata e numero di partecipanti dei CdS; long list degli operatori del sistema appositamente formati; long list degli esperti che sono intervenuti nei CdS; strumenti di supporto per i gestori dei CdS; ecc…  Attraverso un censimento delle banche dati della Regione Toscana è stata realizzata anche un’azione di monitoraggio delle attività dei circoli di studio realizzati sul territorio regionale realizzati dal 2002 al 2006. Progetto IIR – Monitoraggio e banche dati

12 Progetto IIR – Circoli di Studio Circoli di studio realizzati per Provincia Provincia Circoli di studio realizzatinumero partecipanti numero medio partecipanti per cds SIENA22010 PRATO 3642012 PISTOIA 151238 LUCCA 1312910 LIVORNO 302328 GROSSETO 9859 FIRENZE 252028 AREZZO 4236 MASSA 7598 PISA 372908 TOTALE1781583

13 Progetto IIR – Circoli di Studio…. Tematiche Principali tematiche affrontate:  Cucina  Pittura  Teatro  Mosaico  Calligrafia  Fotografia  Lirica  Storia  Informatica  Salute e prevenzione  Comunicazione  Ecc..

14 Progetto IIR – Circoli di Studio…. Tipologie partecipanti Soggetti appartenenti alle categorie del disagio sociale…  Immigrati  Detenuti ex-detenuti  Potatori di handicap fisici e psichici (non vedenti, ipovedenti, sordomuti, ecc..)  Anziani

15 Progetto IIR – risultati…….. Il Circolo di studio ha dimostrato di essere uno strumento formativo capace di: intercettare la domanda di soggetti che non avrebbero mai partecipato ad un percorso di apprendimento Favorire l’integrazione sociale di soggetti appartenenti a fasce deboli… Favorire processi partecipativi

16  Sperimentazione del modello del circolo di studio nella “Formazione Continua” 2) Progetto Europeo EDA EDU – Programma Leonardo da Vinci:

17 Prog. EDA EDU  EdaEdu finanziato dal programma Leonardo da Vinci attraverso l’Agenzia Nazionale ISFOL  Progetto Pilota- 2000-2006  Marzo 2007 - Marzo 2009

18  Promuovere il trasferimento di innovazione tra le PMI Europee attraverso l’uso del Circolo di Studio  Definire standard di competenze per formatori/operatori della formazione non formale, relativamente al trasferimento di innovazione tra PMI attraverso il circolo di studio Progetto EDA EDU - Principali obiettivi

19 Sviluppo delle competenze degli operatori per favorire il trasferimento di innovazione tra PMI attraverso l’uso dei circoli di studio Sviluppo di strumenti formativi e-learning per la formazione degli operatori dei CdS (tutors e esperti) Definire un comune ‘Modello di Competenze’ per operatori dei CdS nelle PMI Definire un ‘Modello di trasferimento’ delle buone pratiche realizzate Progetto EDA EDU - Principali obiettivi

20 PARTNER ITALIANI: - Idee in Rete (Project Promoter) - Regione Toscana - Regione Marche - E-ducation.it PARTNER EUROPEI - Gothenburg Folk High School (Svezia) - EAEA – European Association for Education of Adults (Belgio) - EARLALL – European Association of Regional and Local Authorities for Lifelong Learning (Belgio) Progetto EDA EDU: I PARTNER

21 FORMATORI – Esperti e Tutor dei Circoli di Studio nelle PMI IMPRENDITORI E ADDETTI - delle PMI interessate al trasferimento di innovazione EDA EDU – IL TARGET

22 PMI con numero di addetti inferiore a 60 unità 3 Settori comuni alle Regioni coinvolte – Toscana, Marche (Italia) and Vastra Gotland (Svezia): Meccanico - Meccanico - Turismo - Nautico I Settori della sperimentazione

23 Formazione Formatori 3 Esperti e 3 Tutor x 2 paesi = L’articolazione del programma 10h formazione in aula 10h e-learning 22h coaching = Circolo di Studio Progetto EDA EDU – Formazione Operatori TOT. 12 PARTECIPANTI 42 h =

24 Formazione in aula (10h) - Metodi del circolo di studio E-learning (10h) E-learning (10h) – post-produzione e produzione di 4 prodotti: 1. Flexible study circle - blended learning Flexible study circle - blended learning 2. Communication in the study circle (e-seminar) Communication in the study circle 3. Study circles: characteristics and supporting system Study circles: characteristics and supporting system (Progetto Trio – Regione Toscana) 4. Study Circle: tutor and expert (Progetto Trio – Regione Toscana)Study Circle: tutor and expert Progetto EDA EDU - Formazione Operatori

25 Coaching (22h) Coaching (22h) – Realizzazione dei Circoli di Studio per il Trasferimento di Innovazione tra PMI (con un coach)  3 settori – … Temi Innovazione: - Meccanico: Produzione Snella - Turismo: Eco- Turismo - Nautico: Laminazione dei materiali compositi  3 Circoli di Studio in 2 paesi =  3-5 PMI per ogni CdS  I partecipanti al CdS: imprenditori e addetti delle PMI - Prog. EDA EDU - Formazione operatori e Circoli di Studio TOT. 6 Circoli di Studio “Transfer of Innovation’ - Study Visits 13th-15th November 2008 : Italian entrepreneurs in Sweden 24th-27th November 2008 : Swedish entrepreneurs in Italy

26 = 10 Part.  2 Circoli di Studio in Toscana = 10 Part.  Settore Turismo = 8 partecipanti  Settore Meccanico= 2 partecipanti = 5 Part.  1 Circolo di Studio nelle Marche = 5 Part.  Settore Nautico= 5 partecipanti = 12 Part.  3 Circoli di Studio in Vastra Goteland = 12 Part.  Settore Turismo= 4 partecipanti  Settore Meccanico= 5 partecipanti  Settore Nautico = 3 partecipanti TOT. 27 Partecipanti Prog. EDA EDU: Formazione operatori e Circoli di Studio

27 Il VALORE AGGIUNTO per le PMI nell’uso del CdS:  Scambio di innovazione, buone pratiche, trasferimento di know-how con strumenti a basso costo= migliorare le competitività delle PMI e la loro posizione sul mercato  Trovare un metodo flessibile per favorire lo sviluppo di competenze = mantenere livelli di sviluppo PROCESSO APPRENDIMENTO CRESCITA ECONOMICA Prog. EDA EDU - Circoli di Studio e PMI

28 VALORE AGGIUNTO per gli OPERATORI:  Migliorare le competenze e le professionalità dei formatori/esperti  Migliorare la qualità e l’accesso ai sitemi di formazione professionale  Obiettivi di lisbona -2010: Europa… economia dinamica e competitiva basata sulla conoscenza …. OPERATORI/FORMATORIPOLITICHE EUROPEE Prog. EDA EDU - Circoli di Studio e Sistema della Formazione

29 I processi di generazione, trasferimento e assorbimento di innovazione nelle imprese – e in particolare nelle PMI – possono essere favoriti dal ricorso al modello dei circoli di studio. Prog. EDA EDU –I risultati della sperimentazione Guidelinees

30 Il Circolo di studio può rappresentare una alternativa valida e sostenibile ad altri modelli formativi per favorire la creazione di: nuove condizioni di lavoro nuovi contesti di apprendimento nuovo spirito della conoscenza nell'impresa

31 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees L’efficacia dei Circoli di studio per l’innovazione dipende:  Dai partecipanti: La condizione di successo del cds è che vi siano portatori di problemi, con capacità e potere di adottare soluzioni innovative  Dall’esistenza e dall’azione di un soggetto promotore che sia nella posizione di far esprimere la domanda

32 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Le figure/ruoli per il Circoli di studio per l’innovazione 4 diversi tipi di ruolo:  Promotori di circoli di studio  Esperto in analisi della domanda  Tutor  Specialista Si tratta di ruoli che è impossibile attribuire allo stesso profilo.

33 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees Il promotore di circoli di studio per l’innovazione è colui che è in condizione di organizzare l’espressione della domanda di percorsi di formazione all’innovazione.  figura che è in diretto rapporto con gli imprenditori  deve sapere svolgere una prima analisi per l’individuazione del problema da affrontare

34 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees  L’esperto è un ruolo cui compete l’analisi del problema e l’individuazione degli aspetti specifici rispetto ai quali sviluppare processi di trasferimento di innovazione

35 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees  Il tutor affiancare l’esperto nel lavoro di analisi della domanda delle imprese; assicurare la funzionalità della rete di apprendimento; Ruolo centrale gestione dei processi e la costruzione di contesti favorevoli all’apprendimento attraverso reti di scambio di saperi

36 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinee  Specialista  portare conoscenze utili a risolvere il problema;  viene scelto dall’esperto per il valore aggiunto che può produrre;  non è un formatore, né un docente esperto in un settore …..  …..E’ un soggetto che possiede conoscenze innovative, in un momento dato.

37 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees Progettazione e gestione di CdS Fasi rilevanti:  L’espressione della domanda di partecipazione  L’avvio delle attività  L’elaborazione del progetto esecutivo  Svolgimento, utilizzo risorse, monitoraggio e la valutazione del processo  Gestire il passaggio al trasferimento di innovazione

38 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees Espressione della domanda porre in condizione i potenziali partecipanti di riconoscersi come partners; Determinare e predisporre metodi e strumenti con cui attivare l’informazione e l’orientamento, il coinvolgimento di leader di reti; Identificazione a grandi linee un campo di studi, rinviando la sua definizione al dialogo tra i futuri partecipanti;

39 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees L’avvio delle attività Promotori:  la preparazione dell’incontro, l’introduzione, il rafforzamento della rete di relazioni tra i partecipanti, la adozione di decisioni sul futuro del circolo;  Il rafforzamento della comunicazione tra partecipanti è un compito a carico del tutor specialmente nella fase di avvio delle attività

40 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees Progetto esecutivo generazione di nuove idee un piano di lavoro condiviso dal gruppo e fattibile Compito del tutor = favorire la generazione di nuove idee

41 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees Svolgimento e utilizzo delle risorse, il monitoraggio e la valutazione disporre di uno o più esperti e di materiali di studio. Il ricorso all’esperto avviene di norma dopo che i partecipanti ne hanno rilevato la necessità ed hanno precisato il tipo di contributo che si attende da questa figura La scelta dell’esperto può essere indicata dagli stessi partecipanti, oppure può essere a carico del tutor o dell’organizzazione cui fa riferimento. Nel caso in cui l’esperto non abbia dimestichezza con i metodi di lavoro del gruppo, è opportuno che la conduzione degli incontri con l’esperto sia affidata al tutor. La valutazione costituisce un compito che il gruppo deve svolgere al termine di ciascun incontro. Le modalità di svolgimento possono essere più o meno formali. La valutazione complessiva riguarda l’intero andamento del circolo

42 Prog. EDA EDU – Risultati della sperimentazione Guidelinees Gestire il passaggio al trasferimento di innovazione dopo la conclusione del Circolo, ma che è preparato e predisposto prima della conclusione Ciò può avvenire sia rispetto alle aspettative dei singoli partecipanti (l’impatto che l’esperienza può avere sulle biografie professionali individuali, l’estensione della rete di relazioni), oppure rispetto alla comunità (la nascita di una nuova rete, l’elaborazione di proposte di innovazione o di intervento nelle reti di appartenenza, etc.); Il passaggio all’effettiva attuazione delle innovazioni prospettate nel circolo fa parte della vita dell’azienda e dei suoi eventuali partner. Le nuove sfide saranno affrontate a partire dalle capacità dell’impresa e dell’imprenditore di introdurre innovazioni di prodotto, di processo, di organizzazione e di marketing necessarie, desiderabili e sostenibili.

43 SERVIZIO TRASNAZIONALE E NETWORK (Consorzio aperto) Creare una Rete e un Servizio Trasnazionale tra Organizzazioni Europee interessate a: - Migliorare la posizione competitiva delle PMI sul mercato attraverso il “Trasferimento di innnovazione” con l’uso del Circoli di Studio; - Sviluppare e creare competenze per operatori dei Circoli di studio per le Imprese EDA EDU ….altri obiettivi

44 Il CONSORZIO è una Rete con un duplice obiettivo: 1. Per le PMI: Creare una rete trasnazionale per trasferire innovazione tra PMI 2. Per gli OPERATORI: Creare una rete trasnazionale per lo scambio di conoscenze e competenze tra operatori e PMI interessate ai circoli di studio CONSORZIO APERTO

45 PMI  PMI  Associazioni di Categoria  Imprenditori  Responsabili di Risorse Umane OPERATORI  Enti pubblici, agenzie formative, formatori, tutor ec..  Centri di ricerca  Decisori politici per settore economico e sistema della formazione I membri del CONSORZIO

46 EDA EDU - JOIN US Web site - www.edaedu.eu - Info - edaedu@edaedu.euwww.edaedu.euedaedu@edaedu.eu

47 Grazie per l’attenzione


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