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Esercitazione di metodologia delle scienze sociali Parte prima Dal concetto alle domande di ricerca.

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Presentazione sul tema: "Esercitazione di metodologia delle scienze sociali Parte prima Dal concetto alle domande di ricerca."— Transcript della presentazione:

1 Esercitazione di metodologia delle scienze sociali Parte prima Dal concetto alle domande di ricerca

2 I 5 livelli Ricolfi, 1997

3 Il primo livello Il disegno Definizione degli obiettivi; Ambito; Procedure.

4 Il primo livello Il disegno Il metodo come arte …. è “molto simile a una creazione artistica... ma non è un’arte come scultura e pittura, in cui uno è libero di trarre qualunque cosa dal materiale grezzo. E’ un’arte come l’architettura, in cui si può mostrare creatività lavorando con materiali grezzi caratterizzati da limitate proprietà ingegneristiche, e per committenti con bilanci vincolanti e obiettivi precisi ” (Davis 1964, pp. 267-268).

5 Il metodo come un sentiero Il cammino dell’architetto per giungere al prodotto finale … “Ogni ricerca è un lungo sentiero con molti bivi e diramazioni, e ad ogni bivio deve essere presa una decisione […].” (Kriz 1988, pp. 81 e 131).

6 Il disegno. La definizione degli obiettivi Precisare: I concetti su cui si vuole lavorare e di cui verrà data traduzione empirica È definire il concetto complesso che consente di formulare le nostre domande di ricerca; capire quale sia l’oggetto (unità d’analisi) a cui si riferisce il fenomeno sociale; costruire un disegno di ricerca coerente con gli obiettivi cognitivi e le domande della ricerca È importante che il ricercatore abbia un’adeguata conoscenza del fenomeno oggetto di studio per poter formulare un’ipotesi valida e ideare un disegno della ricerca lineare e coerente.

7 chiariti I concetti su cui si vuole lavorare e di cui verrà data traduzione empirica formuliamo gli interrogativi cui la ricerca intende dare risposta; Cinzia Meraviglia 2004

8 In sintesi … Dare un definizione del concetto Pensare il concetto come proprietà di un oggetto (traduzione empirica) Scendere lungo la scala di generalità, aumentando l’intensione del concetto e diminuendone l’estensione Individuare possibili nessi tra due o più concetti. facciamo il gioco dell’associazione di idee; Formuliamo la domanda …

9 La domanda di ricerca Immaginate che vi venga commissionata una ricerca su: religiosità Immigrazione; lavoro precario …

10 II parte Concetti e indicatori

11 Per trovare gli indicatori … Una volta “composta” la domanda di ricerca Dobbiamo smontarla Le dimensioni

12 Per ogni dimensione concettuale individuata dalla domanda occorre trovare gli indicatori Nb.il numero di dimensioni dipende dalla complessità della/e domanda/e di ricerca Dimensione n Dimensione n.1 Indicatore n.1 Indicatore n.2 Indicatore n.3 Indicatore n. Dimensione n.2 Indicatore n.1 Indicatore n.2 Indicatore n. Dimensione n.3 Indicatore n.1 Indicatore n.2 Indicatore n Dimensione n Indicatore n.1 Indicatore n.2 Indicatore n

13 Definizione operativa La definizione operativa è l’insieme di operazioni cognitive e materiali, di regole e convenzioni che permettono di trasformare una proprietà in variabile.

14 Definizione operativa Talvolta la definizione operativa si trova in qualche modo già data perché la vita, il buon senso, le convenzioni culturali ci forniscono indicazioni e suggerimenti per formularla in maniera ragionevole. = definizione operativa diretta = il passaggio semantico è minimo Ad es.

15 La funzione dell’indicatore Per la maggior parte delle proprietà la definizione operativa non è così semplice perché non c’è una definizione operativa diretta della proprietà Ad esempio: La proprietà “atteggiamento nei confronti degli immigrati” riferita all’oggetto “individuo” ha bisogno di essere definita operativamente … avere amici stranieri; opinione sulle coppie miste … La proprietà “politiche per l’immigrazione” – riferita all’oggetto “Stato” - ha bisogno di essere definita operativamente (non si può chiedere allo stato Bulgaria, Francia… quali sono le politiche per l’immigrazione)

16 Gli indicatori Sono concetti semplici, traducibili in termini empirici (osservativi), legati al concetto generale da un rapporto di prossimità semantica, detto RAPPORTO DI INDICAZIONE Per riuscire a cogliere la complessità di un concetto generale E’ SEMPRE NECESSARIO: RICORRERE A PIU’ INDICATORI UNO STESSO CONCETTO PUÒ ESSERE INDICATORE DI CONCETTI GENERALI DIVERSI

17 1/2 Indicatore: un concetto di proprietà che — data una supposta affinità semantica — viene rilevato in luogo di altro concetto che non può essere rilevato direttamente è qualcosa che dà informazioni su qualcos’altro; questo qualcosa può essere: considerato in sé (il rossore/ il tasso di suicidi); considerato come segnale di qualcos’altro (la colpa/l’anomia)

18 2/2 indicatore La condizione necessaria e sufficiente per il ricorso a indicatori è dunque l’impossibilità (o la grave difficoltà) di dare una soddisfacente definizione operativa di una proprietà che interessa [CURTIS & JACKSON, Multiple Indicators in Survey Research, «AJS» 1968] — Non potendo rilevare gli stati sulla proprietà A (precarietà; devianza), il ricercatore pensa ad altre proprietà i cui stati siano rilevabili con una definizione operativa, che lui giudica semanticamente collegata/e alla proprietà A. L’indicatore è quindi una proprietà che il ricercatore concettualizza come (parziale e imperfetto) surrogato/sostituto di un’altra che gli interessa di più ma che non può rilevare direttamente.

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20 Il concetto Cos’è un concetto? … Concetto complesso (povertà, immigrazione, libertà) Concetto di oggetto individuo Concetto di proprietà titolo di studio Concetto di stato licenza elementare

21 Dagli indicatori alla variabile Tra i concetti di proprietà (individuali) sotto elencati: 1. trovate quelli che non sono definibili operativamente in modo diretto e semanticamente accettabile e quelli che invece hanno necessità di indicatori 2. costruite gli indicatori corrispondenti □ livello di istruzione □ età □ nazionalità □ area di residenza □ status socio-economico □ religiosità □ lavoro precario □ immigrazione □ partecipazione politica □ sesso □ grado di assenteismo sul lavoro □ reddito annuo □ impegno negli studi universitari

22 Violenza mite grado di soddisfazione Pauroso livello di inquinamento triste livello di sofferenza democrazia abita in un quartiere popolare democratico livello culturale molto colto religiosità abita in un comune di montagna immigrazione vive in un quartiere inquinato esercitazioni sul cap. 6

23 I trucchi del mestiere Definizione e specificazione del concetto: quale aspetto del problema ci interessa? Associazione di idee. Domande di ricerca: cosa altro ci viene in mente quando pensiamo al problema in esame? unità d’analisi: su cosa raccogliamo le informazioni? Indicatori: cosa è che ci dà informazioni intorno al concetto?

24 Il doppio pluralismo (verso l’alto e verso il basso) del rapporto di indicazione: la sovrapposizione semantica fra concetto e indicatore è sempre lungi dall’essere completa, nell’intensione di un indicatore coesistono infatti aspetti indicanti e aspetti estranei. Questo fatto ha due conseguenze: è sempre necessario usare più indicatori dello stesso concetto lo stesso concetto può essere usato come indicatore di concetti diversi (tasso di divorzi: indicatore di secolarizzazione; indicatore di modernizzazione culturale)

25 il lavoro precario Domanda di ricerca: Il lavoro precario può essere uno degli elementi che contribuisce ad alimentare la condizione di incertezza dei giovani? È questa condizione di incertezza che non consente loro di pianificare il proprio futuro, incidendo così sull’innalzamento dell’età media di uscita dalla famiglia di origine? Il lavoro precario è qui proprietà dell’oggetto “individuo” Unità d’analisi: l’individuo Popolazione di riferimento: giovani lavoratori (precari e non precari) Ambito spazio temporale: Italia dal 2003 (legge 30) ad oggi

26 Il lavoro precario Dimensione n.1 il lavoro precario Dimensione n.2 incertezza Dimensione n.3 progettualità Dimensione n.4 la famiglia d’origine

27 Le dimensioni Per ogni dimensione concettuale individuata dalla domanda Dimensione n Lavoro precario Tipo di lavoro svolto Modalità contrattuale Durata dell’ultimo contratto Reddito medio annuo Grado di soddisfazione per il lavoro svolto Incertezza e disagio Grado di fiducia/sfiducia nel futuro Grado di autostima e autoefficacia Presenza di stati depressivi/ansia pianificazione del futuro Progetti individuali/ di coppia Progetti di genitorialit à Progetti formativi/la vorativi Preoccupazioni per il futuro Rapporto con la famiglia di origine Condizione abitativa: dove vive e con chi Se il soggetto vive solo, a che età è andato via di casa grado di autonomia/indipen denza rispetto alla famiglia di origine aiuti economici dalla famiglia

28 Il concetto Cos’è un concetto? … Concetto complesso (povertà, immigrazione, libertà) Intensione // estensione Concetto di oggetto individuo Concetto di proprietà titolo di studio Concetto di stato licenza elementare

29 Violenza mite grado di soddisfazione Pauroso livello di inquinamento triste livello di sofferenza democrazia abita in un quartiere popolare democratico livello culturale molto colto religiosità abita in un comune di montagna immigrazione vive in un quartiere inquinato esercitazioni sul cap. 6

30 Immaginate che vi venga commissionata una ricerca sulla religiosità. Individuate le domande di ricerca e l’unità di analisi

31 ESEMPIO: LA RELIGIOSITA’(1/3) 1. Abbiamo detto che la prima cosa da fare è dare una DEFINIZIONE del concetto complesso. Facciamo l’esempio della religiosità. RELIGIOSITA’: Sentimento del sacro, del soprannaturale, del divino; più in particolare fede nella divinità. Una volta chiarito cosa si intende per religiosità è opportuno scendere lungo la scala di generalità scegliere un aspetto dell’intensione e trasformarlo in qualcosa di rilevabile empiricamente. Supponiamo di volerci interessare nello specifico della religiosità giovanile.

32 ESEMPIO: LA RELIGIOSITA’(2/3) 2. Il secondo passo è quello di formulare le domande di ricerca IPOTESI: La pratica religiosa è più diffusa tra i giovani nelle aree urbane o in quelle rurali? Le dimensioni delle comunità territoriali incidono sulla religiosità, la Chiesa rappresenta ancora un luogo di aggregazione e di socializzazione nei nelle piccole comunità territoriali?

33 ESEMPIO: LA RELIGIOSITA’(3/3) In questo caso la nostra unità d’analisi sarà costituita dagli individui. È necessario definire a quale oggetto essa si riferisce. Occorre cioè scegliere l’unità d’analisi della nostra ricerca.

34 ESEMPIO: LA RELIGIOSITA’- Alcune precisazioni È importante considerare alcuni elementi del nostro esempio: 1. Dal concetto generale di religiosità siamo scesi lungo la scala di generalità, restringendo il campo alla religiosità intesa come pratica religiosa giovanile. 2. Abbiamo dunque ipotizzato l’esistenza di una relazione tra la pratica religiosa giovanile e l’area di residenza, il che implica che per corroborare empiricamente la nostra ipotesi sarà necessario che la rilevazione includa giovani praticanti e non, di differenti aree territoriali.


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