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Università degli Studi di Macerata

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Presentazione sul tema: "Università degli Studi di Macerata"— Transcript della presentazione:

1 Università degli Studi di Macerata
Facoltà di Scienze della formazione Didattica Speciale: codici del linguaggio logico e matematico SECONDA LEZIONE 09 MAGGIO Prof. Ivan Di Pierro Pedagogista Clinico e Giuridico

2 “L’insegnamento, più che mirare
alla nozione, deve guardare al processo con cui la nozione viene appresa, scoperta, configurata e quasi “creata” dalla mente di chi la pensa.” A. Agazzi, 1969

3 La matematica si vive e si respira nella quotidianità.

4 Nelle Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo d' istruzione si individuano cinque campi di esperienza: Il corpo e il movimento, nel quale l’alunno impara a conoscere e ad utilizzare il proprio corpo per esplorare il mondo e per stringere relazioni; I discorsi e le parole, nel quale l’alunno impara ad utilizzare la lingua per comunicare e per rappresentare l’esperienza;

5 Linguaggi, creatività, espressione, nel quale l’alunno impara a leggere ed utilizzare anche strumenti non verbali di comunicazione e a confrontarsi con i linguaggi dei mass-media; Il sé e l’altro, nel quale l’alunno impara a conoscere sé stesso e a relazionarsi con gli altri, seguendo le regole della convivenza.

6 La conoscenza del mondo, nel quale l’alunno impara ad utilizzare i primi strumenti
logico-matematici per organizzare l’esperienza (l’organizzazione dello spazio, la classificazione, il confronto, la seriazione, la quantità, ecc.); le cose, il tempo, la natura, nel quale l’alunno comincia ad esplorare l’ambiente e ad organizzare l’esperienza nel tempo;

7 I “campi di esperienza”
non possono essere affrontati separatamente, perché non sono nient’altro che forme diverse di conoscenza di sé e del mondo.

8 La programmazione della scuola materna è spesso organizzata per “SFONDI”, argomenti ampi che danno la possibilità ai bambini e alle bambine di esplorare tutti i campi di esperienza.

9 ”LA CONOSCENZA DEL MONDO", fa riferimento all'ordine, alla misura, allo spazio, al tempo, alla natura. I contenuti sono inerenti sia alle capacità di raggruppamento, ordinamento, quantificazione e misurazione di fatti e fenomeni della realtà e alle abilità necessarie per interpretarla e per intervenire consapevolmente su di essa, attraverso i sistemi simbolici di riferimento della conoscenza scientifica nei quali entrano in gioco l'intelligenza spaziale, logico-linguistica e i collegamenti con il pensiero matematico.

10 Il compito dell'insegnante è quello di aiutare il bambino a ”MATEMATIZZARE", cioè passare da una rappresentazione elementare della realtà ad una sempre più strutturata, sempre in modo ludico, in cui entrano come elementi fondamentali e irrinunciabili caratteristiche come la numerosità, la forma, l'estensione, la quantità.

11 NUOVE INDICAZIONI MINISTERIALI PER IL CURRICOLO - MATEMATICA

12 Indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione

13 Numero e spazio La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi, ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura. Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli semplici i risultati delle loro esperienze. Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme geometriche e individuandone le proprietà (ad esempio, riconoscendo nel “quadrato” una proprietà dell’oggetto e non l’oggetto stesso). Operano e giocano con materiali strutturati, costruzioni, giochi da tavolo di vario tipo.

14 Traguardi per lo sviluppo della competenza
- Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. - Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. - Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. - Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. - Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. - Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. - Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

15 QUALE MATEMATICA ? In stretta relazione con agli altri campi di esperienza fare proposte finalizzate alla costruzione dei saperi dei bambini intervenendo attivamente su competenze trasversali: • Conoscere, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare significati; • Esprimersi verbalmente per pensare, comunicare, condividere; • Percepire il punto di vista degli altri in relazione al proprio, nelle azioni e nelle comunicazioni; • Porre domande, fare ipotesi, prevedere, anticipare, progettare; • Osservare, organizzare, ordinare le cose e le esperienze; • Interagire con lo spazio in modo consapevole potenziando abilità percettive e motorie;

16 Attraverso questo campo di esperienza sollecitare i centri di attenzione, in modo particolare:
1) la percezione della spazio e la sua rappresentazione; 2) l’approccio al numero come segno e strumento per interpretare la realtà e interagire con essa; 3) l’esperienza della misura dell’ordine e della relazione.

17 GIOCO ed ESPERIENZA La parola chiave è esperienza: Esperienze motorie; che si intrecciano costantemente con Esperienze visive e tattili; “Fare” e porsi domande; “Fare” e resocontare.

18 Vygotskij sottolinea l'importanza del gioco, soprattutto in età prescolastica.
Il gioco offre al bambino opportunità di compiere esperienze ricche e varie. Attraverso la finzione ludica, si allarga il proprio campo di azione e di conoscenza. Il gioco è un'attività basilare per lo sviluppo intellettivo e, nella prima infanzia, la più importante. Probabilmente è il mezzo più efficiente per sviluppare il pensiero astratto.

19 OBIETTIVI - SUSCITARE SIMPATIA nei riguardi della didattica della matematica FAVORIRE LA CURIOSITA’ del mondo circostante per sviluppare una capacità critica AVVIO ALLE RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE ED AI SIMBOLI

20 ATTIVITA’ PSICOMOTORIA
• La percezione dello spazio e la sua rappresentazione; • Tutta l’esperienza parte dai giochi psicomotori; • Le esperienze vengono via via verbalizzate, raccontate, descritte e anche rappresentate.

21 ATTIVITA’ PSICOMOTORIA
PER CONOSCERE LO SPAZIO E CONCEPIRSI NELLO SPAZIO SALTARE ROTOLARSI STRISCIARE MARCIARE CAMMINARE CORRERE GIOCHI CON LA PALLA

22 ATTIVITA’ RITMICA CONTE FILASTROCCHE SQUENZE RITMICHE MOTRICITA’ PERCORSI CONTARE DURANTE I GIOCHI SEQUENZE MOTORIE ATTIVITA’ DI ROUTINE CONTARE PRESENTI/ASSENTI IL CALENDARIO CANZONCINE

23 ORDINARE OGGETTI QUANTITA’ NUMERI DAL SIMBOLO ALLA CIFRA USO DEL CORPO USO DEI SENSI CARDINALITA’ E ORDINALITA’ NUMERARE RAPPRESENTARE I GIOCHI MOTORI

24 Esperienza numerica: I numeri nel nostro mondo!
Quali e quanti numeri conosciamo? A cosa servono i numeri? Dove li troviamo?

25 Esperienza numerica: i numeri della classe (misure, gusti); il contare; i regoli; i giochi di movimento - problemi (orali); canzoni e poesie sui numeri - schede di lavoro sulle cifre.

26 CONTARE - la sequenza delle parole numerali cardinali; - lo “strumento matematico” dei bambini; - Contare e rappresentare.

27 La pratica didattica in aula di matematica! nella scuola dell’infanzia
Progettare occasioni di esperienza numerica, anche attraverso il movimento, la musica e il suono e la visualizzazione e il disegno, in diversi ambienti (aula, palestra, cortile, in piedi, sul foglio o alla lavagna); Lavorare sui piani (orale (numerali)/grafico-simbolico (cifre e simboli numerici)/operativo(contare, misurare, confrontare); Lavorare sui valori del numero (sequenza numerica/valore cardinale/valore ordinale/uso nella misura/uso come codice); Fare leva sulle esperienze numeriche occasionali in ambito domestico collegandole al lavoro a scuola; Conversazione matematica (calcolo mentale, problemi discussi oralmente, analisi dei compiti e delle soluzioni); Consegne matematiche; Quesiti e problemi come base di ogni forma di attività matematica; L’errore come base della relazione di intimità con i numeri; Il passaggio concreto-astratto.

28 Schema Corporeo La conoscenza e la coscienza del proprio corpo si maturano attraverso le attività motorie, il bambino prima agisce, poi si forma un'immagine mentale e solo alla fine rappresenta attraverso i simboli.

29 Un percorso psicomotoria ben svolto promuove l'integrazione dello schema corporeo a tre livelli:
Immagine del corpo o corpo vissuto: sensazioni propriocettive e cinestetiche; 2. Concetto di corpo o corpo percepito: conoscenza che il bambino ha del proprio corpo e delle sue differenti parti; 3. Schema corporeo o corpo rappresentato: regola le parti del corpo e la relazione fra loro che muta in rapporto alle posizioni che il corpo assume.

30 Risulta pertanto indispensabile per procedere in questo primo percorso di conoscenza, lavorare con il bambino disabile affinché raggiunga un adeguato livello di equilibrio motorio e di coordinazione nei movimenti, ma soprattutto che s'instauri, fra l'insegnante e il bambino, un rapporto affettivo e di fiducia, una figura per lui di riferimento, che lo aiuti a "fare da solo".

31 Gli obiettivi specifici per l'attività motoria sono:
- saper ritrovare e denominare su di sé le parti del corpo e poi anche sull'altro; - saper riprodurre atteggiamenti e posture e riconoscerle; - saper disporsi rispetto al pavimento e muoversi: strisciando, rotolando, gattonando; - saper saltare; - saper correre; - saper fare la capriola; - sapersi disporre rispetto agli altri in: riga, fila, cerchio; - saper utilizzare gli attrezzi della palestra o del parco giochi; - saper controllare il proprio corpo (stereotipie, dondolio)

32 L'insegnante deve sempre prima verbalizzare l'attività, poi accompagnerà materialmente il bambino, facendo con lui l'esperienza; gradualmente il suo sostegno diverrà solo verbale, fino a quando il bambino non diverrà completamente sicuro e autonomo.

33 Concetti Topologici La reale acquisizione dei concetti topologici è estremamente importante e indispensabile per il bambino disabile, per la sua organizzazione personale del corpo, dello spazio, degli oggetti e della loro locazione; insieme concorrono a formare il processo di conoscenza e di rappresentazione a livello mentale di tutto ciò che comprende l'ambiente vissuto dal bambino.

34 I concetti topologici che rispecchiano lo sviluppo del bambino nella scuola dell'infanzia sono:
DENTRO-FUORI SOPRA-SOTTO VICINO-LONTANO ALTO-BASSO DAVANTI-DIETRO ALTO-SINISTRA BASSO-SINISTRA ALTO-DESTRA BASSO-DESTRA ANGOLI (alto a destra o a sinistra ecc.)

35 Le fasi d'acquisizione che permettono al bambino disabile di interiorizzare in maniera corretta tutte le innumerevoli informazioni che gli provengono dall'esterno, a volte con estrema rapidità, le possiamo riassumere in questo modo: - Proporre inizialmente esperienze soggettive, corporee, concrete all'interno dell'ambiente scolastico meglio conosciuto dal bambino, sempre coordinate e supportate dall'insegnante; - Trasferimento dei concetti topologici al mondo degli oggetti, iniziando da quelli conosciuti dal bambino, che stimolino il suo interesse e la sua curiosità; - Utilizzazione dei concetti topologici acquisiti nell'ambiente per ritrovare i giochi presenti in classe, le proprie cose, per discriminare i diversi angoli che caratterizzano l'interno della classe e l'esterno, l'orientamento motorio e statico.

36 La reale e significativa comprensione di questi concetti topologici sarà la base di qualsiasi iniziale approccio alla conoscenza d'oggetti o ambienti nuovi, potendo percepire la relazione e il rapporto fra il bambino, l'oggetto e quindi la sua conoscenza, la sua discriminazione e la sua dislocazione nello spazio.

37 Lateralità… …questa sconosciuta!!!

38 Lateralizzazione - Processo neurobiologico di affermazione e stabilizzazione della lateralità cerebrale e corporea attraverso la corrispondenza di un emisfero all’emicorpo opposto/controlaterale (Sistema Crociato). - Processo di adattamento all’ambiente al fine di favorire e rendere più efficienti le azioni umane attraverso riadattamenti prassici spontanei ed intenzionali.

39 Progetto scuola dell’infanzia

40 Sequenze percorsi motori

41 Orientandosi nello spazio


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