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Migliorare le competenze degli adulti italiani- Il Rapporto della Commissione di esperti sul progetto PIAAC Aviana Bulgarelli CONFERENZA NAZIONALE “Rafforzare.

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Presentazione sul tema: "Migliorare le competenze degli adulti italiani- Il Rapporto della Commissione di esperti sul progetto PIAAC Aviana Bulgarelli CONFERENZA NAZIONALE “Rafforzare."— Transcript della presentazione:

1 Migliorare le competenze degli adulti italiani- Il Rapporto della Commissione di esperti sul progetto PIAAC Aviana Bulgarelli CONFERENZA NAZIONALE “Rafforzare l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva attraverso l’apprendimento permanente” Napoli, 11 aprile 2014

2 PIAAC può fare la differenza nella programmazione delle politiche perchè offre un’immagine complessiva del capitale umano e del suo ruolo per migliorare l’accesso alle opportunità di vita e di lavoro e al benessere delle persone così come per influenzare positivamente la crescita economica e sociale. Il possesso di competenze adeguate incrementa le opportunità: le persone che in literacy raggiungono un punteggio pari a 4 o 5 sono in grado di elaborare inferenze complesse, valutare e gestire argomentazioni in forma scritta e avere maggiori possibilità di impiego e più alte retribuzioni rispetto a coloro che hanno punteggio 1 (o al di sotto), i quali possono - al massimo - leggere testi relativamente brevi e semplici o hanno una conoscenza base del vocabolario. Possedere solide foundation skills aiuta gli individui nell’essere in buona salute, nell’acquisire fiducia, nell’aiutare gli altri e partecipare e influenzare la vita civile 2

3 Literacy e Numeracy in PIAAC Literacy e numeracy non vanno confuse con le semplici capacità di lettura e di calcolo, il modo con cui vengono misurate e i livelli di performance che gli individui mostrano in queste skills rappresentano la capacità delle persone (e le conoscenze sottese) di cercare, acquisire, analizzare, gestire, utilizzare e comunicare le informazioni scritte e, nel caso di numeracy, che implicano calcoli. Gestire informazioni in contesti di vita reale significa poterne valutare il significato e le potenzialità di utilizzo nella propria vita professionale, sociale, personale. 3

4 Probabilità di ottenere risultati positivi sul piano economico e sociale da parte di adulti con alte competenze (adulti con punteggi ai livelli 4/5 comparati con coloro che ottengono punteggi al livello 1 o inferiore) Odds ratio 4

5 Perchè PIAAC può fare la differenza nelle decisioni di policy Le competenze nella gestione delle informazioni sono il risultato di un processo di apprendimento cumulativo che include: l’istruzione formale e la sua qualità, l’apprendimento non formale attraverso la formazione continua, la partecipazione attiva al MDL e lo svolgimento di compiti sfidanti nel contesto lavorativo. Lo sviluppo delle competenze è un processo dinamico che si sviluppa lungo tutta la vita. Tuttavia, se non attivate e utilizzate, le competenze diminuiscono o si atrofizzano. Essendo il risultato di un processo di apprendimento cumulativo, le competenze si possono apprendere e, quindi, possono essere influenzate dalle politiche pubbliche e private e dalle pratiche di gestione delle risorse umane. 5

6 Un campanello di allarme per l’Italia Un numero significativo di adulti presenta bassi livelli di competenza nella gestione delle informazioni (28% al livello 1 o inferiore) e solo il 30% ha le skills che secondo l’OCSE sono necessarie per vivere e lavorare nel terzo millennio. Le performances dei giovani adulti sono migliori di quelle dei più anziani. Le donne sono più competenti degli uomini. I NEET hanno i peggiori livelli di competenza. In termini di livelli di competenza, il divario tra le regioni è ampio: nell’Italia Nord Est e Centrale i punteggi raggiungono la media OCSE, mentre nel Sud e nelle isole sono molto al di sotto della media. 6

7 Confronto “Italia/media OCSE” fra: punteggi medi al 5° al 25° al 75° e al 95° percentile NEET/altre condizioni nella fascia di età 16-29 sulla scala di competenze di literacy 7

8 Un campanello di allarme per l’Italia Sulla base dei risultati forniti da PIAAC, i Ministri dell’Istruzione e del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno incaricato una Commissione di esperti per formulare proposte e dare indicazioni al Governo sul disegno di politiche e strategie relative alle competenze degli adulti. Alla metà di Febbraio abbiamo presentato e discusso il rapporto che è stato reso pubblico sui siti dei Ministeri e in un comunicato stampa. 8

9 Perchè PIAAC può fare la differenza nella pianificazione delle politiche: le sfide I risultati PIAAC consentono analisi sistemiche, quali prerequisiti per la costruzione di strategie delle competenze. In Italia i livelli di performance nelle foundation skills sono correlati ai livelli di istruzione (come in tutte le nazioni partecipanti), ma variano tra individui con qualifiche affini e, mediamente, l’abbassamento delle competenze si osserva nelle coorti dai 16 anni di età in poi. Non è solo un problema di qualità dell’istruzione, in quanto sui livelli di competenza hanno un significativo impatto :  Abbandono scolastico  Bassi livelli di partecipazione all’Istruzione universitaria  Bassi livelli di partecipazione all’educazione e degli adulti e alla formazione  Alte percentuali di NEET  Bassi tassi di attività delle donne  Invecchiamento della popolazione (coorti più anziane con livelli di istruzione molto bassi)  Numero elevato di disoccupati di lunga durata  Background famigliare  Mismatch e basso utilizzo delle competenze 9

10 Perchè PIAAC può fare la differenza nella pianificazione delle politiche: le sfide Qualità dell’Istruzione e curricula hanno un forte impatto:  Valori del sistema di istruzione ancora focalizzati sulle conoscenze più che sulle competenze  Approccio accademico all’apprendimento anche nella secondaria inferiore e nella formazione professionale (VET)  Limitato – ma in evoluzione – apprendimento sul lavoro e in apprendistato  Atteggiamento conservativo nei confronti della valutazione e misurazione delle competenze 10

11 Per costruire una strategia delle competenze: l’approccio Istruzione&Formazione da sole non sono l’unica risposta, quanto l’aspetto più “facile” di essa, dato che le competenze non attivate e utilizzate sono destinate all’atrofia e non si traducono automaticamente in impieghi migliori e benessere. E’ necessario arrestare il circolo vizioso che colpisce soprattutto i giovani in transizione scuola-lavoro, donne fuori dal MDL e disoccupati di lunga durata. disoccupazione/NEET -> perdita di competenze-> maggiore disoccupazione di lunga durata-> ulteriore perdita di competenze-> rischio di povertà ed emarginazione 11

12 Per costruire una strategia delle competenze: l’approccio La Commissione di esperti ha elaborato, con il supporto dei due Ministeri, una proposta che include le tre componenti di una strategia delle competenze  Formazione delle competenze  Attivazione delle competenze  Uso delle competenze fornendo anche suggerimenti e contributi per la preparazione del Piano italiano di implementazione della Garanzia Giovani. 12

13 Per costruire una strategia delle competenze: sviluppo delle competenze Mix di politiche che include quelle implementate di recente che hanno dato prova di efficacia. Finalizzate allo sviluppo delle competenze in istruzione e formazione iniziale e degli adulti e a combattere l’abbandono scolastico, focalizzate su:  Rafforzamento delle foundation skills nell’istruzione obbligatoria  Migliori disposizioni per promuovere la permeabilità tra i differenti percorsi di apprendimento, soprattutto tra i percorsi di qualificazione certificazione professionale regionali e i diplomi di istruzione professionale  Rafforzamento del partenariato tra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro  Rendere l’istruzione e la formazione in grado di rispondere ai fabbisogni di competenze. Skills intelligence. ITS 13

14 Per costruire una strategia delle competenze: sviluppo delle competenze  Rafforzamento dell’alternanza curriculare per almeno il 25% dell’orario. Revisione dell’apprendistato. Recentemente il Governo ha reso l’apprendistato più “appetibile” e facile da utilizzare  Uso delle TIC, apprendimento a distanza e risorse open educational  Uso di pedagogie efficaci a partire dalla scuola dell’infanzia 14

15 Per costruire una strategia delle competenze: sviluppo delle competenze  Trasformare il ruolo dei docenti in facilitatori di apprendimento attivo  Incremento delle opportunità di istruzione e formazione degli adulti, attraverso metodi di apprendimento e percorsi brevi che integrino l’acquisizione di foundation skills, di competenze trasversali e specifiche. Apprendimento flessibile tarato sul profilo e sui bisogni del discente mobilitando tutti gli attori, in particolare i CPIA.  Canali TV dedicati  Apertura delle università all’apprendimento degli adulti (corsi brevi)  Tirocinio di qualità  Rafforzamento della misurazione delle competenze e della valutazione della prestazione delle scuole/centri di formazione, per assicurare qualità generale 15

16 Per costruire una strategia delle competenze: attivazione delle competenze Con alti tassi di disoccupazione, difficoltà di transizione nel MDL e un’alta quota di NEET, i giovani sono i più colpiti dalla crisi economica italiana. I giovani NEET hanno i punteggi più bassi nelle foundation skills e hanno anche bassi livelli di istruzione. I NEET rappresentano il principale gruppo target delle politiche attive (YG e ALMP); il mix di politiche mira all’incremento e all’attivazione delle loro competenze e al loro inserimento nel lavoro. Focus su seconda opportunità di apprendimento nella formazione professionale (VET), apprendimento degli Adulti e percorsi di tirocinio di qualità, con chiara connessione al MDL e ai fabbisogni professionali e di competenze. 16

17 Per costruire una strategia delle competenze: attivazione delle competenze Promuovere le competenze, mobilitare e mettere in rete tutti gli attori che possono aggregare e attivare le persone a livello locale (giovani NEET, donne e anziani) e, allo stesso tempo, dare loro opportunità per sviluppare le competenze (anche su temi specifici, come gestione delle proprie risorse finanziarie, previdenza, salute). Incrementare l’offerta dei CPIA con percorsi brevi, flessibili e integrati a tirocini per l’acquisizione di competenze e non necessariamente di titoli di studio Aprire le scuole (sera e fine settimana) alla comunità e ai cittadini per farle divenire e farle agire come “imprese di cultura”. Valorizzare le università della terza età, le scuole popolari, i centri anziani, le biblioteche comunali, le ASL etc. per il mantenimento delle competenze cognitive della popolazione adulta e soprattutto senior, per l’invecchiamento attivo e la prevenzione sanitaria. 17

18 Per costruire una strategia delle competenze: attivazione delle competenze Campagna di comunicazione per motivare le persone e le istituzioni ad impegnarsi nell’apprendimento degli adulti. Utilizzo degli strumenti di orientamento e per l’impiego anche online. Incentivi per assumere con contratto permanente i disoccupati di lungo periodo con basse qualifiche. L’orientamento professionale può aiutare i giovani nell’accesso al MDL e gli adulti nel trovare impieghi che siano coerenti con le loro competenze, o nell’ambito dei quali possano svilupparle, nonchè supportarli nel fare scelte corrette. 18

19 Per costruire una strategia delle competenze : uso efficace delle competenze Adulti con basse qualifiche potrebbero aver acquisito forti competenze nella vita lavorativa, ma ciò viene mal segnalato ai datori di lavoro. Gli immigrati lavoratori potrebbero avere qualifiche e competenze non riconosciute e conosciute. La certificazione di learning outcomes acquisiti in contesti di apprendimento non-formale e informale è una modalità efficace per rendere le competenze trasparenti ed efficacemente utilizzate PIAAC ha dimostrato che in Italia l’ “over skilling” è più diffuso dell’ “over education”, da cui deriva la necessità di validare le competenze che devono essere rese visibili nel libretto formativo del cittadino, anche se queste non riflettono una completa qualifica o non sono incluse nell’EQF. 19

20 Per costruire una strategia delle competenze: uso efficace delle competenze Valorizzare al meglio i gruppi di giovani di talento = Imprenditorialità e start up innovative. Promozione di nuove iniziative come le Botteghe del Nuovo Artigianato che nascono per iniziativa di giovani, che uniscono competenze manifatturiere e competenze digitali come quelle denominate dei makers o degli operatori delle stampanti 3D. 20

21 Utilizzo efficace delle competenze: aumentare la catena del valore della produzione PIAAC evidenzia il rischio di un equilibrio al ribasso nella domanda e offerta di competenze. La domanda di lavoro si rivolge a professioni e qualificazioni medie e basse e non richiede competenze trasversali elevate nelle singole occupazioni, nemmeno in quelle professioni ritenute ad alta intensità di conoscenze e competenze. Impatto negativo su produttività, retribuzioni, innovazione e crescita. Per alzare l’equilibrio delle competenze e utilizzarle al meglio, il valore aggiunto di prodotti e servizi deve aumentare. Una strategia delle competenze deve quindi includere politiche industriali e di sviluppo economico e pratiche innovative di gestione delle risorse umane e di organizzazione del lavoro. 21

22 Utilizzo efficace delle competenze: aumentare la catena del valore della produzione Azioni in corso:  incentivi alla ricerca e all’assunzione di laureati e ricercatori, alle start up innovative, allo sviluppo dei sistemi informativi, all’introduzione di nuove tecnologie Proposte di nuove azioni:  promuovere accordi che permettano di integrare formazione aziendale e nuovi modelli organizzativi (sviluppo della contrattazione collettiva in materia, anche con previsione di modalità retributive legate alla performance di team di lavoro)  promuovere modelli organizzativi e di gestione e promozione del personale della Pubblica Amministrazione che producano e utilizzino al meglio le competenze delle persone per incrementare efficienza e sviluppare innovazione 22

23 Grazie per l’attenzione Aviana Bulgarelli a.bulgarelli@isfol.it http://www.isfol.it http://www.isfol.it/piaac http://www.lavoro.gov.it/AreaComunicazione/comunicati/Documents/PIAAC finale 2.pdf


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