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Imprese multinazionali Perché esistono?. Domanda a monte Perché esistono le grandi imprese capitalistiche? Impresa neoclassica L’impresa è una struttura.

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Presentazione sul tema: "Imprese multinazionali Perché esistono?. Domanda a monte Perché esistono le grandi imprese capitalistiche? Impresa neoclassica L’impresa è una struttura."— Transcript della presentazione:

1 Imprese multinazionali Perché esistono?

2 Domanda a monte Perché esistono le grandi imprese capitalistiche? Impresa neoclassica L’impresa è una struttura che trasforma gli input o fattori produttivi che acquista sul mercato in output o prodotti che vende sul mercato

3 Impresa automobilistica Acciaio Plastica Pelle … Fili elettrici Ingegneri Operai ……. Capitale finanziario Macchinari Presse …… Modello 1 Modello 2 ….. Modello n Teoria dell’impresa Impresa neoclassica L’impresa si procura tutti i suoi input sul mercato senza sottoscrivere con loro rapporti contrattuali di lungo periodo e senza internalizzarli nell’impresa

4 Teoria dell’impresa Esempio 1 Progettazione nuovo modello a)Bando di gara fra tutti gli ingegneri e gli studi di ingegneria (soluzione di mercato) b)Contratto di lungo periodo con una società di progettazione industriale (soluzione esterna) c)Creazione di un reparto di progettazione e sviluppo interno all’impresa (soluzione interna) Vantaggi: mercato competitivo, massima flessibilità Svantaggi: elevati costi di transazione, pericolo di diffusione di informazioni di valore, nessun apprendimento dinamico a) Vantaggi: minori costi di transazione, maggior apprendimento dinamico, Svantaggi: costi di transazione, pericolo di diffusione di informazioni di valore, problema dell’hold -up b)

5 Vantaggi: nessun costo di transazione, apprendimento dinamico, maggiori e più rapide sinergie con gli altri reparti Svantaggi: possibile perdita di economie di scala, minore flessibilità, costi generali e organizzativi, lentezze burocratiche c) L’esistenza di grandi imprese che internalizzano alcuni processi produttivi si può giustificare solo in presenza di imperfezioni. a)costi di transazione, b)razionalità limitata, c)informazione imperfetta e asimmetrica e incompletezza contrattuale d)capitale specifico, e)monopolio e oligopolio Teoria dell’impresa

6 L’istituzione impresa nasce quando è più conveniente sostituire relazioni di mercato con relazioni interne all’impresa basate sul principio gerarchico confini dell’impresa: grado di integrazione verticale e orizzontale dell’impresa Teoria dell’impresa

7 Come in tutte le scelte economiche, il comportamento razionale delle imprese sarà il risultato dell’interazione dialettica fra  costi di diventare MNE  vantaggi di diventare MNE Perché le imprese diventano multinazionali presentiamo costi e vantaggi del divenire MNE

8 quando l’impresa duplica all’estero solo una fase specifica del processo produttivo in questo caso l’impresa non solo effettua FDI ma anche commercio internazionale Investimenti Orizzontali Distinguiamo fra Investimenti Verticali quando l’impresa duplica la produzione in uno o più stabilimenti esteri, mantenendo in ciascuno stabilimento la stessa filiera produttiva la duplicazione non è mai perfetta perché c’è una parte della produzione che è un bene pubblico

9 Paese 1Paese 2 H F esportazioni H headquarter dell’impresa (spese generali: direzione, R&S, marketing…) F impianto dell’impresa (spese connesse alla produzione) L’impresa può servire il mercato estero attraverso le esportazioni (che avranno ovviamente un costo) Impresa che rimane nazionale τ τ costo di trasporto

10 Firm-specific Assets Conoscenze tecnologiche, marchi, capacità organizzativa che possono essere utilizzate senza costo (o a costi molto contenuti) da un nuovo impianto della stessa impresa. Non devono essere duplicati. Assets intangibili che rappresentano il “knowledge capital” dell’impresa Ad essi sono associati costi fissi a livello d’impresa H

11 Paese 1Paese 2 H F H headquarter dell’impresa (spese generali: direzione, R&S, marketing…) F impianto dell’impresa (spese connesse alla produzione) L’impresa apre un secondo impianto nel Paese 2 F Impresa che diventa multinazionale Investimento orizzontale

12 Paese 1Paese 2 H c esportazioni H headquarter dell’impresa (spese generali: direzione, R&S, marketing…) c costo prima fase della produzione L’impresa può servire il mercato estero attraverso le esportazioni (che avranno ovviamente un costo) Impresa che rimane nazionale a a costo seconda fase della produzione (ad es. assemblaggio)

13 Paese 1Paese 2 H c H headquarter dell’impresa (spese generali: direzione, R&S, marketing…) c costo prima fase della produzione Impresa nazionale che usa aziende estere Pa impresa locale Pa prezzo pagato ad un’azienda del Paese 2 per l’assemblaggio In questo caso l’impresa “appalta” una parte del processo produttivo all’estero. L’impresa in questione non si può considerare un’impresa multinazionale

14 Paese 1Paese 2 H c H headquarter dell’impresa (spese generali: direzione, R&S, marketing…) c costo prima fase della produzione a impianto MNE a costo pagato per l’assemblaggio dalla MNE nel Paese 2 con un suo impianto L’impresa in questione si può considerare un’impresa multinazionale Impresa che diventa multinazionale Investimento verticale τcτc τaτa τ c e τ a costi di trasporto

15 Economie di scala a livello di impianto Economie di scala a livello di impresa All’aumentare della dimensione dell’IMPIANTO diminuiscono i costi medi i produzione All’aumentare della dimensione dell’IMPRESA diminuiscono i costi medi i produzione Se esistono forti ES d’impianto la dispersione geografica di tipo orizzontale è costosa perché si perdono i vantaggi dei rendimenti di scala

16 Costo della dispersione geografica  si perdono economie di scala: nel caso dell’investimento orizzontale se vi sono delle economie a livello di impianto vanno perdute  si perdono economie d’integrazione: nel caso dell’investimento verticale vi sono maggiori costi di comunicazione, di trasporto, maggiore lentezza del processo produttivo Più in generale vi costi generale legati alla lingua, al diverso sistema legale, all’incertezza politica, etc.

17 I vantaggi dei FDI li possiamo vedere distinguendo 4 tipi diversi di FDI 1)MOTIVATI DALLA RICERCA DI RISORSE PRODUTTIVE si investe all’estero per acquisire all’estero una risorsa di maggiore qualità e/o di minor costo di quelle ottenibili all’interno, per aumentare la competitività dell’impresa a)risorse fisiche e naturali (ENI: petrolio), ma anche ad es. località turistiche b)forza lavoro: lavoratori poco qualificati o mediamente qualificati, non solo nell’industria ma anche nei servizi (vedi call center i India) c) per acquisire capacità tecnologiche e manageriali e lavoratori altamente qualificati

18 I vantaggi dei FDI li possiamo vedere distinguendo 4 tipi diversi di FDI 2) MOTIVATI DALLA RICERCA DI UN MERCATO DI SBOCCO per conquistare un mercato che a causa di a)alti dazi doganali (investimenti giapponesi in Europa negli anni 70), b)alti costi di trasporto di varia natura, c)grandezza e importanza del mercato, d)della necessità di adattare i prodotti ai gusti e agli usi locali non conviene servire tramite esportazioni ma è preferibile una produzione in loco

19 I vantaggi dei FDI li possiamo vedere distinguendo 4 tipi diversi di FDI 3)MOTIVATI DALLA RICERCA DELL’EFFICIENZA allo scopo di razionalizzare la struttura di un investimento già effettuato per le due motivazioni precedenti Generalmente sono di 2 tipi a)per trarre vantaggio dalle differenze di costo e dotazione di fattori produttivi fra i vari Paesi b)per sfruttare economie di scala e di scopo e per diversificare il rischio

20 I vantaggi dei FDI li possiamo vedere distinguendo 4 tipi diversi di FDI 4)MOTIVATI DALLA RICERCA DI ASSETS STRATEGICI attraverso l’acquisto di assets di compagnie straniere possono realizzare obiettivi strategici di lungo periodo L’obiettivo non è tanto (o non solo e non principalmente) quello di sfruttare vantaggi specifici in termini di costi e di marketing, quanto quello di arricchire e diversificare il portafoglio di attività sia tangibili che intangibili dell’impresa per meglio posizionarla sul mercato mondiale nei confronti dei suoi competitors.

21 Come risolvere il trade-off fra vantaggi e costi della dispersione geografica dell’impresa? La questione non è semplice La natura dell’impresa, come organismo complesso che sostituisce a relazioni di mercato relazioni che avvengono all’interno, è difficile da spiegare in termini economici In un mondo perfetto (in termini della teoria economica) non c’è necessità di un’impresa moderna e quindi nemmeno di una MNE perché tutto avviene efficientemente nel mercato In un mondo imperfetto le imprese possono trovare conveniente sostituire relazioni gerarchiche interne all’imprese alle relazioni di mercato.

22 Internalizzazione e MNE Le relazioni gerarchiche all’interno dell’impresa sono un modo alternativo rispetto al semplice mercato per coordinare le attività che creano valore per l’impresa attraverso i confini internazionali Le imprese diventeranno MNE quando percepiranno che i vantaggi netti dal possesso congiunto di attività estere e interne e il loro coordinamento interno siano superiori ai vantaggi netti del ricorso alle transazioni esterne all’impresa.

23 Paese 1Paese 2 H c Pa impresa locale In questo caso l’impresa “appalta” una parte del processo produttivo all’estero. Paese 1Paese 2 H c a FDI In questo caso l’impresa internalizza il processo produttivo.

24 Quando può essere vantaggiosa l’internalizzazione? Assicurare la qualità dei prodotti finali, quando vi sia ad esempio il valore di un asset (il marchio) da difendere (forward integration) Assicurare una stabile fornitura di materia prima di qualità (backward integration) Quando non si voglia rischiare di disperdere il patrimonio conoscitivo dell’impresa, valutato come l’asset principale Teoria dell’internalizzazione

25 Il paradigma eclettico di John Dunning Eclettico perché unisce considerazioni di carattere micro economico (teoria dell’impresa e economia industriale) e di carattere macroeconomico (teoria del commercio internazionale) Paradigma perché non fornisce una teoria chiusa ma un paradigma, un modello esemplare, utile alla decodifica e alla spiegazione del fenomeno O-L-I paradigm of international production

26 Un’impresa deve soddisfare 4 condizioni per diventare MN 1) Deve possedere un vantaggio specifico alla proprietà ( O wnership-specific advantage) rispetto ad imprese di altri paesi. Il vantaggio O avrà a che fare con l’accesso privilegiato a assets intangibili o con l’organizzazione internazionale stessa dell’impresa. 2) posto che la condizione 1 sia soddisfatta, l’impresa deve ritenere che il modo migliore di sfruttare questo sia quello di utilizzarlo al suo interno ( I nternalization advantage) e non di venderlo sul mercato. 3) posto che la condizione 1 e la 2 siano soddisfatte, l’impresa deve trovare conveniente utilizzare il vantaggio O all’estero al posto che all’interno del Paese di origine ( L ocation advantage). 4) infine soddisfatti i criteri precedenti, il processo di mondializzazione deve essere coerente con le finalità di lungo periodo dei suoi stakeholders

27 O = Ownership advantages Alcune imprese hanno una compenente di capitale specifico spesso definito knowledge capital: capitale umano (managers, ricercatori, ingegnieri..), brevetti, tecnologie, marchi, reputazione… Questo capitale al contrario del capitale fisico può essere replicato senza perdere il suo valore e può essere facilemte spostato nello spazio e fra le imprese senza costi di transazione particolarmente elevati

28 I – internalization advantages Perché un’impresa non fa un accordo con un licenziatario (un agente estero) in un altro Paese? Perché questo tipo di accordi possono essere rischiosi: implicano il trasferimento al di fuori dell’impresa, almeno in parte, di quegli assets specifici che definivano l’O advantage (ad esempio, come usare una data tecnologia o l’uso di un brevetto Il licenziatario si può appropriare del know-how dell’impresa

29 I – internalization advantages problema dell’hold-up E noto che in fattispecie complesse non sia possibile sottoscrivere contratti completi, ovvero contratti che prevedano ogni possibile evenienza che possa caratterizzare il rapporto fra impresa e fornitori Se l’investimento dei fornitori è specifico e quindi non riutilizzabile senza costi elevati, il fornitore può essere indotto ad investire meno dell’ottimo perche rimane “appeso” al committente

30 I – internalization advantages difendere la reputazione dell’impresa e/o del marchio Se uno degli asset dell’impresa è la reputazione, è ovvio che un licenziatario non ha lo stesso incentivo a difendere la qualità e la reputazione del marchio In entrambi i casi la MNE ha due modi per risolvere l’inefficienza a)permettere al licenziatario di prendersi una parte delle rendite economiche che provengono dall’asset dell’impresa b)internalizzare il processo produttivo

31 I – internalization advantages costi di agenzia Se vi sono contratti incompleti e asimmetrie informative, come è normale se si permette al licenziatario di produrre il bene Allora l’impresa deve sostenere costi di agenzia per monitorare il comportamento di managers e agenti locali sei i costi di agenzia sono rilevanti meglio internalizzare

32 L – Localization advantages  Produrre in prossimità al consumatore finale e/o ai clienti  risparmiare sui costi di trasporto  Ottenere inputs a buon mercato  bypassare barriere doganali  provvedere più facilmente a tutti i servizi post- vendita

33 Il paradigma suggerisce che quanto più grandi sono i vantaggi O e I posseduti dall’impresa e quanto maggiore sarà L vantaggio di sfruttare questi assets in una locazione estera  tanto più probabile che vi sia un FDI Se un’impresa possiede vantaggi di tipo O e I ma i vantaggi L favoriscono il paese di origine  sarà preferito l’investimento interno e il mercato estero sarà coperto con l’esportazioni O-L-I paradigm of international production

34 Come servire un mercato?


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