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Corso di Antropologia Culturale a.a. 2015-2016 LA RICERCA SUL CAMPO L’ANTROPOLOGIA IN ITALIA GIOVEDI 3 MARZO 2016.

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Presentazione sul tema: "Corso di Antropologia Culturale a.a. 2015-2016 LA RICERCA SUL CAMPO L’ANTROPOLOGIA IN ITALIA GIOVEDI 3 MARZO 2016."— Transcript della presentazione:

1 Corso di Antropologia Culturale a.a. 2015-2016 LA RICERCA SUL CAMPO L’ANTROPOLOGIA IN ITALIA GIOVEDI 3 MARZO 2016

2 Difficoltà a comprendere totalmente una cultura, perché la visione di un antropologo sarà sempre parziale, così come la visione di un nativo Il problema dell’oggettività e della soggettività Approccio interpretativo = strumento per fondare negoziazione di significati tra antropologo e nativo

3 Conclusione: quali osservatori e quali osservati? Informatore = si mette in relazione con osservatore Informatore = non più primitivo, ma in grado di intervenire ed eventualmente modificare la ricerca (es. informatori antropologi) Continuo problema dell’asimmetria dei rapporti tra osservatore e osservato e delle monografie che seguono

4 L’antropologia in Italia

5 FOLKLORE INGHILTERRA folk = popolo lore = tradizioni termine impiegato per la prima volta nel 1846 indica i fatti culturali degli stadi evolutivi più remoti: i fatti delle tradizioni orali in seguito al superamento delle concezioni evoluzionistiche = studio delle tradizioni orali, sia delle società complesse, che di quelle tradizionali indica i fatti culturali e della cultura materiale degli strati popolari delle società complesse diventa l ’ equivalente di tradizioni popolari negli ultimi decenni diventa un genere (minore) di musiche e spettacoli, per fini turistici e televisivi ITALIA

6 ITALIA dal 1815 all ’ unificazione interesse verso resti dell ’ antichità conservati nella tradizione popolare: inchieste su natura di usi, costumi, credenze, superstizioni popolarismo romantico: nozione romantica di popolo, esaltazione autenticità culturale, esaltazione bontà del popolo interesse per la musica e la poesia popolare (N. Tommaseo, C. Nigra) 1 2 3

7 Italia dopo la Prima Guerra Mondiale con la Prima Guerra Mondiale, si scioglie la Società di Etnografia Italiana gli studiosi italiani si occupano prevalentemente di tradizioni popolari: nasce la demologia 1 2 studia i fatti culturali della cultura materiale e immateriale degli strati popolari delle società complesse

8 LA SITUAZIONE EUROPEA ED ITALIANA TRA LE DUE GUERRE

9 contrasto con concezioni evoluzionistiche (che però sono alla base dei nuovi approcci) sviluppo della teoria diffusionista affermazione della Scuola Etnologica Francese e del Funzionalismo Britannico generale opposizione all ’ idea di una ricostruzione cronologica su scala evolutiva e nuova attenzione allo studio dei sistemi: relazioni che legano tra loro parti diverse della società. TEORIE ANTROPOLOGICHE EMERGENTI IN EUROPA accento sul metodo sincronico = si studia una società in un dato momento del suo processo evolutivo

10 figura di maggior rilievo nella tradizione italiana di studi demologici figura anomala, non si lega a nessun indirizzo precedente parte da un punto di vista filosofico che domina tra gli anni ‘ 30 e ‘ 40: storicismo idealista di Benedetto Croce ERNESTO DE MARTINO Tra i suoi scritti: Il mondo magico (1948); Morte e pianto rituale (1958); Sud e Magia (1959); La terra del rimorso (1961); Furore Simbolo Valore (1962); La fine del mondo (1977, postumo).

11 Ernesto de Martino e La spedizione etnologica in Lucania (1952) Obiettivo spedizione: studiare le sopravvivenze delle “più rozze pratiche di magia” al fine di capirne la struttura

12 Obiettivo analisi di de Martino: Determinare la struttura delle tecniche magiche, la loro funzione psicologica, il loro perdurare Rapporti tra queste “sopravvivenze” e la forma egemonica di religione

13 Magia = fascinazione Malocchio, legatura, ostacolo Fascinazione amorosa e/0 coniugale Fascina zione dei bambini Fascinazione del latte materno malattia Non riconducibile a cause scientifiche ma solo del “sentirsi agito da” Precettare il tempo

14 Le maciare 1 Talvolta concepite come esseri immaginari che “visitano” le vittime di notte (esseri dell’incubo) Talora donne in carne ed ossa che vivono nella comunità e che agiscono per invidia. Curatrici 2 3 Figure a metà tra proiezioni oniriche ed eventi reali. Similitudini con streghe e con le masche della tradizione piemontese

15 Ipotesi sulla natura degli episodi di fascinazione Le vittime si procurano da sole i segni sul corpo, capelli tagliati, lividi da sole: episodi oniroidi vissuti però come reali Sono i parenti ad effettuare sulle vittime la fascinazione in una rappresentazione ai danni della vittima

16 Alcune conclusioni elaborate da de Martino Conclusione più “superficiale”: Lucania è arretrata e le pratiche magiche esistono a causa della sua arretratezza Conclusione più “articolata”: Pratiche magiche esistono perché hanno una funzione protettiva “La magia lucana è un insieme di tecniche SOCIALIZZATE e TRADIZIONALIZZATE rivolte a proteggere la presenza dalle crisi di “miseria psicologica” (E. de Martino, 1959)


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