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Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta.

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Presentazione sul tema: "Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta."— Transcript della presentazione:

1 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta

2 modalità di apprendimento NON VERBALE cioè sono in grado di pensare per immagini senza alcun ricorso alle parole. (intese come sequenza significativa, in una data cultura, di simboli grafici corrispondenti a suoni)

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4 sottoposti alle leggi percettive, il pensiero processa in modo molto veloce, il pensiero è ciclico (l’immagine si sviluppa mentre il pensiero aggiunge altri concetti), è muto (per lo meno composto da suoni e rumori),

5 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta opera su grandi spazi i movimenti oculari sono velocissimi e spaziano in ogni direzione e secondo fuochi diversi: → difficile adattarsi a movimenti lenti, (movimenti saccadici)su spazi piccoli, in due direzioni soltanto( destra sinistra e alto basso), → affollamento visivo ( non segue le righe) → bruciore degli occhi, arrossamenti, neglet, lettere e parole che scappano via. → dispercezioni visive e illusioni ottiche

6 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta percezione uditiva in modo globale e non fonematico riferendola a forme e immagini, inoltre, deve utilizzare le aree del linguaggio poste nell’emisfero sinistro che nel caso di mancinismo puro, ma anche nei mancini disarmonici, è l’emisfero non prevalente

7 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento USA IL PENSIERO SINTETICO unire gli elementi di una situazione e a vederla come un tutto (quando guarda un oggetto o un avvenimento nel reale chi ragiona per immagini ha in automatico una visione di sintesi e solo poi, passa eventualmente all’analisi analitica che non è l’approccio naturale, immediato, ma che bisogna avere cura di stimolare e insegnare).

8 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento MEMORIA A LUNGO TERMINE Molto sviluppata, ma legata alla necessità di ganci di memoria legati all amodalità di apprendimento non verbale.

9 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento USA IL PENSIERO CONCRETO chi pensa per immagini è fortemente legato al concreto, al tangibile, al visibile, al momento presente- comprendere ciò che non è tangibile richiede un processo consapevole, appreso e non immediato.

10 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento USA IL PENSIERO ANALOGICO procede per somiglianza tra oggetti e basa i rapporti sulla metafora. Ciò significa che ad esempio si dia più importanza alla somiglianza del grafema alla forma che non alla corrispondenza del grafema al suono ( fonema). Significa anche che due grafemi simili ( b/d p/q e/a) possano essere ritenuti uguali perché hanno caratteristiche formali simili e quindi, intercambiabili, soprattutto se non si è ancora raggiunta la consolidazione della comprensione di corrispondenza sintetica grafema/fonema).

11 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento IL PENSIERO È ATEMPORALE mancanza del senso del tempo poiché la realtà è vista come un fluire di immagini, che possono essere processate dal cervello anche a velocità talmente elevata da raggiungere lo stato inconscio, poiché superano la soglia di 32 fotogrammi al secondo ( velocità delle proiezioni filmiche percepibili dall’uomo). → pensiero subliminale → sogno ad occhi aperti → intuizioni.

12 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento PROCEDIMENTO NON RAZIONALE il procedere del cervello non è sistematico, in base a processi sequenziali di prima e dopo, non è gerarchico nelle procedure, ma procede per collegamenti totalmente anarchici, si evolve in continuazione e si ristruttura. ↕ PENSIERO LATERALE che osserva una collezione di fatti e, senza assunzioni precedenti, li classifica e li riordina fino ad arrivare a una soluzione corretta ↕ PENSIERO SFERICO pensiero basato sulla capacità di vedere ogni lato di un problema o situazione simultaneamente e comprenderlo su ciascuno dei suoi possibili livelli ( visione tridimensionale). Il pensiero sferico comincia con un concetto e procede a fare osservazioni su quel concetto, allargando la sfera di comprensione di tali acquisizioni con ciascuna nuova osservazione fatta, finché una comprensione totale del concetto è raggiunta (se possibile). Il pensiero sferico è processo-diretto piuttosto che prodotto-diretto, e in questo modo è un processo infinito. Il pensiero sferico si avvicina a una totale comprensione di un concetto, senza mai raggiungerla pienamente poiché c'è sempre un'ulteriore possibile visione del concetto, un nuovo elemento che entra in gioco e ristruttura, chiede una riorganizzazione, relativizza il tutto. E’ un continuo procedere in fieri, in evoluzione.

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14 Tutto questo può spiegare il brainstorming cerebrale dei nostri bambini e ragazzi che devono dare ordine e parole ad una massa incandescente di pensieri velocissimi, muti perché fatti di immagini, in continua ristrutturazione e anarchici.

15 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta Raccontare oralmente o per iscritto questo marasma diventa impossibile se non si conoscono le tecniche della narrazione, della scrittura creativa e dell’oratoria che non sono scontate, ma da acquisire e padroneggiare anche per chi pensa per parole. Questa modalità di apprendimento giustifica anche la loro apertura mentale, la loro capacità di entrare nel punto di vista dell’altro (empatia), di trovare soluzioni nuove, creative, di non arrendersi all’evidente (corroborato dalla modalità analogica), alla capacità di non abbattersi davanti alle frustrazioni, agli errori, al desiderio di mettersi alla prova calcando strade non stabilite, di apprendere per prova ed errori seguendo il loro stile anarchico di apprendimento, che non segue regole e percorsi già vissuti. Tutto questo non va eliminato come difficoltà, ma bisogna aiutare i nostri ragazzi a diventare padroni dei loro processi mentali quando questo serve a esprimersi, a comunicare, a relazionarsi in modo funzionale alla situazione sia di vita ( raccontare cosa ho fatto stamattina a scuola, non è che non me lo ricordo, semplicemente faccio fatica a dargli le parole giuste), che nelle situazioni di apprendimento ( interrogazione, tema, conferenza, fiaba,lettera...).

16 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento ABILITÀ INTUITIVE la loro predisposizione per il pensiero visivo e la sperimentazione concreta li rende particolarmente intuitivi e perspicaci. Si vivono momenti illuminanti di improvvisa comprensione delle cose, spesso in base a schemi incompleti, impressioni, sensazioni o immagini visive- su questa peculiare modalità di pensiero bisognerebbe basare l’autostima dei nostri bambini e ragazzi e incoraggiarli a fidarsi del proprio cervello che quando sembra al buio, può avere queste illuminazioni, che non sembrano avere base significativa e valida, ma che invece sono il risultato di alti processi mentali creativi.

17 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento PENSIERO GLOBALE visione contemporanea di tutti gli aspetti di un oggetto o fatto, percezione di schemi o strutture al completo, spesso orientate verso conclusioni divergenti (quando studiano non possono pensare di farlo in modo sequenziale, sintetico, lineare,analitico perché il cervello deve necessariamente partire dalla visione globale, da uno schema che in modo globale mostri i contenuti, le relazioni tra loro, l’ordine che essi hanno l’uno con l’altro( mind map).

18 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento MULTISENSORIALE apprendendo per immagini in un ambiente reale, tutti i sensi sono fortemente stimolati e usati per veicolare l’apprendimento, inoltre, pensando per immagini siamo mentalmente in grado di ricordare e collegare a tali immagini, sensazioni tattili, olfattive, gustative, uditive, propriocettive ( motorie-cinestesiche) che hanno accompagnato o facilitato l’apprendimento). Creare collegamenti e associazioni multisensoriali veicola il recupero mnemonico.

19 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento OPERATIVITA’ apprendimento mediante l'operatività (il fare, il vedere come funzionano le cose). La sperimentazione concreta, la manipolazione, comprendere come funziona ad esempio una struttura grammaticale italiana o inglese, la sua motivazione legata alla peculiarità della lingua, al popolo che la parla, la sua grammatica di funzionamento e la possibilità di manipolarla, scomporla e ricomporla rendono l’apprendimento facilitato perché compiuto secondo una metodologia conosciuta, innata.

20 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento MUSICALE la capacità di riconoscere ritmo, timbro e l’altezza dei suoni in una composizione musicale e l’abilità nel riprodurli può essere un ottimo punto di partenza per diventare imitatori, ed eccellenti parlanti in altre lingue. La musicalità può diventare uno strumento facilitatore dell’apprendimento perché essa attiva la memoria procedurale o prassica ( che è anche la memoria di una lingua) che acquisisce informazioni in maniera inconsapevole e che impara solo se non si sta attenti

21 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta modalità di apprendimento CREATIVO nessuna scuola ha corsi di immaginazione, di visualizzazione, di tecniche di percezione spaziale, di creatività come disciplina autonoma, di intuizione o di inventiva. Si può educare la creatività e alla creatività e questo è uno dei compiti istituzionali della scuola italiana e i laboratori opzionali o obbligatori stabiliti dalla Riforma Moratti dovrebbero essere un luogo elettivo per porre in essere tali attività educative, ma in realtà è anche all’interno della normale attività didattica di classe che la creatività dovrebbe essere educata.

22 Prof.ssa Lucia M.Collerone A.I.D.sez.Caltanissetta


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