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Incontri territoriali Rovereto – Trento - Cles 15 e 16 gennaio 2015 Mariemma Antoniol – Dipartimento della Conoscenza Valutazione del Piano Operativo.

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Presentazione sul tema: "Incontri territoriali Rovereto – Trento - Cles 15 e 16 gennaio 2015 Mariemma Antoniol – Dipartimento della Conoscenza Valutazione del Piano Operativo."— Transcript della presentazione:

1 Incontri territoriali Rovereto – Trento - Cles 15 e 16 gennaio 2015 Mariemma Antoniol – Dipartimento della Conoscenza Valutazione del Piano Operativo

2 Il quadro di riferimento normativo e tecnico per la predisposizione e la valutazione del Piano operativo (P.O.) è costituito dai seguenti elementi, desunti da due principali fonti: Delibera Giunta Provinciale 1809 del 30 agosto 2013: Allegato “Metodologia per la valutazione della dirigenza scolastica”. “Linee Guida alla valutazione della dirigenza scolastica nella Provincia Autonoma di Trento”

3 Il Piano operativo (Alcune slide sono riprese dall’incontro con i Ds del 16 aprile 2014. I passaggi sono estratti da: Delibera Giunta Provinciale 1809 del 30 agosto 2013/Allegato Metodologia per la valutazione della dirigenza scolastica) Il dirigente scolastico è responsabile della definizione e della puntuale realizzazione di un Piano operativo orientato al raggiungimento dei risultati concordati … Nel piano è importante che siano esplicitati anche gli aspetti legati all’area del comportamento organizzativo del dirigente, ossia connessi alla gestione delle risorse umane, all’organizzazione e programmazione del lavoro, alle relazioni e ai rapporti interni ed esterni, alla qualità dell’azione amministrativa (art.37 del CCPL 31.10-2006).

4 La valutazione del Piano operativo (Estratti da: Delibera Giunta Provinciale 1809 del 30 agosto 2013/Allegato Metodologia per la valutazione della dirigenza scolastica) Il dirigente scolastico verrà valutato in relazione alla coerenza e alla qualità del piano, ai comportamenti organizzativi seguiti per la sua realizzazione e in relazione al grado di raggiungimento dei risultati concordati. Al fine di valutare il piano operativo, nel periodo di valutazione, verrà effettuata anche una visita presso le singole scuole.

5 Procedura e strumenti per la valutazione del Piano operativo Il Piano operativo verrà valutato da esperti di valutazione esterni in due fasi: 1.Ex ante: in base alla documentazione (cfr TABELLA a seguito) 2.Ex post: in base ai comportamenti organizzativi mediante gli elementi acquisiti nel corso della visita presso la scuola La "ratio“: non basta formulare bene un piano; ma bisogna poi gestirlo bene; se un piano non è formulato bene, ha poco senso parlare di una buona gestione in quanto la gestione si porterà dietro le carenze iniziali

6 LA TABELLA DI VALUTAZIONE (Delibera Giunta Provinciale 1809 del 30 agosto 2013) CRITERIVALUTAZIONE 1. PertinenzaIl P.O. è ben definito e sviluppato in tutte le sue parti in modo pertinente, con eventuali documentazioni integrative in merito alla pianificazione, realizzazione, monitoraggio e verifica 1 Non adegua to 2 adegua to 3 migliora bile 4 ottimo 2. CoerenzaIl P.O. è coerente con il contesto di riferimento, con l’analisi dei punti di forza e di debolezza della scuola e con gli obiettivi da raggiungere 1234 3. AttendibilitàI dati riportati sono attendibili, con rimandi a fonti accessibili e fanno riferimento a documenti presso la scuola e/o a evidenze riscontrabili 1234 4. RilevanzaIl P.O. riporta a processi rilevanti e specifici del dirigente scolastico facendo emergere in maniera inequivocabile quali dovrebbero essere le priorità di intervento 1234 5. FattibilitàIl P.O. è definito con passaggi concreti che riportano ad una effettiva possibilità di realizzazione in relazione alle risorse disponibili a livello professionale ed economico 1234

7 VALUTAZIONE DELLA GESTIONE DEL PIANO OPERATIVO Verrà effettuata mediante la visita presso la scuola. La valutazione della gestione sarà focalizzata sui comportamenti agiti nello svolgimento delle attività inizialmente previste e di quelle che si sono rese necessarie nel riesame in corso d'opera dei piani di progetto connessi a ciascun obiettivo. I comportamenti agiti da rilevare nel corso della visita sono stati definiti in relazione a quattro aree: 1.Gestione risorse umane 2.Organizzazione e programmazione del lavoro 3.Relazioni e rapporti esterni 4.Qualità dell’azione amministrativa

8 SVOLGIMENTO DELLA VISITA PRESSO LA SCUOLA Le visite alle scuole saranno effettuate nel periodo febbraio-maggio 2015 (circa 10 al mese). La visita dura una intera giornata, in linea di massima dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00, salvo aggiustamenti derivanti da particolari situazioni. Il protocollo (flessibile) prevede: - al mattino: colloquio con il dirigente scolastico ed esame della documentazione relativa all’attuazione del P.O. -nel pomeriggio: colloquio con altri attori significativi coinvolti nel Piano Nelle schede di valutazione iniziale del P.O. sono indicati: - particolari aspetti da approfondire oltre ai comportamenti agiti -le figure significative da intervistare Il valutatore contatterà direttamente il dirigente scolastico per comunicare il programma di visita e per stabilire la data.

9 Il punteggio relativo al comportamento organizzativo sarà calcolato come media semplice del punteggio iniziale del P.O. e del punteggio di gestione del P.O. VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO

10 Schema riassuntivo COSA VALUTAREQUANDOCOMECHI Fase a Piano operativo predisposto dal dirigente Scolastico Valutare la qualità del Piano operativo Entro dicembre 2014 Scheda criteri Valutatore esterno Fase b Comportamenti organizzativi del dirigente scolastico Valutare la qualità dei comportamenti organizzativi Entro maggio 2015 Protocollo di visita e scheda Valutatore esterno La valutazione finale spetta comunque al DG che tiene conto della valutazione di prima istanza dei valutatori esterni


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