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Corso Writing Theatre U3.1 - AREE DELLA FORMAZIONE TEATRALE DIDATTICA TEATRALE Modulo 3.

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Presentazione sul tema: "Corso Writing Theatre U3.1 - AREE DELLA FORMAZIONE TEATRALE DIDATTICA TEATRALE Modulo 3."— Transcript della presentazione:

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2 Corso Writing Theatre U3.1 - AREE DELLA FORMAZIONE TEATRALE DIDATTICA TEATRALE Modulo 3

3  OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO Presentazione e successiva analisi degli elementi tecnici, emozionali e culturali che formano la struttura portante dell’evento teatrale al fine di fornire all’allievo drammaturgo le conoscenze basilari che gli consentiranno la scrittura di un testo. Tragitto sintetico e guidato attraverso i vari passaggi creativi dell’Opera teatrale fornito come bagaglio di conoscenza generale e che consenta l’assimilazione tecnica dello scrivere drammatico. Stimolo alla consapevolezza delle proprie potenzialità espressive con brevi esercizi a tema.

4 ARGOMENTI SPECIFICI  Interpretazione  Movimento  Voce  Drammaturgia  Regia  Scenografia e costume  Tecnologia dello spettacolo

5 Interpretazione Interpretazione come valore aggiunto che l’attore o il regista danno dell’opera teatrale. Lettura analitica e sviluppo soggettivo della creazione artistica secondo i canoni formali, culturali, tecnici e artistici di chi la mette in scena. L’interprete dà vita all’idea originaria di chi l’ha pensata trasmettendo al pubblico anche molto si se stesso e portando in scena, quindi, la propria personalità e il proprio vissuto. Interpretazione è anche “traduzione” del testo nella sua accezione etimologica, cioè porta il pensiero dell’Autore alle orecchie del pubblico, glielo consegna e glielo spiega. L’interprete perciò come traduttore, traghettatore del pensiero poetico e della creazione artistica.

6 Movimento La vita dell’Uomo è movimento. Ogni singola cellula del suo organismo è in un continuo e inarrestabile moto. Tutto ciò che egli fa lo è di conseguenza, anche e soprattutto la sua creazione artistica. Nella rappresentazione scenica è movimento la parola, il gesto, la poesia, la pausa, la scena, la regia. Il movimento è musica: ritmo, velocità e colore della messa in scena. Il movimento, prima ancora di quello rappresentato, è quello pensato. L’Autore, nell’attimo della creazione, arricchisce di movimento emotivo ciò che scrive affidando poi alla sensibilità e al talento dell’Interprete quello fisico.

7 Voce La voce è lo strumento naturale di cui l’essere umano può disporre fin dalla nascita. Ed è lo strumento principe dell’Interprete sulla scena. Grazie alla voce, egli comunica con lo spettatore e gli trasmette la lirica e l’emozione della parola. Chi impara a scrivere per il Teatro deve imparare anche a conoscere la voce e le sue infinite possibilità espressive. La voce è anche articolazione e respirazione, estro creativo e interpretazione. La voce, quindi, come Tecnica e Arte allo stesso tempo. Come ebbe a dire Friedrich Nietzsche “La voce è l’apologia della musica”, e il Teatro, in quanto espressione spettacolare della creazione poetica, è esso stesso Voce e Musica.

8 Drammaturgia Drammaturgia è sviluppo spettacolare dell’idea creativa dell’Autore. I vari settori dell’arte teatrale, come scenografia, costumi, musica, coreografia, sono a servizio del Testo che si mette in scena e dei suoi specifici contenuti drammatici. Drammaturgia come contenuto stilistico e artistico dell’opera teatrale. Drammaturgia non solo come essenza della creazione, ma anche come insieme di elementi che rendono “teatrale” qualcosa di scritto. La creazione drammatica in quanto tale è Teatro, altrimenti è altro: poesia, romanzo, racconto.

9 Regia Regia è occhio creativo dello spettatore. Regista artista-tecnico, tramite tra pubblico e attori. Regista interprete e traduttore del pensiero autorale e allo stesso tempo creatore della rappresentazione cui infonde il proprio stile e la propria arte. Egli mette in forma spettacolare la creazione drammaturgica offrendo una personale lettura analitica dell’Opera. La regia come interpretazione soggettiva e realizzazione spettacolare del testo. Luci, scene, costumi, musica, coreografia sono tutte nelle mani del regista che “crea” lo spettacolo. Regia colonna portante della rappresentazione drammaturgica. Regista egli stesso Interprete.

10 Scenografia e costumi Scenografia come ambiente narrante dell’evento teatrale. Primo contatto visivo che lo spettatore ha dello spettacolo. Primo rapporto emozionale che egli ha con ciò cui assiste. Scenografia come “mondo” del personaggio, come realtà del suo vissuto e del suo presente narrativo. Elemento tecnico e artistico della rappresentazione. Costumi, seconda pelle del personaggio. Essi “raccontano” chi li indossa descrivendone le caratteristiche drammaturgiche ideate dall’Autore. Quindi sono essi stessi il personaggio e il suo io. I costumi danno fondamentali indicazioni di carattere narrativo allo spettatore che identifica immediatamente nel personaggio le sue peculiarità drammatiche.

11 Tecnologia dello spettacolo Il principale supporto spettacolare di un evento teatrale viene offerto da tutti quegli elementi tecnici, ma allo stesso tempo artistici, che fanno ad esso da cornice narrativa: la scenotecnica, le luci, la musica. Grazie alle più recenti e innovative forme di scienza applicata all’arte, lo spettacolo si arricchisce di elementi che aiutano a raccontare la storia e che provocano nel pubblico un brivido emozionale. Videoproiezioni, raggi laser, audio amplificazioni, movimenti meccanici o computerizzati delle scene vengono usati per offrire una moderna spettacolarità alla rappresentazione.


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