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Programmazione reticolare Economia e Gestione delle Imprese A. A. 2011/2012.

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Presentazione sul tema: "Programmazione reticolare Economia e Gestione delle Imprese A. A. 2011/2012."— Transcript della presentazione:

1 Programmazione reticolare Economia e Gestione delle Imprese A. A. 2011/2012

2 2 Obiettivo della Ricerca Operativa Proporre una metodologia per lo studio di sistemi complessi che possano essere di supporto alle decisioni aziendali attraverso lo sviluppo di tecniche matematico - statistiche

3 3 La Ricerca Operativa: è un metodo scientifico per fornire alle direzioni aziendali una base quantitativa per le decisioni concernenti le operazioni di loro competenza; può essere considerata una tecnica o uno strumento per la soluzione dei problemi gestionali complessi; va più propriamente riguardata quale metodo decisionale.

4 4 Metodi per supportare le decisioni relative alla gestione di progetti – esempi sono progetti nell’edilizia, lo sviluppo di sistemi (software), ricerca, ecc. I problemi di gestione: – aumentano col crescere della grandezza del progetto (numero di attività) – dipendono dal livello di interdipendenza delle attività – sono legati alla disponibilità limitata delle risorse – devono tener conto dei costi fissi e variabili del progetto (e.g. di penali) e dei costi delle risorse

5 5 Domande a cui chi gestisce un progetto deve rispondere: – qual è la durata del progetto (la consegna)? – quali attività più di altre possono influire su tale durata? – quando possono iniziare e terminare le singole attività? – quali margini di tempo esistono per ritardare delle attività senza influire sulla durata del progetto? – di quali attività posso prolungare la durata (risparmiando risorse) senza influire sulla durata del progetto? – su quali attività conviene concentrare le risorse per cercare di ridurre la durata del progetto? – come posso ridurre complessivamente i costi del progetto mantenendone la durata fissata o eventualmente aumentandola sino ad un livello accettabile ?

6 6 Definizioni PERT (Project Evaluation and Review Technique) (1950) CPM (Critical Path Method) (1957) Progetto – un insieme di attività che devono essere svolte con un certo ordine Attività – un’operazione che richiede delle risorse ed un certo tempo per essere eseguita Obiettivo: Proporre una tecnica per l’ottimizzazione di tempi e/o costi in processi complessi LA PROGRAMMAZIONE RETICOLARE

7 7 Modelli deterministici I parametri del sistema equazionale sono noti in partenza o supposti tali per convenzione (programmazione matematica, teoria dei giochi, metodo del percorso critico C.P.M.) Modelli probabilistici I parametri equazionali si prestano soltanto ad essere stimati sulla base probabilistica: il che significa implicitamente l’introduzione di determinati gradi d’incertezza nel procedimento (teoria delle file d’attesa, tecnica reticolare del P.E.R.T.) Modelli di simulazione La ricerca dei parametri avviene mediante una simulazione della situazione sotto esame (Metodo di Monte Carlo, modelli dinamici di simulazione aziendale – business game)

8 8 PERT-CPM La fase di planning  Costruzione del grafo orientato delle attività (reticolo) Grafo delle attività Rappresenta le relazioni (precedenze) tra le attività del progetto (Activity-On-Arc, AOA) Evento: istante di inizio o di completamento di un’attività Arco orientato  Attività Nodo  Evento i j attività (i, j) evento i evento j

9 9 Codice dell’evento Tempo al più presto Tempo al più tardiPERT-CPM Codice dell’evento Tempo al più presto Slittamento Tempo al più tardi

10 10 PERT-CPM AttivitàDurata (dj)Precede A0,15A1,3, A3,4 A0,22A2,3 A3,4 A1,34A3,4 A2,33A3,4 6-

11 11 03 1 2 4 A 0,1 A 0,2 A 3,4 5 4 2 3 6 A 1,3 A 2,3 AttivitàDurata (dj) Precede A 0,1 5 A 1,3, A 3,4 A 0,2 2 A 2,3 A 3,4 A 1,3 4 A 3,4 A 2,3 3 A 3,4 A 3,4 6

12 12 PERT-CPM La fase di planning  Significato del grafo – L’attività (j,h) deve attendere che siano terminate le attività (i, j) e (k, j) per poter avere inizio – Ad ogni arco/attività si associa un peso che rappresenta la durata dell’attività i j k h d ij d jh d kj

13 13 PERT-CPM La fase di planning  Regole per la costruzione del grafo Regola 1 Ciascuna attività è rappresentata da un solo arco orientato Regola 2 Non possono esistere attività differenti caratterizzate dalla stessa coppia di eventi (stesso evento iniziale e stesso evento finale)

14 PERT-CPM 1° Esercizio AttivitàDurata (dj) Precede A 0,1 2A 1,3 A 3,4 A 4,6 A 0,2 3 A 2,3 A 3,5 A 5,6 A 0,3 1 A 3,4 A 3,5 A 3,6 A 1,3 2 A 3,4 A 3,5 A 3,6 A 2,3 2 A 3,4 A 3,5 A 3,6 A 3,4 4A 4,6 A 3,5 3A 5,6 A 3,6 5- A 4,6 3- A 5,6 2-

15 15 2 3 15 2 4 2 3 2 3 1 4 9 9 463520 T.P. (maggiore) T.T. (minore) 2 3 15 2 4 2 3 2 3

16 16 2 3 15 2 4 2 3 2 3 1 3 2 4 9 9 4 9 9 6 12 3 5 5 5 10 8 2 3 3 0 0 0 T.P. (maggiore) T.T. (minore) 2 3 15 2 4 2 3 2 3

17 PERT-CPM 2° Esercizio

18 18 08 2 1491310 3 5 4 12 11 7 1 6 6 6 4 5 3 4 0 3 2 0 0 0 0 0 33 0 2 4 2

19 19 0 0 0 8 5 5 2 5 4 14 17 9 8 8 13 15 10 11 3 5 5 5 4 4 13 4 12 15 10 11 13 8 7 15 6 1 9 6 6 12 6 6 4 5 3 4 0 3 2 0 0 0 0 0 33 0 2 4 2

20 20 PERT-CPM La fase di controlling  Valutazione della durata del progetto – Se la durata prevista del progetto indicata dallo schedule non fosse accettabile... Analisi strategica: valutare se la struttura delle precedenze è proprio quella considerata per le attività critiche o può essere cambiata Analisi tattica: effettuare l’analisi dei costi che si dovrebbero pagare riducendo ad un livello accettabile la durata del progetto


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