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LA RADIO Istituto comprensivo G.B. Rubini, Romano di Lombardia, 3^B

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Presentazione sul tema: "LA RADIO Istituto comprensivo G.B. Rubini, Romano di Lombardia, 3^B"— Transcript della presentazione:

1 LA RADIO Istituto comprensivo G.B. Rubini, Romano di Lombardia, 3^B
Jessica Pasinelli e Sabrina Cazzamali

2 INDICE La nascita della radio Struttura della radio
La radiodiffusione circolare Funzionamento Le onde radio I principali tipi di radio La radiodiffusione in Italia Espansione e popolarità La radio come mass media L’evoluzione della radio Curiosità: la prima trasmissione

3 LA NASCITA DELLA RADIO Nikola Tesla nel 1893 inventò un apparecchio chiamato radio che conteneva tutti gli elementi necessari ma esso non riusciva né a trasmettere né a ricevere i segnali, per cui non venne riconosciuto come inventore in ambito internazionale ad eccezione degli USA. L’opinione mondiale conserva la certezza che l’inventore della radio fu Julio Cervera che nel 1902 trasmise la voce umana senza fili. Successivamente venne stabilito dalla Corte Suprema degli Stati Uniti che l’inventore della radio fu Nikola Tesla La prima radio

4 STRUTTURA DELLA RADIO Per poter compiere la distanza tra la radio trasmittente e la radio ricevente, è necessario usare l'antenna in grado di produrre segnali elettromagnetici. La lunghezza e la forma delle antenne sono proporzionali alla lunghezza d'onda della frequenza usata. Per poter trasmettere informazioni è necessario definire una frequenza ed una modulazione. Antenna

5 LA RADIODIFFUSIONE CIRCOLARE
Negli anni '20 nasce la radio come mezzo di comunicazione di massa (comunicazione unidirezionale da uno verso molti). In Gran Bretagna la stazione Marconi il 23 febbraio 1920 trasmise il primo regolare servizio radiofonico della storia per due settimane. Nel 1922 viene fondata in Gran Bretagna la BBC; è la prima radicale innovazione nelle comunicazioni di massa e conosce subito un grandissimo successo in America e in Europa. Questa tabella rappresenta la diffusione della radio in vari paesi

6 FUNZIONAMENTO Il funzionamento di un apparecchio radio consiste nel ricevere delle onde radio che incontrando l’antenna creano un campo magnetico il quale induce una corrente alternata nel conduttore. Questa può essere trasformata in audio o altri segnali che trasportano informazioni.

7 LE ONDE RADIO Le onde radio sono una forma di radiazione elettromagnetica, creata grazie ad un elemento carico (un elettrone) Le radiazioni non ionizzanti (non avvengono scambi di elettroni e neutroni) sono quelle delle radio. Le onde elettromagnetiche si propagano nell'aria e nel vuoto dello spazio senza un mezzo di trasporto.

8 LA RADIO STRUTTURA: riceve e trasmette le onde radio.
RICETRASMETTITORE: è in grado sia di ricevere e trasmettere onde radio RADIORICEVITORE: è in grado solo di ricevere onde radio RADIO ANALOGICA: rappresenta grandezze e fa da interfaccia tra un segnale e un sistema analogico RADIOTRASMETTITORE: è in grado solo di trasmettere onde radio RADIO DIGITALE: rappresenta numeri e fa da interfaccia tra un segnale e un sistema digitale

9 LA RADIODIFFUSIONE IN ITALIA
In Italia la radio conobbe maggiori difficoltà ad imporsi. Il radiotelegrafo usato durante la Prima Guerra Mondiale era proibito ai cittadini. Costanzo Ciano favorì la nascita dell’Unione Radiofonica Italiana. Un decreto del 1925 stabilì il monopolio assoluto dello Stato sulle comunicazioni senza fili. Le prime trasmissioni radio italiane

10 ESPANSIONE E POPOLARITA’
Una volta compresa l'importanza del nuovo media fu costituita una nuova società, la EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche). Inoltre la guerra pose fine all'EIAR che prese il nome di Rai (Radio audizioni Italiane). Nel 1937 si incominciarono a produrre apparecchi di qualità a basso prezzo e questo fece aumentare il numero degli utenti. Durante la seconda guerra mondiale la radio assunse un potenziale enorme come mezzo di propaganda sia a uso interno che internazionale.

11 LA RADIO COME MASS MEDIA
-La radio ebbe un rapido sviluppo soprattutto negli Stati Uniti e nei paesi del nord Europa. -All'inizio del 900 la radio era vista con scetticismo perchè non permetteva conversazioni private bensì pubbliche. -Mentre in Stati Uniti d'America si scatenò la corsa alla radio, in Italia si discuteva sull'opportunità di diffondere la radio a uso civile.

12 L’EVOLUZIONE DELLA RADIO
ANNI ‘30: la gente si recava nei bar e nei locali pubblici per ascoltare la radio. SECONDA GUERRA MONDIALE: diffusione di autoparlanti ANNI ’50: nascita della RAI e specializzazione dei programmi radio ANNI ‘60: differenziazione in tre canali radio (politica, cultura e musica) ANNI ‘70: crisi della RAI e nascita delle prime radio libere. ANNI ‘80: con l’aumento della professionalità dei conduttori e della qualità dei programmi nascono le prime radio private. ANNI ‘90: entrata in scena dei network nazionali. 2000: nascono le prime radio digitali. Anni ‘30 e Seconda Guerra mondiale Anni ‘50 e Anni ‘60 Anni ’70, Anni ‘80 e Anni ‘90 Il 2000

13 CURIOSITA’: LA PRIMA TRASMISSIONE
Il 13 Dicembre 1902, Guglielmo Marconi realizza la prima trasmissione radiotelegrafica senza fili attraverso l’oceano, dal Canada (Stati Uniti d’ America) alla Cornovaglia (Regno Unito).


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